
- 408 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Informazioni su questo libro
Il cadavere carbonizzato di un neonato rinvenuto nella stufa di una casa di periferia; un cimitero segreto dove resti umani sono mescolati a quelli di animali; la carcassa di un aereo precipitato che nasconde due corpi atrocemente mutilati. Oltre a tutto questo l'antropologa forense Temperance Brennan si trova a dover affrontare un traffico di droga e di animali rari, vivendo momenti di orrore agghiacciante. E solo la morte attende chi si avvicina troppo a un verità mostruosa e indescrivibile. Un thriller tesissimo e coinvolgente, che mette a nudo le pieghe più nascoste e più oscure dell'animo umano.
Domande frequenti
Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
- Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
- Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Ceneri di Kathy Reichs in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
Print ISBN
9788817003490eBook ISBN
97888586196121
Mentre recuperavo i resti del bambino morto, l’uomo che avrei ucciso macinava chilometri diretto a nord, verso Charlotte.
Ma all’epoca non potevo saperlo. Non avevo mai sentito il nome di quell’uomo e non sapevo nulla del raccapricciante gioco a cui stava giocando.
In quel momento ero concentrata su ciò che avrei detto a Gideon Banks, su come gli avrei spiegato che il suo nipotino era morto e che la figlia minore era fuggita.
Le mie cellule cerebrali avevano battibeccato per tutta la mattina. Tu sei un’antropologa, suggerivano quelle deputate alla logica. Visitare la famiglia non è compito tuo. Ci penserà il medico legale a ufficializzare le tue conclusioni, e il detective della Omicidi riferirà la notizia. Con una telefonata.
Ottime argomentazioni, ribattevano le cellule della coscienza. Ma in questo caso è diverso. Perché tu conosci Gideon Banks.
Con tristezza infinita inserii i pochi frammenti ossei recuperati nella vaschetta, richiusi il coperchio e scrissi il numero d’inventario sulla plastica. C’era così poco da esaminare. Era stata una vita così breve.
Mentre chiudevo il contenitore nell’armadietto delle prove, la memoria mi regalò un’immagine di Gideon Banks: viso scuro e rugoso, capelli grigi e crespi, voce roca.
L’immagine si allarga.
Un uomo in camicia a quadri di flanella che passa lo straccio su un pavimento di piastrelle.
La memoria aveva riproposto la stessa immagine per tutta la mattina. E nonostante i miei sforzi di richiamarne altre, l’immagine continuava a ripresentarsi.
Gideon Banks e io avevamo lavorato alla University of North Carolina di Charlotte per quasi vent’anni, prima che lui andasse in pensione, tre anni addietro. E per tutto quel tempo lo avevo regolarmente ringraziato per come teneva pulito il mio ufficio e il laboratorio con biglietti d’auguri per il compleanno e un regalino a Natale. Di lui sapevo che era scrupoloso, educato, profondamente religioso e affezionato ai suoi figli.
E che dove passava lui, tutto splendeva.
Nient’altro. Le nostre vite si erano incrociate solo al lavoro.
Finché Tamela Banks non aveva gettato il suo bimbo appena nato in una stufa a legna ed era scomparsa.
Entrai in ufficio, accesi il portatile e sparpagliai i miei appunti sulla scrivania. Ma avevo appena iniziato a scrivere la mia relazione, quando una sagoma riempì il vano della porta aperta.
«Una visita a domicilio non rientra fra i tuoi compiti.»
Premetti salva e alzai lo sguardo.
Il medico legale della contea di Mecklenburg indossava il camice verde da sala operatoria. Una macchia sulla sua spalla destra ricordava la forma del Massachusetts in rosso scuro.
«Non mi crea problemi.» Già , come non mi creava problemi un foruncolo in suppurazione sulle natiche.
«Mi fa piacere andare a parlare con lui.»
Tim Larabee poteva essere un bell’uomo, non fosse stato per quella sua mania di correre. L’allenamento quotidiano per la maratona gli aveva avvizzito il corpo, diradato i capelli e incartapecorito il viso. La sua eterna abbronzatura sembrava scurirsi intorno agli zigomi e agli occhi, sempre troppo infossati. Occhi che adesso esprimevano preoccupazione.
«Insieme a Dio e alla Chiesa battista, l’unico punto di riferimento di Gideon Banks era la famiglia» dissi. «Questa notizia lo sconvolgerà .»
«Forse non sarà così dura come sembra.»
Gli lanciai un’occhiataccia. Ne avevamo parlato meno di un’ora prima.
«D’accordo.» Larabee alzò la sua mano vigorosa. «Sarà durissima. Sono sicuro che il signor Banks apprezzerà il tuo sforzo. Con chi vai?»
«Skinny Slidell.»
«Si direbbe proprio il tuo giorno fortunato.»
«Volevo andarci da sola, ma Slidell non ha accettato un no come risposta.»
«Skinny? Non ci credo.» Finta aria sorpresa.
«Credo che Skinny speri in qualche riconoscimento speciale.»
«Io credo che Skinny speri di finire a letto con te.»
Gli lanciai una penna. Lui riuscì a parare.
«Stai attento, Larabee.»
Il medico legale uscì. Lo sentii aprire la porta della sala autopsie e poi richiuderla.
Controllai l’ora. Le tre e quarantadue. Slidell sarebbe arrivato nel giro di una ventina di minuti. Le mie cellule cerebrali si unirono in un collettivo imbarazzo. Su Skinny, nel mio cervello l’accordo era generale. Spensi il computer e mi appoggiai allo schienale della sedia.
Che cosa avrei detto a Gideon Banks?
Una vera sfortuna, signor Banks. Sembra proprio che sua figlia minore abbia partorito, avvolto il piccolino in una coperta e poi l’abbia usato per accendere il fuoco.
Davvero fantastico, Brennan.
Le cellule della vista inviarono una nuova immagine mentale. Banks che prende una fotografia da un vecchio portafoglio di cuoio. Sei faccine scure. Zazzera corta per i maschietti, codini per le bambine. Tutti con denti troppo grandi per i loro piccoli sorrisi.
L’inquadratura si allarga.
Un uomo anziano sorride, sicuro che tutti i suoi figli andranno all’università .
È così?
Chissà .
Mi sfilai il camice e lo appesi al gancio dietro la porta.
Se per caso i giovani Banks avevano frequentato la University of North Carolina di Charlotte mentre io insegnavo in facoltà , non dovevano avere un grande interesse per l’antropologia. Ne avevo conosciuto solo uno, Reggie, nato a metà della nidiata, perché aveva frequentato il mio corso sull’evoluzione umana.
Le cellule della memoria ricordarono un ragazzo amante delle bande di periferia, berretto da baseball con la tesa al contrario, occhiali a specchio calati su sopracciglia a lama di rasoio. Ultima fila in aula. Intelletto dieci, impegno sei meno meno.
Quanti anni erano passati? Quindici? Diciotto?
All’epoca lavoravo con moltissimi studenti. Le mie ricerche riguardavano principalmente i morti antichi, e insegnavo a diverse classi di laureandi. Bio-archeologia. Osteologia. Ecologia dei primati.
Un mattino, una laureata in antropologia si era presentata nel mio laboratorio. Era diventata detective della Omicidi presso il Dipartimento di polizia di Charlotte-Mecklenburg e mi aveva portato un sacchetto di ossa recuperate da una buca poco profonda. Chissà se la sua ex insegnante poteva stabilire se per caso si trattasse dei resti di un bambino scomparso?
Avevo potuto. Lo erano.
Quel caso era stato il mio primo contatto con il mondo delle discipline forensi. Oggi tengo solo un corso in università , in antropologia forense, e faccio la spola tra Charlotte e Montréal lavorando come antropologa per entrambe le giurisdizioni.
All’epoca la geografia era un problema, quando insegnavo a tempo pieno e facevo le acrobazie tra il calendario accademico e i miei impegni di lavoro. Oggi, a parte il periodo in cui tengo il corso, mi muovo secondo necessità . Qualche settimana a nord e qualche settimana a sud, con possibilità di estendere il periodo se il lavoro ai casi lo richiede, o se devo rendere qualche testimonianza in tribunale.
Perché North Carolina e Québec? È una storia lunga.
I miei colleghi di università definiscono quel che faccio «antropologia applicata». Utilizzando la mia conoscenza delle ossa, ricavo informazioni utili da cadaveri e scheletri, o da parti di essi, troppo compromessi per eseguire l’autopsia. Sono io la persona che dà un’identità ai decomposti, ai bruciati, ai mutilati, ai mummificati, agli scheletrizzati altrimenti destinati a una tomba anonima. In alcuni casi, stabilisco anche la modalità e l’epoca del decesso.
Del neonato di Tamela non era rimasto più di un pugno di frammenti carbonizzati. Un neonato è poca cosa in una stufa a legna.
Signor Banks, sono davvero spiacente di doverle dire che…
Il cellulare trillò.
«Ehi, dottoressa. Ho appena parcheggiato qui davanti.» Skinny Slidell. Dei ventiquattro detective che lavoravano per la Squadra Omicidi della Sezione anticrimine del Dipartimento di polizia di Charlotte-Mecklenburg, forse era quello che mi piaceva meno.
«Un attimo e sono giù.»
Ero rientrata a Charlotte da qualche settimana, quando la soffiata di un informatore aveva condotto alla sconvolgente scoperta nella stufa a legna. Le ossa erano arrivate a me. Slidell e il suo collega avevano stabilito che si trattava di un caso di omicidio, e avevano esaminato la scena del delitto, trovato i testimoni, raccolto testimonianze. Tutto portava a Tamela Banks.
Mi misi a tracolla borsetta e portatile e uscii. Mentre passavo, infilai la testa nella sala autopsie. Larabee alzò lo sguardo dalla sua vittima da colpo di arma da fuoco e agitò un dito in segno di avvertimento.
Per tutta risposta, io alzai platealmente gli occhi al soffitto.
Il complesso dell’Istituto di medicina legale della contea di Mecklenburg occupa una parte di un’anonima scatola di mattoni originariamente costruita per ospitare il Sears Garden Center. All’altra estremità si trovano gli uffici distaccati del Dipartimento di polizia di Charlotte-Mecklenburg. Privo di qualsiasi interesse architettonico, l’edificio è circondato da una quantità di asfalto sufficiente a coprire tutte le strade di Rhode Island.
Mentre uscivo dalla doppia porta a vetri, alle mie narici fu offerto un cocktail olfattivo di smog, gas di scarico e asfalto rovente. I muri dell’edificio irradiavano calore, così come i gradini che lo collegavano a un breve tentacolo del parcheggio.
Città torrida. Estate in città .
Una donna nera sedeva nel fazzoletto di terra di fronte a College Street, dietro un sicomoro, con le gambe elefantiache allungate sull’erba. Si stava sventolando con un giornale e discuteva animatamente con un inesistente avversario.
Un uomo con una maglia degli Hornets spingeva un carrello sul marciapiede, verso l’edificio pubblico. Si fermò quasi davanti alla donna nera per asciugarsi la fronte con l’avambraccio e per controllare la spesa nelle borse di plastica.
Quando si accorse del mio sguardo, l’uomo del carrello mi salutò con la mano. Io risposi allo stesso modo.
La Ford Taurus di Slidell aspettava in fondo alle scale, aria condizionata al massimo, finestrini fumé rigorosamente chiusi. Aprii la portiera posteriore, spostai una serie di raccoglitori, un paio di scarpe da golf da cui spuntavano delle cassette, due sacchetti del Burger King e un tubetto strizzato di crema solare, e finalmente riuscii a infilare il mio computer nello spazio che mi ero creata.
Erskine «Skinny» Slidell sicuramente si considerava uno della «vecchia scuola», anche se Dio solo sapeva a quale scuola si riferisse. Con i suoi Ray-Ban taroccati, l’alito di Camel, e la parlata monosillabica, Slidell era la caricatura autoprodotta e per niente ironica di un poliziotto hollywoodiano. Qualcuno mi aveva detto che nel suo lavoro era bravo, ma trovavo difficile crederlo.
Quando mi avvicinai all’auto, Slidell si stava ispezionando gli incisivi inferiori nello specchietto retrovisore, sulla faccia una smorfia da scimmia.
Quando sentì il rumore della portiera, trasalì e la mano schizzò allo specchietto. E mentre mi accomodavo sul sedile del passeggero, prese a regolare lo specchietto con la diligenza di un astronauta che si...
Indice dei contenuti
- Cover
- Frontespizio
- Dedica
- Ringraziamenti
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- 6
- 7
- 8
- 9
- 10
- 11
- 12
- 13
- 14
- 15
- 16
- 17
- 18
- 19
- 20
- 21
- 22
- 23
- 24
- 25
- 26
- 27
- 28
- 29
- 30
- 31
- 32
- 33
- 34
- 35
- 36