Disertori
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Disertori

Una storia mai raccontata della seconda guerra mondiale

  1. 396 pagine
  2. Italian
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Disertori

Una storia mai raccontata della seconda guerra mondiale

Informazioni su questo libro

Furono vigliacchi o eroi? Si rifiutarono di partire per il fronte nella Seconda guerra mondiale, non rientrarono da una licenza, fuggirono dalle lande gelate durante la Campagna di Russia, non vollero accettare la Repubblica sociale dopo l'8 settembre: migliaia di ragazzi - giovanissimi, anche se molti già padri di famiglia, spesso gli unici a portare a casa uno stipendio - finirono davanti ai Tribunali di guerra. Quelli condannati alla fucilazione subirono l'infamante morte riservata ai traditori.

La diserzione è, senza dubbio, un lato oscuro del Secondo conflitto mondiale, ignorato sinora dai libri di storia, i cui segreti - serbati negli archivi dei Tribunali militari, nei diari e nelle testimonianze di tanti reduci - vengono qui finalmente svelati ed esplorati con scrupolo.

Mimmo Franzinelli rivisita questo complesso periodo storico per delineare tipologia e motivazioni dei disertori, e lo fa analizzando le dinamiche repressive (Codice penale di guerra, Tribunali militari, modalità delle esecuzioni capitali) e ricostruendo le storie di tanti soldati, nei più disparati scenari, le cui drammatiche vicende sono sottratte all'oblio non solo grazie ai diari inediti ma anche al ricordo ancora attuale dei loro parenti.

Dalla «non belligeranza» (settembre 1939 - giugno 1940), quando due distinti flussi di soldati fuggono in Francia e Iugoslavia, alla prima fase dell'intervento italiano, quando disertori sono soprattutto i contadini e gli artigiani, poco disposti a morire in una guerra in cui non credono, sino all'estate 1943, quando, con lo sbarco in Sicilia, molti considerano persa la guerra, si battono di malavoglia e il fenomeno della diserzione aumenta a dismisura, acuendo la durezza della repressione, con «fucilazioni pedagogiche» dinanzi alle reclute.

Con l'armistizio e la divisione dell'Italia in due governi (e sotto contrapposte occupazioni militari), la diserzione diventa il tarlo che rode l'impalcatura della Repubblica sociale e del Regno del Sud: i Tribunali militari lavorano a pieno ritmo e a Salò le fucilazioni si estendono anche a chi aiuta i «traditori», donne incluse.

Questa storia, peraltro, non si conclude nel 1945: per oltre un ventennio la magistratura militare perseguirà gli ex disertori, inquisiti o imprigionati (e persino rinchiusi in manicomio) per essersi rifiutati di continuare a combattere.

Disertori è un libro illuminante in cui si alternano speranze e drammi, illusioni e realtà di tanti giovani risucchiati loro malgrado nell'inferno della guerra.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2016
Print ISBN
9788804659990
eBook ISBN
9788852071188
Argomento
Storia

NOTE

I. Diserzioni tra pace e guerra

1. «Discorso alla vecchia guardia», Opera Omnia di Benito Mussolini, vol. XXIX, Firenze, La Fenice, 1959, pp. 248-249.
2. Rapporto di polizia, Roma, 26 agosto 1939. Trascrizione in Renzo De Felice, Mussolini il duce. Lo Stato totalitario 1936-1940, Torino, Einaudi, 1981, pp. 713-714.
3. Annotazione del 30 agosto 1939, in Galeazzo Ciano, Diario 1937-1943, a cura di Renzo De Felice, Milano, Rizzoli, 1990.
4. Ciano, Diario, cit., 11 aprile 1940.
5. I dati sulle diserzioni sono ripresi da Sergio Dini, La giustizia militare italiana durante la guerra civile spagnola, in «Italia contemporanea», 249, dicembre 2007, pp. 619-629.
6. Claretta Petacci, Verso il disastro. Mussolini in guerra. Diari 1929-1940, a cura di Mimmo Franzinelli, Milano, Rizzoli, 2011, p. 199.
7. Idem, pp. 128-129.
8. Velina del 14 novembre 1939. In La stampa del regime 1932-1943. Le veline del Minculpop per orientare l’informazione, a cura di Nicola Tranfaglia, Milano, Bompiani, 2005, p. 330.
9. «Memoriale per il Re», in Opera Omnia di Benito Mussolini, vol. XXIX, cit., pp. 304-307.
10. Numerosissimi documenti d’archivio sull’antimilitarismo popolare contraddicono il quadro interpretativo presentato in Mario Avagliano e Marco Palmieri, Vincere e vinceremo! Gli italiani al fronte, 1940-1943 (Bologna, il Mulino, 2014), eccessivamente sbilanciato nell’avvalorare le fonti ufficiali coeve e gli epistolari dal fronte: questi ultimi veicolavano formule stereotipate, per nascondere ai familiari la terribile realtà bellica.
11. Enrico Caviglia, I dittatori, la guerra e il piccolo re. Diario 1925-1945, Milano, Mursia, 2009, p. 236.
12. Alberto Pirelli, Taccuini 1922-1943, Bologna, il Mulino, 1984, p. 257 (annotazione del 17 aprile 1940).
13. Camillo Fresia, L’immane sconquasso (1940-1945). Impressioni e memorie. Cuneo e provincia, Borgo S. Dalmazzo, Bertello, 1945, p. 14.
14. Giorgio Bocca, Storia d’Italia nella guerra fascista 1940-1943, Roma-Bari, Laterza, 1973, pp. 113-114. Per un’analisi globale si veda il capitolo «Una limitata mobilitazione per la guerra» in Giorgio Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, Torino, Einaudi, 2005, pp. 305-334.
15. Ugoberto Alfassio Grimaldi e Gherardo Bozzetti, Dieci giugno 1940. Il giorno della follia, Roma-Bari, Laterza, 1974, pp. 48-49.
16. Stralci di propaganda pacifista figurano nel saggio di Ruggero Giacomini, Manifestazioni pacifiste e sovversivismo popolare nei primi anni di guerra, in AA.VV., La cultura della pace dalla Resistenza al Patto Atlantico, Ancona, Il Lavoro Editoriale, 1988, pp. 127-169.
17. Tribunale speciale per la difesa dello Stato [d’ora innanzi: Tsds]. Decisioni emesse nel 1940, Roma, Ufficio storico stato maggiore dell’esercito [d’ora innanzi SmE], 1994, pp. 244-245.
18. Tsds 1939, Roma, SmE, 1939, pp. 337-338.
19. Idem, p. 328.
20. Idem, pp. 330-331.
21. Idem, p. 362.
22. Idem, p. 367.
23. Sentenza del Tribunale militare di guerra [d’ora innanzi: TMdG] Slovenia-Dalmazia contro Fiorello Vignetti, 29 luglio 1942.
24. Sui rapporti italo-francesi in epoca fascista si veda Jean-Marie Palayret, L’alliance impossible, Houilles, Institut des Hautes Études européennes, 2004.
25. Cfr. Paul Paillole, Services Spéciaux (1935-1945), Paris, Editions Robert Laffont, 1975, e Giorgio Rochat, L’esercito di Mussolini visto dalla Francia, in «Storia e Memoria», 2, 2003.
26. La cospicua documentazione epistolare e fotografica sequestrata al «gruppo Cocozza» è conservata in Acs, Tsds, bb. 715-719. La sentenza è trascritta in Tsds 1940, cit., pp. 468-489. Su Cocozza e Ghezzi cfr. Mimmo Franzinelli, Guerra di spie. I servizi segreti fascisti, nazisti e alleati 1939-1943, Milano, Mondadori, 2004, pp. 34-36, 212 e 218.
27. La prefettura di Torino alla Divisione polizia a frontiera, 13 febbraio 1939; oggetto: Lazzari Mario. Acs, Ps A1 1939.
28. Il generale Sorice alla Direzione generale della Ps, 8 maggio 1939. Acs, Ps A1 1939.
29. Il prefetto di Brescia al ministero dell’Interno, 31 maggio 1939; oggetto: Curti Tommaso, disertore. Acs, Ps A1 1939.
30. La Direzione generale di polizia ai ministeri degli Esteri e della Guerra, 3 giugno 1939; oggetto: Diserzione del vicecaposquadra Magliona Massimo. Acs, Ps A1 1939.
31. Il capodivisione Guardia a frontiera ai ministeri della Guerra e degli Esteri, 17 aprile 1939; oggetto: Pasqualetti Settimio, soldato disertore. Acs, Ps A1 1939.
32. Tsds 1939, cit., p. 370.
33. Tsds 1943, cit., pp. 756-757.
34. Idem, pp. 758-760.
35. Appunto per la Divisione affari generali e riservati; oggetto: Disertori, Roma, 10 agosto 1939, Acs, Ps A1 1939.
36. Tsds 1939, cit., pp. 339-340.
37. Telegramma del Comando tenenza carabinieri di Ventimiglia al ministero dell’Interno, 12 novembre 1939; oggetto: Antelmi Angelo, disertore, Acs, Ps A1 1939.
38. Il Commissario per i servizi di polizia di frontiera II zona al capo centro Cs, Torino, 21 agosto 1939; oggetto: Diserzioni di militari. Acs, Ps A1 1939.
39. Nota della Prefettura di Torino alla Direzione generale della Pubblica sicurezza [d’ora innanzi: Dgps], 29 ottobre 1939; oggetto: Favoreggiamento del reato di diserzione con passaggio all’estero. Acs, Ps A1 1939.
40. Tsds 1940, cit., pp. 121-122.
41. Idem, p. 200.
42. Tsds 1942, cit., p. 356.
43. Da La canzone del disertore, intervista di Loris Campetti a Nut...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. I. Diserzioni tra pace e guerra
  4. II. Nel caleidoscopio balcanico
  5. III. La campagna di Russia
  6. IV. Fucilazioni alla schiena
  7. V. Badoglio: fuoco sui disertori!
  8. VI. Nel Regno del Sud
  9. VII. Disertare Salò
  10. Epilogo. Uno sguardo sul dopoguerra
  11. Postfazione
  12. Documenti
  13. Note
  14. Ringraziamenti
  15. Copyright