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Humor business style
La competenza umoristica
STILE LAVORATIVO E FATTORI DI INSTABILITÀ: IL BUSINESS STYLE
Per non correre rischi si è costruito un suo personale
business style. Ora fa affari solo con se stesso.
Prima di tuffarvi a capofitto nelle applicazioni e nelle esercitazioni, vi chiediamo di fare insieme a noi ancora un piccolo sforzo teorico per comprendere come inserire il ruolo dell’umorismo nell’attuale cornice storica e sociale, e quindi utilizzarlo con profitto nel vostro ambiente.
Nel mondo del lavoro, oltre ad aver acquisito un bagaglio di esperienze e sviluppato le vostre competenze professionali, vi sarete senz’altro formati, consapevolmente o meno, un personale business style. E questo stile ve lo sarete costruiti a partire dal vostro vissuto individuale e dagli insegnamenti ricevuti prima di cominciare a lavorare e, successivamente, dal confronto fra questi insegnamenti e la realtà concreta.
Il livello di corrispondenza tra le aspettative di partenza e la cruda realtà, quindi, avrà contribuito a determinare, che lo vogliate o meno, questo vostro personalissimo stile.
In sostanza possiamo definire il vostro business style come l’indicatore esatto di che cosa pensate e del perché agite in un determinato modo, in un determinato momento e in un determinato ambiente di lavoro. Esso è caratterizzato da due importanti elementi:
visione del mondo, e cioè quella particolare concezione generale delle cose attraverso la quale filtrate ogni avvenimento che accade;
condizioni di operatività, e cioè i modi attraverso i quali agite per scegliere e raggiungere determinati obiettivi in un determinato ambiente.
Se provate a osservare attentamente (magari riprendendovi con una telecamera) tutto quello che fate mentre lavorate, dovreste essere in grado di identificare le vostre personali condizioni di operatività (le vostre specifiche azioni quotidiane) e da esse dedurre la vostra personale visione del mondo (quello che pensate di voi stessi, degli altri e del contesto in cui lavorate).
La ripetizione quotidiana di atteggiamenti, frasi e comportamenti è l’indicatore principale del vostro business style.
Se in passato potevate permettervi di avere un business style abbastanza stabile nel tempo e che poteva dettarvi una linea di condotta valida per tutta la vita, o quasi, oggi la vostra particolare visione del mondo e le vostre condizioni di operatività corrono il rischio di essere smentite giorno per giorno.
Ci sono numerosi fattori nell’attuale mondo del lavoro che concorrono a creare questa particolare instabilità e costringono a modificare continuamente le concezioni generali e le strategie d’azione. Essi sono:
Prima di immergerci completamente nei capitoli successivi, dedicati alla pratica dell’umorismo, è importante dare una rapida occhiata a questi fattori di instabilità, dato che potrebbero condizionare il nostro stile di vita, modificando le nostre idee e i nostri comportamenti futuri e, quindi, anche l’uso stesso dell’umorismo. Eccovi quindi tracciato qui di seguito un breve (e indolore) profilo di ciascuno di essi.
Flessibilità
È un manager troppo rigido e inflessibile:
quando fa un lavoro… poi lo finisce.
Con il mutare della situazione storica ed economica, il rapido avanzare delle nuove tecnologie, la globalizzazione e la conseguente mescolanza di culture e popoli differenti, il termine “flessibilità” è diventato un concetto chiave che può contribuire in maniera determinante a salvarci dal pericolo di essere schiacciati da un mondo del lavoro non più prevedibile, controllabile e gestibile.
Da mezzo di regolamentazione del mercato la flessibilità si è trasformata in un metro per misurare le capacità di cambiamento di un’organizzazione, di un gruppo di lavoro e di ogni singolo individuo che ne fa parte.
Competitività
Viviamo in una società così competitiva
che prima di avere un’idea te l’hanno già rubata.
Parlare di competitività oggi è complicato e scontato al tempo stesso. Non c’è più un modello produttivo unico per affrontare il mercato e operare nel mondo del lavoro con efficacia. A ciò si aggiunge un’espansione illimitata dei soggetti produttivi che giungono al mercato da più parti, brevettano nuovi servizi, si inventano prodotti creando nuove esigenze, nuove forme di consumo e innovativi metodi promozionali che rivoluzionano aspettative e modelli produttivi.
In questa cornice complessa e variegata, la competizione si fa più serrata, i settori commerciali si complicano e le contaminazioni tra i diversi servizi e i prodotti aumentano in modo tale da rendere difficile comprendere fino a che punto un’attività commerciale anche molto diversa da un’altra possa in qualche modo esserle concorrente. La competitività, quindi, da strumento incentivante della produttività, potrebbe ritorcersi contro e diventare un freno per il progresso e lo sviluppo dei mercati.
Pressione sui risultati e tempi stretti
Deve raggiungere i risultati in tempi così stretti
che non ha neanche il tempo di capire
perché li deve raggiungere.
Come conseguenza dei continui cambiamenti, aumentano le esigenze produttive legate più al breve che al lungo periodo. La consapevolezza che i prodotti e i servizi offerti possano in qualche modo e nel giro di poco tempo scadere porta le aziende a cercare di ottenere il massimo da una qualsiasi strategia promozionale in pochissimo tempo.
I risultati contingenti diventano fondamentali perché è su di essi che si valutano i profitti e la possibilità che un’attività sopravviva a un mercato sempre più diversificato e volubile. Saper cogliere o creare le esigenze e poi sfruttare al massimo e in poco tempo quello che si vuole produrre o fornire sono diventate le direttrici principali per valutare la produttività.
Cambiamenti veloci, radicali e profondi
Siamo talmente abituati al cambiamento
che ieri, per sbaglio, ho lavorato tutto il giorno
in un’altra azienda e non se n’è accorto nessuno.
Il mutamento inarrestabile della nostra società e di tutto il sistema economico, produttivo e commerciale ha ripercussioni a catena su ogni individuo. Cambiano le relazioni interpersonali, il modo di gestire il tempo libero, il modo di considerare se stessi e di pensarsi nel mondo, i modelli culturali di riferimento, il sistema di valori collegati al modello educativo.
I cambiamenti sono molteplici e sempre più rapidi: saltano abitudini consolidate, modelli comportamentali fino a poco tempo prima considerati efficaci e intoccabili, modelli di pensiero e convinzioni assunti dalla propria comunità di appartenenza o desunti dai vissuti personali. Le ripercussioni di tutto questo si riflettono fin dentro le mura domestiche, influenzando radicalmente anche le scelte personali, affettive e familiari.
Incertezza sul futuro
Dicono che il futuro è già qui.
E che cazzo! Almeno bussare?
Le ripercussioni dei fattori di instabilità finora elencati sull’individuo e su tutte le sue forme di rappresentazione sociale (dalla comunità più piccola della coppia a quella più grande della società civile) sono enormi dal punto di vista emotivo, evolutivo e culturale. Regna soprattutto un grande senso d’incertezza, specialmente per chi, volente o nolente, ha aderito a un modello sociale fondato sulla stabilità dei risultati, sulla sicurezza del posto di lavoro, sulla garanzia di abilità acquisite.
Non ci sono più competenze valide per sempre, forme di lavoro garantite e immuni dalle crisi dei mercati internazionali, percorsi idonei a salvaguardare una qualche sicurezza economica e tantomeno occupazionale. Nel regno dell’incertezza, ciò che conta quindi è non fondare più il proprio essere-nel-mondo su modelli unici, ma adattare il proprio pensiero, i propri comportamenti e il proprio vivere a quello che ci accade attorno.
HUMOR BUSINESS STYLE E VISIONE DEL MONDO: LO STILE GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO
Per lavorare occorre avere una visione del mondo.
Okay, quanto mi costa?
Dopo aver visto quali sono i fattori di instabilità nel mondo del lavoro, vediamo come affrontarli con umorismo e perché è importante riuscire a costruirsi uno humor business style personale.
Innanzitutto, l’umorismo ha molto a che fare con la flessibilità: la capacità di cambiare rapidamente il punto di osservazione, per esempio, è una facoltà indispensabile per sfruttare e produrre situazioni umoristiche, così come l’abilità di gestire l’emotività nelle relazioni è uno strumento di flessibilità caratteriale determinante sia nel favorire sia nel causare il buonumore.
L’umorismo, usato in maniera intelligente, può anche aiutare ad alleggerire e contrastare la competitività inutile ed esasperata, perché obbliga a ricercare strategie di comunicazione funzionali alla condivisione di idee e obiettivi, e quindi alla collaborazione e alla ricerca di strategie comuni.
L’umorismo insegna poi non solo a sopportare e reggere la pressione della realtà, ma a rovesciarne il contenuto per riutilizzarla come risorsa a proprio favore. Esso, inoltre, accelera i tempi, crea immediata sintonia tra noi e gli altri, favorisce la comunicazione diretta e la soluzione rapida dei problemi.
L’umorismo, infine, è in grado di facilitare l’esistenza di ogni individuo, aiutando a gestire nel modo più efficace i cambiamenti nelle relazioni, alleggerire le tensioni fondate su equivoci e incomprensioni e, come vedremo nel Capitolo 3, affrontare con maggiore efficacia i conflitti interpersonali sul lavoro.
Per essere pronti, quindi, a gestire quello che non potete ancora conoscere, dovrete attrezzarvi con i mezzi più idonei a fronteggiare le incognite: dovrete prepararvi a cambiare idea spesso e a non affezionarvi a progetti, modelli produttivi, ideologie fondati su situazioni certe. L’umorismo vi darà l’opportunità di ribaltare i luoghi comuni e di gestire le incertezze della vita senza mai affezionarvi eccessivamente alle forme espressive attraverso le quali interpretate le cose, comprese quelle umoristiche.
L’umorismo, se saprete usarlo bene, vi aiuterà anche a non affezionarvi all’umorismo stesso, e cioè a modificare continuamente il vostro modo di ridere assieme agli altri, adattandovi ai contesti e alle circostanze.
Sono molteplici i benefici che l’umorismo può creare in un contesto aziendale. Avremo modo, nel corso della trattazione, di individuarli e, attraverso esempi ed esercitazioni pratiche, di valutarne direttamente l’efficacia.
Per invogliarvi a proseguire nella lettura riepiloghiamo nel box qui a fianco i principali vantaggi che possono derivare dall’uso dell’umorismo in un contesto aziendale sia a livello individuale che organizzativo.
I MOLTI VANTAGGI DELL’UMORISMO IN AZIENDA
A livello individuale
Facilita riconoscimento e superamento dei propri limiti
Mostra come si possano trasformare i problemi in opportunità
Contribuisce a rivalutare i difetti e sfruttarli a proprio vantaggio
Aiuta a trasformare i conflitti in situazioni piacevoli e produttive
Aiuta a trovare il coraggio per fare scelte importanti
Favorisce il proprio essere propositivi
Migliora il carattere aumentando l’autostima
Arricchisce la propria competenza relazionale
Rende più efficaci i propri messaggi
Incoraggia la creatività in tutti i settori lavorativi
A livello sociale e organizzativo