Il cuore e la spada
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Il cuore e la spada

Storia politica e romantica dell'Italia unita 1861-2011

  1. 864 pagine
  2. Italian
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Il cuore e la spada

Storia politica e romantica dell'Italia unita 1861-2011

Informazioni su questo libro

Nel centocinquantenario dell'unità d'Italia, Bruno Vespa ripercorre quasi due secoli di vita italiana - dai primi vagiti del Risorgimento alle ultime convulsioni dello scontro tra Berlusconi e Fini che rendono problematico l'andamento dell'attuale legislatura - componendo un originale affresco in cui gli uomini e le donne che hanno fatto (e stanno facendo) il nostro paese escono dal Pantheon della storia per raccontare le loro vicende politiche e private. Rivivono così le gesta e gli amori degli «eroi» dell'epopea risorgimentale: Cavour, impegnato a tenere a bada i drammatici pasticci organizzativi di Mazzini e il fantastico spirito d'avventura di Garibaldi; Vittorio Emanuele II e la contessa di Castiglione, con le loro imprese erotiche e patriottiche. E poi la geniale spregiudicatezza di Giolitti, convinto monogamo, e le follie sessuali e politiche di d'Annunzio; la tempestosa vita sentimentale di Mussolini e la solitudine di Gramsci. L'avventura del fascismo, nato con un enorme consenso popolare e precipitato nella tragedia di Salò; la gloria e gli orrori della Resistenza, la guerra di Liberazione e le vendette sui vinti.
E ancora, il drammatico confronto tra De Gasperi e Togliatti, tanto diversi in politica come in amore, e l'Italia del miracolo economico, in un mondo congelato dalla guerra fredda. Moro, Fan fani e Andreotti, protagonisti democristiani della lunga stagione del centrosinistra e del «compromesso storico», battezzato dal Parlamento proprio nel giorno del sequestro del presidente della Dc. L'irriducibile antagonismo tra Craxi e Berlinguer, gli anni di Tangentopoli, la fuga (e la morte) del leader socialista a Hammamet e, infine, l'avvio traumatico della Seconda Repubblica e del lungo - e tuttora inesaurito - protagonismo di Berlusconi nella vita politica italiana.
A quest'ultimo scorcio della nostra storia sono dedicati i quattro capitoli finali, che ricostruiscono passo passo lo «sdoganamento» di Fini e l'alleanza con la Lega nell'inattesa vittoria del Cavaliere contro la «gioiosa macchina da guerra » di Occhetto, il ribaltone di Bossi e l'ambigua nascita del governo Dini. L'Ulivo di Prodi, la rottura con Bertinotti e il supposto «tradimento» di D'Alema e Marini; la rivincita di Berlusconi e le liti con Follini; il ritorno del Professore (con la larghissima ma debole Unione) e la sua caduta; il balzo del Cavaliere sul «predellino» di San Babila, il divorzio da Casini, il recupero di Fini, sino alla terza vittoria elettorale di Berlusconi, passato dal consenso del primo anno di governo agli attacchi causati dalle vicende di Noemi e di Patrizia D'Addario, al successo del G8, alle nuove vittorie elettorali e allo scontro con Fini, che, sentendosi isolato nel PdL, fonda un nuovo partito, Futuro e Libertà. Mentre, a sinistra, il segretario del Pd Bersani stringe patti con Vendola e Di Pietro, e insieme a Fini e Casini vuole varare una nuova legge elettorale per battere il Cavaliere, inseguito dall'inizio del suo impegno politico da una serie ininterrotta di processi.
Vespa ha parlato con ognuno dei protagonisti della scena politica italiana. E di ognuno ci narra, con ritmo incalzante e ricchezza di dettagli, i colpi di genio e gli errori, gli amori e le debolezze, con quel gusto di raccontare che è la chiave del grande successo dei suoi libri.

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Cronologia

gennaio 1860 – novembre 2010

1860

16/1. Nel Regno di Sardegna si dimette il governo presieduto dal generale Alfonso La Marmora. Il sovrano Vittorio Emanuele II dà l’incarico di formare un nuovo esecutivo a Camillo Benso, conte di Cavour.
21/1. Nasce il terzo governo Cavour. Subito dopo, il re scioglie la Camera subalpina e indice elezioni politiche anticipate.
20/2. L’imperatore Francesco Giuseppe concede all’Austria una Costituzione maggiormente liberale.
12/3. In Emilia e in Toscana si tengono i plebisciti per l’annessione delle due regioni al Regno di Sardegna.
14/3. Il governo piemontese conclude con la Francia un accordo che prevede la cessione di Nizza e della Savoia in cambio del nullaosta francese alle annessioni del Regno di Sardegna nell’Italia centrale. L’annuncio delle cessioni territoriali provocherà i malumori dell’opposizione parlamentare e comprometterà ulteriormente i rapporti tra Cavour e Giuseppe Garibaldi, nativo di Nizza.
25/3. Nel Regno di Sardegna si svolgono le elezioni politiche, a cui partecipano anche le popolazioni delle regioni recentemente annesse. Le consultazioni assegnano una larga maggioranza allo schieramento governativo di Cavour.
4/4. A Palermo scoppia un’insurrezione popolare, prontamente soffocata dall’esercito borbonico.
22/4. Le popolazioni di Nizza e della Savoia si esprimono in un plebiscito a favore dell’annessione alla Francia.
6/5. A Quarto (Ge), Garibaldi s’imbarca sui piroscafi Piemonte e Lombardo con un contingente di circa 1000 volontari e parte alla volta della Sicilia per sostenere e organizzare le rivolte antiborboniche che stanno per scoppiare sull’isola. Inizia la spedizione dei Mille.
30/5. Le truppe garibaldine, rinforzate dagli insorti siciliani e da altri contingenti di volontari partiti dal Piemonte, conquistano Palermo dopo tre giorni di combattimenti.
6/6. Un accordo fra Garibaldi e le autorità borboniche sancisce la fine della sovranità di queste ultime sul capoluogo siciliano. Nel frattempo giunge a Palermo Giuseppe La Farina, inviato da Cavour per trattare la cessione della Sicilia al Regno di Sardegna.
11/6. Garibaldi sbarca a Marsala (Tp).
14/6. Garibaldi si dichiara dittatore della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele II, che chiama «re d’Italia», e procede a organizzare la rivolta siciliana, ordinando una leva di tutti gli uomini abili per creare un esercito di liberazione.
15/6. I garibaldini sconfiggono reparti borbonici a Calatafimi (Tp).
1/7. Nel vano tentativo di frenare i moti liberali filopiemontesi che stanno interessando tutta l’Italia meridionale, Francesco II di Borbone ripristina nel Regno delle Due Sicilie la Costituzione emanata nel 1848.
7/7. A Palermo, Garibaldi ordina l’arresto dell’inviato piemontese La Farina, accusandolo di complottare con i Borboni ai danni della popolazione siciliana.
20/7. In Sicilia riprendono le ostilità e le truppe garibaldine sconfiggono i borbonici a Milazzo (Me). Pochi giorni dopo, questi ultimi si ritirano dall’isola e Garibaldi ne assume il controllo pressoché totale.
4/8. A Bronte (Ct) scoppia una rivolta contadina contro i proprietari terrieri, duramente repressa dalle truppe garibaldine comandate da Nino Bixio, che giustiziano i capi dell’insurrezione.
18/8. Garibaldi, ignorando gli appelli di Cavour a non proseguire oltre la sua campagna, sbarca in Calabria e avanza rapidamente verso nord. L’esercito borbonico è ormai in rotta e il generale può sfruttare l’effetto delle numerose insurrezioni che esplodono al suo passaggio.
7/9. Garibaldi entra a Napoli in un tripudio di folla, senza incontrare alcuna resistenza, perché le truppe borboniche superstiti si sono ritirate verso nord e lo stesso sovrano Francesco II è fuggito con la corte reale a Gaeta.
11/9. L’esercito regolare piemontese, attestato in Romagna, varca il confine dello Stato pontificio e penetra in Umbria e nelle Marche.
18/9. L’esercito piemontese sconfigge le truppe pontificie a Castelfidardo (An) e occupa l’Umbria e le Marche. Pochi giorni dopo, Vittorio Emanuele II assume personalmente il comando dell’esercito e avanza verso la Campania per congiungersi con le truppe garibaldine.
2/10. Garibaldi sconfigge definitivamente l’esercito borbonico presso il fiume Volturno.
6/10. In Cina, la Seconda guerra dell’oppio si avvia alla conclusione con la conquista di Pechino da parte delle truppe della coalizione anglofrancese.
18/10. La Cina firma con Gran Bretagna, Francia e Russia la convenzione di Pechino, in base alla quale cede alle potenze europee ampi territori costieri su cui fondare colonie commerciali. Finisce la Seconda guerra dell’oppio.
21/10. Nel Regno delle Due Sicilie, un plebiscito sancisce l’annessione dei territori conquistati al Regno di Sardegna.
26/10. Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II a Teano (Ce) e lo saluta chiamandolo «re d’Italia».
4/11. Nelle Marche e in Umbria si svolgono i plebisciti che sanciscono l’annessione dei due territori al Regno di Sardegna.
6/11. Negli Stati Uniti d’America, Abraham Lincoln, noto per le sue posizioni antischiaviste, è eletto presidente grazie ai voti degli Stati industriali del Nord. Gli Stati del Sud, la cui economia agricola è basata sulla manodopera servile, rifiutano di riconoscere il risultato elettorale e mettono in discussione la propria appartenenza alla federazione.
7/11. A Napoli, Garibaldi trasferisce ufficialmente il governo dell’Italia meridionale a Vittorio Emanuele II.
20/12. La South Carolina è il primo Stato a dichiarare la secessione dagli Stati Uniti d’America.

1861

2/1. Muore il re di Prussia Federico Guglielmo IV. Gli succede il fratello con il nome di Guglielmo I.
27/1. Si tengono le prime elezioni politiche generali per la costituzione del Parlamento del Regno d’Italia, che vedono prevalere nettamente la destra moderata di Cavour.
8/2. Negli Stati Uniti d’America, i sette Stati che nelle settimane precedenti avevano dichiarato la secessione (South Carolina, Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana, Texas) formano gli Stati confederati d’America, con Jefferson Davis come presidente. Nei mesi successivi vi aderiranno anche Virginia, Tennessee, Arkansas e North Carolina.
15/2. La fortezza di Gaeta si arrende alle truppe piemontesi e garibaldine. Francesco II di Borbone fugge via nave a Roma, dove rimarrà in esilio.
18/2. A Torino si riunisce il primo Parlamento italiano.
27/2. A Varsavia, le truppe russe sparano sui dimostranti durante una manifestazione contro l’occupazione. In tutta la Polonia cresce il sentimento antirusso.
3/3. In Russia, lo zar Alessandro II abolisce la servitù della gleba.
4/3. Abraham Lincoln s’insedia alla Casa Bianca quale 16º presidente degli Stati Uniti d’America.
12/3. Si arrende la guarnigione borbonica di Messina, uno degli ultimi nuclei di resistenza antipiemontese organizzata nei territori dell’ex Regno delle Due Sicilie.
13/3. Il deputato Marco Minghetti presenta al Parlamento italiano un progetto di legge per il decentramento amministrativo delle istituzioni statali, che prevede la costituzione di regioni dotate di ampia autonomia.
17/3. Vittorio Emanuele II è proclamato re d’Italia.
23/3. Nasce il primo governo del Regno d’Italia, presieduto da Cavour.
12/4. Con il bombardamento di Fort Sumter (South Carolina) da parte delle truppe degli Stati confederati d’America ha inizio la guerra civile americana.
19/4. Il governo degli Stati Uniti (a cui ci si riferisce con il nome di Unione per distinguerlo dai secessionisti Stati confederati d’America) ordina il blocco delle coste degli Stati confederati per soffocarne l’economia.
9/5....

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Il cuore e la spada
  3. Premessa. A passo di carica
  4. I. Mazzini, Garibaldi, Cavour: diversi in amore, uniti da un sogno
  5. II. E l’Italia nacque tra alcove e battaglie
  6. III. Crispi, Giolitti, d’Annunzio: ambizione, ragione, follia
  7. IV. Perché l’Italia fu sedotta da Mussolini
  8. V. La gloria del Duce, l’isolamento di Gramsci
  9. VI. Gli amori di palazzo Venezia … e poi la tragedia di Salò
  10. VII. La Resistenza e il «sangue dei vinti»
  11. VIII. 1948: De Gasperi salva l’Italia, Togliatti rinuncia alla rivoluzione
  12. IX. Moro, Andreotti, Fanfani: l’Italia del centrosinistra
  13. X. Due cavalli di razza al palio della vita
  14. XI. Craxi, Berlinguer e i veleni con la Dc
  15. XII. Trionfo, crisi e caduta della Prima Repubblica
  16. XIII. La doppia morale di Tangentopoli
  17. XIV. Silvio e Romano diversi, anzi opposti
  18. XV. Il trionfo del Cavaliere, la vendetta del Professore
  19. XVI. Il breve ritorno di Prodi, la riscossa di Berlusconi
  20. XVII. Il Cavaliere tra Fini, Veronica e le trappole rosa
  21. XVIII. Il traumatico addio tra Berlusconi e Fini
  22. Cronologia
  23. Elezioni politiche italiane 1861–2008
  24. Volumi citati
  25. Indice dei nomi
  26. Copyright