Gol! - 15. Tommi, non mollare!
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Gol! - 15. Tommi, non mollare!

  1. 160 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Informazioni su questo libro

Il girone di ritorno del primo campionato a 11 è iniziato e le Cipolline sono pronte a scalare la classifica. Nella partita contro il Rapid Ball, però, Tommi subisce un brutto fallo e il suo urlo di dolore non
lascia dubbi: si è rotto un piede... Come faranno le Cipolline a stare tre mesi senza il loro capitano?

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Informazioni

Print ISBN
9788856601862
eBook ISBN
9788858511800

1

DIVENTERÒ
DANTINHO!

Gaston Champignon e Dante stanno viaggiando a bordo della piccola auto a fiori del cuoco-allenatore. Proseguono lentamente perché piazzale Lotto è pieno di macchine e di tifosi che si stanno incamminando verso lo stadio di San Siro, con sciarpe e bandiere rossonere. È domenica pomeriggio e tra meno di un’ora scenderà in campo il Milan.
Anche le rondini in cielo sembrano affrettarsi per non perdersi lo spettacolo. Sai come dice il proverbio? Una rondine non fa primavera. Ma queste sono molte più di una… E infatti la primavera è arrivata con il suo bel sole tiepido e le giornate sempre più lunghe.
Prima di entrare nello stadio, Monsieur Champignon compra a una bancarella una trombetta da stadio.
– Ha intenzione di fare un gran tifo, mister? – chiede Dante divertito.
– No, mi servirà per i nostri allenamenti – risponde il cuoco.
Lo speaker annuncia le formazioni, l’arbitro fischia e la partita inizia.
– Mi raccomando – suggerisce Gaston Champignon. – Osserva in modo particolare come si muove Ronaldinho, il numero 80 del Milan.
– D’accordo – risponde Dante. – Anche se il mio preferito resta Andrea Pirlo, perché sa fare tutto: attacca, difende, tira le punizioni, segna i gol…
– Sì, ma dovresti avere le sue gambe e i suoi polmoni per imitarlo in un campo a undici – ribatte Champignon. – Meglio se ti concentri su Ronaldinho, che corre un po’ di meno. Ci sarai molto utile in quella posizione, se deciderai di rimetterti la tua gloriosa maglia numero 10!
Dante sorride e rincorre il pallone con lo sguardo.
Come ricorderai, il cervellone ha lasciato la squadra a metà del girone d’andata, scoraggiato dalle difficoltà incontrate nel nuovo campionato. Giocare su un campo a undici è quasi un altro sport rispetto al calcio a sette. Il piccolo regista delle Cipolline, davanti ad avversari più potenti ed esperti, al fianco di centrocampisti forti come Bruno e Achille, si è sentito impreparato e dannoso per la squadra, tanto da decidere di lasciare le Cipolline e di dedicarsi agli scacchi.
In Cina però ha ritrovato entusiasmo e fiducia in se stesso, anche grazie ai saggi consigli del nonno di Chen. Dante ha deciso quindi di tornare in squadra e ora il suo allenatore sta cercando di insegnargli un nuovo ruolo. Con l’aiuto di Ronaldinho…
– Guardalo! – avverte Champignon, dopo un quarto d’ora di gioco.
Il fuoriclasse del Milan ha ricevuto palla da Pirlo al limite dell’area. Si volta verso destra, dove sta accorrendo Gattuso, e finge di passargli il pallone. Invece, senza guardare, lancia in verticale Pippo Inzaghi, scattato sul filo del fuorigioco. La palla passa attraverso un bosco di gambe e il centravanti rossonero si ritrova libero davanti al portiere: calcia al volo e gonfia la rete.
Lo stadio esplode in un boato di gioia. Schizza in piedi anche Dante che, per ammirazione di Pirlo, è diventato un tifoso milanista.
– Ronaldinho non aveva ancora toccato la palla! – esclama il cervellone.
– È vero – conferma Champignon. – Gattuso ha già corso venti chilometri, Pirlo ha fatto almeno dieci lanci. Se tocchi la maglia di Ronaldinho, sono sicuro che non è neppure sudata… Però, senza di lui, il Milan sarebbe ancora sullo 0-0, come noi contro i Palloni d’Oro nell’ultima giornata del girone d’andata. Capisci?
Dante risponde con un sorriso. Certo che capisce. Il suo allenatore gli sta proponendo di diventare il Ronaldinho delle Cipolline. Per questo lo ha portato da solo a vedere il Milan a San Siro.
Te la ricordi la partita contro i Palloni d’Oro? Nevicava. Le Cipolline hanno attaccato dall’inizio alla fine, ma nessuno è riuscito a smarcare Tommi e Rafa davanti al portiere. Così i Palloni d’Oro, penultimi in classifica, sono riusciti a non subire gol e a portare a casa un punto.
Durante il girone d’andata le Cipolline sono cresciute parecchio, hanno fatto grandi progressi e hanno preso confidenza con il campo a undici. Forse alla squadra manca solo una cosa: un piccolo anello. Sì, un piccolo anello che colleghi il centrocampo all’attacco, cioè un giocatore di classe che serva gli attaccanti. Come ha fatto Ronaldinho con Pippo Inzaghi.
Dante non ha più paura di essere dannoso per la squadra. Segue con attenzione il numero 80 del Milan, che corre ma senza stancarsi troppo, e sorride come se avesse anche lui i dentoni di Ronaldinho. Sorride e pensa tra sé: «Nel girone di ritorno le Cipolline avranno un grande Dantinho!».
Donato, il papà di Tommi, sta guidando l’autobus numero 54. A una fermata di via Porpora, vede salire una ragazza con due lunghe trecce bionde, una cartina di Milano in mano e gli auricolari dell’iPod nelle orecchie. È bellissima. Indossa un vestitino azzurro a fiori e stivali di pelle da cowboy.
Una signora piuttosto anziana, con due sacchetti di plastica in mano, si avvicina al conducente con aria seccata e gli dice: – Le spiace chiudere la bocca e le porte e ripartire? Dovrei mettere in frigo i surgelati.
Donato, un po’ imbarazzato, si rimette in viaggio.
La ragazza bionda studia con attenzione la cartina e ogni tanto guarda fuori dal finestrino cercando di orientarsi.
Il papà di Tommi si affretta a spiegarle: – Sul cartello c’è scritto Non parlate al conducente, ma non ci faccia caso. Se ha bisogno di informazioni, chieda pure, signorina.
La ragazza con le trecce sorride. – Lei è molto gentile. In effetti, credo di essermi persa… Dovrei arrivare in via Pitteri. Sa dove devo scendere?
– Certo, via Pitteri è dove abito io! – esclama Donato. – La avviso quando arriviamo alla fermata giusta.
La ragazza, che parla un italiano corretto ma con accento straniero, ringrazia con un bel sorriso e si infila di nuovo gli auricolari dell’iPod.
Scende proprio davanti all’oratorio Giovanni XXIII, il campo delle Cipolline.
Un ragazzo si avvicina a Donato e chiede, deluso: – Perché l’ha fatta scendere? Non ho mai visto una ragazza così bella…
– Neanch’io… – sospira il papà di Tommi. Ma riparte in gran fretta, perché la signora dei surgelati lo sta osservando con uno sguardo severo.
In spogliatoio, le Cipolline che sono state in Cina raccontano ai compagni della loro bellissima vacanza.
A Spillo viene una curiosità: – Ma voi come li avete spesi i soldi che abbiamo vinto alla lotteria? – domanda ai gemelli.
Igor e Pavel si guardano con un sorriso misterioso. – Lo vedrete presto…
– Cioè? – chiede subito Joao.
– Mi spiace – risponde Igor. – Dovrete aspettare. Sarà una grande sorpresa!
Come ricorderai, dieci Cipolline hanno vinto diecimila euro alla lotteria e otto li hanno spesi per pagarsi la trasferta in Cina. I gemelli però non hanno partecipato alla vacanza. Come avranno investito i duemila euro a loro disposizione?
– Io dico che con un po’ di solletico i nostri gemellini potrebbero rivelarci il loro grande segreto anche subito… – propone Spillo, facendo l’occhiolino a Tommi.
In un attimo le Cipolline immobilizzano Pavel e Igor e li tempestano di solletico, ma Achille con un urlaccio interrompe il gioco: – La smettete di fare i bambini? Vi ricordo che domenica riprende il campionato e ce la giochiamo subito con l’Uragano Club, primo in classifica. Usciamo ad allenarci! Il mister è già in campo.
Nessuno osa ribattere all’ex bullo.
I gemelli, sani e salvi, ridacchiano tra loro e si incamminano fuori.
– Non ti sembra che Achille sia un po’ troppo nervoso in questi giorni? – chiede Becan al capitano.
– L’ho notato anch’io – concorda Tommi.
Dopo la parte atletica, Gaston Champignon organizza un esercizio per allenare il nuovo schema, quello che prevede Dante “alla Ronaldinho”. Naturalmente è un esercizio strano e spassoso perché, come sai bene, il primo ingrediente del cuoco-allenatore è sempre il divertimento!
Champignon estrae dalla tasca della tuta la trombetta comprata a San Siro e controlla che funzioni.
Funziona anche troppo bene…
Sara, vicino a lui, si tappa le orecchie con le mani ed esclama: – Mi ha spaccato un timpano, mister!
Le Cipolline ridacchiano.
– Scusami, Sara, non ricordavo che fosse così potente… – si giustifica il cuoco-allenatore, che poi illustra l’esercizio: – Tommi e Rafael si muoveranno in area di rigore per smarcarsi dalle gemelle, da Elvira e da Ciro. Ogni volta che suonerà la trombetta, Dante dovrà servire uno dei due attaccanti. Chiaro?
Il numero 10 comincia a correre qui e là appena fuori dall’area, con il pallone tra i piedi. Tommi e Rafa si incrociano davanti alla porta protetta da Spillo. I quattro difensori li tengono d’occhio, pronti a intervenire.
Champignon suona la trombetta.
Dante vede libero il Niño e prova a servirlo con una parabola morbida, ma Ciro scatta e anticipa lo spagnolo di testa.
– Ottimo, Ciro! – si complimenta Spillo.
La palla torna a Dante.
– Quando l’area è affollata, meglio passaggi rasoterra e veloci – gli consiglia Champignon. – Per i difensori è più difficile intercettarli.
Il numero 10 si rimette in posizione, pronto per il prossimo assist.
Il cuoco-allenatore suona nuovamente la trombetta.
Dante osserva Rafa che chiama la palla. Fa finta di lanciarla, invece, senza neppure guardarla, come Ronaldinho a San Siro, la passa rasoterra a Tommi, che colpisce al volo e batte Spillo.
Superbe! – esclama mister Champignon, lisciandosi il baffo destro.
Dantinho è pronto per il campionato!
Mancano trenta secondi alle ore 21.
Tommi apre la finestra della sua camera e guarda il cielo.
Ora osserva la lancetta dei secondi e l’accompagna: dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno…
Guarda di nuovo fuori dalla finestra e sorride: «Ecco, in questo preciso istante in Cina, dall’altra parte del mondo, Egle mi sta pensando. I nostri pensieri sono saliti in cielo come aquiloni e si sono intrecciati, diventando un aquilone solo».
Tommi richiude la finestra e accarezza con un dito la gabbietta del grillo Egle.

2

SBAGLIA
SEMPRE COSÌ,
JOAO!

Domenica mattina.
Eccoci alla ripresa del campionato. Le Cipolline sono impegnate in trasferta sul campo dell’Uragano Club, che guida la classifica al termine del girone d’andata.
Tommi si sta incamminando con i genitori verso l’oratorio Giovanni XXIII.
– Chissà quale sorpresa ci sta preparando Champignon… – si chiede Donato passando davanti al locale che confina con il Petali in pentola, nascosto da uno spesso tendone verde.
– Presto lo scopriremo – annuncia Lucia, indicando il cartello appeso al tendone. – Tra dieci giorni ci sarà l’inaugurazione ufficiale.
– Tu riesci ad aspettare dieci giorni? – domanda Donato facendo l’occhiolino al figlio.
– Io no… – risponde Tommi.
– Monta qui allora… – propone Donato, che intreccia le mani. Il capitano ci sale sopra con un piede e prova a sbirciare ...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Tommi, non mollare!
  3. La Prima Metà Del Campionato Era Andata Così:
  4. 1. Diventerò Dantinho!
  5. 2. Sbaglia sempre così, Joao!
  6. 3. Volevano farne bistecche
  7. 4. Il gol della tendina
  8. 5. Il Paradiso di Gaston
  9. 6. Nella gabbia dei Leoni
  10. 7. Come una bambola rotta
  11. 8. Lino inviato speciale
  12. 9. Con amici così sono a cavallo!
  13. 10. Un cucchiaio da vero amico
  14. 11. La sfida di Loris
  15. Diritto di giocare a calcio… divertendosi!
  16. Chi Sono Le Cipolline?
  17. Chi è Luigi Garlando?
  18. Luigi Garlando
  19. Copyright