
- 224 pagine
- Italian
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eBook - ePub
Miss Marple e i tredici problemi
Informazioni su questo libro
"Miss Marple" afferma Agatha Christie nella sua autobiografia "si intrufolò così silenziosamente nella mia vita che quasi non mi accorsi del suo arrivo. Scrissi una serie di racconti per una rivista, immaginando che in un villaggio sei persone si riunissero per raccontare qualche caso rimasto insoluto." Sono appunto i "tredici problemi" che Miss Marple e i suoi amici affrontano in queste storie, le prime di cui è protagonista l'anziana signorina dai capelli candidi, dal volto roseo e dagli occhi azzurri e innocenti, che risolve i casi più complicati di ricatto, furto, omicidio con la stessa apparente naturalezza con cui sferruzza a maglia, pota una siepe del suo giardino, sorseggia una buona tazza di tè.
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Informazioni
Print ISBN
9788804519201eBook ISBN
9788852014826Morte per annegamento
Sir Henry Clithering, ex commissario capo di Scotland Yard, era ospite dei suoi amici Bantry nella residenza di loro proprietà, vicino al piccolo villaggio di St Mary Mead.
La mattina di sabato, quando scese per la prima colazione alla piacevole ora delle dieci e un quarto, per un filo non si scontrò con la padrona di casa sulla soglia della saletta. La signora Bantry, infatti, ne stava uscendo di corsa in un evidente stato di turbamento e agitazione.
Il colonnello Bantry era seduto a tavola, con la faccia sanguigna più accesa che mai.
«Buongiorno, Clithering» disse. «Bella giornata. Accomodatevi e mangiate.»
Sir Henry obbedì. Mentre l’ospite si accingeva ad attaccare un piatto di rognoni e pancetta, il colonnello annunciò:
«Dolly è un po’ scombussolata stamattina.»
«Sì… ehm… l’ho notato» azzardò timidamente Sir Henry.
Era piuttosto strano. La signora Bantry aveva un’indole placida, poco incline a lasciarsi sopraffare dalle emozioni. Per quanto gli risultava, soltanto il giardinaggio aveva il potere di scuoterla.
«Già» disse il colonnello Bantry. «L’ha scombussolata una notizia che abbiamo ricevuto poco fa. Una ragazza del villaggio… la figlia di Emmott… Emmott che gestisce il Blue Boar.»
«Oh, sì, infatti.»
«Già… già» ruminò il colonnello Bantry. «Una graziosa fanciulla. Si è messa nei guai. La solita storia. Dolly e io abbiamo litigato per questo. Idiota da parte mia. Le donne non intendono la voce della ragione. Dolly è partita con la lancia in resta per difendere la giovane… le ragazze, si sa… gli uomini sono dei bruti… e tutto il resto della solfa fino in fondo. Ma oggigiorno non è più come una volta. Le ragazze sanno benissimo quello che fanno. L’uomo che ne seduce una non è necessariamente un mascalzone. Un buon cinquanta per cento non lo è. A me, il giovane Sandford non dispiace affatto. Mi è sembrato uno stupidotto, più che un dongiovanni.»
«Sandford è l’uomo che ha messo la ragazza nei guai?»
«Così pare. Non che io abbondi di informazioni» aggiunse con prudenza il colonnello. «Sono chiacchiere e pettegolezzi. Conoscete il posto! Ripeto che personalmente non so nulla. E non faccio come Dolly… che balza subito alle conclusioni e scaglia accuse. Maledizione, non bisognerebbe parlare avventatamente… quando c’è in ballo un’inchiesta e tutto il resto.»
«Un’inchiesta?»
Il colonnello Bantry spalancò gli occhi.
«Ma sì, non ve l’ho detto? La ragazza è annegata. Per questo si fa tanto baccano.»
«Brutto affare!» commentò Sir Henry.
«Proprio così. Mi disturba pensarci. Povera piccola! Suo padre è un uomo senza cuore, a quanto si dice. Probabilmente lei non si è sentita di affrontare la tempesta.»Tacque un momento. «Ecco perché Dolly è scombussolata.»
«Dove è annegata?»
«Nel fiume. Sotto il mulino la corrente è impetuosa. Ci sono un ponte e un sentiero. I più ritengono che si sia buttata giù da quel ponte. Anche la sola idea mi riesce intollerabile.»
E, spiegando rumorosamente il giornale, il colonnello Bantry si accinse a scacciare i problemi penosi facendosi invadere la mente dalle ultime iniquità del governo.
Sir Henry provava un blando interesse per la tragedia del villaggio. Terminata la colazione, si sistemò in una comoda poltrona sul prato, si tirò il cappello sugli occhi e contemplò la vita da un angolo molto distensivo.
Alle undici e mezzo una cameriera arrivò con passi leggeri attraversando il prato.
«Scusate, signore, c’è di là Miss Marple che desidera vedervi.»
«Miss Marple?»
Sir Henry saltò su riaggiustandosi il cappello. Era sorpreso. Ricordava benissimo Miss Marple e la sua dolce amabilità di vecchia fanciulla, il suo stupefacente intuito. Ricordava una dozzina di casi rimasti praticamente insoluti… e dei quali la tipica “zitella del villaggio” aveva infallibilmente trovato la soluzione. Sir Henry nutriva un grande rispetto per Miss Marple. Non capiva, però, come mai lei volesse vederlo.
Miss Marple era seduta in salotto, impettita come sempre, con accanto un cestino della spesa vivacemente colorato, di stile esotico. Aveva le guance rosse e sembrava turbata.
«Sir Henry… sono così contenta. È una tale fortuna potervi parlare! Ho saputo per caso che eravate qui… spero che mi perdonerete…»
«È un piacere per me» replicò Sir Henry, stringendole la mano. «Purtroppo la signora Bantry è uscita.»
«Sì» disse Miss Marple. «L’ho vista discorrere con Footit, il macellaio, passando. Henry Footit è stato investito… cioè, il suo cane. Un fox terrier col pelo liscio, ben pasciuto e attaccabrighe, come se ne notano spesso nelle macellerie.»
«È vero» assentì con cortesia Sir Henry.
«Ho preferito venire mentre lei non c’era» continuò Miss Marple. «Desideravo parlare con voi… del triste avvenimento.»
«Henry Footit?» si meravigliò Sir Henry.
Miss Marple gli lanciò un’occhiata di rimprovero.
«No, no. Rose Emmott, naturalmente. Avete saputo?»
Sir Henry annuì.
«Bantry mi ha informato. Molto triste davvero.»
Non si raccapezzava. Perché mai Miss Marple voleva parlargli di Rose Emmott?
Miss Marple si rimise seduta. Sedette anche Sir Henry. Quando riprese a parlare, l’anziana signorina aveva cambiato modi. Era solenne, e addirittura un po’ altera.
«Forse ricorderete, Sir Henry, che in alcune occasioni abbiamo fatto un gioco molto divertente. Si proponevano dei casi misteriosi e insoluti e si cercava di risolverli. Voi foste tanto gentile a dire che io… non me la cavavo troppo male.»
«Ci avevate battuti tutti quanti» assentì con calore Sir Henry. «Vi siete rivelata un genio nello scoprire la verità. E mi ricordo che citavate casi analoghi accaduti nel villaggio, traendone gli indizi per seguire la pista giusta.»
Sorrideva parlando, ma Miss Marple non sorrise. Restò molto seria.
«Le vostre parole di allora mi hanno dato il coraggio di venire oggi da voi. Mi illudo che se vi dico una cosa… per lo meno non riderete di me.»
All’improvviso lui si rese conto della terribile serietà della sua interlocutrice.
«No, non riderò di certo» assicurò in tono gentile.
«Sir Henry… la ragazza… Rose Emmott… non è annegata. È stata assassinata… e io so chi l’ha uccisa.»
Sir Henry rimase senza parole. Miss Marple aveva parlato in tono sommesso, per nulla eccitato. Con l’identico tono avrebbe potuto proferire una qualsiasi banalità.
«La vostra asserzione è estremamente grave» le disse, appena recuperò il fiato.
Lei fece due o tre cenni d’assenso.
«Lo so… lo so… per questo sono venuta da voi.»
«Ma cara signorina, io non sono la persona indicata. Non esercito più una carica pubblica. Se siete a conoscenza di un fatto del genere, dovete rivolgervi alla polizia.»
«Non posso» dichiarò Miss Marple.
«Perché non potete?»
«Perché… in realtà non sono a conoscenza del fatto, per citare la vostra espressione.»
«È soltanto una vostra illazione, allora?»
«Chiamatela così, se vi piace, ma siete fuori strada. Io so. Mi trovo nella condizione di sapere. Ma se comunicassi all’ispettore Drewitt le ragioni per cui so… be’, ci farebbe su una bella risata. E francamente non gli darei tutti i torti. È molto difficile da capire quella che potremmo definire una conoscenza specialistica.»
«Spiegatevi meglio» la pregò Sir Henry.
Miss Marple abbozzò un sorrisetto.
«Se vi dicessi che so per via di un tale che si chiamava Peasegood, e che lasciò delle rape anziché delle carote quando arrivò con un carro e vendette vari ortaggi a mia nipote parecchi anni fa…»
Fece una pausa significativa.
«Uno scambio di merce» mormorò Sir Henry. «In altre parole, il vostro giudizio si ispira ai fatti accaduti in un caso analogo.»
«Conosco l’animo umano» disse Miss Marple. «Non si può non conoscerlo dopo aver vissuto per anni in un villaggio. Il punto principale è: mi credete o non mi credete?»
Lo guardò diritto negli occhi. Il rossore era ancora più intenso sulle sue guance, mentre lo sguardo s’incrociava senza vacillare con quello di Sir Henry.
L’ex commissario capo di Scotland Yard possedeva una vasta esperienza della vita. Era abituato a decidere senza tergiversare. Per quanto assurda e fantastica potesse sembrare l’affermazione di Miss Marple, egli sapeva fin dall’inizio che non l’avrebbe respinta.
«Vi credo, Miss Marple. Ma non vedo proprio che cosa potrei fare, né perché siete venuta da me.»
«Ci ho pensato e ripensato» disse Miss Marple. «Ripeto che sarebbe stato inutile andare alla polizia senza presentare dei fatti. E io non li ho, i fatti. Vi chiedo di interessarvi della faccenda… e sono sicura che l’ispettore Drewitt ne sarà oltremodo lusingato. Se poi gli sviluppi dovessero portarci lontano, è chiaro che il colonnello Melchett, il capo della polizia della contea, sarebbe un pezzo di cera nelle vostre mani.»
Tacque, trepidante.
«E in base a quali dati dovrei lavorare?»
«Ecco» disse Miss Marple. «Scriverò un nome… il nome… su un pezzo di carta, e ve lo consegnerò. Se nel corso delle indagini stabilirete che… la persona… non è assolutamente implicata… ebbene, avrò preso un grosso granchio.» Fece una pausa, poi aggiunse con un brivido: «Sarebbe spaventoso… troppo spaventoso… se una persona innocente finisse sulla forca».
«Che cosa mai…» urlò allibito Sir Henry.
L’anziana signorina girò il viso angosciato...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Miss Marple e i tredici problemi
- Il Club del Martedì Sera
- Il tempio di Astarte
- Lingotti d’oro
- Sangue sul lastricato
- Movente contro occasione
- L’impronta del pollice di san Pietro
- Il geranio azzurro
- La dama di compagnia
- I quattro indiziati
- Una tragedia natalizia
- L’erba della morte
- Un incidente al bungalow
- Morte per annegamento
- Copyright