Gol! - 8. Arriva il nuovo capitano
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Gol! - 8. Arriva il nuovo capitano

  1. 160 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Gol! - 8. Arriva il nuovo capitano

Informazioni su questo libro

Sono le cinque del pomeriggio di un giorno di ottobre, il campionato è alle porte. È il momento di prendere una decisione: accettare Loris in squadra oppure no? Il centravanti dell'Accademia Blu, infatti, vorrebbe indossare la maglia delle Cipolline, ma i ragazzi di Champignon non la pensano tutti allo stesso modo…

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Informazioni

Print ISBN
9788838474347
eBook ISBN
9788858511732

1
LORIS
IN PENTOLA

Gaston Champignon sta mettendo in tavola le meringhe alle rose.
Le Cipolline sono sedute al ristorante Petali in pentola. Sono le cinque del pomeriggio di un giorno di ottobre. Il campionato è alle porte. È il momento di prendere la decisione: accettare Loris o no? Il centravanti dell’Accademia Blu ha chiesto di poter diventare una Cipollina. Sì o no?
I ragazzi di Champignon si sono radunati per trovare una risposta. È da almeno mezz’ora che stanno discutendo e non tutti hanno la stessa opinione sulla questione.
Per la prima volta in vita sua, Spillo non si è ancora avventato sulla sua meringa, ma continua a parlare come se il cuoco non gliel’avesse ancora servita. Questo ti dimostra quanto interesse ci sia per la discussione.
– Io mi ricordo che al primo allenamento che abbiamo fatto solo Dante e io ai giardinetti di via Pitteri – dice il portiere – Loris era già là che ci prendeva in giro. E non ha più smesso.
– E io non dimentico che senza il suo finto infortunio nella finalissima, oggi saremmo noi i campioni in carica – aggiunge Sara con espressione grintosa, da difensore. – Adesso dovremmo premiare quell’imbroglione, dandogli la maglia del nostro capitano?
– Non sarebbe un premio – prova a spiegare Dante. – Sarebbe solamente una maglia che è rimasta vuota. Lo so anch’io che Loris si è comportato male mille volte con noi, ma domandarci di entrare nella nostra squadra è stato un modo per chiederci scusa. Non pensate? Tutti sbagliamo. Anch’io a Parigi mi sono comportato male con Tommi, quando vi ho proposto di giocare senza capitano. Se lui non mi avesse perdonato, oggi non saremmo più amici e, forse, io non giocherei più nelle Cipolline.
– La penso anch’io così – dice Pavel. – Se un attaccante sbaglia un gol, non è bello che l’allenatore lo richiami subito in panchina. È giusto invece lasciarlo in campo, almeno alla prossima occasione potrà rimediare all’errore e segnare. Giocando con noi, Loris può imparare a rispettare le regole e a comportarsi correttamente, e magari non sarà più antipatico come prima.
– Nessuno pensa a come la prenderebbe Tommi? – chiede il numero 1. – Sono sicuro che ci resterebbe malissimo. Il suo numero 9 sotto il codino di Loris… Io non ho avuto neppure il coraggio di raccontargli che Loris vuole giocare con noi… E voi?
Dondolano tutti la testa con aria colpevole. Tommi non sa ancora nulla.
– Però è stato lui a voler andare via – osserva Igor. – Lo sapeva che qualcun altro avrebbe preso la sua maglia. All’Inter Tommi sta benissimo. Perché dovrebbe rimanerci male?
– E poi noi dobbiamo pensare anche a rafforzare la squadra – aggiunge Joao. – Lo so che per le Cipolline il divertimento è più importante del risultato, ma vincere è bello e non fa male a nessuno…
– Ritieni forse che Loris sia più forte di Tommi? – domanda Lara.
– No – risponde l’ala sinistra. – Ma Tommi non c’è più e noi siamo rimasti senza centravanti. Una squadra senza centravanti non va da nessuna parte. A chi li facciamo i cross io e Becan?
Ciro alza la mano: – A me, presente! Ciro De Santis!
Scoppiano tutti a ridere.
Joao allora precisa: – Lo so che sei fortissimo di testa, Ciro, ma non potrai giocare sempre in attacco. A volte dovrai dare una mano in difesa e, senza il Gatto, tu sei l’unico che può andare in porta quando manca Spillo. Loris sarà anche il più antipatico del mondo, ma è un bravo attaccante.
– Senza contare che se Loris viene in squadra con noi, l’Accademia Blu sarà più debole – osserva Becan. – E quindi avremo più possibilità di vincere il campionato.
– Non sono assolutamente d’accordo! – esclama Lara, indignata. – Vincere… perdere… non è questo il punto! Noi a fine partita ci mettiamo in fila e stringiamo la mano agli avversari anche se ci hanno battuto. Loris queste cose non le fa. Non c’entra niente con noi!
– Loris non le fa, ma potrebbe cominciare a farle, imparando da noi – ribatte Dante.
– Mio nonno dice sempre che una pera non diventerà mai una mela! – replica ancora la gemella.
Gaston Champignon ascolta con molto interesse la discussione, lisciandosi una volta il baffo destro, una volta quello sinistro, a seconda delle osservazioni che condivide o meno.
A un certo punto, interviene: – Ragazzi, non avete ancora toccato le mie meringhe. Questa è un’offesa per un cuoco prestigioso come me, che ha anche vinto la Forchetta d’Oro!
Le Cipolline ridacchiano. Spillo, finalmente, impugna il cucchiaio come fosse una spada e si lancia alla conquista della crema di rose.
Mentre i ragazzi mangiano e riprendono a discutere, il cuoco-allenatore fa il giro del tavolo e lascia a ognuno un pezzo di carta e una biro.
Poi spiega: – Mangiate con calma. Quando avrete finito, scrivete sul vostro bigliettino SÌ o NO e piegatelo. Io passerò a raccogliere le vostre risposte. È venuto il momento di decidere che cosa dire a Loris.
Le Cipolline si guardano tra loro e finiscono di mangiare le meringhe alle rose in grande silenzio. Ognuno sta pensando a cosa scrivere.
Sara è la prima ad afferrare la penna.
Gaston Champignon passa con una pentola in mano e i ragazzi ci buttano dentro i bigliettini ripiegati.
Nessuno parla. Il cuoco apre il primo foglietto, lo legge e se lo mette in tasca. Fa lo stesso con gli altri.
Alla fine, si liscia il baffo destro e si prepara ad annunciare il verdetto.
Egle ha accompagnato Tommi all’allenamento e ora, seduta in tribuna, ripassa la lezione di storia.
I ragazzi dell’Inter stanno correndo attorno al campo.
Dudu, il fortissimo centravanti nato in Africa, dice a Tommi: – È proprio carina la tua amica.
– Sì, è una ballerina – risponde orgoglioso il centravanti.
– Dev’essere anche appassionata di calcio, perché viene spesso a vedere i nostri allenamenti – osserva Ivan, il piccolo difensore.
– Non è appassionata di calcio. È appassionata di Tommi… – spiega Saverio.
Scoppiano tutti a ridere.
Dopo le difficoltà iniziali, l’ex centravanti delle Cipolline si è inserito benissimo nella sua nuova squadra.
Non è il migliore e quasi sempre parte dalla panchina, come non gli capitava mai con Champignon, ma ha capito che all’Inter, giocando con ragazzi così bravi, può imparare molto, anche perché ha trovato un allenatore in gamba e simpatico come il cuoco del Petali in pentola. E poi, cosa più importante, è stato accolto bene dagli altri compagni di squadra e gli allenamenti sono un vero divertimento.
In poche settimane, può dire di essersi fatto dei nuovi amici.
Giuliano, l’allenatore, fischia, interrompe la corsa e chiama tutti i ragazzi a centrocampo per spiegare il primo esercizio.
– Oggi ci sarà una grande sfida tra lepri e cacciatori – annuncia, mentre distribuisce le pettorine colorate. – Ci dividiamo in quattro gruppi, due di lepri e due di cacciatori.
A centrocampo, alcuni coni di plastica delimitano due cerchi dal diametro di tre metri l’uno.
– Un gruppo di lepri e uno di cacciatori entrerà in un cerchio, – spiega Giuliano – gli altri due gruppi nell’altro. Al mio fischio, le lepri dovranno passarsi il pallone e i cacciatori dovranno cercare di intercettarlo. Ogni volta che le lepri riusciranno a fare cinque passaggi di fila, totalizzeranno un punto. Se invece i cacciatori recuperano prima il pallone, il punto è per loro. Chiaro?
Come sempre, Giuliano organizza esercizi divertenti che sono però anche molto utili. Questo, per esempio, allena i difensori nel recupero del pallone e, nello stesso tempo, insegna ad attaccanti e difensori a passarsi la palla in modo preciso e veloce, in spazi ristretti.
Tommi fa la lepre in un cerchio insieme a Carmine e Dudu, contro i cacciatori Ivan, Luca e Drazen, un difensore altissimo, nato a Belgrado, in Serbia.
Giuliano fischia.
Carmine passa la palla a Tommi ed esclama: – Uno!
Tommi gliela ripassa al volo: – Due!
Carmine, che viene da Napoli come Ciro, è un centrocampista magro e agilissimo. Ha le gambe snodate come una marionetta.
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Il primo punto della sfida va alle lepri.
Dopo l’allenamento, Tommi ed Egle ritornano verso l’oratorio Giovanni XXIII. Hanno appuntamento con le Cipolline.
– Domani tocca a te accompagnarmi, ricordatelo – dice la ballerina.
– Certo che me lo ricordo – risponde Tommi.
– Però non ci troviamo in palestra, ma alla piscina di viale Tunisia – spiega Egle.
– Ah, ho capito. Visto che i vostri balletti fanno acqua… avete deciso di allenarvi in piscina – ridacchia il centravanti.
– Spiritoso… – ribatte Egle con una smorfia. – La verità è che torna a trovarmi Germano e voglio organizzargli una festa a sorpresa. Un bello “schiuma-party” come quello di quest’estate a Taormina.
Tommi non ride più. Si ferma e guarda Egle negli occhi per capire se sta scherzando.
– Hai abboccato come un pesce… – sorride la ballerina. – Così impari a prendermi in giro! Comunque una sorpresa c’è, ma te la svelo domani.
Una sorpresa per Tommi, di quelle che lasciano a bocca aperta, c’è anche oggi. L’ex capitano delle Cipolline la scopre appena incrocia Loris, che sta uscendo dall’oratorio con un gran sorriso. – Ciao, Tommi, come vanno le cose all’Inter? – chiede.
Tommi rimane sorpreso dall’insolita gentilezza di Loris, che non è mai stato un mostro di simpatia.
– Bene, grazie – risponde l’ex capitano delle Cipolline. – E la tua caviglia? Vedo che hai già ripreso a correre.
– Sì, l’infortunio era meno grave del previsto – spiega Loris. – Per la prima partita di campionato sarò in forma. Non preoccuparti, terrò alto l’onore delle Cipolline: la tua maglia è finita in buone mani!
Tommi non riesce a spiegarsi il senso di quelle parole. Guarda Egle, ma la ballerina allarga le braccia, come per dire: «Io non so niente».
Loris, che ha capito la situazione, domanda: – Non lo sai ancora? Le Cipolline mi hanno accettato in squadra! Sarò il loro nuovo centravanti. Indosserò il tuo numero 9!
Tommi entra a passo deciso in oratorio e raggiunge gli amici, che stanno giocando a Mundial sul campetto.
– Avete dato la mia maglia a Loris? – chiede prima ancora di salutare.
Spillo ferma il pallone. Le Cipolline smettono di giocare e si guardano tra loro, sentendosi in colpa.
Nessuno ha il coraggio di parlare. Tommi si carica il borsone dell’Inter sulle spalle, si volta e torna a casa, seguito da Egle, che continua a ripetere: – Aspetta, fermati un attimo!

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Arriva il nuovo capitano
  3. 1. Loris in pentola
  4. 2. Corna di cervo
  5. 3. Quel gatto è un muro!
  6. 4. Il derby di San Siro
  7. 5. Che tipo, Gigia
  8. 6. Poveri angeli…
  9. 7. Colpa della tosse
  10. 8. Ma dov’è Uagadugu?
  11. 9. Nebbia fitta
  12. 10. Rinuncia a sorpresa
  13. 11. È lui!
  14. 12. Il saggio di Egle
  15. Diritto di giocare a calcio… divertendosi!
  16. Chi sono le cipolline?
  17. Chi è Luigi Garlando?
  18. Chi è Stefano Turconi?
  19. Luigi Garlando
  20. Copyright