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Amare un duca
- 336 pagine
- Italian
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Amare un duca
Informazioni su questo libro
È passato un intero anno dalla morte del marito, ma Imogen Essex non ha alcuna intenzione di risposarsi. Per contro, è bene intenzionata a scegliersi un amante. Gabe Spenser, fratellastro di Rafe Jourdain, il tutore di Imogen e delle sue sorelle, sembra il candidato ideale. Rafe, però, vuole impedirle di compiere sciocchezze. Ma quando Imogen accetta di accompagnare Gabe a un ballo in maschera, di chi sono gli occhi che, in un gioco di inganni e sotterfugi, la osservano pieni di desiderio? Quelli di Rafe o di Gabe?
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Sì, puoi accedere a Amare un duca di Eloisa James, Bertha Smiths-Jacob in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
eBook ISBN
97888520667191
Dove si passano in rassegna le modalità del corteggiamento
Ardmore Castle, Scozia
Agosto 1817
— Sto conducendo uno studio sulle doti necessarie per avere successo sul mercato del matrimonio — annunciò la signorina Josephine Essex alle due sorelle maggiori. Aprì di scatto un libricino e tenne in equilibrio la matita tra le dita. — Considerato che entrambe avete raggiunto quella meta, sarete le mie principali fonti di informazione.
— Sono vedova — replicò Imogen, conosciuta anche come lady Maitland. — Non so nulla del mercato matrimoniale — aggiunse. Stava facendo una cernita delle sue calze di seta e non si prese neppure la briga di alzare gli occhi dalla toletta.
— È necessario essere capaci di ballare — intervenne Annabel, contessa di Ardmore. — Devi esercitarti di più, Josie. Dico sul serio. L’altra sera hai pestato i piedi a Mayne. — Si era tuffata nel letto di Imogen e, da sotto le coperte, appariva poco più di una massa di riccioli d’oro scarmigliati.
— Svegliati! — la incitò Josie. — Ho bisogno di consigli migliori di questi. Sei la sola, tra noi, che ha avuto la possibilità di partecipare a una Stagione mondana e che ha sposato un conte. Ti ricordi che sarò io a debuttare il prossimo anno, sì o no?
Annabel aprì un occhio. — Certamente! Non fai che menzionare il fatto ogni minuto. Dio, che sonno!
— Ho sentito dire che il matrimonio fa marcire il cervello — replicò, tutta pimpante, la sorella più giovane.
— In tal caso, mi chiedo il motivo di tutto questo interessamento per la faccenda da parte tua.
Josie ignorò l’inutile commento. — C’è molto di più nel trovare un marito che non inciampargli sui piedi durante un valzer. Voglio comprendere in anticipo quali siano le sfide, non potendo contare sulla bellezza, come è stato per voi.
— Questa affermazione è ridicola. Sei deliziosa — commentò Annabel.
— Ho trascorso gran parte del mese di aprile a Londra — intervenne Imogen. — Ho visto moltissime signorine nella tua stessa situazione, Josie. Personalmente, credo che il requisito principale per una debuttante sia un sorriso ammiccante, ma innocente — chiarì.
— Sorrisetto — annotò la giovane sul taccuino.
— Ascoltare tutto ciò che il corteggiatore ti racconta come se stesse parlando Dio, anche se, talvolta, è difficile restare sveglie.
— Gli uomini possono essere molto noiosi — concordò Annabel. — Hanno una forte inclinazione a parlare di se stessi. Dovrai imparare a sopportare e resistere, finalità che, purtroppo, non rientrano nelle tue doti, Josie.
— Riguardo a questo, neppure tu hai mostrato grande abilità nel sopportare con allegria gli sciocchi — interloquì Imogen. — Anche se poi sono quelli con le tasche più profonde. È provato, infatti, che la mancanza di cervello e le grandi ricchezze procedono mano nella mano.
Josie, che fino a quel momento aveva appuntato ogni cosa diligentemente sul suo notes, alzò gli occhi. — Dovrò dunque sorridere affettatamente a un idiota che parla di sé? Volete dire, sintetizzando, che ci si guadagna un marito a costo di sopportare una noia mortale?
— Penso che Imogen sopravvaluti l’importanza del sorriso lezioso — intervenne Annabel. — Nel corteggiamento esistono momenti interessanti. Dal mio punto di vista, per esempio, un futuro fidanzato potrebbe preferire impegnarsi in un’attività moderatamente scandalosa piuttosto che dedicarsi ai sorrisetti reciproci.
— Annabel ha ragione. Suppongo che, di tanto in tanto, tu ti possa permettere qualcosa di impudico — approvò Imogen. — Però solo se ti trovassi in compagnia di un giovanotto per il quale valga davvero la pena osare.
— È un suggerimento un po’ restrittivo, consigliato da te — replicò Josie. — Ricordo che hai escogitato di tutto dal primo istante in cui hai visto Draven Maitland. Rammenti come ti ha baciato, dopo che gli eri piombato davanti cadendo da un albero?
Le mani di Imogen si fermarono per un istante. — Certo che lo ricordo. Era primavera e il melo era in piena fioritura.
— Poi sei caduta anche da cavallo e, infine, è arrivato il matrimonio. Il tuo esempio pare contraddire il modello dell’innocente sorrisetto — disse Josie. — Io intendo comportarmi in modo pratico in questo affare. Ammettendo di non nutrire una particolare avversione per creare uno scandalo, se ciò si dimostrasse la strada più efficace verso il matrimonio.
— La mia stupidità non merita di essere emulata — replicò Imogen tornando alla propria attività e piegando insieme due calze azzurre. — Faresti meglio a trovare marito con mezzi più convenzionali.
Josie scrisse un’annotazione sul suo libricino: — Usare sempre uno sguardo innocente, indipendentemente da quanto spregiudicata possa essere la propria condotta privata. Sembra un po’ il comportamento di quel ladro gentiluomo di cui si parla tanto sul “Times”. Un attimo si presenta come un signore e un secondo dopo, in meno di un battere di ciglia, si trasforma in un pezzente.
— Tutto il contrario dello stile di Imogen — commentò Annabel con un pizzico di malizia nella voce. — La sua specialità, infatti, è sembrare scandalosa indipendentemente dall’innocenza delle sue attività private. Secondo Griselda, tutta Londra è convinta che abbia un amore illecito con Mayne, mentre in realtà lui gode di un grado di intimità poco più elevato di quello di un valletto.
— Ogni donna dovrebbe avere un’occupazione — sentenziò Imogen. — La mia è quella di suscitare l’interesse delle vecchie galline. — Fece volare alcune calze al di sopra di una spalla che, leggere, fluttuarono sul letto e si posarono sulle gambe di Annabel.
— Be’, riguardo a questo — commentò Josie, pensosa — mi sembra che tu sia rimasta un po’ indietro, Annabel.
— Altro che indietro! — esclamò Imogen. — È assolutamente al di fuori di qualsiasi schema! L’altra sera, a cena, Annabel stava addirittura civettando con il marito. Questo genere di comportamento è del tutto fuori moda; oserei persino definirlo indecente. Nessuno dovrebbe prestare attenzione al proprio consorte in pubblico. O — aggiunse — in privato.
Annabel si limitò a ridacchiare in silenzio.
— Ho visto Ardmore baciarti nella saletta della colazione, ieri — rimarcò Josie. — Tuo marito ha perso la testa per te, il che presuppone che dovresti essere in grado di aiutarmi e dare alla sottoscritta suggerimenti migliori che non quello di coltivare l’arte della danza.
— Non ho mai avuto programmi definiti in anticipo — sottolineò Annabel. — Ricordi quanto ero infelice per questo matrimonio? L’unica ragione per la quale voi due vi trovate attualmente in Scozia è stata proprio quella di salvarmi dal mio terribile destino.
— Un piccolo errore di calcolo da parte nostra — ammise Imogen. — Potrei essere a Londra, in questo preciso momento, a osservare le dubbie intenzioni degli uomini interessati solo alla mia posizione sociale e alla mia ricchezza.
Annabel emise una sorta di lamento. I capelli di Imogen erano neri, lisci e lucidi come le piume di un corvo quando non decideva di arricciarli, e anche allora i boccoli mantenevano perfettamente la piega. Gli occhi erano grandi ed espressivi, incorniciati da sopracciglia che formavano un arco perfetto. La bocca era piena, creata per ridere, anche se lo aveva fatto molto poco da quando, l’anno precedente, il marito era morto.
— Ci sono moltissimi uomini più che cotti di te in tutta Londra e pronti a fare la lista delle tue peculiarità, indipendentemente dal denaro che possiedi — replicò Josie, spazientita. — La cosa più interessante in tutta questa discussione è che Annabel pare non rendersi conto che ti sei deliberatamente sforzata di allettare Mayne per coinvolgerlo in attività molto più intime di quelle che si concedono a un valletto.
Si chinò in avanti mentre una calza le volava sopra la testa.
— Davvero, Imogen? — volle sapere Annabel.
— Non ti avevo forse detto, quando eravamo a Londra, che intendevo prendermi un cicisbeo? — replicò l’altra in tono affettato.
— Pensavo ti riferissi a un semplice accompagnatore, non a un cher ami.
— Personalmente avevo avuto la netta impressione — intervenne Josie — che Imogen volesse chiedere a Mayne di provarle che la sua reputazione di libertino non fosse esagerata.
La smorfia seccata di Imogen sarebbe dovuta bastare a zittire Josie all’istante.
— Mi rammarica dover comunicare — continuò la fanciulla, apparentemente per nulla intimorita dall’occhiataccia della sorella — che Mayne, a quel che sembra, ha rifiutato di raccogliere la sfida mantenendo così intatta la sua virtù.
— Sorprendente davvero! — esclamò Annabel. Si sollevò sui cuscini. Adesso pareva molto più sveglia. — Credevo che non possedesse alcuna virtù.
— Al contrario — replicò Josie. — Per quanto Imogen non abbia fatto che sbattere le ciglia per tutto il viaggio verso la Scozia, lui ha sempre dormito nella sua camera da letto.
— Josie — la riprese Annabel. — Non dovresti neppure nominare le camere da letto! E non dovresti neanche mostrare di notare un simile comportamento. Mi sembri un po’ confusa, al riguardo. Sarebbe disastroso, per le tue prospettive matrimoniali, se qualcuno ti sentisse parlare in questa maniera.
— Non essere sciocca, Annabel! — esclamò quella, per nulla contrita. — Non ho alcuna intenzione di imitare il suo comportamento. Conosco perfettamente la differenza tra ciò che è permesso fare a una vedova e a una ragazza non maritata.
Il volto di Imogen, intanto, sotto lo sguardo interessato di Annabel, stava diventando sempre più paonazzo.
— Suppongo che il punto cruciale della faccenda non sia tanto la posizione che avevi previsto per Mayne, quanto quella che lui ha accettato di prendere — le disse Annabel.
— È proprio questo l’intoppo — notò Josie. — Mayne è riuscito ad arrivare fino in Scozia con la virtù intonsa di una... debuttante.
Imogen le gettò in testa una sottogonna, ma la giovane continuò a parlare anche coperta dai pizzi: — Come dicevo, non ha fatto che sbattere le ciglia...
— Non sbatto mai le ciglia! — esclamò seccamente la sorella in questione.
— Le ha sbattute, eccome — ripeté Josie. — Ha trascorso gran parte della giornata a convincerlo che si era innamorata dei suoi occhi neri.
Questa volta, lady Maitland la seppellì sotto un mucchio di sottovesti. — “Confusa” è un’espressione troppo gentile per definirti.
Annabel era chiaramente ipnotizzata dalla piega presa dalla conversazione. — Mayne è un uomo affascinante. Non posso che simpatizzare con l’impulso di Imogen.
— No, io...
— Non ho mai detto che sia stata colpita dai suoi occhi — concesse Josie da sotto il mucchio di merletti.
— Lo hai detto, invece...
— No. — La sorella minore si tolse gli indumenti di dosso. — Chiamiamo le cose con il loro nome, Imogen! Puoi aver cercat...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- AMARE UN DUCA
- 1. Dove si passano in rassegna le modalità del corteggiamento
- 2. Una conversazione sentita confusamente, così come ebbe luogo circa tre mesi prima
- 3. Lezioni sull’arte della vedovanza
- 4. Dove Imogen incontra un uomo non adatto al matrimonio... ma da prendere in considerazione per altri scopi
- 5. Dove si scopre che l’illegittimità è una barriera meno importante di ciò che si sarebbe potuto pensare
- 6. Dove si parla di manici di pompe, di cose private e di altre necessità fisiche
- 7. Dove si assiste alla presentazione della signorina Mary Spenser
- 8. A secco!
- 9. Sofferenza
- 10. I vicini possono certamente essere i più prossimi... ma non per questo i più cari
- 11. Sulla volgarità delle opere greche
- 12. Un consiglio di guerra implica la divisione del campo di battaglia tra generali
- 13. Le conseguenze del ballo... tra le lenzuola
- 14. In memoria del buon whisky e dei vestiti cremisi
- 15. Dove Imogen strappa un invito
- 16. Un paio di baffi e il vento da ovest
- 17. Dove si fa conversazione intelligente su argomenti intelligenti
- 18. La signora dell’amore
- 19. Il genere di cose che avrebbe detto Rafe
- 20. Dove Holbrook Court dà il benvenuto a una visitatrice inattesa
- 21. Dove un seduttore viene aggiornato sulle sue attività private
- 22. Il portafortuna
- 23. Le virtù, o la mancanza di esse, di persone come Dorimant
- 24. Dove il comportamento volgare è notato, giudicato... e punito
- 25. Ogni giorno nasce un innamorato stupido
- 26. Dove Imogen impara qualcosa sui talami nuziali... e gli altri letti
- 27. Dove si prendono decisioni delicate che hanno a che fare con il concetto di classe
- 28. Dove seguitano le impudicizie
- 29. Non ci vuole Shakespeare per far sì che un uomo si trasformi in asino
- 30. Dove molte parti mettono in guardia dalla cattiva reputazione
- 31. Un capitolo per il quale sarebbero appropriate battute sfrontate sulle caverne (che però l’Autrice si trattiene dal fare)
- 32. Un capitolo che include una performance... o due
- 33. La tentazione assume molte e variegate forme
- 34. Raphael Jourdain, duca di Holbrook, si appropria del titol
- 35
- Epilogo
- Copyright