Misteri 2013
eBook - ePub

Misteri 2013

10 enigmi che potrebbero essere risolti quest'anno

  1. 62 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Misteri 2013

10 enigmi che potrebbero essere risolti quest'anno

Informazioni su questo libro

Gli Instant Book di Panorama. A chi apparteneva il minuscolo corpo umanoide scoperto in Cile? Quale era il vero scopo delle piramidi? Esiste davvero l'Uomo-Scimmia tramandato da tante diverse culture? Troveremo mai un pianeta abitato identico alla Terra? Interrogativi per i quali la risposta è forse vicina. Lo scopriremo in questo affascinante viaggio nel mondo del mistero. Dieci casi emblematici che potrebbero essere risolti proprio quest'anno - dalle Luci di Hessdalen al cranio dello Starchild, dalle profezie dei Papi alla civiltà perduta di Atlantide - con tutte le ultime novità degli studi in corso e le interviste esclusive ai ricercatori che stanno gettando nuova luce su questi enigmi.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Misteri 2013 di Sabrina Pieragostini in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Biological Sciences e Science General. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

1

L’alieno di Atacama

Il minuscolo corpo trovato nel deserto di Atacama
Il minuscolo corpo trovato nel deserto di Atacama
UN CORPO SCHELETRICO, MUMMIFICATO, ALTO CIRCA 15 CENTIMETRI E DALL’ASPETTO UMANOIDE. È LO STRANO REPERTO SCOPERTO NEL 2003 DA UN SIGNORE CILENO, TRA LE ROVINE DI UNA CITTÀ ABBANDONATA, VICINO AL DESERTO DI ATACAMA.
PER LE SUE CARATTERISTICHE SINGOLARI, ALL’EPOCA I MEDIA LOCALI LO AVEVANO RIBATTEZZATO “L’ALIENO DI LA NORIA”, DAL NOME DEL LUOGO DEL RITROVAMENTO.
LA CREATURA È TORNATA DI RECENTE ALLA RIBALTA, GRAZIE AL FILM-DOCUMENTARIO “SIRIUS” ISPIRATO E PRODOTTO DALL’UFOLOGO AMERICANO STEVEN GREER. L’ESSERE È ORA SOPRANNOMINATO “ATA” — ABBREVIAZIONE DI ATACAMA.
GLI ULTIMI ESAMI SCIENTIFICI COMMISSIONATI PROPRIO DA GREER HANNO STABILITO CHE QUEL CORPO APPARTENEVA AD UN ESSERE UMANO, AFFETTO DA GRAVI ANOMALIE PRODOTTE DA MUTAZIONI GENETICHE SCONOSCIUTE.
Dieci anni di mistero, di ipotesi, di aspettative. Ora, una verità che non convince e non soddisfa nessuno: né gli ufologi, che speravano di avere tra le mani la prova definitiva dell’esistenza aliena, né gli scienziati, che preferivano mettere a tacere una volta per tutte l’intera vicenda. Invece Ata, sorprendentemente, è reale. Perché quel corpicino malformato ed inquietante apparteneva ad un bambino. Un giorno — non sappiamo quando — è nato. E poi ha vissuto: ha respirato e mangiato, ha camminato e dormito, forse ha anche sorriso e pianto. Lo hanno accertato le ultime perizie mediche, i cui risultati sono stati esposti in un film-documentario uscito nelle sale statunitensi il 22 aprile. Ata dunque era una persona, come noi, anche se molto diversa. Basta vedere una sua immagine per rimanere sbigottiti. Innanzi tutto, per le sue dimensioni: sta nel palmo di una mano. E fanno decisamente impressione la testa, sproporzionata e deforme, e quel corpo ridotto a pelle e ossa, con tutte le articolazioni in vista, di color bruno, effetto della mummificazione naturale che ha subìto. Sembra di trovarsi di fronte al cadavere di un Lillipuziano o di uno gnomo: un mini essere umano, ma — dicono le analisi scientifiche — pur sempre un essere umano.
La sua storia inizia nel 2003, in Cile. Oscar Muñoz stava rovistando tra le mura diroccate di una chiesa, nella città-fantasma di La Noria, ai margini del deserto di Atacama. Scavava in mezzo alle rovine, alla ricerca di oggetti da recuperare e da rivendere. Ma quel giorno, la sua vanga riportò alla luce un piccolo fagotto avvolto in una tela bianca e legato con un nastro viola. Lo aprì e si ritrovò davanti agli occhi quel minuscolo corpo. “Rimasi molto impressionato, certo. Me lo giravo e rigiravo tra le mani: sembrava un bambolotto, era tutto secco e molto leggero. Ma non sembrava artefatto, intagliato o inciso nel cuoio: era reale”, avrebbe poi raccontato qualche anno dopo, in un’intervista televisiva all’emittente locale Channel V.
Muñoz vendette il suo insolito ritrovamento per 30.000 pesos ad un barista della vicina città di Iquique. Al cambio odierno, neanche 50 euro. Ma il barista, a sua volta, lo rivendette per svariate centinaia di dollari ad un ufologo di Barcellona, Ramon Navia-Osorio Villar, che era andato sul posto ad indagare. Dal 2004, il ricercatore spagnolo ha fatto di tutto per capire la reale natura di quella anomala creatura. Non senza difficoltà, ha convinto alcuni medici ad effettuare i necessari test. La piccola mummia è stata prima studiata da un team di biologi e zoologi dell’Accademia Reale delle Scienze di Barcellona, che hanno confermato la sua autenticità. Ma non sono andati al di là di una dettagliata descrizione morfologica, senza sbilanciarsi sulla sua vera origine. Al contrario, invece, l’antropologo forense e medico legale Francisco Etxeberria Gabilondo ha emesso un giudizio senza appello: nella sua relazione, ha definito il reperto cileno “senza ombra di dubbio un normale feto umano mummificato” giunto alla 15esima settimana di gestazione. Anche se di normale, già a prima vista, in questa creatura non sembrerebbe esserci proprio niente.
L’anno scorso, Navia-Osorio è entrato in contatto con Steven Greer, il noto ufologo americano, ed insieme hanno deciso di approfondire ulteriormente gli esami. La scelta è caduta sul dottor Garry Nolan, direttore del laboratorio di biologia cellulare presso la scuola di medicina della Standford University, in California. “Il reperto appare umano e non c’è nulla (ripeto, NULLA) nel suo DNA che suggerisca che non lo sia”, mi ha scritto in un recente scambio di mail. Il dottor Nolan è stato così cortese da inviarmi la sua perizia medica e il referto dello specialista che ha esaminato le radiografie di Ata. “La prima fase dello studio ha coinvolto pediatri specializzati nelle anomalie della crescita, con competenza di genetica delle malattie delle ossa. L’obiettivo di questi studi era escludere o includere sindromi già note o rare malattie che potessero spiegare i sintomi osservati nel reperto”, si legge nella sua relazione. “Una seconda considerazione riguardava l’età al momento della morte — dato che la sua dimensione suggeriva che si trattasse di un feto pre-termine, nato morto o di un neonato deformato. Terza considerazione, ma molto importante, era stabilire se il reperto fosse un ominide o un primate del Sud America.”
Il corpo è stato dunque sottoposto a raggi X, tomografia computerizzata e sequenza del Dna. Dal punto di vista morfologico, sono emerse alcune anomalie: Ata aveva solo 10 costole (una persona normale ne ha 12), una lieve ipoplasia del volto e una deformazione cranica. “Le anomalie osservate non rientrano in alcuna classificazione standard o rara di una malattia nota”, specifica la relazione. L’esame approfondito del pediatra ha stabilito che il campione alto 15 centimetri è umano e in base alla densità della piastra epifisaria al momento della morte aveva tra i 6 e gli 8 anni: era dunque un bambino, con una apparente forma molto grave di nanismo.
Il test genetico ha permesso di sequenziare il genoma. “Il DNA era di alta qualità — spiega nel testo il dottor Nolan che entra poi nei dettagli tecnici dell’analisi. “Oltre 560 milioni di sequenze risolte con estremità appaiate hanno superato i filtri di qualità ed hanno fornito una copertura del 19,6% del Dna”. Circa 509 milioni (il 91%) di sequenze hanno trovato una perfetta corrispondenza con il genoma umano. E quel 9% mancante? “Non deve essere interpretato come qualcosa di inusuale riguardo il reperto stesso — annota il biologo, indicando varie possibili cause, tra le quali l’età del corpo “vecchio di alcuni decenni, se non di più” , elemento che può determinare delle false mutazioni.
Interessante è quanto emerso dall’analisi del DNA mitocondriale — che si trasmette solo per linea materna. “Esso mostra un allele1 coerente con l’aplotipo B2, tipico della costa occidentale del Sud America”. Quindi, Ata era davvero originario del Cile — almeno, lo era sua madre. Ma ancora più importante è l’annotazione sull’assenza di rilevanti alterazioni nei geni che codificano le proteine comunemente associate al nanismo. Come spiegare, allora, quelle dimensioni incredibilmente ridotte, un caso senza precedenti nella storia della medicina? Impossibile farlo, ammette il dottor Nolan: “A tutt’oggi, la lista delle malattie genetiche non è ancora completa e molte di esse sono poligeniche, quindi una combinazione di mutazioni che devono ancora essere individuate potrebbe aver prodotto le anomalie riscontrate” . E poi conclude: “I dati attuali non sono sufficienti per conclusioni definitive.”
La verità sembra vicina, ma qualcosa sfugge ancora. “Non ho trovato le mutazioni che sono la causa delle malattie riscontrate nel campione”, mi ha scritto Garry Nolan nella mail. “Ma è anche giusto riconoscere che la conoscenza della genetica umana e delle sue alterazioni sta compiendo i primi passi… E noi sappiamo ancora così poco del genoma. Eppure, adesso abbiamo un mistero medico e non un mistero soprannaturale. Altri hanno affermato che il reperto è inspiegabile e non entrerò in discussione con loro. Il mio unico intento era offrire dati grezzi e le prime conclusioni.” Ata, insomma, resta ancora un enigma e una sfida. Soprattutto per la scienza.

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Misteri 2013
  4. 1. L’alieno di Atacama
  5. 2. L’anomalia del Baltico
  6. 3. Atlantide
  7. 4. Il Bigfoot
  8. 5. Ison
  9. 6. Le luci di Hessdalen
  10. 7. Pianeti alieni
  11. 8. Piramidi di Bosnia
  12. 9. Le profezie sui papi
  13. 10. Starchild
  14. Note
  15. Collegamenti alle immagini presenti in questo ebook
  16. Copyright