Innocenti bugie
eBook - ePub

Innocenti bugie

  1. 564 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Innocenti bugie

Informazioni su questo libro

In una splendida casa sul mare a Martha's Vineyard di proprietà della loro amica Tash, Annick e Rebecca si stanno godendo una meritata vacanza, quando all'improvviso uno dei loro bambini scompare nel nulla... Annick, Rebecca e Tash, amiche inseparabili, si sono conosciute in un college esclusivo negli anni Novanta. Figlie uniche, le tre ragazze provengono da famiglie molto diverse. Annick, figlia di una notissima attrice francese e del presidente del Togo, ha passato la vita a cercare di sfuggire alle verità scottanti che riguardano il passato dei suoi genitori. Rebecca, brava figlia ubbidiente di un banchiere ebreo tedesco - emigrato in Inghilterra durante il nazismo - e di una donna molto più giovane di lui, è oggi la moglie e madre perfetta che per compiacere gli altri non ha mai assecondato le proprie inclinazioni. Tash, di origini russe, ha fatto di tutto per sfuggire alla povertà della sua infanzia e, nonostante sia diventata la regina milionaria delle vendite online di prodotti di alta moda e abbia il mondo ai suoi piedi, non riesce ad avere il controllo sulla sua vita. Ora che le tre donne si avvicinano ai quarant'anni, si rendono conto che lo stile di vita, i soldi e il successo non sono la risposta a tutto e non bastano a renderle felici. Ancora una volta Lesley Lokko scrive una storia coinvolgente e romantica tutta al femminile ripercorrendo quasi un secolo di storia familiare in mondi e culture diverse, con il suo stile unico e seducente.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Innocenti bugie di Lesley Lokko in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2014
Print ISBN
9788804638407
eBook ISBN
9788852050411

Sesta parte

ARRIVARE

Arrivare a un punto è il punto di partenza per un altro.
JOHN DEWEY

67

2006

UN ANNO DOPO

TASH
Londra
La musica usciva a tutto volume dai giganteschi altoparlanti sistemati all’ingresso della chiesa sconsacrata. Una fila di buttafuori, che non sarebbero sembrati fuori posto davanti a un nightclub nella zona malfamata dell’East End, teneva indietro la folla di donne esageratamente eleganti e dall’aria esageratamente disperata che cercavano di entrare. Stando un po’ indietro, con il collo di pelliccia sollevato il più possibile, Tash diede un ultimo tiro alla sigaretta, poi la schiacciò per terra. Infilò le mani in tasca e si fece avanti, cercando di non attirare l’attenzione, specialmente quella del buttafuori indaffarato a separare la pula dal grano. «Tu, sì, tu... col cappotto rosa. Sì, entra.» Sollevò il cordone e lasciò entrare la ragazza dal cappotto rosa, felice. «E anche tu, tesoro, sì... va bene. Mi ricordo di te.» Un’altra giovane fortunata venne ammessa. «No, tu no. È solo su invito. Sì, be’, lei mi ha fatto vedere l’invito prima. Ehi, ho detto di no!» Allungò una mano per afferrare qualcuno che stava cercando di entrare inosservato. Non gli sfuggiva niente.
A Tash batteva forte il cuore mentre si avvicinava. Era la terza serata dell’evento più “in” della città, la sfilata studentesca di fine anno della scuola di moda della Central Saint Martins. I tessuti stampati eclettici di Cody Sabin erano sulla bocca di tutti gli appassionati di moda e lei era una dei giovani stilisti che avrebbe presentato i suoi modelli quella sera. Tash doveva parlare faccia a faccia con Cody. Anche se non avevano ancora raggiunto il break-even, il punto di pareggio, i segnali erano incoraggianti. Il sito web era cresciuto da trenta a cinquanta pagine, avevano una rivista online mensile, le scelte della direttrice editoriale, video dalle sfilate, tre rubriche di scouting e un blog... succedeva tutto molto in fretta. Ogni giorno arrivava almeno una manciata di ordini che non proveniva da amici o parenti: passaparola, le conoscenze di Edith, i suoi contatti, le mogli e le fidanzate dei clienti di Julian... c’era stato un effetto domino i cui risultati cominciavano solo ora a vedersi, e Tash era impaziente di approfittarne. Non era abbastanza importante da garantirsi un posto a ogni sfilata – quel momento sarebbe arrivato, continuava a dirsi –, ma una delle cose che sapeva fare bene era intuire prima degli altri le tendenze. I segugi della moda erano già sulle tracce di Cody, e Tash doveva stringere un accordo con lei per assicurarsi che i suoi abiti fossero disponibili sul suo sito prima che da qualsiasi altra parte. Proprio qualche giorno prima Julian le aveva chiesto che cosa, secondo lei, loro facessero meglio. Lei non aveva dovuto pensarci neanche un attimo. “Noi scegliamo.”
“Cosa intendi?” L’aveva guardata incuriosito.
Tash si era stretta nelle spalle. “Proprio ciò che ho detto. Noi passiamo al vaglio quel che c’è sul mercato e scegliamo il meglio, così non devono farlo i nostri clienti. C’è un sacco di roba, ormai, nei negozi e su internet, e la maggior parte delle donne non ha il tempo di passare in rassegna tutte le collezioni, specie quelle che comprano da noi. Sono donne d’affari, gente che lavora. Sono piene d’impegni. Manca il tempo, ed è a questo punto che subentriamo noi, che scarpiniamo per loro e presentiamo una selezione di ciò che volevano prima ancora di saperlo.”
Julian aveva sorriso: quel suo sorriso calmo e sicuro di cui lei aveva cominciato a fidarsi. “Ah, Tash, è proprio questo che mi piace di te.”
“Cosa?”
“Arrivi subito al dunque. Poche storie e sei sempre sul pezzo.”
Esibì il suo invito al buttafuori, che la fece entrare di malavoglia. Dentro c’era il pandemonio. Le modelle, in mutande e poco altro, correvano avanti e indietro senza mai fermarsi, seguite da stilisti e parrucchieri agitati, che brandivano i loro attrezzi. La musica era assordante. Attraverso le doppie porte che davano sul salone principale, Tash vide sedute in prima fila le celebrità che aspettavano impazienti che iniziasse la sfilata successiva, con le magre gambe accavallate.
«Signorina Bryce-Brudenell?» Una voce interruppe i suoi pensieri.
Tash si voltò. Era Cody Sabin. «Cody! Ciao... salve» balbettò, presa per un attimo alla sprovvista. Non si aspettava di vederla nel backstage. Si affrettò a porgerle la mano. «Chiamami Tash, ti prego. Ascolta, c’è un posto dove possiamo parlare per qualche minuto?»
«Certo» rispose Cody, voltando la testa. «Là in fondo c’è un ufficio. Doveva essere la sacrestia, o almeno così ha detto qualcuno.» Le sorrise. Era americana, di una di quelle cittadine del Midwest che ogni tanto producono qualche vero genio stravagante. «Attenta alla testa» le gridò sopra il baccano mentre si facevano largo tra la ressa verso il fondo della chiesa. «È un manicomio» disse sorridendo, poi aprì una porta e si fece da parte per lasciar passare Tash.
«In realtà sei tu che hai fatto impazzire Londra» disse Tash mentre la porta si richiudeva alle loro spalle. «Congratulazioni.»
«Grazie... sì, è stata una cosa folle. Non pensavo che sarebbe mai successo... così presto, poi.»
«È il modo migliore» disse Tash sorridendo. «Quando meno te lo aspetti.»
«Sì» convenne Cody. «Allora, perché volevi vedermi? Ho ricevuto i tuoi messaggi.»
«È molto semplice, in realtà» disse Tash aprendo la borsa ed estraendo il portatile. «Non so se hai sentito parlare di noi, [email protected]. Siamo una “shopping experience”, un’esperienza d’acquisto su internet.»
«Sì, poco fa un paio di truccatori stavano parlando di voi nel backstage.» Cody si interruppe per fissare lo schermo. «Dicevano che siete davvero forti.»
«Grazie. Anche a noi fa piacere pensarlo. Guarda, ecco cosa facciamo.» Spinse il portatile verso Cody. «Siamo un incrocio tra una rivista specializzata e un negozio online. Noi forniamo contenuti sulla moda, tutte le marche, gli accessori, le scarpe, le borse più in voga, qualunque cosa. Siamo attivi da un anno ormai, e abbiamo un incredibile database di clienti. Senti, non voglio farla tanto lunga. Mi piacerebbe che concedessi un’esclusiva alla [email protected]. Desidero offrire la tua collezione ai nostri clienti prima che arrivi nei negozi. Non solo qualche anticipazione, ma anche la possibilità di piazzare degli ordini prima degli altri. Voglio che i nostri clienti indossino uno dei tuoi vestiti prima che l’acquirente medio lo veda per strada.»
Cody annuì, fissando sempre lo schermo. «Vuoi anticipare i segugi, eh?»
«Esattamente, il tempismo è tutto. Tempismo ed esclusive.»
«Chi altro ha già firmato?» Cody era più sveglia di quanto Tash si fosse immaginata.
«Jessica Harding» si affrettò a dire lei, facendo scorrere le pagine. «È stata la prima ad aderire, e stiamo realizzando delle pagine per Gudrun, e per Hermann & Hesse. È proprio questa la particolarità di questa sezione del sito. Nuovi stilisti in esclusiva prima che altri abbiano la possibilità di metterci sopra le mani. Non ha senso proporre Michael Kors o Ralph Lauren: li vendono tutti, ormai. Ma una come te... questo serve anche a sviluppare il tuo profilo e a incrementare le vendite. Come ho già detto, noi abbiamo un eccellente database di clienti. Effettuiamo spedizioni già a quasi cinquemila donne in Gran Bretagna e abbiamo intenzione di lanciarci sul mercato globale. Gli Stati Uniti, il Medio Oriente, l’Australia, la Nuova Zelanda... dovunque ci sia una connessione internet e una pista di atterraggio. È questo il bello di internet: finché la FedEx può consegnare, le clienti compreranno. Un clic, ed è fatta.»
Cody annuì di nuovo. Fece scorrere velocemente le pagine. «Per quanto tempo?»
«Un mese. Ci dai accesso al tuo stock per trenta giorni prima di chiunque altro; noi ti assicuriamo che i tuoi vestiti saranno sulla home page. Ci sarà uno speciale redazionale su di te all’inizio, poi, se siamo fortunate, faremo qualche foto di donne che indossano i tuoi abiti per strada, al ristorante, in una galleria d’arte... Puntiamo a creare un “look” intorno a una celebrità o a una modella, quindi invitiamo le clienti a comprare. Semplice ed efficace.»
«Forte! Mi piace. Trenta giorni, eh?»
«Sì.» Tash aveva le mani sudate. Cody Sabin non lo sapeva, e non c’era bisogno che lo sapesse, ma quella era la prima volta che tentava un approccio del genere. Le pagine che le aveva mostrato in realtà non erano online – doveva ringraziare James per quell’espediente – e lei doveva ancora fare quella conversazione con Jessica Harding, Gudrun o Hermann & Hesse. Trattenne il fiato. Cody annuì lentamente.
«Okay, ci sto.»
Tash sospirò di sollievo e sorrise. Aveva vinto il round. Uno andato, ne mancavano quattro... be’, era comunque un inizio.

68

ANNICK
Parigi
Quando arrivò al lavoro quella mattina, il giornale inglese era appoggiato a faccia in giù sul bancone. Riconobbe subito il carattere di stampa: era il “Guardian”. Erano mesi che non ne vedeva una copia. Lo prese in mano, chiedendosi chi lo avesse dimenticato lì, voltando le pagine in modo quasi riverente. Pochi ospiti dell’Hôtel du Jardin leggevano i quotidiani, figurarsi il “Guardian”. Era l’edizione del sabato, oltretutto, bella spessa. Rimise a posto le pagine, sorridendo tra sé. Se lo sarebbe letto con calma nel corso della mattinata. Il supplemento del weekend scivolò fuori e lei si chinò per raccoglierlo. Le ci volle qualche momento per rendersi conto di chi fosse la persona in copertina. La fissò. “Un miracolo con un solo clic: la fortuna di [email protected].” Rimase a bocca aperta. Tash?
«Mademoiselle?» Una voce la distrasse. C’era un cliente che voleva il conto. Alzò una mano per farlo tacere. Poteva aspettare. Scorse velocemente la pagina.
Qualche anno fa le donne compravano solo vestiti che avevano visto, toccato e provato. Oggi una nuova impresa commerciale sembra avere cambiato le carte in tavola. [email protected] è la creatura della giovane imprenditrice Tash Bryce-Brudenell. In un’intervista esclusiva alla redattrice di moda del “Guardian”, Eve Kindall, Tash Bryce-Brudenell rivela come le è venuta l’idea e come ha fatto per rendere lo shopping online un’opportunità non solo per gli acquirenti a caccia di occasioni, ma anche per le donne alla ricerca di articoli di alta moda.
«Mademoiselle?» L’uomo, con un’aria più impaziente, si mise a tamburellare sul bancone con la penna.
Annick posò il giornale, sconcertata. Preparò il conto automaticamente, la mente da un’altra parte. Il cliente se ne andò brontolando, lasciandola sola con il giornale stretto al petto.
Tash? Un’imprenditrice di successo? Fu sopraffatta dal desiderio di risentire la sua voce. Guardò di nuovo la copertina. Era proprio come se la ricordava. Il fotografo aveva fatto di tutto per farla sembrare il più possibile attraente e distinta – aveva i capelli raccolti ed era truccata più di quanto Annick l’avesse mai vista –, ma era impossibile confondere lo sguardo severo e piuttosto altezzoso, il modo in cui fissava l’obiettivo con le braccia incrociate sul petto con aria di sfida.
Si sedette e divorò l’articolo avidamente. Stando alla giornalista, Tash era sulla strada per guadagnare il primo milione di sterline. Lo rilesse una seconda e una terza volta, cercando piccoli dettagli che le dessero degli indizi sulla vita della sua amica di un tempo, ma ce n’erano pochi. Un riferimento vago a un padre assente, il fatto che era stata cresciuta dalla madre russa e single, che aveva frequentato il St Benedict e poi la London School of Economics. Alla fine, dopo averlo letto per la quarta volta, Annick ripiegò con cura il giornale e lo mise sul bancone, vicino al telefono. Gli lanciò un’occhiata. Una telefonata... non ci sarebbe voluto altro. Ma cosa le avrebbe detto? Erano passati dieci anni dall’ultima volta che le aveva viste e sentite. La sua mano rimase sospesa sulla cornetta. Erano successe così tante cose. Le prudevano le dita. Riusciva quasi a sentire le loro voci... Quella di Tash piena di sorpresa: “Annick, sei proprio tu?”. Quella di Rebecca, calma e misurata come sempre: “Annick, dove diavolo eri finita?”.
In quel momento squillò il telefono, riscuotendola dalle sue fantasie. Lo fissò per un paio di secondi, poi rispose con diffidenza, aspettando quasi di sentire la voce di Tash e di Rebecca all’altro capo del filo. Non era nessuna delle due: solo qualcuno che voleva informazioni sulle tariffe. Lei rispose in modo meccanico, pensando ad altro. Solo una telefonata. Bastava quella.
«Allora perché non le chiami?» Yves la ascoltava con la fronte aggrottata.
Annick si strinse nelle spalle, giocherellando con il cibo nel piatto. Era stato un errore affrontare quell’argomento. Un conto era spiegargli i motivi per cui la loro amicizia si era rotta, un altro raccontargli perché lei se n’era andata così all’improvviso da Londra, e quindi rivelargli chi era. Si morse il labbro. C’erano ancora tantissime cose che non sapevano l’uno dell’altra. Yves parlava raramente del suo passato. Le aveva detto di essere uno studente, e che lavorava come guardia del corpo per un politico di cui non conosceva nemmeno il nome; ma, a parte ciò, non sapeva altro di lui. Solo che era stato adottato ed era cresciuto da qualche parte a sud di Parigi, ma lui raccontava molto poco della sua famiglia e lei, riservata più di quanto lui immaginasse, non indagava. Yves era una curiosa combinazione di franchezza e riservatezza, un po’ come lei, quindi tutti e due si limitavano a parlare del presente, un tacito accordo che andava bene a entrambi. Ma quella sera lei aveva oltrepassato un confine: aveva aperto una porta sul proprio passato che avrebbe richiesto più chiarimenti di quanto fosse disposta a dare.
Si affrettò a deglutire un boccone. «Io... è un secolo che non le sento» rispose con un filo di voce.
«Motivo in più per chiamarle.»
«Non saprei cosa dire... dopo tutto questo tempo» ribatté titubante.
«Come ho già detto, motivo in più per chiamarle. Cosa mi hai detto che ha fatto lei?»
«Ha aperto un’attività di moda online. Sta andando molto bene, da quel che ho letto.»
«Come fai a conoscerla?»
Annick ebbe un attimo di esitazione. «Noi... eravamo a scuola insieme, in Inghilterra. Da adolescen...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Innocenti bugie
  3. RINGRAZIAMENTI
  4. MADRINE
  5. PROLOGO. 2013
  6. Prima parte - ADOLESCENTI
  7. Seconda parte - FUGA
  8. Terza parte - INIZI
  9. Quarta parte - ANNEGARE O NUOTARE
  10. Quinta parte - NUOTARE
  11. Sesta parte - ARRIVARE
  12. Settima parte - ANNEGARE
  13. Ottava parte - INGANNI
  14. EPILOGO
  15. In amore e in guerra – Prologo
  16. I romanzi di Lesley Lokko nelle edizioni Mondadori
  17. Copyright