
eBook - ePub
Gol! - 4. Sognando la finalissima
- 160 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
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Gol! - 4. Sognando la finalissima
Informazioni su questo libro
È ricominciato il campionato di calcio e le Cipolline, al secondo posto in classifica, sono pronte a giocarsi il tutto per tutto. Prima, però, Tommi e i suoi compagni di squadra dovranno convincere Spillo a lasciare il judo e tornare in porta... Perché, come dice sempre il loro allenatore Champignon, l'importante è rimanere uniti!
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Informazioni
Editore
EDIZIONI PIEMMEAnno
2010Print ISBN
9788838453618eBook ISBN
978885850055211
LA FESTA
DELLA PACE
Lunedì mattina.
Lucia arriva scampanellando al Petali in pentola: – Signor Champignon, c’è posta da Parigi!
Il cuoco si lava le mani ed esce dalla cucina a testa bassa. Sembra uno studente che sta camminando verso la cattedra per ritirare il compito in classe che sa di aver fatto malissimo. Appoggia il cappello a fungo sul tavolo, si siede, strappa la busta, estrae la lettera, la legge con uno sguardo rassegnato e si ferma a fissare il vuoto.
Lucia un po’ si preoccupa: – Signor Champignon, non si sente bene?
Il cuoco risponde con un filo di voce: – Ho vinto… Mi hanno assegnato la Forchetta d’Oro…
Lunedì sera al Petali in pentola. La grande festa!
I genitori delle Cipolline occupano un tavolone, i ragazzi e lo scheletro Aiuto un altro. Spillo arriva per ultimo, con le stampelle e la caviglia fasciata.
– Il dottore mi ha detto che dovrò restare un mese a riposo – spiega.
– Ma tra tre settimane si gioca la finalissima! – esclama Dante.
– Tranquilli – assicura il portiere. – Anche a costo di parare con le stampelle, io quel giorno sarò in campo!
Il papà di Tommi saluta Carlino o, meglio, gli dà una raccomandazione: – La riconosci? È la nave del Corsaro Nero, l’ho terminata nonostante i tuoi disastri… Cerca di non farla a pezzi un’altra volta!
Il papà di Tommi, orgoglioso della sua costruzione, ha portato il veliero al ristorante e l’ha esposto su una mensola, al riparo da ogni possibile incidente.
– Cos’ha combinato il mio Carlino? – chiede incuriosita Egle.
– Non te l’ha detto Tommi? – risponde il Corsaro Nero. – Ha distrutto la nave che avevo quasi terminato… Per questo l’ho messo nel ripostiglio e poi lui è scappato.
– Scappato dove? – chiede preoccupata Egle a Tommi.
page_no="134" – Scappato per la casa… – farfuglia il capitano, cercando di tirare un calcio nelle caviglie di papà per farlo stare zitto.
Ma il calcio va a vuoto e Donato continua: – Non solo in casa! È scappato fuori. Lo ha ritrovato don Callisto che era quasi mezzanotte.
– E quando è successo? – chiede la ballerina, sempre più impressionata.
– Il giorno in cui hai parlato al telefono con Carlino – risponde il papà di Tommi.
– Ma quel giorno alle nove Carlino era in casa, anche se un po’ raffreddato… – ribatte Egle.
– A dire la verità , – confessa il signor Donato – quello ero io che facevo il verso del cane… Bau… bau… bauuuuuuuu…
E, ululando come un lupo, torna al tavolo degli adulti.
Tommi prova a far finta di niente e apre un sacchetto di grissini. Ma sa benissimo che non se la caverà tanto facilmente.
– Guardami in faccia, Tommi! – ordina Egle.
Il capitano delle Cipolline obbedisce.
– Vuoi dire che il mio Carlino ha gironzolato per il quartiere di notte da solo e tu non mi hai detto niente? Anzi, peggio, mi hai preso in giro facendo abbaiare tuo papà ?
Tommi cerca di difendersi, in difficoltà come un portiere che si trova davanti quattro attaccanti: – Ma l’ho fatto per non rovinarti la vacanza a Firenze e per non farti stare in pensiero! E poi, come si dice: tutto è bene ciò che finisce bene… Giusto?
Accenna anche un sorrisino, ma Egle non ha affatto voglia di ridere.
Anzi…
Si alza arrabbiatissima, prende in braccio Carlino e dice: – Giusto un bel fico secco! Io non mangio vicino ai bugiardi!
Si sposta nel punto più lontano della tavolata e chiede a Lino di far scambio di posto.
Il giornalista si sposta accanto a Tommi, commentando entusiasta: – Il capitano delle Cipolline litiga con la sua fidanzata! Scriverò un articolo eccezionale sul prossimo GiornaLino! Questo sì che è un vero scoop!
Le Cipolline scoppiano a ridere.
Tutte tranne Tommi che, rosso come un peperone, prende la biro che Lino porta all’orecchio e la spezza in due, come un grissino…
page_no="136" A parte questo piccolo incidente, la cena riesce benissimo.
Tutti si divertono e i piatti sono squisiti.
Prima di servire il dolce, Gaston Champignon prende un coltello e lo picchietta contro un bicchiere per chiedere silenzio: – Signore, signori e Cipolline, ho invitato alla nostra festa un paio di amici che sono sicuro avrete piacere di incontrare. Saranno qui a minuti e mangeranno con noi la mia famosa meringata alle rose che si è meritata la Forchetta d’Oro…
Qui scatta l’applauso e il cuoco ringrazia con un inchino elegante.
– Nell’attesa – continua Champignon – vi propongo un intermezzo musicale. In anteprima mondiale, vi presento l’inno delle Cipolline!
Ciro con la chitarra, il papà di Tommi con i piatti della banda, il papà di Joao e i brasiliani con i tamburi preparano gli strumenti.
Augusto, la signora Sofia, Aiuto, la mamma di Tommi, il papà di Dante e i genitori di Becan, tutti con un foglio in mano, a parte lo scheletro, cominciano a cantare a un cenno di Champignon, che dirige il coro con il mestolo di legno.
page_no="137" Spillo in porta è come un muro
non c’è tiro che non para.
Lui si sente al sicuro
lo proteggon Sara e Lara.
Cipolline olé olé!
Siete meglio di Pelé!
Cipolline olé olé!
Fate vincere anche me!
Non badare se ha gli occhiali,
Dante è un mago a centrocampo.
Joao e Becan han le ali
son veloci come un lampo.
Cipolline olé olé!
Siete meglio di Pelé!
Cipolline olé olé!
Fate vincere anche me!
Ciro certo non è un nano
è imbattibile di testa.
Tommi è il nostro capitano,
a ogni gol facciamo festa!
page_no="138" Cipolline olé olé!
Siete meglio di Pelé!
Cipolline olé olé!
Fate vincere anche me!
Al volante abbiamo Augusto,
fido collaboratore.
Champignon, il re del gusto,
è il più bravo allenatore!
Cipolline olé olé!
Siete meglio di Pelé!
Cipolline olé olé!
Fate vincere anche me!
Alla fine esplodono gli applausi. È un inno veramente divertente e tutti ne sono entusiasti. Lino riceve un sacco di complimenti.
– Ti riescono molto meglio le canzoni che le pagelle – gli dice Sara, proprio mentre si apre la porta del ristorante ed entra Marco Materazzi.
Le gemelle sono le prime a riconoscere il loro difensore preferito e gli corrono incontro: – Marco! Che sorpresa!
page_no="139" Il giocatore dell’Inter saluta tutti: – Ho saputo che avete vinto il campionato e sono venuto volentieri a congratularmi. E volentieri mi papperò un’altra meringa alle rose…
Gaston Champignon, orgoglioso, gli racconta la storia della Forchetta d’Oro e chiede a Marco: – Ricordi quell’ometto magro che divorava tutto quel giorno che sei venuto al ristorante con Rino Gattuso? Era lui l’assaggiatore mandato da Parigi! Mangiava tanto proprio perché doveva esaminare tutto il menu…
Becan sorride: – Meno male che non gli ho rovesciato la panna addosso come a quel cliente francese…
Si apre di nuovo la porta del ristorante.
– È arrivato anche il nostro secondo ospite – commenta Champignon, toccandosi il baffo destro.
Tutti si aspettano di vedere apparire Rino Gattuso, invece rimangono a bocca aperta. È proprio lui: Zinedine Zidane.
Il grande fuoriclasse francese, che ha litigato con Materazzi durante la finale del Mondiale, indossa un lungo impermeabile scuro.
page_no="140" Saluta Champignon, che lo ringrazia per aver accettato l’invito. I due scambiano qualche battuta in francese, poi Zidane si volta verso Materazzi.
Si guardano negli occhi, seri, come fanno nei film western i cow-boy prima di sfidarsi a duello. Al Petali in pentola non vola una mosca. Cipolline e genitori quasi trattengono il respiro.
Marco allunga la mano e sorride: – Ciao, Zizou. Non vorrai mica darmi un’altra testata?
Sorride anche Zizou stringendogli la mano: – No, sono venuto per fare la pace. A Berlino ho sbagliato e mi spiace soprattutto perché milioni di bambini guardavano la nostra partita. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo un esempio per loro.
– Per questo era giusto che facessimo la pace in un posto come questo, davanti a piccoli calciatori – concorda Marco.
– Infatti quando un mio amico, che conosce il signor Champignon, mi ha proposto l’incontro, ho accettato subito – spiega Zizou. – Molto meglio spiegarci qui, tra i ragazzi, che davanti ai giornalisti…
Lino alza subito la mano: – Guardate che qui è presente un giornalista ed è anche molto bravo: sono io!
page_no="141" Spillo lo avverte a modo suo: – Se provi a spifferare a qualcuno ciò che sta succedendo, la testata te la do io!
Tutti scoppiano a ridere.
– Basta parlare! – interviene Champignon. – È ora di mangiare la mia squisita meringa. Poi Marco e Zizou si sottoporranno alla giusta punizione. Eh sì, non se la caveranno con una stretta di mano…
I due campioni mangiano ai tavoli dei ragazzi, che naturalmente li bombardano di domande.
– Eravate già i più bravi di tutti quando avevate la nostra età ? – chiede Sara.
– Io no – risponde Marco. – Avevo un papà che allenava in serie A, ma ero cresciuto troppo in fretta, per questo non ero molto coordinato quando correvo e calciavo. Tutti mi consigliavano di giocare a pallacanestro…
– Anche a me! – si inserisce Ciro. – Ma io preferisco giocare con i piedi e sono entrato nelle Cipolline.
– Hai fatto bene – prosegue Materazzi. – Bisogna seguire sempre i propri sogni. Io mi sono allenato tantissimo per migliorare e alla fine sono diventato campione del mondo…
page_no="142" – E tu Zizou? – domanda Dante, che è un numero 10 come lo è stato il grande campione francese.
– Io sono cresciuto giocando per strada a Marsiglia, con i miei amici, in un quartiere molto povero, poi a tredici anni mi hanno proposto di andare a Cannes, una bella cittadina della Costa Azzurra, dove c’era una famosa scuola di calcio.
– E non ti spiaceva restare lontano dalla tua famiglia? – domanda Lara.
– Certo, – risponde Zizou – infatti all’inizio piangevo quasi ogni notte e al mattino la signora Nicole trovava il cuscino bagnato di lacrime. Nicole mi ha fatto da seconda mamma. Lei e suo marito mi hanno ospitato a casa loro e mi hanno voluto bene come un figlio. A Cannes ho impara...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Colophon
- Dedica
- Mirate agli angolini, ragazzi!
- Rigori all’arancia
- La Forchetta d’Oro
- Grazie, Carlino…
- Due campioni del mondo
- Due tigri in un acquario
- Papà , abbaia per favore!
- Un pugno che fa male
- La lezione di Champignon
- Cartellino rosso, papà !
- La festa della pace
- Diritto di giocare a calcio… divertendosi!
- Chi è Luigi Garlando?
- Chi è Stefano Turconi?
- Indice