Ringrazi sempre di avere la TV in camera in questi momenti. È un piccolo televisore, te l’ha regalato la nonna perché lei sa che non sopporti i commenti degli altri quando si guardano certi programmi: le loro parole smettono di farti sognare, le loro parole ti riportano alla realtà. Nella tua cameretta, anche se davanti a un piccolo televisore, i tuoi sogni sembrano più vicini.
Stasera verrà proclamato il nuovo vincitore di “Amici”, e tu non ti vuoi perdere neanche un secondo della trasmissione.
Hai chiuso a chiave la porta, su cui sono appesi i poster dei tuoi cantanti preferiti: i Modà, Emma e Katy Perry. Tua sorella Elena, che ha quattordici anni e va pazza per “Amici” almeno quanto te, prima ha provato a bussare per vedere insieme la finale. Ma tu sei stata irremovibile: lei commenta sempre tutto con frasi sceme e quando fa così proprio non la sopporti.
Non ti senti né brutta né bella, né simpatica né antipatica; ti reputi semplicemente una persona normale, cresciuta in una famiglia normale, in una città anonima di provincia, a cui non è importante dare un nome né una posizione geografica.
Il tuo paese è il luogo dove sei cresciuta, non l’hai scelto… te lo sei ritrovato come tante altre cose della tua vita.
Hai diciotto anni ma potresti averne anche venticinque, e non cambierebbe niente.
Tutto corre semplicemente in un solco predefinito, in un tran-tran quotidiano che non ti riserva mai una fottuta sorpresa.
Ti sei ritrovata una madre apprensiva e sempre troppo occupata a far quadrare il bilancio di casa per accorgersi che tu sei a un bivio. E un padre che non ti guarda negli occhi per evitare di farti domande e di ricevere risposte scomode.
Per fortuna c’è la nonna, con lei si può parlare. Lei legge tutte le riviste di gossip e guarda un sacco di televisione, e sa davvero tutto. Se le chiedi: “Quale sarà il nuovo singolo di Miley Cyrus?”, lei lo sa prima degli altri. A volte ti domandi come faccia…
La scuola poi l’hai scelta solo perché bisognava farlo, ma nulla è riuscito a farti apprezzare veramente quello che c’è scritto in quei libri così sterili e noiosi, tu obbedisci e memorizzi tutte quelle nozioni che sai già che non ti renderanno una persona migliore.
Nessuno ti insegna la vita, figuriamoci i libri di scuola.
Libri così vecchi e uguali per tutti, che una volta memorizzati scadono come yogurt e che di certo non ti insegneranno più di quello che già sai.
Ma è questo il punto: cosa sai?
Cosa sei?
Chi sei?
Cosa vuoi essere?
Alla fine delle scuole medie, nella domanda di indagine orientativa per capire quale indirizzo di studi prendere, per la prima volta ti sei imbattuta in queste domande.
Ci hai pensato.
E ti sei anche vergognata.
Erano delle domande semplici.
Ma le risposte non ti sono arrivate.
Cosa vuoi essere?
Sognare non costa nulla.
Ma non c’è nessuna fatina magica a cui rivolgersi.
Nessuna lampada da sfregare.
Il genio della lampada si è trasformato nell’insolente attore della pubblicità di una macchina, che alla richiesta del “desiderio” scappa lasciando dietro il suo fumo, nel Mastro Lindo mago della pulizia per superfici che ormai non esistono più da tanto.
Uno dopo l’altro ti bevi alla TV quegli spot inutili che da tempo hanno smesso di farti sognare. Roba da mangiare precotta, pronta nel piatto in pochi secondi. Pozioni miracolose intrappolate in flaconi fluorescenti che ti garantiscono una chioma fluente, riccia, liscia e gassata in pochi minuti. Ma che se ne farà la gente di tutto questo tempo che risparmia, se non ha più sogni?
Ecco, la pubblicità è finita, e in TV riappare quella che tu definisci “la Santa”, Maria De Filippi. Annuncia: «Si esibisce Moreno!».
Due secondi dopo lo smartphone vibra leggermente. È un messaggino di WhatsApp, e credi già di sapere di chi si tratta.
Infatti. Marta. Oh, ma che foto ha messo?! Un primo piano delle sue labbra con un rossetto azzurro… è davvero zarra.
Stai vedendo la finale di “Amici”?
Sì, chi vuoi che vinca?
Moreno, è la novità… e tu?
Idem… come una bomba!!!
E cominciate a scrivervi come pazze, tanto WhatsApp è gratis. Da quando lo hai installato, passi metà della giornata con il telefono in mano.
Oh, ma hai visto che tra poco ricominciano i provini?
Sì! :) Che facciamo, Marta?
Ovvio: andiamo a Roma e ci riproviamo. Stavolta ci prendono di sicuro!
E chi ce li dà i soldi?
Non ti preoccupare, che quelli li troviamo… Oddio, sta iniziando a cantareeeee.
Lanci il telefono sul letto accanto a te.
Il provino… Quante volte ci hai pensato: l’occasione per dare finalmente una svolta alla tua vita. Ma i pensieri vengono interrotti dalla musica: Moreno in TV canta Non mi cambieranno mai.
Ti immagini lì, sul palco di quella scuola, a imparare, esibirti, confrontarti… vivere, finalmente, la vita che vorresti. Che non è quella della provincia in cui abiti, dove le amiche – Marta a parte, s’intende – non aspettano altro che il weekend per andare a bere la solita birra nel solito bar. No, tu vuoi altro, anche se avevi quasi smesso di crederci.
Resti così, sdraiata sul letto e con lo sguardo al soffitto, per un bel po’, non sai neanche tu quanto. Poi la voce di Maria, in TV, ti fa sollevare di colpo: «Vince la dodicesima edizione di “Amici”… Moreno!».
Evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Il messaggio di Marta ti arriva quasi prima che Maria abbia finito di dire il nome.
Hai visto! Ha vintooooooo! Ora che facciamo? Dài, dobbiamo fare...