I love shopping per il baby
eBook - ePub

I love shopping per il baby

  1. 350 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Informazioni su questo libro

Becky Bloomwood è più felice che mai. Lavoro e matrimonio vanno a gonfie vele e, soprattutto, è incinta! Tutto deve essere perfetto per la nascita del bambino. Non può certo mancargli una minuscola vestaglia Ralph Lauren, una culla con un sistema per il controllo della temperatura e un proiettore con ninnanna incorporato... Ma Becky non si perde d'animo: lo shopping la aiuta a superare le nausee mattutine. E poi ci sono gli appuntamenti con la dottoressa Venetia Carter, la ginecologa delle star, che prepara al parto tra massaggi thai e fiori di loto. E che soprattutto è l'affascinante, magrissima, supertrendy e supersingle ex fidanzata di suo marito...

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a I love shopping per il baby di Sophie Kinsella, Paola Frezza Pavese,Adriana Colombo in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2010
eBook ISBN
9788852014291

1

Okay, niente panico. Andrà tutto bene. Naturalmente.
Naturalmente.
«Le dispiace sollevare la maglietta, signora Brandon?» L’ecografista, una donna, mi guarda con rassicurante aria professionale. «Devo applicarle un po’ di gelatina sull’addome prima di iniziare l’ecografia.»
«Certo!» esclamo senza muovere un muscolo. «Il fatto è che… sono lievemente nervosa.»
Distesa su un letto del Chelsea & Westminster Hospital, mi sento in totale apprensione. Da un momento all’altro Luke e io vedremo sul monitor il nostro bambino per la prima volta da quando era un minuscolo grumo. Stento a crederci. Anzi, per la verità non sono ancora del tutto sicura di essere incinta. Tra diciannove settimane io, Becky Brandon, nata Bloomwood… sarò madre. Madre!
A proposito, Luke è mio marito. Siamo sposati da poco più di un anno e questo è al cento per cento un vero figlio del viaggio di nozze. Abbiamo visitato tutti i quattro angoli della terra per la luna di miele, ma io sono persuasa di averlo concepito in quello splendido resort nello Sri Lanka, l’Unawatuna, tutto orchidee, piante di bambù e panorami mozzafiato.
Unawatuna Brandon.
Ehm… non so come la prenderebbe la mamma.
«Mia moglie ha avuto un piccolo incidente nel primo periodo della gravidanza» spiega Luke dalla sua sedia accanto al lettino. «E quindi è un po’ in ansia.»
Mi stringe la mano a mo’ di incoraggiamento, e io stringo la sua. Il mio libro sulla gravidanza, Nove mesi della tua vita, sottolinea la necessità di far partecipare il proprio partner a ogni aspetto della gestazione per evitare che provi un senso di dolorosa esclusione. Così lo coinvolgo il più possibile. Ieri sera, per esempio, ci siamo messi a guardare insieme il mio nuovo DVD, Tonificare le braccia in gravidanza. All’improvviso, però, si è ricordato di una telefonata d’affari e si è perso gran parte del filmato, ma l’importante è che non si senta tagliato fuori.
«Ha avuto un incidente?» L’ecografista ha smesso di digitare sulla tastiera del computer.
«Sono caduta in montagna mentre cercavo mia sorella, perduta in una tormenta» spiego. «All’epoca non sapevo di essere incinta, e temo di aver fatto del male al bambino.»
«Capisco.» Mi lancia un’occhiata gentile. Ha i capelli brizzolati raccolti sulla nuca, trattenuti da una matita. «Sa, non ha idea della resistenza di questi piccolini. Comunque, sempre meglio controllare.»
Eccoci. Il momento che pavento da settimane. Mi affretto a sollevare la maglietta e abbasso gli occhi sul ventre che sta aumentando di volume.
«Le dispiace scostare le collane?» aggiunge. «Ne ha una bella collezione, direi!»
«Sono ciondoli speciali.» Li raccolgo rumorosamente. «Questo è un simbolo azteco della maternità, questo un cristallo della gestazione… poi c’è un campanellino per tranquillizzare il bambino… e una pietra del parto.»
«Pietra del parto?»
«La si preme in una zona precisa del palmo della mano e allevia le doglie» spiego. «I Maori la usano fin dall’antichità.»
L’ecografista inarca un sopracciglio e mi spreme sul ventre della gelatina trasparente. Con espressione seria appoggia la sonda a ultrasuoni sulla pelle, e all’istante compare sul monitor una sfocata immagine in bianco e nero.
Resto senza fiato.
Quello è il nostro bambino. Dentro di me. Lancio un’occhiata a Luke che fissa lo schermo ipnotizzato.
«Ecco gli atri ventricolari…» l’ecografista sposta la sonda «queste sono le spalle…» Indica lo schermo, e io ubbidiente lo fisso, anche se, in tutta onestà, le spalle non le vedo proprio, ma solo qualche linea curva.
«Ecco un braccio… una mano…» Si interrompe, aggrottando la fronte.
Cala il silenzio nella piccola camera. Avverto un’improvvisa morsa di terrore. Ecco perché è tanto seria. Il bambino ha una sola mano. Lo sapevo.
Una travolgente ondata di amore e di spirito di protezione cresce dentro di me. Sento le lacrime salire agli occhi. Non mi importa se nostro figlio ha una mano sola. Lo amerò comunque; anzi, di più. Luke e io lo porteremo in giro per il mondo perché riceva le migliori cure, finanzieremo la ricerca, e se qualcuno oserà fissare con curiosità mio figlio…
«E l’altra mano…» La voce dell’ecografista blocca i miei pensieri.
«L’altra mano?» Alzo lo sguardo, senza fiato. «Ha due mani?»
«Be’… sì.» L’ecografista sembra sorpresa dalla mia reazione. «Guardi, le vede qui.» Indica l’immagine e con mio stupore riesco a intravedere le piccole dita ossute. Dieci.
«Scusi» dico con voce soffocata, asciugandomi gli occhi con un fazzolettino «ma è un tale sollievo.»
«Da quel che vedo, sembra tutto a posto» continua lei, rassicurante. «Comunque, non si preoccupi; l’emotività in gravidanza è assolutamente normale. Tutti quegli ormoni scatenati a ruota libera.»
Ma insomma, la gente non fa che parlare degli ormoni. Come Luke, ieri sera, quando mi sono messa a piangere per quella pubblicità con il cucciolo. Gli ormoni non c’entrano affatto, io sono perfettamente normale, solo che quella pubblicità è davvero triste.
«Ecco fatto.» L’ecografista riprende a pestare sulla tastiera. Dalla stampante si srotola una sfilza di immagini in bianco e nero, che mi porge. Scruto la prima, dove si vede con chiarezza il profilo di una testa, con tanto di nasetto, bocca e tutto il resto.
«Ho eseguito ogni tipo di controllo.» Ruota sulla sedia. «Ora ho soltanto bisogno di sapere se volete conoscere il sesso del bambino.»
«No, grazie» risponde Luke con un sorriso. «Ne abbiamo parlato a lungo – vero, Becky? – ed entrambi siamo convinti che guasterebbe la magia della sorpresa.»
«Molto bene.» L’ecografista sorride a sua volta. «Se avete deciso così, non aggiungo nulla.»
Non aggiunge nulla? Allora significa che ha già visto il sesso. Potrebbe dircelo subito!
«Be’, non è che abbiamo proprio “deciso”, ti pare?» intervengo io. «Niente di definitivo.»
«Ma, per la verità sì, Becky.» Luke appare sbalordito. «Ricordi? Ne abbiamo parlato tutta la sera per poi concludere che preferivamo la sorpresa.»
«Ah, giusto.» Non riesco a togliere gli occhi dall’immagine sfocata del piccolo. «Ma potremmo avere la sorpresa adesso! Sarebbe lo stesso magnifico!»
Okay, forse non è del tutto vero. Ma possibile che lui non provi un disperato desiderio di sapere?
«È davvero quello che vuoi?» Un filo di delusione appare sul viso di Luke. «Preferisci scoprirlo subito?»
«Ma…» esito. «No, se tu preferisci di no.»
L’ultima cosa che desidero è fare arrabbiare Luke, incredibilmente dolce e affettuoso con me dall’inizio della gravidanza. Di recente ho avuto voglie di ogni genere, nelle più strane combinazioni. L’altro giorno, per esempio, all’improvviso ho avvertito lo strano desiderio di un ananas e di un cardigan rosa, e Luke mi ha accompagnato in macchina a comprarli.
Sta per dire qualcosa quando squilla il suo cellulare. Lo estrae in fretta dalla tasca, ma l’ecografista solleva la mano.
«Spiacente, ma non lo può usare qui dentro.»
«Giusto.» Luke aggrotta la fronte nel leggere sul display il nome di chi lo sta cercando. «È Iain. Meglio che lo richiami subito.»
Non ho bisogno di chiedere di quale Iain si tratti. È certamente Iain Wheeler, il boss della divisione marketing della Arcodas Corporation. Luke ha una società di pubbliche relazioni, la Brandon Communications, e l’Arcodas è il suo nuovo prestigioso cliente. Conquistarlo è stato un grosso colpo che ha fatto fare un notevole salto di qualità alla sua società, tanto che ha dovuto assumere altro personale e ora progetta di aprire un sacco di nuove filiali in tutta Europa.
Dunque, la Brandon Communications va alla grande, ma, come al solito, Luke è superimpegnato. Non l’ho mai visto tanto disponibile con nessun altro. Se telefona Iain Wheeler, lui invariabilmente lo richiama nel giro di cinque minuti, che sia occupato in un’altra riunione, stia cenando o anche in piena notte. Sostiene che l’industria dei servizi funziona così, la Arcodas è il suo megacliente, ed è per questo che paga.
Tutto quel che posso dire io è che se Iain Wheeler telefona mentre sono in travaglio, quel cellulare finisce dritto fuori dalla finestra.
«C’è un telefono fisso qui vicino?» chiede Luke all’ecografista. «Becky, ti dispiace se io…»
«Tranquillo.» Gli faccio un cenno con la mano.
«Le mostro la strada» dice lei, alzandosi. «Torno tra un momento, signora Brandon.»
I due scompaiono oltre la porta, che si chiude rumorosamente.
Sono sola. Il computer è ancora acceso. La sonda a ultrasuoni è appoggiata accanto al monitor.
Potrei allungare la mano e…
No, non fare la stupida. Non so nemmeno usarlo, l’ecografo, e, inoltre, rovinerei la magia della sorpresa. Se Luke vuole aspettare, aspetteremo.
Cambio posizione sul lettino e mi guardo le unghie. Sono capace di aspettare. Certo che lo sono. Posso facilmente…
Oddio, no, non posso. Non fino a dicembre. È lì, proprio di fronte a me, e non c’è nessuno in giro…
Darò soltanto una leggera sbirciata, e a Luke non dirò niente. Avremo comunque la magia della sorpresa al momento del parto… tranne che per me non sarà proprio una sorpresa.
Mi sporgo per afferrare la sonda. Applico il gel sulla pancia, e subito ricompare l’immagine sfocata sullo schermo. Molto più facile di quanto pensassi! Forse dovrei fare l’ecografista. È evidente che ho un talento innato per…
Ecco la testa. Wow, enorme! E quel pezzetto deve essere…
La mano si blocca e trattengo il fiato. L’ho visto. Ho visto il sesso del nostro bambino!
È un maschio!
L’immagine non è buona quanto quella dell’ecografista, eppure è impossibile sbagliare. Luke e io avremo un figlio maschio!
«Ciao» dico forte rivolta al monitor, la voce rotta dalla commozione. «Ciao, figlio!»
E ora non riesco a trattenere le lacrime. Avremo uno splendido maschietto. Lo vestirò con deliziosi jeans, gli comprerò un’automobilina a pedali, Luke potrà giocare a cricket con lui, e potremo chiamarlo…
Oddio, come lo chiamiamo?
Mi chiedo se a Luke piaccia Birkin, così potrei comprargli una Birkin come borsa portapannolini.
Birkin Brando...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. I love shopping per il baby
  4. Ringraziamenti
  5. Capitolo 1
  6. Capitolo 2
  7. Capitolo 3
  8. Capitolo 4
  9. Capitolo 5
  10. Capitolo 6
  11. Capitolo 7
  12. Capitolo 8
  13. Capitolo 9
  14. Capitolo 10
  15. Capitolo 11
  16. Capitolo 12
  17. Capitolo 13
  18. Capitolo 14
  19. Capitolo 15
  20. Capitolo 16
  21. Capitolo 17
  22. Capitolo 18
  23. Capitolo 19
  24. Capitolo 20
  25. Capitolo 21
  26. Capitolo 22
  27. Copyright