Un cupcake con Mr Darcy (Life)
eBook - ePub

Un cupcake con Mr Darcy (Life)

  1. 382 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Un cupcake con Mr Darcy (Life)

Informazioni su questo libro

Chiudi gli occhi e immagina di lavorare in una graziosa tearoom che sforna cupcake e altre delizie in uno sperduto paesino della campagna inglese. Ora pensa a cosa accadrebbe se un giorno si sedesse a prendere un tè Billy Buskin, il più famoso attore del momento, appena arrivato per girare il remake di Orgoglio e pregiudizio. È il tuo libro preferito, e lui sarà niente meno che Mr Darcy. Tu però non lo sai e, quando lo conosci, non fai che ripetergli quanto ti piacerebbe che a interpretare quel ruolo fosse Jude Law, il tuo idolo. Billy, nonostante la tua gaffe, ti chiede di uscire, e tra voi sboccia un amore travolgente. Ecco, benvenuta nella vita di Sophie. Da quel momento per lei tutto cambia: si trasferisce a Londra, dove è assediata dai paparazzi, sfila sui red carpet e, indossando abiti da sogno, partecipa ai party più esclusivi proprio insieme a Jude Law. Sembra una favola, ma per Sophie si trasforma presto in un incubo. Quell'ambiente sfavillante non le appartiene e non riesce a farsi accettare per quello che è: una ragazza semplice, introversa e romantica che sente la mancanza della madre, delle sue giornate tranquille e soprattutto di Molly, l'amica del cuore. Come se non bastasse, il manager di Billy cerca di ostacolare il loro rapporto in tutti i modi. E la sua splendida ex non l'ha dimenticato, e anzi è pronta a sfoderare le sue armi di seduzione e architettare qualsiasi inganno pur di riconquistarlo… Come reagirà la dolce Sophie alle spietate regole dello show business? Riuscirà a trovare l'amore e la felicità in un mondo di apparenze e gossip? Ho un solo desiderio: farmi piccola piccola dietro il bancone e scomparire sottoterra. Mi rendo conto solo ora di chi ho davanti: Mr Darcy, o meglio, Billy Buskin, l'attore di cui tutte sono innamorate.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Un cupcake con Mr Darcy (Life) di Giovanna Fletcher in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

PRIMA PARTE

1

Finalmente è arrivato aprile. Dopo un inverno uggioso la natura si è risvegliata in un tripudio di narcisi, gerani e altre mille fiori dalle tonalità accese. La terra si veste dei colori più sgargianti diffondendo ottimismo e speranza. I conigli si rincorrono sui sentieri di campagna, felici di potersi di nuovo scaldare al sole, e gli uccelli sembrano cinguettare più allegramente del solito.
Mi stringo nel mio cappotto di lana rosso per difendermi dalla brezza pungente. Attraverso il vialetto alberato che porta alla tranquilla strada principale con il naso ghiacciato e sprofondato in una copia malconcia di Cime tempestose. Sì, lo ammetto, sono una di quelle persone irritanti che, in preda alla passione letteraria, camminano indifferenti a ciò che le circonda. Certo, riesco a fare un cenno di saluto o a mormorare un cortese “buongiorno” se incontro qualcuno, ma senza mai abbandonare il mondo di Cathy e Heathcliff. Va detto comunque che a quest’ora di mercoledì mattina non c’è quasi nessuno in giro (al massimo qualche commerciante che apre pigramente il negozio), e così posso lasciarmi trasportare dalla loro tragica storia d’amore.
Percorro la salita che porta alla tearoom e vedo che Molly è al telefono, con il naso schiacciato contro il vetro della finestra. Ammicca nella mia direzione e mi fa un gesto di saluto.
«Sei sicura che stia venendo qui?» la sento chiedere mentre apro la porta e infilo il libro nella borsa. «Perché ancora non la vedo…» Molly stringe gli occhi a fessura e poi li spalanca di colpo, sorpresa. «Oh, June» cinguetta con la voce stridula per l’eccitazione. «Eccola! Santo cielo, ma come diavolo si è vestita? Sembra una banana!»
Seguo lo sguardo di Molly e scorgo la signora Tayler, che oggi ha deciso di indossare un attillato tailleur giallo canarino. Sai che scandalo! Alzo gli occhi al cielo e vado al bancone, pronta a mettermi al lavoro. Mentre allaccio il grembiule a pois rosa e rossi ascolto mio malgrado Molly, che non smette di spettegolare.
«Sappiamo tutti perché. La prossima settimana è il suo compleanno, il figlio ha telefonato per ordinare la torta. Ha tutta l’aria di essere la classica crisi dei… sessantacinque? Già… Ma è ovvio, June, non ha mai superato il fatto che Robert l’abbia lasciata in quel modo. Poveretta, che cosa terribile… Ora devo andare, sta arrivando… Sì, sì! Ti richiamo dopo.»
Molly si stacca dalla finestra, riappende la cornetta con un gesto fulmineo e si finge intenta a scrutare il display della cassa. In quell’istante la signora Tayler apre la porta. Molly si volta e la saluta con un sorriso smagliante, e io non posso fare a meno di alzare ancora gli occhi al cielo.
«Mia cara signora Tayler! Che meraviglia, oggi è davvero… solare. Il giallo le dona moltissimo!»
Ah, la tipica ipocrisia da paese, mi dico, e continuo a occuparmi del pan di Spagna.
Poco dopo, quando la signora Tayler se ne va, Molly mi raggiunge al banco di lavoro.
«Forza» mi dice in tono scherzoso.
«Che c’è?»
«Spara!»
«Eh?»
«Lo sai benissimo, è un quarto d’ora che hai quella faccia. Che succede?»
La domanda mi coglie di sorpresa, perché ero certa di saper nascondere la mia disapprovazione. Mi sento quasi imbarazzata come ai vecchi tempi. «Scusami, è che…» comincio, ma non mi vengono le parole.
Un tempo era di me che sparlavano. Non c’è niente di peggio che vedere una tenda che si scosta quando passi davanti a una casa o accorgersi che la conversazione si interrompe all’improvviso appena entri in una stanza. Potrei dirle che odio che in questo paese tutti pensino di avere il diritto di ficcare il naso negli affari altrui. Che non mi piace quando è crudele con la gente. Che nella vita c’è di meglio che spettegolare sulle disgrazie dei propri compaesani. Ma non lo faccio. Perché so che Molly non è cattiva. Ma non capisco che gusto ci provi a commentare una cosa stupida come il colore di un vestito.
«Scusami» le dico in un sospiro grattandomi la testa. «Stanotte non ho chiuso occhio e mi è venuto il mal di testa.»
«Oh, tesoro» cinguetta, e mi mette una mano sulla fronte per sentire se è calda. «Vuoi andare a casa a riposare? Io posso cavarmela da sola.»
Visto? Qualche volta ha la lingua lunga, ma non vuol dire che non abbia un cuore grande.
«Non pensarci nemmeno, mi basta un bicchiere d’acqua fresca» le rispondo, e ne bevo uno intero davanti a lei. «Tra un attimo tornerò come nuova.»
Molly mi guarda come se stessi delirando, ma alla fine il mio sorriso allegro la convince e cominciamo a glassare i cupcake.
*
A fine giornata passo a salutare mia madre in biblioteca, che si trova a qualche isolato di distanza, quasi ai piedi della collina. È un piccolo edificio gestito dal Comune, che oserei definire… piuttosto modesto. Ospita dieci scaffali stipati di libri consunti, due vecchi computer che impiegano secoli a connettersi a internet, una sala di lettura con tavoli e sedie di legno e una piccola zona relax con qualche sparuta poltroncina colorata. A prima vista non sembra un luogo particolarmente stimolante, ma mia madre ne va molto orgogliosa e ci tiene che gli scaffali siano in perfetto ordine, i cartelloni appesi alle pareti sempre accattivanti e che qualsiasi richiesta fuori catalogo venga esaudita al più presto. La trovo in ginocchio, intenta a riordinare una serie di riviste che non avevo mai notato.
«Guarda un po’ chi si vede!» Mi accoglie con un sorriso stanco e si posa le riviste in grembo. Dev’essere stata una giornata faticosa. Dietro le lenti i suoi occhi color nocciola, pesantemente cerchiati, faticano a restare aperti. Si sistema di continuo i capelli castani raccolti in uno chignon alto e stretto. Li liscia con le mani per accertarsi che siano in ordine: odia i ciuffi che le sfiorano il viso e gli occhi.
«Ciao mamma» la saluto, e mi chino per darle un bacio sulla guancia. «Cosa stai facendo?» le chiedo indicando le riviste.
«Be’, abbiamo pensato che potrebbero attirare i ragazzi.»
«Questa robaccia piena di gossip?»
«Perché no?» mi chiede accigliata. «Ho già adocchiato qualche articolo interessante mentre le sistemavo.»
Ne prendo una dallo scaffale e osservo le foto. Uomini e donne perfetti sui red carpet da un lato, i loro corpi seminudi in luoghi di vacanza dall’altro. «Pensi davvero di incoraggiare i giovani a leggere attirandoli con foto di gente famosa che sfoggia il suo fisico da spiaggia?»
«Shhh, abbassa la voce» sussurra guardando dietro di me. «La lettura è sempre lettura, non importa quale sia la materia prima. Lo scopo è farli venire qui, poi magari prendono un paio di libri, no?»
Non posso fare a meno di pensare che sia un’inguaribile ottimista e rimetto la rivista al suo posto. Ma vedendo l’espressione fiduciosa di mia madre mi sento improvvisamente in colpa per aver ridicolizzato la sua idea.
«Sono arrivati alcuni libri che avevo ordinato.» Si alza in piedi, si aggiusta la gonna nera al ginocchio e si toglie un po’ di lanugine dalla camicetta scura. «Tra cui una copia di Jane Eyre nuova di zecca» prosegue. «Così non dovrai più lottare con le pagine che si staccano.»
«Che bello! Anche se a essere sincera credo che sia colpa mia se le pagine si staccano… devo averlo letto almeno un centinaio di volte.»
«Già, è vero. È colpa tua e di quelle ragazzine che lo lasciano nello zaino e lo sbattono ovunque.»
«In effetti…»
«Hai saputo la novità?»
«Ti prego, ne ho abbastanza di pettegolezzi per oggi.»
«Ma non è un pettegolezzo, Soph! Ascolta, ti piacerà. È venuta qui da me la signora Woodman, la proprietaria di Cavalier Hall. È stata contattata da una casa di produzione cinematografica: vogliono girare alcune scene nella sua tenuta!» Mi lancia un sorriso divertito: sa benissimo di aver catturato la mia attenzione.
«Per quale film?»
«Qui arriva la parte migliore…» Si sistema gli occhiali con un dito e fa una pausa a effetto. «Orgoglio e pregiudizio
«No!»
«Sì.»
«Un altro?» commento con aria di sufficienza.
Mia madre mi fissa interdetta. «Pensavo ti facesse piacere. Adori quel romanzo.»
«È vero, ma non faccio certo i salti di gioia quando una casa di produzione se ne appropria per massacrarlo.»
«Be’, sono certa che questa volta non sarà così» ribatte lei, seccata. «A sentire la signora Woodman il film ha un budget importante e un cast di tutto rispetto. Naturalmente non le hanno detto chi saranno i protagonisti, ma…»
La interrompo con un gridolino. «Scommettiamo chi interpreterà Darcy?» Passo in rassegna le diverse possibilità, ma c’è solo un uomo che mi piacerebbe vedere a Rosefont Hill: Jude Law.
*
Com’era prevedibile, mia madre non è l’unica persona a cui la signora Woodman ha confidato la strabiliante novità. L’indomani trovo di nuovo Molly al telefono con June, ma questa volta si stanno chiedendo quanti soldi riceveranno i Woodman per l’affitto della tenuta. La notizia si è sparsa a macchia d’olio: non si parla d’altro in tutto il paese e anche nella nostra tearoom, a giudicare dai frammenti di conversazioni che colgo qua e là.
A poco a poco il locale è diventato di moda. Al mattino è frequentato da nonne e mamme e poi, dopo le quattro, da giovani studentesse. Ci sono diversi gruppi di ragazze che vengono regolarmente, ma questo pomeriggio abbiamo l’onore di ospitare Janet, Ella e Charlotte. Come sempre, chiacchierano ininterrottamente di ragazzi, trucco e degli ultimi gossip mentre sorseggiano un tè alla menta e spiluccano muffin al mirtillo – dietetici, ovviamente.
Mentre controllo le ordinazioni non posso fare a meno di ascoltare i loro commenti sul possibile protagonista del film.
Janet, l’esuberante brunetta che si atteggia a leader del gruppo, è la prima a toccare l’argomento. «Ho letto su getcluedup.com che sarà Bobby Green a fare quel tizio, Mr Darcy.»
«E chi è?» chiede Ella con un’espressione stralunata sul visino grazioso incorniciato da riccioli biondi e selvaggi.
«Non lo sai?» sospira Janet. «Era al Grande Fratello
«Quello che ha pisciato nell’idromassaggio?» squittisce Ella. «E che poi l’ha fatto con due ragazze in giardino?»
Sogghigno tra me nel sentire quelle ragazzine parlare di sesso in modo così disinvolto. Io non ne avrei mai avuto il coraggio, alla loro età.
«Esatto!» annuisce Janet.
Mi sembra di ricordare vagamente che già questa estate si parlasse di questo Bobby Green. Dire che sarei delusa se questo personaggio rubasse il ruolo a un attore vero sarebbe un eufemismo. Trasformerebbe un progetto eccitante in una specie di polpettone trash!
«Il sito dice così» esclama Janet mettendo il broncio. È contrariata perché la notizia non ha suscitato l’entusiasmo che sperava.
«Be’, non crederai mica a tutto quello che leggi, no?» Charlotte, la rossa che a quanto pare vive all’ombra delle sue migliori amiche, esita un momento prima di decidersi a parlare. «Io ho saputo che lo farà Billy Buskin.»
Janet ed Ella scuotono la testa incredule.
«Oddio!» strilla Janet. «Sarebbe fantastico! Dove l’hai letto?»
Charlotte si ritrae di colpo. Non si aspettava una reazione del genere e si sente a disagio. Come la capisco!
Continua a raccontare quello che sa a voce così bassa che fatico a sentirla. «Non l’ho letto. Me l’hanno detto» mormora.
«Chi?» chiede Ella, scettica.
«Lauren Davenport.» E si affretta ad aggiungere, prima che le altre possano aprire bocca: «Sua madre darà qualche lezione di equitazione agli attori, insomma, a quelli che non sono capaci di cavalcare ma che devono farlo sul set. Il suo nome era sulla lista che le hanno consegnato. Anche se Lauren mi aveva chiesto di non dirlo a nessuno…»
«Certo che tu ci caschi sempre, Char! Non posso credere che te la sia bevuta!» dice Ella con un tono di superiorità che mi dà i brividi. «Come se Billy Buskin volesse fare un film basato su un libro vecchio di secoli. Lui fa solo grandi film! Cosa vuoi che gliene importi?»
«Veramente ha appena fatto quel film sulla guerra…»
Non so di cosa stiano parlando, perciò mi allontano e comincio a fantasticare su Jude Law. Sarebbe meraviglioso incontrarlo tutti i giorni in paese! Un sogno che si avvera! E poi lui trasmetterebbe al personaggio tutto il suo fascino, il suo carisma di grande attore…
Non so esattamente da dove nasca questa specie di ossessione per Jude Law. Credo che tutto sia iniziato un paio di anni fa, la sera in cui mia madre portò a casa una copia di L’amore non va in vacanza. Bastò un’occhiata a quel sorriso sornione, a quello sguardo magnetico, ...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Frontespizio
  3. Copyright
  4. IO
  5. Prima parte
  6. Seconda parte
  7. Terza parte
  8. GIOVANNA FLETCHER: INTERVISTA ESCLUSIVA SU UN CUPCAKE CON MR DARCY