Stronzi e “bambini”
Ma qual è il punto di vista di uno stronzo nei confronti dei “bambini”?
Perché anche gli stronzi, hanno il loro punto di vista.
Uno stronzo, visto da se stesso, è un marine che si arrampica su una collina con il suo M16 per stanare un nido di mitragliatrici nemiche.
Una stronza è una Mata Hari che seduce capitani russi, gerarchi nazisti e generali francesi per impadronirsi dei loro segreti.
E dei loro soldi.
O una sacerdotessa del Cosmo incaricata di portare sulla Terra luce e armonia.
Entrambi si sentono eroi che realizzano la loro missione.
Nella loro vita vi è gioia e allegria.
Perché credono in se stessi.
E sanno di essere capaci di affrontare qualsiasi prova.
Non hanno paura di nulla.
Hanno comunque una missione da compiere.
Uno scopo nella vita.
Un progetto da realizzare.
Che quanto meno è godersi la vita che vivono, qualunque cosa essa offra.
Perché gli stronzi, gli adulti, vivono nella realtà, nel qui e ora.
Sono sempre consapevoli della realtà e della loro presenza nella realtà.
Vivono nella realtà e non nella mente.
Il vivere nella mente è una prerogativa del “bambino”, il vivere nella realtà è una prerogativa dell’adulto.
vivere nella mente è una prerogativa del “bambino”
vivere nella realtà è una prerogativa dello stronzo
Può una persona simile, un adulto, uno stronzo, abbandonare la propria missione, il proprio scopo, il proprio progetto, per cambiare i pannolini a un pupo gnaulante e preparargli il biberon ogni quattro ore?
Ci sono le mamme, per questo.
A ciascuno il proprio compito.
Ad accudire i “bambini” devono pensarci i genitori.
Il fatto che i genitori siano così pochi da essere fatti sistematicamente santi non esime gli adulti dal vivere la loro vita.48
Un adulto non può convivere con un “bambino”.
uno stronzo non può convivere con un “bambino”
Anzi, l’adulto, lo stronzo, si guarda bene dal frequentarli, i “bambini”.
O per lo meno non abbastanza a lungo da trovarseli appiccicati addosso.
Va bene una cena al chiaro di luna sulla scogliera con annessi e connessi.
Ma l’indomani via!
Altrimenti quella si mette in testa che tu sei l’uomo della sua vita e pretende che la sposi.
Per una sola notte insieme!
Va bene un’avventura in crociera con il signore distinto e divorziato (o vedovo), ancora aitante e tanto carino.
Ma appena sbarcati, via!
Altrimenti quello si mette in testa che tu sei la reincarnazione della sua buonanima o addirittura tutto quello che la sua buonanima non è stata.
E allora bucato, medicine, televisione tutte le sere e cene al circolo degli amici.
Per l’amor di Dio!
Via!
I “bambini”, per gli adulti, per gli stronzi, sono come le sanguisughe.
Le zecche al loro confronto sono delle persone perbene.
Per gli stronzi i “bambini” sono dei veri persecutori.
Specializzati e scientifici.
Cominciano con «Mi pensi?
E quanto mi pensi?
Mi chiami?
E quando mi chiami?
Mi scrivi (sms)?
E quanto mi scrivi (sms)?»
Poi passano a «Mi ami?
E quanto mi ami?»
Per arrivare a «Mi sposi?
E quando mi sposi?»
Ecco perché gli stronzi spariscono sempre.
Perché non vogliono impegni che vadano oltre l’indomani.
Gli stronzi, cioè gli adulti, vivono nel presente.49
Non nel passato o nel futuro come i “bambini”.
gli stronzi vivono nel presente
i “bambini” vivono nel passato o nel futuro
Ma perché i “bambini” vivono nel passato e nel futuro?
Perché vivono di paura.
i “bambini” vivono di paura
Rimuginano sul passato e su quanta paura hanno avuto.
Rimuginano sul futuro e su quanta paura possono avere.
Rimuginano sempre.
La loro attività cerebrale è seconda soltanto a quella della Borsa internazionale.
Se vedessero il tracciato di un loro elettroencefalogramma gli prenderebbe un infarto.
Sono degli specialisti nel farsi delle seghe mentali.50
i “bambini” sono degli specialisti
nel farsi le seghe mentali
Appunto perché vivono di paura.
E la paura fa pensare.
Non hanno il controllo del mondo che li circonda.
Non se la sanno cavare da soli.
Il futuro è il loro incubo.
Pensano a quando saranno vecchi, poveri e malati.
Perché secondo loro sicuramente, finiranno per diventare vecchi, poveri e malati.
Anche se al momento scoppiano di salute e sono mantenuti da papà e mamma.
E hanno il terrore della solitudine.
i “bambini” hanno il terrore della solitudine
Mentre la solitudine è la dimensione dello stronzo.
la solitudine è la dimensione dello stronzo
Lo stronzo vive nella solitudine come lo squalo vive nel mare.
Perché solitudine vuol dire libertà.
E la libertà è, per lo stronzo, il massimo bene.
la libertà è per lo stronzo il massimo bene
I “bambini”, invece, hanno un solo scopo, nella vita.
Trovare qualcuno che provveda al loro futuro.
Che gli stia accanto vita natural durante e non li molli mai.
Ecco perché si attaccano al primo disgraziato che passa.
E per legarlo usano un vecchio trucco: il sesso.
Ai “bambini” del sesso non importa un accidente.
Perché sono come i bambini veri.
Psicologicamente, non c’è una grande differenza, fra i due.
Ai bambini veri non importa il sesso ma il biberon.
Provate a dire a un bambino di otto mesi se preferisce essere masturbato invece che farsi la sua solita poppata.
Vi manda affanzullo e chiama il telefono azzurro.
E i “bambini” di trenta o quarant’anni sono come i bambini veri di due, di quattro anni.
I “bambini” il sesso lo fanno solo perché sanno che piace agli adulti.
E che possono usarlo per legarli a sé o per ricattarli.
Ecco perché gli stronzi il giorno dopo spariscono.
Perché conoscono benissimo la situazione.
Ed ecco perché i “bambini” chiamano stronzi gli adulti.
Perché il giorno dopo spariscono.
Ma per gli stronzi è pura sopravvivenza.
E in fatto di sopravvivenza gli stronzi la sanno lunga.
Hanno solo un problema.
Non riescono a farsela fra di loro perché sono troppo pochi.
Se uno stronzo si vuole fare una bella serata con cena, ballo e sesso e lo vuole fare con un altro stronzo.
Uno che non lo perseguita il giorno dopo e non pretende che lo sposi.
Ma lo ringrazia semplicemente della bella serata.
E magari si ripromette di fare il bis.
Deve girare tutta l’Italia.
O l’Inghilterra.
O gli Stati Uniti.
O qualunque dannato paese in cui si trova.
Perché di stronzi ce ne sono pochi.
E allora cosa fa?
Prende il primo “bambino” che gli capita a tiro.
E si fa una serata.
Talvolta i “bambini” sono persino carini.
Quando non ti raccontano la storia della loro vita.
Quando non ti dicono quanto vorrebbero trovare una persona che li amasse veramente.
Per tutta la vita.
Quando non ti dicono spudoratamente che hanno l’impressione che sia tu, quella persona.
Quando non ti dicono spudoratamente che si stanno innamorando di te.
Ma lo stronzo sa che i “bambini” sono pronti a innamorarsi di chiunque gli faccia pensare di essere disponibile ad accudirli per tutta la vita.
Anche di un cane.51
Se non fanno tutto questo e si limitano a cenare, ballare e fare sesso, i “bambini” sono persino carini.
Ma lo stronzo sa benissimo che prima o poi il “bambino” gli pianterà un casino.
È per questo, che gli stronzi spariscono il giorno do...