Ognuno dei 100.000 capelli di una giovane donna ha un ciclo vitale di almeno sei anni, e cresce diversi centimetri all’anno. Una simile chioma deve aver dato alla donna primitiva, che non si tagliava mai i capelli, un aspetto davvero singolare. © Aquarius Library
Soltanto una minima percentuale dei tre miliardi di donne al mondo è costituita da bionde naturali, ma molte si schiariscono i capelli per ottenere questa tonalità, in grado di donare un aspetto più dolce e giovanile. I capelli biondi sono spesso portati lunghi e sciolti, a simboleggiare la mancanza di inibizioni. © Perou/www.perouinc.com
Una ribellione estrema richiede qualcosa di eccessivo, in questo caso la testa accuratamente rasata di una punk. Nei tempi antichi, la testa femminile rasata era associata alla schiavitù, alla punizione per un crimine o al lutto. © Powerstock.com/E. Bernager
Questa moderna acconciatura a treccine è l’ultimo esempio di una lunga storia di pettinature elaborate, che richiedono molto tempo per essere realizzate. Eppure quella delle trecce è una tradizione che risale all’Età della pietra, 21.000 anni fa. © Magnum Photos/Ferdinando Scianna
Negli anni Sessanta, Vidal Sassoon reintrodusse il “look alla maschietta”, che ebbe breve popolarità durante l’epoca del Charleston, negli anni Venti. Era uno stile sbarazzino che enfatizzava l’atmosfera vivace e libera del periodo. © Gettyimages/Hulton Archives
Un esempio delle voluminose acconciature degli anni Ottanta, una strategia per aumentare l’altezza. A differenza delle alte parrucche dei secoli scorsi, questa pettinatura si ottiene cotonando i capelli della donna e laccandoli fino a trasformarli in una rigida torre. © Rex Features/Still Press Agency
Sull’onda della ribellione femminista, alcune donne cominciarono a enfatizzare le sopracciglia – talvolta chiamate per questo motivo “a bruco” – per avere un’espressione del viso più risoluta, aggressiva e determinata e, nello stesso tempo, per sottrarsi a elaborati trattamenti di bellezza. © Rapho/Françoise Huguier
La forma più estrema di sopracciglia femminili è quella scelta dall’artista latino-americana Frida Kahlo, con il suo celebre monosopracciglio. © Corbis/Bettmann
Le sopracciglia femminili, meno folte di quelle maschili, vengono spesso ulteriormente assottigliate per renderle ancora più sensuali, come si nota in questa foto di Mae West. © AKG Images
Oggi, in Occidente, non sono molte le donne che sfoggiano piercing alle sopracciglia, ma nelle società tribali la scarificazione delle sopracciglia è stata una pratica comune per secoli. © Hutchison Library/Sarah Errington
Le sopracciglia alzate per esprimere sorpresa… © Rex Features
… e il quasi occhiolino dell’espressione tra l’interrogativo e il divertito sono soltanto due dei movimenti sopracciliari che denotano i differenti stati d’animo. © Gettyimages/Maurizio Cicognetti
Le orecchie femminili sono state maltrattate in varie culture del mondo, che ne hanno forato, allungato e decorato i lobi in centinaia di modi. In origine ciò mirava a rendere la donna più saggia o a proteggerla dalla sfortuna, oggi viene praticato soprattutto per motivi estetici. © Robert Estall Photo Library/Carol Beckwith/Angela Fisher
In alcune tribù africane e asiatiche, i lobi vengono dilatati il più possibile. © Royal Geographical Society/C. Boulanger
E oggi, in tutto il mondo, alcune donne si sottopongono a piercing multipli. © Rex Features/Mark Campbell
Cleopatra era famosa per gli azzardati accostamenti di colore nel trucco degli occhi, soprattutto il blu e il verde. Quando Elizabeth Taylor interpretò il ruolo della regina egiziana nel 1963, il suo trucco elaborato e pesante diede inizio a una moda destinata a durare per anni. © Aquarius Library
Strizzare l’occhio, fare l’occhiolino, è un vivace segnale di complicità che per alcune donne non si riduce alla casualità di un gesto. © Photolibrary.com
Spesso le donne orientali ricorrono alla rimozione chirurgica della “plica mongolica” per ottenere un aspetto più occidentale. © Rex Features/Richard Jones
Ogni donna possiede circa 400 ciglia. Le ciglia finte sono spesso impiegate per enfatizzare le dimensioni dell’occhio e per accrescere l’impatto visivo del battito delle palpebre. © Colin Campbell
Gli occhi raramente passano inosservati: il contatto visivo è infatti l’elemento chiave di ogni interazione sociale. © Powerstock.com/Baldomero Fernandez
Di conseguenza, il trucco elaborato è oggi molto amato nel mondo dell’alta moda. © Topham Picturepoint/IMAS
Come naturale destinazione di ornamenti e gioielli, il naso è sempre stato meno amato delle orecchie perché, se l’ornamento non è di dimensioni contenute… © Robert Estall Photo Library/Angela Beckwith/Carol Beckwith
… finisce per pendere inevitabilmente sulla bocca, ostacolando le azioni di mangiare, bere e parlare. Ciononostante, in alcune tribù, le donne si perforano il setto nasale per sfoggiare preziosi gioielli in particolari occasioni. © Eye Ubiquitous/Bennett Dean
La morbida bellezza di una guancia femminile è di solito mantenuta integra; quando toccata, è solo per incipriarla o sfumarla in tinte delicate, perché sia ancora più vellutata. Ma, nelle varie epoche, essa è stata oggetto di forme più esasperate di attenzione, come, per esempio, tingere l’intero viso (in Madagascar)… © Magnum Photos/Bruno Barbey
… decorarlo con motivi tribali (in Kenia)… © Robert Estall Photo Library/Carol Beckwith
… ricoprirlo di bianco (in Giappone)… © Eye Ubiquitous/Frank Leather
… o persino adornarlo con i simboli della Coppa del Mondo di calcio (Corea). © Popperfoto.com
L’arco di Cupido è un particolare disegno delle labbra in cui la fossetta al centro del labbro superiore viene accentuata, mentre si abbassa la linea del labbro inferiore, dando alla donna un’espressione da bambina. Negli anni Venti, l’arco di Cupido fu di gran moda tra le attrici di Hollywood, come Clara Bow, un nome, un destino, che ne fece un tratto caratteristico della propria figura. © Kobal Collection
In Oriente le geishe giapponesi adottano un trucco simile, ma con un’enfasi ancora maggiore sul labbro inferiore. © Hutchison Library/Michael Macintyre
© Gettyimages/Paul Chesley
Le labbra della donna trasmettono un potente richiamo sessuale perché evocano il colore, la forma e la consistenza dei genitali femminili. Le grandi e piccole labbra della vulva si arrossano nella fase dell’eccitazione, ed è per questo che il rosso è sempre stato il colore dominante tra i rossetti, nonostante i ripetuti tentativi dell’industria cosmetica di introdurre nuove tonalità. © Gettyimages/Robert Daly
Le decorazioni tribali per le labbra includono l’inserzione di piattelli (in Africa)… © Gettyimages/Jaques Jangoux
… e il tatuaggio delle labbra (tra gli Ainu giapponesi). © Corbis/Hulton Deutsch Collection
In alcune tribù africane, il valore di una donna è commisurato alle dimensioni del suo piattello labiale.
Nella società occidentale una recente moda ha spinto alcune donne a sottoporsi a dolorosi interventi di chirurgia estetica per rendere più carnose le labbra, ottenendo talvolta quelle che sono state cinicamente definite “labbra a canotto”. © Rex Features
La bocca umana, indispensabile ad alcune funzioni vitali come parlare, cantare, masticare, leccare, assaggiare e deglutire, raramente è stata oggetto di mutilazioni a fini estetici. Eccezione recente il piercing alla lingua, apprezzato da alcune giovani donne occidentali. Benché crei qua...