Le prime luci del mattino
eBook - ePub

Le prime luci del mattino

  1. 252 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Le prime luci del mattino

Informazioni su questo libro

Elena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione né curiosità. Suo marito è diventato ormai come un fratello. Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua vita: la scuola da fare, l'università, l'uomo da sposare... perfino il colore del divano. È diventata moglie prima di diventare donna. Finché un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione e il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione. Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile. Forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2011
Print ISBN
9788804613893
eBook ISBN
9788852020995

1º aprile

È tutto così nuovo, eppure è come se lo attendessi da tanto. Aspettavo da sempre un uomo così, una passione così.
A volte, mentre vado a casa sua, il desiderio di lui cresce così tanto passo dopo passo che quando arrivo davanti alla sua porta sono già bagnata. Mi succede anche durante il giorno quando penso a lui. Non sono mai stata così. A volte con Paolo mi faceva perfino male, perché non mi eccitavo. Ho addirittura pensato di avere dei problemi, al punto di superare l’imbarazzo e chiedere alla mia ginecologa un lubrificante. Lei mi ha risposto che non avevo disfunzioni, ma mi ha dato comunque una crema.
Con lui non mi riconosco. Sono un’altra donna e questa donna inizia a piacermi.
Non ho paura di nulla, tra le sue braccia mi sento protetta dal mondo e sento che nulla di male mi può accadere. Non importa che sia vero o no. La sensazione che provo è questa e mi piace. Forse mi sentivo così da bambina, in braccio a mio padre.

3 aprile

Oggi avevo voglia di giocare con lui. Non potevo aspettare. Gli ho mandato un messaggio e ci siamo organizzati per vederci prima di cena, verso le sette e mezzo. Quando sono arrivata a casa sua non mi ha lasciato nemmeno il tempo di entrare. Dopo un secondo avevo la sua bocca e le sue mani ovunque. Mi piace sentire che è eccitato, sapere che dopo poco sarà mio.
Provavo a immaginare come sarebbe stata questa volta. Con lui ho capito che non posso mai intuirlo prima. Non so mai dove mi porterà.
Mi ha chiesto di sedermi sul tavolo. Mi ha baciata e mi ha spogliata. Quando ero completamente nuda, mi ha fatto sdraiare al centro. Ha aperto un cassetto e ha preso dei nastri neri. Mi ha legato un polso, l’altro, poi le caviglie e ha annodato le quattro estremità dei nastri alle gambe del tavolo. Non ero mai stata legata. Avevo paura, ma ero anche eccitata e curiosa. Poi, in piedi accanto a me, si è versato un bicchiere di vino. Ne ha bevuto un sorso e me lo ha passato a piccole gocce dalla sua bocca. Ha posato il bicchiere e si è dedicato a me. Ha iniziato a fare una cosa che adoro: mi ha sfiorato tutto il corpo con una mano senza mai toccarmi. Sentivo solo il calore sulla pelle. Mi piaceva quell’invisibile carezza e mi sono eccitata nell’attesa di quel che sarebbe accaduto. Ha preso una piuma e ha iniziato a solleticarmi. Me la passava sulle gambe, sulla pancia, sul collo, sui seni. Era piacevole, mi guardava e mi sfiorava. Il gioco è durato qualche minuto, finché ha iniziato a fare la stessa cosa con le dita. Mi faceva il solletico. Ridevo, non riuscivo a non farlo. Cercavo di trattenermi perché avevo vergogna a lasciarmi andare. Ero nuda, legata e immobilizzata davanti a lui e mi vergognavo di ridere. Avevo perso il controllo e questo mi imbarazzava, mi metteva a disagio più della mia nudità.
Ma lui non si fermava e io non sapevo più come frenare quelle risate che riuscivo sempre meno a controllare. Con le dita mi ha toccato i fianchi, è risalito dalle anche alle ascelle, poi è passato alle gambe. Quando ha iniziato con la pianta dei piedi, ho avuto un sussulto. Non ce la facevo più e sono esplosa. Ridevo in maniera irrefrenabile, cercando di liberarmi e dimenando quel poco che potevo braccia e gambe. I polmoni gonfi si svuotavano in risate e gridavo senza più controllo. Ha iniziato a fare pressione con le dita sotto le ascelle. Non riuscivo più nemmeno a respirare, perché non potevo smettere di ridere. Ho pensato di morire.
Improvvisamente lui si è fermato. Ho recuperato un po’ di fiato per supplicarlo di smettere. Mentre lo supplicavo ha iniziato di nuovo. Quando arrivava al punto in cui mi sembrava di soffocare, si fermava. Prendeva dell’altro vino e me lo passava nuovamente in bocca. Ero elettrica, come dopo una lunga corsa. Mi sentivo accesa, come se tutte le mie cellule si fossero risvegliate. Ero lucida, sveglia, piena di forze. Ho deglutito il vino. Ha ricominciato a farmi il solletico sotto le ascelle. Non potevo dirgli di smettere perché ridevo così forte da non riuscire a parlare. A un certo punto ha smesso di farmi il solletico e ha iniziato a simularlo. Ridevo ugualmente, ormai avevo perso ogni forma di controllo sulle mie reazioni.
Non so per quanto tempo siamo andati avanti così. Mi girava la testa, ero esausta. Ogni volta che smetteva, ero travolta da una sensazione di benessere. Ansimavo, prendevo fiato ed ero stranamente felice, come ubriaca. A quel punto ha iniziato a toccarmi il clitoride con un dito, in pochi secondi ho cominciato a tremare sempre più forte e sono esplosa in un orgasmo fortissimo e intenso. È durato un’eternità. Non ho nemmeno capito se erano più di uno o se era sempre lo stesso che non finiva mai.
Sono rimasta immobile sul tavolo a occhi chiusi, seguendo il piacere fino a dove potevo. Ho sentito che mi slegava. Sono rimasta nella stessa posizione, non riuscivo a muovermi. Mi ha presa in braccio e mi ha portata a letto. Siamo stati sotto le coperte, abbracciati. Mi dava piccoli baci sulla fronte, sugli occhi e mi accarezzava. Ero spossata, stravolta dal senso di liberazione.
Ancora adesso, mentre scrivo, sento l’eco dei brividi e dell’elettricità che ho provato.
La mia vita stava lasciando spazio all’imprevisto. Non ero più ossessionata dalla necessità di tenere tutto sotto controllo. All’inizio questo mi ha causato anche delle piccole disavventure: ho fatto esplodere una caffettiera perché avevo dimenticato l’acqua, ho perso il telefono aziendale due volte in un mese e se non ci fosse stato Paolo sarei rimasta fuori casa perché le mie chiavi sono cadute in una grata. Ora sorrido nel rivedere quei miei piccoli cambiamenti in atto.
Un pomeriggio, mentre stavo andando a fare la spesa, ho sentito chiamare il mio nome. Mi sono voltata e su una panchina ho visto il fratello di Paolo. Mi sono avvicinata.
«Dove vai così di corsa?» mi ha chiesto.
«Sto andando a fare la spesa, ma non sono di fretta.»
«Siediti, fammi compagnia un secondo.»
Mi sono seduta. «E tu che ci fai da solo su una panchina di sabato pomeriggio?»
«Niente, mi guardo attorno e penso.»
Ha fatto un lungo tiro e io ho capito che non era una sigaretta.
«Vuoi?» mi ha chiesto porgendomela.
«No, grazie.»
«Dài, fai un tiro.»
«Potrei morire.»
«L’ho fatta leggera…»
L’ho presa e ho fatto un tiro piccolo.
«Fanne un altro, mica muori. A una come te possono solo fare bene un paio di tiri.»
Ne ho fatto un altro.
«Hai cambiato qualcosa? Mi sembri più bella.»
«Grazie, mi sembra di essere sempre uguale.»
Ha sorriso. «Non ti preoccupare, non ti chiederò perché.»
Ho sentito un calore in faccia, ma ho subito cambiato discorso. «Come sta tua madre?»
«Come sempre… rivolta al passato. E quell’allegrone di mio fratello invece? Di cosa si lamenta ultimamente?»
«Sta bene…»
«A volte mi pento di avergli detto che non doveva farti scappare. Non avrei dovuto odiarti tanto.»
«Questa non la sapevo.»
«Purtroppo sì. Quando ti vedo mi vengono i sensi di colpa.»
«Ma io con tuo fratello sto bene.»
«Sì, certo…»
«Non mi credi?»
«Mi sono sempre chiesto perché una come te sta con uno come mio fratello.»
«Cosa vuol dire “una come me”? Perché, come sono?»
Mi ha guardata in un modo che se non fosse il fratello di mio marito avrei pensato che stesse flirtando. Non so se fosse per i due tiri di canna, ma per la prima volta mi sono accorta che Simone è un uomo affascinante.
«Tu proprio non riesci a credere che si possa stare bene con una persona, vero?» Ha fatto un’espressione che non sono riuscita a decifrare. «Non hai mai voglia di stare seriamente con una donna?» gli ho chiesto per cambiare discorso.
«Per adesso no.»
«Ma il sesso senza un rapporto dopo un po’ non ti stanca?»
«È sempre meglio di un rapporto senza sesso.» Ha sorriso della sua battuta e ha fatto un altro tiro. Poi ha aggiunto: «La verità è che mi sono rotto che ogni donna con cui sto cerchi di cambiarmi perché mi vuole simile all’idea di uomo che ha in testa».
«Cambiare non significa peggiorare.»
«Io però non ho mai sentito la necessità di cambiare loro. A me le persone vanno bene così.»
«Certo, per come vivi tu i rapporti…»
«Cosa vuoi dire?»
«Tu non senti la necessità di cambiare l’altra persona non perché la rispetti, ma per lo stesso motivo per cui nessuno vuole ridipingere o cambiare l’arredamento di una stanza d’albergo. Tanto non vivi lì, dopo qualche giorno torni a casa tua.»
Mi ha guardata dritto negli occhi, con uno sguardo arreso. «Scacco al re. Vedi che ti fa bene fumare? Non sei mai stata così sagace.»
Siamo scoppiati a ridere. Mi girava un po’ la testa. Prima di alzarmi per andare, l’ho guardato un secondo in silenzio.
«Non preoccuparti, non lo dico a mio fratello che hai fumato.»

7 aprile

Ieri sera, dopo aver scritto nel diario, sono andata a letto e prima di addormentarmi ho pianto. Non so esattamente per quale motivo. Nell’ultimo periodo mi è capitato spesso di piangere e di cercarne il perché. Paolo non si è accorto...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Le prime luci del mattino
  4. 3 gennaio
  5. 15 gennaio
  6. 19 gennaio
  7. 28 gennaio
  8. 29 gennaio
  9. 30 gennaio
  10. 2 febbraio
  11. 3 febbraio
  12. 5 febbraio
  13. 6 febbraio
  14. 9 febbraio
  15. 10 febbraio
  16. 16 febbraio
  17. 17 febbraio
  18. 23 febbraio
  19. 27 febbraio
  20. 3 marzo
  21. 10 marzo
  22. 13 marzo
  23. 18 marzo
  24. 21 marzo
  25. 22 marzo
  26. 23 marzo
  27. 24 marzo
  28. 27 marzo
  29. 31 marzo
  30. 1º aprile
  31. 3 aprile
  32. 7 aprile
  33. 10 aprile
  34. 13 aprile
  35. 14 aprile
  36. 18 aprile
  37. 22 aprile
  38. 25 aprile
  39. 26 aprile
  40. 27 aprile
  41. 8 maggio
  42. 13 maggio
  43. 15 maggio
  44. 17 maggio
  45. 23 maggio
  46. 28 maggio
  47. 31 maggio
  48. 3 giugno
  49. 7 giugno
  50. 10 giugno
  51. 14 giugno
  52. 17 giugno
  53. 25 giugno
  54. 27 giugno
  55. 27 giugno
  56. 1º luglio
  57. 4 luglio
  58. 6 luglio
  59. 10 luglio
  60. 13 luglio
  61. 17 luglio
  62. 18 luglio, ore 3 del mattino
  63. 18 luglio, ore 14
  64. 19 luglio
  65. 29 luglio
  66. 8 agosto
  67. 10 agosto
  68. 11 agosto
  69. 20 ottobre
  70. 22 aprile
  71. 28 marzo
  72. Copyright