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La bottega dell'antiquario
Informazioni su questo libro
Ridotti in miseria dal mostruoso e malefico nano Quilp, un vecchio antiquario e la giovane nipote Nella lasciano la loro polverosa bottega di anticaglie e curiosità , e iniziano un picaresco pellegrinaggio per i docks e i sobborghi londinesi. La loro diventa un'autentica fuga costellata di incontri fortuiti e bizzarri: con un ammaestratore di cani, un burattinaio, la proprietaria di un museo ambulante delle cere. Come sottolinea la preziosa introduzione di Giorgio Manganelli, Dickens mette in scena una corte di strambi personaggi per svelarci le più nascoste verità dell'animo umano. Facendosi anche lui girovago in un mondo che non vuole architettare ma solo osservare, ci offre il suo romanzo più profondamente simbolico e grottesco.
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Informazioni
CRONOLOGIA DELLA VITA E DELLE OPERE
1812 Il 7 febbraio Charles Dickens nasce a Landport, Portsea, nei pressi di Portsmouth, da John e Elizabeth Barrow. Trascorre l’infanzia fra continue peregrinazioni della famiglia, simili a vere e proprie fughe, dovute all’inveterata abitudine del padre di lasciare debiti ovunque. I soggiorni più frequenti sono a Chatham, nel Kent, a Rochester e nei sobborghi di Londra.
1824-26 Nel ’24 viene imprigionato per debiti il padre, che è un modesto contabile della marina. Mentre la famiglia vive di sussidi in prigione, il dodicenne Charles, secondo di sei fratelli, è costretto a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe. Questa amara esperienza verrà ricordata con vividi particolari in David Copperfield, il più autobiografico dei suoi romanzi, ove intere sequenze dell’infanzia dell’autore sono rivissute con minime alterazioni. Una piccola eredità permette di estinguere i debiti e il padre esce di prigione. Charles può ora frequentare la Wellington House Academy, una scuola ad indirizzo commerciale, grazie alla volontà del padre, imprevidente quanto generoso (ne sarà un ritratto fedele il personaggio di Micawber dalla eccezionale facondia oratoria), che si impone sulla madre propensa a lasciare il figlio in fabbrica. I biografi concordano nel ritenere assai poco formativa la mediocre scuola di commercio, se non altro nei confronti dei libri che Charles trova in casa e che divora con accanimento: i romanzi di De Foe, Fielding, Smollett, Goldsmith, oltre Le mille e una notte, Gil Blas, Don Chisciotte, letture destinate a lasciare impronte decisive sulla formazione del futuro romanziere.
1827-28 A quindici anni Charles deve lasciare definitivamente la scuola. Inizia a lavorare come scrivano in un ufficio legale. Nel contempo si dedica allo studio e alla pratica della stenografia. Altra instancabile attività , che coltiverà poi per tutta la vita, è costituita dall’esplorazione di Londra, fino ai sobborghi più lontani e derelitti. È questo un periodo in cui il rapido inurbamento, la speculazione edilizia, la ghettizzazione che circoscrive i distretti più miserabili fanno sì che l’abitante dello East End non sappia nulla del West End, se non per un vago sentito dire. I poli opposti della Londra vittoriana rivelano realtà socio-culturali diversissime. La commissione sanitaria distrettuale rivela che intere aree dello East End sono sconosciute a tutti, salvo che a qualche medico o prete della zona.
1829-32 In qualità di stenografo viene assunto da un modesto giornale, «The True Sun», e quindi dal più qualificato «Mirror of Parliament». Specializzatosi nella trascrizione e nei rendiconti di cronaca parlamentare, diventa in breve tempo il più rapido stenografo del Regno Unito. Il lavoro non gli impedisce di ampliare le proprie letture e di dedicarsi ad un intenso studio, frutto di volontà e di orgoglio, che svolge al British Museum, per il quale ha ottenuto un permesso di ingresso al compimento dei diciotto anni. È stato notato che la lunga attività di cronista permette a Dickens di osservare l’uomo del suo tempo sotto il profilo retorico-linguistico, cogliendone i tratti caratterizzanti, i manierismi e le maschere dell’eloquio. S’innamora della figlia di un banchiere, Mary Beadnell, che è tuttavia socialmente inaccessibile al modesto stenografo.
dp n="31" folio="31" ? 1833-36 Un nuovo periodico letterario, «The Monthly Magazine», pubblica anonimo il primo scritto di Dickens. Escono altre prove nei giornali per i quali lavora, il «Morning Chronicle» e lo «Evening Chronicle». Nel 1836 gli scritti vengono raccolti nel volume Sketches by Boz (Bozzetti di Boz) (essendo Boz la pronuncia nasale del nomignolo del fratello Moses), che segnalano nell’autore uno dei più sagaci osservatori della multiforme vita londinese, dai tribunali, al parlamento, ai suburbi, alle carceri, ai salotti alla moda. Nello stesso anno viene proposto a Dickens di scrivere i testi per una serie di vignette sportive di Robert Seymour, poi sostituito da H. K. Browne, alias «Phiz». Dickens riesce a rovesciare il rapporto e a rendere la vignetta vicaria della narrazione, montata sullo schema del romanzo picaresco e ispirata alla tradizione settecentesca del comico. Nascono così i Papers of the Pickwick Club (Il circolo Pickwick) che vengono pubblicati, come è ormai uso editoriale dal 1820, a puntate. L’ultimo numero dei Pickwick Papers raggiungerà la vendita di quarantamila copie, assicurando un immenso successo e una notevole rendita finanziaria al venticinquenne scrittore. Sempre nel 1836 si sposa, con la precipitazione che caratterizzerà tanti aspetti della sua vita, con Kate Hogarth, figlia del redattore capo dello «Evening Chronicle». Sembra per altro che Charles fosse profondamente innamorato della sorella diciassettenne di Kate, Mary. La morte di Mary per etisia, avvenuta di lì a qualche mese, getta Charles in uno stato di prostrazione. Per molti studiosi dickensiani, sensibili, come usava un tempo, ai riflessi biografici nell’opera di un autore, Mary Hogarth incarnerebbe il prototipo del personaggio femminile di Dickens. Incontra in questo periodo John Forster, critico teatrale dello «Examiner», il quale diverrà il suo primo, attendibile biografo.
dp n="32" folio="32" ? 1837-41 Nasce il primo dei dieci figli di Dickens. Inizia la pubblicazione a puntate di Oliver Twist (che uscirà l’anno successivo in tre volumi, come avverrà con tutti i suoi futuri romanzi). Nel ’38 escono le prime puntate del Nicholas lVickleby. A partire dal 1840, in un frenetico accavallarsi del lavoro (poiché usa iniziare un nuovo romanzo quando il precedente non è ancora finito), è la volta di Master Humphrey’s Clock, fascicolo settimanale che comprende due romanzi poi pubblicati separatamente: The Old Curiosity Shop (La bottega dell’antiquario), dai toni grotteschi di una danza macabra, e Barnaby Rudge. Con questi due testi l’iniziale vena bozzettistica e picaresca si articola in una visione più complessa della realtà , ora realistica e grottesca, ora simbolica e allucinata, mettendo in risalto una specifica vena sociale e filantropica. Va qui ricordato che la pubblicazione a puntate crea, nel caso di Dickens, una tensione simpatetica con il pubblico il quale legge pagine ancora fresche d’invenzione, nello stesso tempo in cui l’autore scrive per lui il proseguimento della storia. Contatto che diventa più eccitante con il rapporto diretto in oltre dieci anni di letture pubbliche delle proprie opere. Dickens sente assai presto la necessità di neutralizzare i detrattori delle pubblicazioni a puntate, carenti a loro avviso di un disegno unitario, sostenendo, nella prefazione a Oliver Twist, di avere avuto in mente sino dal primo episodio il disegno organico dell’intero romanzo. L’attività di romanziere non impedisce a Dickens di scrivere un libretto di opera comica e due farse, oltre a curare una vita del clown Grimaldi.
1842-48 Frequenta i salotti politici e letterari dell’epoca, da quello di Lady Blessington a quello di Lady Holland, e diventa membro dello Athenaeum Club. Agli inizi del ’42 Dickens si reca per la prima volta in America, ove tiene un ciclo di conferenze a New York, Boston, Washington, Philadelphia e St. Louis. In ottobre escono American Notes (Taccuini americani) aspramente critici nei confronti delle varie forme di civiltà del nuovo mondo. La delusione di Dickens, che aveva proiettato sulla società americana l’ideale di un mondo autenticamente democratico, trova accenti più violenti e grotteschi nel Martin Chuzzlewit. Negli Stati del nord Dickens aveva mostrato tutto il suo risentimento per le edizioni pirata delle sue opere; in quelli del sud si era scontrato sul problema dello schiavismo di cui era tenace oppositore. Il romanzo ha un’accoglienza assai fredda. La caduta delle sottoscrizioni provoca in Dickens una vera crisi di lavoro. Nel 1844 la famiglia Dickens fa un lungo viaggio in Francia e in Italia, sostando nelle principali città . Nel 1846 escono i mediocri Pictures from Italy (Quadretti italiani). L’anno si conclude con le prime puntate del fondamentale Dombey and Son (Ditta Dombey & Figlio), romanzo incentrato sul tema dell’avidità e del potere del denaro nella società contemporanea. Alla vigilia della Esposizione universale del 1851 e della costruzione del Crystal Palace, questo romanzo costituisce una delle descrizioni più fedeli della squallida «Greater London», sanzionando l’annullamento dell’umano nella feticizzazione ossessiva delle merci.
1849-58 Di ritorno dal viaggio nel continente Dickens intensifica la propria vita pubblica. Realizza anche due vecchie passioni: quella per il teatro che lo vede, letterato e giornalista di fama, organizzare recite e spettacoli di beneficenza (da Shakespeare a Ben Jonson a testi dell’amico Wilkie Collins), al cospetto della stessa regina Vittoria. Assai più importante l’altro che si concretizza nel lancio di una propria testata giornalistica (marzo 1850) con il titolo shakespeariano di «Household Words». Il giornale ha il merito di lanciare testi di giovani di talento, dalla Gaskell, a George Meredith, a Wilkie Collins, a Charles Reade, a Edward Bulwer-Lytton. Tramite il giornale Dickens pensa inoltre di sollecitare l’indifferenza parlamentare nei confronti della degradazione estrema degli slums londinesi, delle condizioni di lavoro e della carenza di educazione per l’infanzia operaia. Specie durante la guerra di Crimea, gli articoli di «Household Words» si fanno scopertamente satirici con reiterate denunce del malgoverno e della corruzione, contribuendo ad organizzare un’associazione per la riforma amministrativa. Per conto di una filantropica ereditiera, Dickens fonda un educandato per prostitute redente. Prosegue intanto l’attività di romanziere con l’autobiografico David Copperfield, le cui puntate iniziano nel 1849, seguito da Bleak House (Casa desolata) del 1852, grande affresco incentrato sul potere disumanizzante della burocrazia e dell’amministrazione giudiziaria, da Hard Times (Tempi difficili) del 1854, con notevoli spunti satirici nei confronti del nuovo uomo economico che erige a principio morale il calcolo quotidiano del proprio interesse e del proprio piacere. Viene infine Little Dorrit del 1855 che, più di ogni altra narrazione, s’incentra sulla simbologia sociale della città -labirinto e della prigione. Nel 1853 Dickens aveva di nuovo visitato il continente in compagnia del romanziere Wilkie Collins con la cui collaborazione avrebbe scritto The Lazy Tour of Two Idle Apprentices (Il pigro viaggio di due oziosi apprendisti). Fra il 1855 e il ’56 è a Parigi per sei mesi dove studia la speculazione finanziaria al mercato dei titoli e della azioni. Nel 1858 inizia la carriera di conferenziere e di lettore in pubblico delle sue opere. Una notevole dose di esibizionismo e di voracità per il denaro lo portano a impegnarsi in faticose tournées. Nello stesso anno, a conclusione di una crisi coniugale di lunga data, Dickens si separa dalla moglie. Alla maturazione della crisi non sarebbe stata estranea la cognata Georgina Hogarth. Poco dopo Dickens inizia una relazione con la giovane attrice Ellen Ternan, conosciuta in occasione di una serie di rappresentazioni in Inghilterra e in Scozia.
1859-64 Escono nuovi romanzi che, con la loro gamma di registri e di interessi, testimoniano la vitalità dell’autore: A Tale of Two Cities (Racconto di due città ), romanzo storico del 1859 e Great Expectations (Grandi speranze) del 1860, ove viene svolta più compiutamente di quanto aveva fatto in Oliver Twist la tematica dell’infanzia come nodo ideologico dell’epoca vittoriana. Nel romanzo il bambino alimenta le illusioni secondo le quali ciascuno può inserirsi nel ceto benestante. Nello stesso tempo questo ultimo viene garantito dal fatto che tale assunzione implica nel bambino la interiorizzazione e quindi la riconferma dei modelli culturali della borghesia vittoriana. Nel 1864 è la volta di Our Mutual Friend (Il nostro comune amico).
1865-70 Nel ’65 un incidente ferroviario, in cui rimane coinvolto Dickens mentre torna da Parigi con Ellen Ternan, gli provoca un trauma nervoso da cui non si riprenderà del tutto. Nel ’67 si reca negli Stati Uniti per una serie di letture che gli procurano alti guadagni. Tornato dall’America si impegna in un giro di conferenze in Gran Bretagna che prevede più di cento incontri con il pubblico. Dopo oltre settanta apparizioni in varie città , è colto da malore (si tratta di un accenno di paralisi), a Liverpool, per cui deve rientrare per un periodo di riposo a Londra. Riprende quasi subito attività di pubblico lettore delle proprie opere, un’attività che ha ormai tutti i connotati dell’ossessione, se non del suicidio. Nel marzo del ’70 esce la prima puntata di un nuovo romanzo che ha la struttura e lo stile del romanzo poliziesco. Si tratta di The Mystery of Edwin Drood (Il mistero di Edwin Drood) con cui Dickens tenta una nuova strada, già percorsa dall’amico Wilkie Collins con The Moonstone (La pietra di luna), e su cui aveva forse discusso durante l’incontro con E. A. Poe in America.
1870 Il 9 giugno Charles Dickens muore di emorragia cerebrale. Su petizione del «Times» viene sepolto nel Poets Corner di Westminster Abbey.
1871 Viene pubblicata la raccolta dei Christmas Stories (Racconti di Natale), apparsi in anni diversi in «Household Words» e «Ali the Year Round».
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
1 OPERE DI DICKENS
(Riferimenti al titolo originale e alla prima edizione in volume che, in genere, segue di un anno quella a puntate. In questa e nelle seguenti sezioni il luogo di edizione, se non specificato, è Londra.)
The Posthumous Papers of the Pickwick Club, 1837; Oliver Twist or, the Parish Boy’s Progress, 1838; The Life and Adventures of Nicholas Nickleby, 1839; Master Humphrey’ Clock, comprendente The Old Curiosity Shop e Barnaby Rudge, 1840-41; The Life and Aduentures of Martin Chuzzlewit, 1844; Dealing with the Firm of Dombey and Son, Wholesale, Retail, and for Exportation 1848; The Personal History, Adventures, Experiences, and Observations of David Copperfield the Younger of Blunderstone Rookery, 1850; Bleak House, 1853; Hard Times: For these Times, 1854; Little Dorrit, 1857; A Tale of Two Cities, 1859; Great Expectations, 1861; Our Mutual Friend, 1865; The Mystery of Edwin Drood, 1870.
2 RACCOLTE DELLE OPERE
Works, 17 voll., 1847-68; Works (The C. Dickens Edn.) 21 voll., 1867-75; Works (The New Oxford Illustrated Dickens), 21 voll., 1947-58; Miscellaneous Papers, Ed. B. W. Matz, 1908; Works, ed. J. Butt e R. Tillotson, Oxford, 1966 sgg.
3 LETTERE, DISCORSI
Letters of C. Dickens to W Collins, 1851-1870, Ed. Lawrence Hutton, 1892. The Letters of C. Dickens 1833-1870, Ed. Georgina Hogarth e Mamie M. Dickens, 1903; The Speeches of C. Dickens, Ed. K.J. Fielding, Oxford, 1960; The Letters of C. Dickens, Ed. M. House e G. Storey, vol. I, 1965.
4 TRADUZIONI
Fra le versioni italiane recenti ci limitiamo a ricordare il David Copperfield di C. Pavese, Torino 1939; Il circolo Pickwick, di U. Dettore, Milano 1943; Barnaby Rudge, di F. Pivano, Torino 1945; Grandi speranze, di C. Linati, Milano 1945; Tutti i romanzi, a cura di autori vari, Roma 1954 (ed. rimasta incompleta); Le avventure di Oliver Twist, di M. Pilla, Vicenza 1958; Tempi difficili, di L. Berti, Milano 1959; Tutte le opere narrative, ed. curata da F. Rota con traduzioni di vari, Milano 1965 sgg.
5 BIOGRAFIE E BIBLIOGRAFIE
(D’ora innanzi Charles Dickens è abbreviato in C.D.): la prima biografia è quella di J. Forster oggi accessibile nell’edizione di J.W.T. Ley, Dickens, London 1928 (ora Penguin, 1966); E. Johnson, C.D.: His Tragedy and Triumph, London 1965; Pope-Hennessy, C.D., London 1945. Per le indicazioni bibliografiche si può ricorrere alla rivista «Dickens Studies», Boston 1965 sgg., si veda inoltre Bibliography of C.D., di K.J. Fielding, London 1953; A.B. Nisbet in Victorian Fiction, ed. L. Stevenson, Cambridge (Mass.) 1964. Bibliografie annuali in «Victorian Fiction», Bloomington (Indiana).
6 SAGGI CRITICI, RACCOLTE E MONOGRAFIE
(L’immensa mole della critica dickensiana impone una selezione di quegli studi che, sotto angolature diverse, ci sembrano criticamente più produttivi). Indispensabile appare un sia pur minimo riferimento all’età vittoriana, per cui si può ricorrere almeno ai due testi curati da G.M. Young, Early Victorian England, Oxford 1934 e Victorian England, Oxford 1936, R. Williams, Cultura e rivoluzione industriale, Torino 1968, E.P. Thompson, Rivoluzione industriale e classe operaia in Inghilterra, Milano 1969, E. Hobsbawn, Industry and Empire, Penguin, 1969, oltre allo scorrevole A. Briggs, L’Inghilterra vittoriana, Roma 1978.
Per quanto riguarda il romanzo vittoriano, con specifici riferimenti a Dickens, si possono vedere i seguenti saggi e raccolte di studi: W. Allen, The English Novel, London 1954; D. Spearman, The Novel and Society, London 1966; Experience in the Novel, a cura di R.H. Pearce, New York 1968; J.P. Reading, The Working Class in Victorian Fiction, London 1971; The Victorian Novel, a cura di I. Watt, Oxford 1971; R. Williams, The English Novel, From D.to Lawrence, London 1971. Le migliori raccolte di saggi dedicate alla narrativa di Dicke...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- La bottega dell'antiquario