Hercule Poirot indaga
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Hercule Poirot indaga

  1. 210 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Hercule Poirot indaga

Informazioni su questo libro

Pochi personaggi, nella storia della letteratura poliziesca, possono vantare una carriera lunga e fortunata come quella di Hercule Poirot. Nato nel 1920 e scomparso nel 1975, un anno prima della sua autrice, Poirot è ancora oggi uno dei personaggi più popolari e amati dai lettori di tutto il mondo. Piccolo, grassottello, con baffetti militareschi arricciati sulle punte e la testa "a forma d'uovo", piena di attivissime cellule grigie, il più famoso investigatore dopo Sherlock Holmes ha partecipato con successo a numerose indagini considerate pietre miliari della narrativa gialla. Nelle undici storie di questo volume, pubblicate per la prima volta nel 1924, il geniale detective belga deve risolvere diversi casi veramente complicati, ma di fronte a una mente brillante come la sua, nessun criminale è mai riuscito a farla franca.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2015
Print ISBN
9788804516101
eBook ISBN
9788852064326

Il caso della Stella d’Occidente

Stavo alla finestra della stanza di Poirot e guardavo distrattamente la strada sottostante.
«È strano» esclamai all’improvviso sottovoce.
«Che cosa c’è, mon ami?» chiese Poirot placidamente dalle profondità della sua comoda poltrona.
«Deducete, Poirot, dai fatti seguenti: c’è una giovane signora lussuosamente vestita con un cappello alla moda e una splendida pelliccia che sta venendo avanti lentamente, guardando man mano che procede in alto verso le case. Non sa di essere pedinata da tre uomini e da una donna di mezza età. Costoro sono appena stati raggiunti da un fattorino che sta indicandola gesticolando. Che dramma si sta recitando? La ragazza è una truffatrice? E gli investigatori che la pedinano stanno per arrestarla? Oppure i malfattori sono loro e stanno congiurando per aggredire una vittima innocente? Che cosa dice il grande investigatore?»
«Il grande investigatore, mon ami, sceglie come sempre la strada più semplice. Si alza per vedere da sé.» E il mio amico mi raggiunse davanti alla finestra.
Un attimo dopo fece una risatina divertita.
«Come al solito quello che vedete è colorato dal vostro inguaribile romanticismo. Quella è Mary Marvell, la diva cinematografica, seguita da una frotta di ammiratori che l’hanno riconosciuta. E, en passant, mio caro Hastings, lei ne è perfettamente conscia!»
Risi.
«Dunque tutto si spiega. Ma non avete nessun merito in questo, Poirot, il fatto è che la conoscevate.»
«En vérité! Quante volte avete visto Mary Marvell sullo schermo, mon cher
Riflettei.
«Circa una dozzina di volte.»
«E io… una volta sola! Eppure io la riconosco e voi no.»
«Ma sembra molto diversa!» replicai piuttosto debolmente.
«Ah! Sacré!» esclamò Poirot. «Vi aspettate forse che passeggi per le vie di Londra con un cappello da cow-boy oppure scalza come una ragazzina irlandese? Come sempre badate ai particolari e non all’essenziale! Ricordatevi il caso della danzatrice Valerie Saintclair.»
Scrollai le spalle, un po’ irritato.
«Ma consolatevi, mon ami» disse Poirot, calmandosi. «Non tutti possono essere come Hercule Poirot, lo so bene.»
«Veramente di tutte le persone che ho conosciuto voi siete quella che ha la migliore opinione di sé!» esclamai tra il divertito e l’irritato.
«Davvero? Quando uno è unico, lo sa! E poi, altri condividono questa opinione… e se non mi sbaglio anche Mary Marvell.»
«Come?»
«Non c’è dubbio. Sta venendo qui.»
«Come fate a capirlo?»
«Molto semplice. Questa via non è aristocratica, mon ami! Qui non risiedono medici o dentisti alla moda, tanto meno modiste alla moda! Ma c’è un investigatore alla moda. Oui, amico mio, è vero: io sono diventato di moda, il dernier cri! Uno dice a un altro: “Comment, hai perso il tuo portamatite d’oro? Devi andare dal piccolo belga, è formidabile! Ci vanno tutti. Courez!” e arrivano, a frotte, mon ami! Con i problemi più sciocchi!» Udimmo squillare il campanello di sotto. «Che vi avevo detto? Questa è Mary Marvell.»
Come al solito. Poirot aveva ragione. Dopo un breve intervallo la diva cinematografica americana fu fatta entrare e noi ci alzammo ad accoglierla.
Mary Marvell era indubbiamente una delle più popolari attrici dello schermo. Era arrivata solo da poco in Inghilterra in compagnia del marito, Gregory B. Rolf, anche lui attore cinematografico. Si erano sposati circa un anno prima negli Stati Uniti e quella era la prima volta che venivano in Inghilterra. In loro onore era stato dato un grande ricevimento e tutti erano pronti a impazzire per Mary Marvell, per i suoi meravigliosi vestiti, per le sue pellicce, per i suoi gioielli, soprattutto per un gioiello, il grande diamante che era stato battezzato, per armonizzare con la sua proprietaria, la Stella d’Occidente.
Molte cose, vere e non vere, erano state scritte su quella famosa pietra che, a quanto si diceva, era assicurata per l’enorme cifra di cinquantamila sterline.
Tutti quei particolari mi sfilarono rapidamente in mente mentre mi univo a Poirot nel salutare la nostra bella cliente.
Mary Marvell era piccola e snella, biondissima e con un’aria da ragazzina. I suoi grandi occhi ingenui e azzurri sembravano quelli di una bambina.
Poirot le porse una sedia e lei cominciò subito a parlare.
«Probabilmente voi mi riterrete molto sciocca, monsieur Poirot, ma Lord Cronshaw mi raccontava proprio ieri sera di come avete risolto meravigliosamente il mistero della morte di suo nipote e ho capito che devo avere il vostro consiglio. Forse si tratta solo di uno stupido scherzo, così dice Gregory, ma mi preoccupa da morire.»
Si interruppe per prendere fiato, mentre Poirot la fissava con espressione di incoraggiamento.
«Continuate, madame. Capite, sono ancora all’oscuro di tutto.»
«Si tratta di queste lettere.» Mary Marvell aprì la cerniera della borsetta e tolse tre buste che porse a Poirot.
Quest’ultimo le esaminò attentamente.
«Carta a buon mercato… nome e indirizzo in ordinato stampatello. Vediamo quello che c’è dentro.» Estrasse i fogli.
Mi ero avvicinato a lui e mi chinai sopra la sua spalla a guardare. Il testo consisteva di un’unica frase scritta in accurato stampatello come la busta.
Diceva:
IL GRANDE DIAMANTE CHE È L’OCCHIO SINISTRO DELLA DIVINITÀ DEVE TORNARE LÌ DA DOVE È VENUTO.
La seconda lettera ripeteva esattamente la stessa cosa, ma la terza era più esplicita.
SIETE STATA AVVERTITA. NON AVETE OBBEDITO. ORA IL DIAMANTE VI SARÀ PORTATO VIA. QUANDO CI SARÀ LA LUNA PIENA I DUE DIAMANTI, CHE SONO L’OCCHIO DESTRO E QUELLO SINISTRO DELLA DIVINITÀ, RITORNERANNO. COSÌ È SCRITTO.
«Ho considerato la prima lettera uno scherzo» spiegò la diva. «Quando è arrivata la seconda ho cominciato a pormi delle domande. La terza è arrivata ieri e mi è parso che, in fin dei conti, la faccenda potesse essere più seria di quanto avessi immaginato.»
«Vedo che queste lettere non sono arrivate per posta.»
«No. Sono state portate a mano… da un cinese. È questo che mi spaventa.»
«Perché?»
«Perché è stato da un cinese a San Francisco che tre anni fa Gregory ha comprato la pietra.»
«Mi accorgo, madame, che voi siete convinta che il diamante citato nelle lettere è…»
«La Stella d’Occidente» concluse Mary Marvell. «Esatto. Gregory ricorda che allora aveva sentito una storia in merito a quella pietra, ma il cinese non aveva voluto dare alcuna notizia al riguardo. Gregory dice che sembrava spaventato da morire e che aveva una fretta terribile di liberarsi del gioiello. Ha chiesto solo un decimo del suo valore. È stato il dono di nozze che Greg mi ha fatto.»
Poirot annuì pensosamente.
«Questa storia sembra di un romanticismo quasi incredibile. E tuttavia… chissà? Vi prego, Hastings, datemi il mio piccolo almanacco.»
Obbedii.
«Voyons!» disse Poirot, sfogliandolo. «Quando è la luna piena? Ah, venerdì prossimo, cioè tra tre giorni. Eh bien, madame, volete il mio consiglio… io ve lo do. Questa belle histoire, sarà uno scherzo… ma potrebbe anche non esserlo! Pertanto vi consiglio di affidarmi il diamante fino a venerdì prossimo, poi prenderemo le misure che vorremo.»
L’attrice si rannuvolò fugacemente in volto e rispose in tono un po’ forzato:
«Temo che sia impossibile.»
«Lo avete con voi… vero?» Poirot la stava osservando attentamente.
La giovane esitò un attimo, poi infilò la mano nel corpetto dell’abito estraendone una lunga e sottile catena. Si chinò in avanti aprendo la mano. Sul palmo una pietra di fuoco bianco squisitamente incastonata in platino sembrava ammiccare solenne.
Poirot tirò un respiro con un lungo sibilo.
«Épatant!» mormorò. «Permettete, madame?» Prese il gioiello nella propria mano e lo esaminò attentamente, poi glielo restituì con un lieve inchino. «Una magnifica pietra… senza il minimo difetto. Ah, cent tonnerres! E ve lo portate in giro comme ça
«No, no, in realtà sto molto attenta, monsieur Poirot. Di solito lo tengo nel mio portagioie che lascio nella cassaforte dell’albergo. Stiamo al Magnificent, sapete? L’ho portato oggi solo per mostrarvelo.»
«E me lo lascerete, n’est-ce pas? Ascolterete i consigli di papà Poirot?»
«Be’, vedete, monsieur Poirot: venerdì andiamo a Yardly Chase a passare qualche giorno da Lord e Lady Yardly.»
Le sue parole risvegliarono nella mia mente un vago ricordo. Dei pettegolezzi… di che cosa si trattava? Qualche anno prima Lord e Lady Yardly si erano recati negli Stati Uniti; correva voce che sua signoria laggiù se la fosse spassata non poco con l’aiuto di alcune amichette… ma certo c’era dell’altro. Altri pettegolezzi che associavano il nome di Lady Yardly a quello di un divo del cinema che viveva in California… ma certo! mi ricordai di colpo: si trattava nientemeno che di Gregory B. Rolf.
«Vi svelerò un piccolo segreto, monsieur Poirot» stava dicendo Mary Marvell. «Abbiamo un accordo con Lord Yardly. C’è la possibilità che si giri un film nella sua residenza.»
«A Yardly Chase?» esclamai interessato. «Ma è uno dei monumenti d’Inghilterra!»
Mary Marvell annuì.
«Sì, penso che sia proprio una di quelle vere vecchie dimore feudali. Lui però vuole un prezzo piuttosto esagerato e io non so se l’affare andrà in porto. Ma a Greg e a me piace sempre abbinare il lavoro al divertimento.»
«Ma… chiedo scusa se non capisco, madame: certo...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Hercule Poirot indaga
  4. Il caso della Stella d’Occidente
  5. La tragedia di Marsdon Manor
  6. Un appartamento a buon mercato
  7. Il mistero di Hunter’s Lodge
  8. Il furto da un milione di dollari in obbligazioni
  9. La maledizione della tomba egizia
  10. Il furto di gioielli al Grand Metropolitan
  11. Il rapimento del primo ministro
  12. La sparizione del signor Davenheim
  13. La disavventura di un nobile italiano
  14. Il caso del testamento mancante
  15. Copyright