
- 324 pagine
- Italian
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Informazioni su questo libro
"Bologna non è più la stessa, la gente non sorride più." È da qualche tempo, precisamente dall'anno del terremoto in Emilia, che Sarti Antonio, sergente, va ripetendo con tristezza questa frase. A dargli ragione ancora una volta arrivano i fatti.
Si sta occupando della scomparsa di Nanni Rolandina, una bella ragazza di anni diciannove e occhi turchini, quando viene chiamato d'urgenza dal cantiere del nuovo stadio del Bologna che sorgerà nella località archeologica di Villanova, dove Rosas ha fatto una scoperta interessante. Dagli scavi - per la gioia del capocantiere e dell'impresa costruttrice che dovranno sospendere i lavori - sono emerse, una dopo l'altra, tredici mummie di epoca etrusca, perfettamente conservate. Alcuni particolari risultano subito inquietanti. Intanto i corpi superano i due metri di altezza, hanno il cranio enorme e dodici di loro hanno i femori spezzati come se fossero stati sottoposti a un antico rito funebre. Ai piedi di una delle mummie c'è un omphalos, una pietra con l'incisione di un demone che impugna una mazza.
Il mattino dopo Sarti Antonio è convocato di nuovo al cantiere per una macabra novità : nella notte i cadaveri sono diventati quattordici. Accanto alle mummie c'è il corpo dell'architetto Bonanno, progettista dello stadio e direttore dei lavori. Anche lui ha i femori spezzati. E anche ai suoi piedi c'è una pietra ricoperta di segni enigmatici.
Chi odiava così tanto l'architetto da inscenare una cerimonia ancestrale? E Rolandina, la ragazza che ha fatto perdere le sue tracce, ha qualcosa a che fare con il mistero? In soccorso di Sarti giungono il talpone Rosas e le sue conoscenze archeologiche. I due avranno modo di rifletterci, come al solito, davanti a un buon caffè sotto i portici, ma per l'occasione proseguiranno le ricerche anche di fronte a un bel cestino di tigelle e crescentine sull'Appennino. È qui, attorno all'antico centro oracolare di Montovolo, che affondano le radici il mistero del demone etrusco e quello, ancora più intricato, di una portantina che viene da un passato di stragi e delitti.
Dopo cinque anni di assenza, Uno sterminio di stelle segna il grande ritorno di Sarti Antonio, il personaggio più longevo e amato di Loriano Macchiavelli, alle prese con un caso nuovo e al tempo stesso antichissimo.
Loriano Macchiavelli è il creatore di Sarti Antonio, uno dei più popolari poliziotti della narrativa italiana. Tra le sue opere: Sarti Antonio, un diavolo per capello, Sarti Antonio, caccia tragica, Sarti Antonio, un poliziotto, una città , I sotterranei di Bologna, Delitti di gente qualunque e L'ironia della scimmia. Assieme a Francesco Guccini ha scritto: Macaronì, Un disco dei Platters, Questo sangue che impasta la terra, Lo spirito e altri briganti, Tango e gli altri, Malastagione e La pioggia fa sul serio, tutti pubblicati per Mondadori.
Domande frequenti
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Informazioni
Personaggi, divinità e luoghi. Di ieri e di oggi
Personaggi e divinità del 363 d.C.
Personaggi e nullità dei giorni nostri
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- UNO STERMINIO DI STELLE
- Personaggi, divinità e luoghi. Di ieri e di oggi
- Prologo. Anno 363 d.C. Venuti per uccidere, uccisero. Venuti per razziare, razziarono
- Capitolo primo. Com’è andata che Bologna non è più Bologna. E non la riconosco più.
- Capitolo secondo. Alle sette del mattino di un giorno… La valle padana è una landa desolata.
- Capitolo terzo. Un figlio di puttana, un naso rotto e un mostro venuto dall’inferno.
- Capitolo quarto. Una mummia e un anarchico. E altro ancora.
- Capitolo quinto. Non una, tredici mummie. E la solita nebbia.
- Capitolo sesto. Cioè, quattordici. Con tre motivi per indagare.
- Capitolo settimo. Èverocomesidice ha già il colpevole. Con un alibi di ferro.
- Capitolo ottavo. Come si smonta un alibi di ferro. E lo si fa diventare di latta.
- Capitolo nono. Intercettazioni, un tipo pericoloso… e le cose cambiano da così a così.
- Capitolo decimo. A che gioco giochiamo? A una mosca cieca che ci vede benissimo.
- Capitolo undicesimo. La lezione di Rosas. Con un salto di alcuni secoli.
- Capitolo dodicesimo. Continua la lezione. Con inattese deduzioni del questurino.
- Capitolo tredicesimo. Chi va con lo Zoppo… Non è detto che debba zoppicare per forza.
- Capitolo quattordicesimo. Il Gatto e la Volpe. E una promessa.
- Capitolo quindicesimo. La Fata Turchina. Quando arriverà Pinocchio?
- Capitolo sedicesimo. Lo Zoppo ha una bella testa. Raimondi Cesare, ispettore capo, invece…
- Capitolo diciassettesimo. Due ragazze in gamba. Il talpone e la mazza di Charu.
- Capitolo diciottesimo. Nessuna notizia di Prenotato Salvatrice. Bentornata, Prenotato Salvatrice.
- Capitolo diciannovesimo. I vivi rischiano. Per i morti, amen.
- Capitolo ventesimo. Da che parte sta Sarti Antonio? Dalla parte della legge, naturalmente.
- Capitolo ventunesimo. Da che parte sta la legge? Dipende.
- Primo intermezzo. Anno 363 d.C. Una data storica e… … tre parole che cambiarono il mondo.
- Capitolo ventiduesimo. Notizie sul passato di Montovolo. Ammesso che a qualcuno interessi.
- Capitolo ventitreesimo. Il talpone a Montovolo. Incontra Charu del mondo disotto.
- Capitolo ventiquattresimo. Fine del racconto del talpone a Montovolo. Con divagazione per fare la conoscenza di Climèt.
- Capitolo venticinquesimo. Lo Zoppo non sta con le mani in mano. Tanto per complicare la vita al questurino.
- Capitolo ventiseiesimo. Anche i questurini rubano. Per una nobile causa, naturalmente.
- Capitolo ventisettesimo. Mi stanno prendendo per il culo? No, ti stanno raccontando una favola.
- Capitolo ventottesimo. Il passato è passato. Può darsi, ma non sempre.
- Capitolo ventinovesimo. Giuseppe faceva il muratore. Non il falegname?
- Capitolo trentesimo. Le vie cave, la forza del magnetismo, la porta per il mondo disotto. Difficile fare il questurino di questi tempi.
- Capitolo trentunesimo. La leggenda del gigante assassino. Una scopata non si nega a nessuno.
- Capitolo trentaduesimo. Una colazione da re e una curva di livello. Poi si rivede lo Zoppo.
- Capitolo trentatreesimo. Il mondo a rovescio. Un giorno da ricordare.
- Capitolo trentaquattresimo. Un redivivo, Namir detto Marocco. Due redimorti, Bonanno Sante, detto architetto, e Nanni Giuseppe, detto capomastro.
- Capitolo trentacinquesimo. L’odissea di Marocco. A Bologna trova accoglienza?
- Secondo intermezzo. Anno 363 d.C. La battaglia fluviale. E il riposo dei tredici guerrieri.
- Capitolo trentaseiesimo. Hanno trovato Namir. Dove lo nascondiamo?
- Capitolo trentasettesimo. I dubbi di Rolandina. Cosa sa e quanto?
- Capitolo trentottesimo. Anche Rosas ha dei dubbi. Buon compleanno, Sarti Antonio.
- Capitolo trentanovesimo. Prima della conclusione, in troppi dicono la loro.
- Epilogo - 363 d.C.
- Secondo epilogo - oggi
- Ringraziamenti
- Copyright