L'età del jazz
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L'età del jazz

e altri scritti

  1. 400 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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L'età del jazz

e altri scritti

Informazioni su questo libro

L'età del jazz raccoglie scritti di varia natura composti da Fitzgerald tra il 1931 e il 1937 e pubblicati postumi in volume nel 1945 dal critico Edmund Wilson. Tra questi, tre celebri saggi, che l'autore stesso definiva la "trilogia del fallimento", in cui egli delinea con crudezza le proprie condizioni di vita materiale e spirituale, un racconto inedito dal titolo La mia città perduta, e poi lettere, diari, taccuini. Un "ritratto storicamente preciso e sentimentalmente nostalgico", come spiega Fernanda Pivano nella sua efficace introduzione, di quell'epoca che, proprio dal primo saggio della trilogia, ebbe il nome di "età del jazz".

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2014
Print ISBN
9788804529286
eBook ISBN
9788852053740

I TACCUINI

Aneddoti

René non aveva mai cercato prima un uomo di colore nel quartiere negro d’una città americana. Ma col passar del tempo egli finì per avere sempre più la sensazione di inseguire un fantasma: cominciò a ispirargli vergogna l’informarsi sugli andirivieni di un alloggio così spettralmente, clamorosamente immateriale come la casa del fratello di Aquilla.
Ma egli ritornò perché l’orda (la società) è tutto quello che abbiamo e noi non possiamo sviarci per conto nostro senza accorgerci dopo un po’ che i lupi devono divorare anche noi. Egli predicò il suo vangelo speciale all’orda. Quelli dell’orda (presumiamo) lo trovarono di loro gradimento o lo trovarono solo in parte. Funzionò.
Poi c’è Emily. Voi sapete che cosa le accadde; una notte il marito rincasò e le disse che lo trattava troppo freddamente, ma lui avrebbe provveduto. Così le preparò un bel rogo sotto il letto, un rogo fatto di scarpe e altri indumenti, e vi appiccò fuoco. E se il cuoio bruciando non avesse emanato un odore così atroce, ella sarebbe stata arsa viva.
Il signore distratto in treno stava per scendere alla stazione sbagliata. Tornandosene poi al suo posto, atteggiò il volto a un sorriso tetro e disse ad alta voce, come se parlasse a se stesso: «Credevo che fosse Great Neck».
Ma non riuscì a nascondere il suo sbaglio; noi tutti ci eravamo accorti che s’era reso ridicolo e lo guardammo con disgusto e disprezzo.
Un uomo avvolse alcuni topi domestici in piccole coperte ritagliate da un vecchio tappeto, affinché non diffondessero germi. Qualche mese dopo averli lasciati fuggire, trovò attorno alla casa dei topolini nati da poco con disegni di tappeto sul pelo.
«Che stranezza!» esclamò. «Non mi sarei mai immaginato che sarebbe successa una cosa del genere quando avvolsi nelle coperte quei topi!»
E invece era successa.
La storia della zia bruttissima nell’album.
Jimmy il centrattacco da 95 pd.
La ragazza che cadde dallo scaffale.
C’era una volta una grande quantità di becchime sparso per la stanza perché uno scrittore aveva adottato una gallina. Era impossibile spiegare a chicchessia perché avesse adottato la gallina, ma era ancor più impossibile sapere perché avesse comperato il becchime per la gallina. La gallina fu in seguito arrostita e il becchime gettato via, ma il problema se l’uomo fosse uno scrittore o un mentecatto rimase insoluto nelle menti di quei domestici dell’albergo che erano interessati alla situazione. I domestici dell’albergo non la capirono. Non capirono come alcuni mesi dopo l’autore potesse scrivere una novella in proposito, ma tutti comperarono la rivista.

Brani spiritosi

«Piante sempreverdi cariche di neve adorneranno la scala e l’atrio della sala da ballo, dove una riproduzione della nave con la quale i principi vichinghi, su invito dei russi, vennero a governare la Russia nel nono secolo, sarà montata su uno sfondo di specchi. Le sue immense vele dorate porteranno le insegne imperiali, l’aquila bicipite, e Joss Moss e la sua orchestra, in costume russo, prenderanno posto a bordo della nave.
«Bandiere della vecchia Russia ricorderanno il regime imperiale. L’antica usanza russa di accogliere gli ospiti sarà rievocata da sei fanciulle russe, in costume, le quali serviranno agli arrivati, a una tavola all’angolo dell’ingresso alla sala da ballo, piccoli rettangoli di pane nero e salato con bicchierini di vodka.
«Il Principe Alexis Obolensky canterà nel corso del pranzo di mezzanotte nel ristorante ovale e presenterà i Canterini Siberiani, un complesso maschile, che si esibirà per la prima volta a New York, in una selezione di canti popolari russi. Alcuni numeri di danza daranno particolare rilievo allo spettacolo.»
Blossom Time: «la più grande fantasia musicale che mai sia stata scritta». Cleveland: «Uno dei semi musicali meglio scritti dei tempi moderni».
«Gli Uomini di Genio sono grandi come certe sostanze Chimiche volatili operanti sulla Massa dell’intelletto neutrale, ma non hanno né individualità né un Carattere fermo» (Keats).
Proverbio dell’antico Egitto: Le cose peggiori:
Essere a letto e non dormire.
Volere qualcuno che non viene.
Cercar di piacere e non piacere.

Conversazioni e frasi colte al volo

«Le sto facendo psicanalizzare tutte» disse l’uomo. «Ho fatto venire un tizio da Zurigo e lui se ne passa una al giorno. Non ho mai visto un mucchio di donne così giù di corda; sempre col mal di pancia, ovunque io le porti. Un tale di mia conoscenza mi disse che aveva fatto psicanalizzare la moglie e che da allora era stata più malleabile.»
«Quando sento qualcuno vantarsi della sua posizione sociale e della sua personalità, e tutto il resto, mi limito ad abbandonarmi contro la spalliera della poltrona, scoppiando a ridere. Perché si dà il caso che io discenda direttamente da Carlomagno. Che te ne pare?» Josephine arrossì per lui.
«Amo la poesia e la musica più di ogni altra cosa al mondo» ella disse. «Sono meravigliose.»
Lui le credette, sapendo che lei parlava della sua simpatia per lui.
«Sì, lui ha un posto importante nella Dolleh Line, un posto importante nella Dolleh Line.»
«Cara, lui non ha fatto altro che grattarsi e grattarsi e grattarsi per tutta la notte. Non ha fatto che grattarsi e grattarsi e…»
«Certo che ho paura dei cavalli. Tentano sempre di mordermi.
«Io non ho mai incontrato un cavallo – dal punto di vista della buona società, intendo – che non tentasse di mordermi. Avevano l’abitudine di farlo appena cercavo di mettere loro la briglia al collo; poi, quando rinunciavo a imbrigliarli, cominciavano ad allungare il collo cercando di azzannarmi i polpacci.»
«Quando andai a Southampton, gli fui letteralmente gettata addosso.»
«Gettata da un cavallo?»
«È davvero una ragazza spleendida» ella disse. «Davvero spleendida.»
«Tu mi fai venire il mal di mare.»
«Ma per che diamine mi hai preso: per un piroscafo?»
«Una ragazza perfettamente rispettabile, ma quel giorno bevve come una spugna. Per quanto a lungo possa vivere, saprà sempre di avere ucciso qualcuno.»
«Ebbene, non è forse vero? Gli ho detto come l’educazione americana fosse terribile e che tu ritenevi che la mia dovesse essere differente.»
«Oh-h-h! E poi per chiudere in bellezza gli hai dato uno schiaffo?»
«Che vuoi, ho pensato che la cosa migliore fosse di essere parzialmente americana e prenderlo a schiaffi.»
«Che paroline deliziose» disse lei, ironica. «Se non la smetti, mi butto sotto le ruote del taxi.»
«Chiamami Topolino» disse lei a un tratto.
«Perché?»
«Non lo so… era divertente quando tu mi chiamavi Topolino.»
«È mia intenzione morire con le scarpe ai piedi: voglio semplicemente essere certo che sono proprio le mie e che le ho tutte indosso.»
«Si mette troppo in mostra.»
«E con questo? Cristo ha fatto altrettanto.»
Dar la caccia ai serpenti a sonagli: svaligiare un treno merci.
Inizio di un racconto, Incorreggibile.
Padre: Chi ammiri tu?
Figlio: Andy Gump. Chi credi che io ammiri, George Washington? Sveglia!
«Con un visetto piccante e tutta l’eleganza di questo mondo. Ciò si deve al fatto che sono stata educata a Parigi e questo a sua volta lo devo all’osservazione fatta casualmente alla cugina Arietta da una tale che disse di avere una bella figliolona di soli ventidue o ventitré anni a quel tempo. Ci vollero tre pastiglie di bromuro per calmare la cugina Arietta, ed io partii per il Convento del Sacré-Coeur il giorno dopo.»
Kitty, ma possibile che tu debba scrivere su quel cuscino col mio rossetto per le labbra?
La casa degli altri: una casa deliziosa.
«Mi sbaglio, oppure ho ragione?» chiese l’uomo al capo cameriere. La risposta fu ovvia: egli aveva ragione, luminosamente e perennemente ragione. Ed era anche un uomo interessante.
«Darò un pranzo, stasera, verranno alcune persone molto fini e colte. Voglio che venga anche tu. Ho mandato un biglietto alla tua baracca.»
«Per l’amor di Dio» gemette Lew «non voglio stringere nuove relazioni. Quelle che ho sono già molto altolocate.»
«Cercami sull’Almanacco dell’Alta Società.»
«Tu odii la gente, non è vero?»
«Sì, e anche tu la detesti.»
«Detesto la gente fino all’incredibile.»
«E che cosa intendi fare in proposito?»
«Non lo so. Non quello, comunque. Se sono fredda non intendo sempre servirmene per scoprire i segreti del prossimo, cogliendolo di sorpresa e in stato di vulnerabilità. E non me ne vado in giro a dire che adoro la gente quando quello che voglio dire è che sono così maledettamente avvezza alle sue reazioni al mio fascino personale che non posso farne a meno. Divento sempre più vuota, sempre più vuota. L’amore è timido. Ho creduto fin dal principio che una che pensava dell’amore quello che pensavi tu non lo avesse mai avuto.»
«Oh, hai un appuntamento con quel tuo amico di Mon...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Introduzione
  4. L’ETÀ DEL JAZZ
  5. SCRITTI AUTOBIOGRAFICI
  6. I TACCUINI
  7. LE LETTERE
  8. SCRITTI SU F.S. FITZGERALD
  9. Copyright