
- 324 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Morte nel pomeriggio
Informazioni su questo libro
La vita del torero, l'istante in cui uomo e toro diventano una cosa sola di fronte alla morte che può colpire l'uno o l'altro dei contendenti. Il mondo della corrida e dei suoi protagonisti in un libro che in un crescendo lento e sottile fa rivivere tutte le emozioni dei momenti frenetici e delle tensioni concitate della tauromachia.
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Informazioni
Glossario illustrativo
di certe parole, termini e frasi usati nella corrida
ABANICO aperto come un ventaglio.
ABANO un toro che esce con vigliaccheria rifiutandosi di caricare, ma capace di migliorare dopo le ferite.
ABIERTO DE CUERNA dalle corna ampie.
ABRIR EL TORO riportare il toro nell’arena dalla barrera.
ABURRIMIENTO noia, la sensazione predominante davanti a una cattiva corrida. Può essere un po’ alleviata con birra fresca. Se la birra non è molto fresca l’aburrimiento cresce.
ACERO l’acciaio. Parola comune per indicare la spada.
ACOMETIDA la carica del toro.
ACORNEAR incornare.
ACOSAR parte della prova dei tori giovani nell’allevamento. Il cavaliere separa il toro giovane o vitello dalla mandria, e lo insegue finché, messo alle strette, carichi.
ACOSON quando il torero è inseguito da vicino dal toro.
ACOSTARSE tendenza del toro a caricare il torero da una parte o dall’altra. Se il toro gli taglia la strada da una parte il torero deve dargli strada da quella parte, altrimenti vien preso.
ACHUCHÓN il toro che passando urta l’uomo.
ADENTRO la parte dell’arena tra il toro e la barrera.
ADORNO qualunque teatralismo inutile o fiorito eseguito dal torero per mostrare il suo dominio sul toro. Posson essere di buono o di cattivo gusto e vanno dall’inginocchiarsi voltando le spalle all’animale all’appendere il cappello di paglia di uno spettatore sul corno del toro. Il peggior adorno che ho visto, fu eseguito da Antonio Marquez che morsicò il corno del toro. Il più bello fu eseguito da Rafael El Gallo che piazzò quattro paia di banderillas nel toro e poi con molto garbo, nelle pause concesse al toro per farlo riposare durante il lavoro con la muleta, estrasse le banderillas una per volta.
AFICIÓN amore delle corride. Significa anche la massa del pubblico dell’arena, ma di solito è usato in questo senso generico per designare la parte più intelligente del pubblico.
AFICIONADO uno che s’intende di corride in genere e in particolare e le prende tuttora a cuore.
AFUEROS la parte dell’arena fra il toro e il centro dell’arena.
AGUANTAR metodo di uccidere il toro con la spada e la muleta nel quale, se il toro carica inaspettatamente mentre il matador si profila e arrotola la muleta, il matador lo aspetta fermo, lo fa passare con la muleta tenuta bassa nella sinistra mentre con la destra immerge la spada. Nove volte su dieci, ho visto riuscir male questa forma d’uccisione perché il matador non aspetta che il toro si avvicini abbastanza da piazzar bene la spada, e infila la spada nel collo, il che si può fare praticamente senza pericolo.
AGUJA agujas o aghi è uno dei modi di designare le corna del toro. Significa anche la sommità delle costole oltre le scapole.
AHONDAR EL ESTOQUE spingere la spada dopo che è stata piantata. Spesso questo vien fatto dal portaspada quando il toro è vicino alla barrera, se il matador si rivela incapace di uccidere il toro. A volte è compiuto dai banderilleros che gettano una cappa sulla spada e vi si appoggiano.
AHORMAR LA CABEZA mettere la testa del toro in posizione giusta per ucciderlo. Il matador dovrebbe farlo col lavoro della muleta. Fa abbassare la testa con passaggi in basso e la fa alzare con passaggi in alto, ma a volte qualche passaggio alto fa abbassare una testa tenuta troppo alta costringendo il toro a tendere il collo così in alto da stancarsi. Se il matador non riesce a far alzare la testa, lo fa di solito un banderillero sbattendo in alto la cappa. Che il matador abbia molto o poco da regolare dipende da come il toro è stato trattato dai picadores e sono state piazzate le banderillas.
AIRE il vento; il peggior nemico del torero. Cappe e muletas vengono bagnate e strascicate nella sabbia per renderle più maneggevoli nel vento. Non si può renderle più pesanti di quanto è già naturalmente il panno per non stancare troppo il polso del torero, e se c’è molto vento l’uomo non riesce a reggerle. La cappa o la muleta può da un momento all’altro venir soffiata via e l’uomo trovarsi il toro addosso. In ogni combattimento c’è una parte dell’arena in cui il vento è meno forte, e il torero dovrebbe trovare questo punto riparato e fare lì tutto il lavoro con cappa e muleta, se il toro si lascia lavorare in quella parte dell’arena.
AL ALIMÓN un passaggio molto stupido in cui due uomini tengono ciascuno un’estremità della cappa e il toro passa in mezzo a loro sotto la cappa. Non c’è alcun pericolo in questo passaggio e lo si vede praticare in Francia o dove il pubblico sia molto ingenuo.
ALEGRAR AL TORO destare l’attenzione del toro quando diventa torpido.
ALEGRIA giovialità nella corrida; un garbato, pittoresco stile sivigliano contrapposto a quello classico, tragico, della scuola di Ronda.
ALGUACIL un funzionario a cavallo agli ordini del presidente, che cavalca alla testa dei toreri nell’entrata o paseo e indossa un costume dell’epoca di Filippo II, riceve la chiave del toril dal presidente e durante la corrida trasmette gli ordini del presidente a chi è impegnato nella corrida. Questi ordini di solito vengono dati attraverso un tubo telefonico che collega il palco del presidente col corridoio tra l’arena e i posti. Di solito ci sono due alguaciles in ogni corrida.
ALTERNATIVA è l’investitura ufficiale di un matador novizio, o matador de novillos, a matador de toros. Consiste nella rinuncia, da parte del matador più anziano del combattimento, al suo diritto di uccidere il primo toro, e nell’esprimere questa rinuncia presentando muleta e spada al torero che per la prima volta si alterna ai matadores de toros nell’uccisione. La cerimonia ha luogo quando la tromba suona per la morte del primo toro. L’uomo da iniziare come matador esce con una cappa da combattimento sul braccio per incontrare il matador più anziano che gli porge spada e muleta e riceve la cappa. Si stringono la mano e il nuovo matador uccide il primo toro. Al secondo toro restituisce spada e muleta al suo padrino che allora uccide l’animale. Dopo si alternano nel solito modo, e il quarto toro viene ucciso dal più anziano, il quinto da quello che segue in anzianità, e il nuovo matador uccide l’ultimo animale. Quando ha preso l’alternativa in Spagna, la sua posizione di matador ufficiale è valida in tutte le arene della penisola eccetto Madrid. Alla prima comparsa a Madrid dopo un’alternativa provinciale la cerimonia deve essere ripetuta. Le alternativas concesse nel Messico e in Sud America non sono riconosciute in Spagna finché non vengano confermate nelle province e a Madrid.
ALTO un pase por alto è un passaggio in cui il toro passa sotto la muleta.
ALTO (en todo lo) un colpo di spada o estocada piazzato a dovere in alto tra le scapole.
AMBOS entrambe; ambos manos, entrambe le mani.
AMOR PROPRIO amour propre, dignità, cosa rara nei toreri moderni, specialmente dopo la prima stagione di successo o quando hanno davanti a sé cinquanta o sessanta contratti.
ANDA avanti! Lo si ode gridare spesso ai picadores riluttanti ad avvicinare il toro.
ANDANADA i posti alti a buon mercato nella parte soleggiata dell’arena, che corrispondono in posizione ai palchi sul lato ombreggiato.
ANILLO l’arena dei tori. Anche la base del corno da cui si può conoscere l’età del toro. Il primo anello significa tre anni. Poi c’è un anello ogni anno.
ANOJO un toro d’un anno.
APARTADO il sorteggio dei tori, di solito a mezzogiorno, prima del combattimento; che avviene separandoli e mettendoli nei recinti nell’ordine in cui si è deciso che devono venir combattuti.
APLOMADO lo stato di pesantezza o torpore in cui si trova spesso il toro verso la fine del combattimento.
APODERADO rappresentante o impresario di torero. Diversamente dall’impresario dei pugili prendono di rado più del cinque per cento per ogni combattimento firmato per il loro matador.
APODO il soprannome professionale di un torero.
APROVECHAR approfittare del buon toro estratto dal matador. Il peggio che può fare un matador è di non ricavare da un toro facile e coraggioso tutto il possibile per fare un’esecuzione brillante. Gli capitano molti più tori difficili che facili, e se non aprovecha dei tori buoni per fare tutto quello che può, la folla è molto più severa che se è stato realmente scadente con un toro difficile.
APURADO un toro stremato e svuotato di forza per essere stato mal combattuto.
ARENA la sabbia che copre l’arena.
ARENERO il garzone d’are...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Introduzione di Fernanda Pivano
- Cronologia
- Bibliografia
- Morte nel pomeriggio
- Capitolo I
- Capitolo II
- Capitolo III
- Capitolo IV
- Capitolo V
- Capitolo VI
- Capitolo VII
- Capitolo VIII
- Capitolo IX
- Capitolo X
- Capitolo XI
- Capitolo XII
- Capitolo XIII
- Capitolo XIV
- Capitolo XV
- Capitolo XVI
- Capitolo XVII
- Capitolo XVIII
- Capitolo XIX
- Capitolo XX
- Glossario illustrativo
- Reazioni di alcune persone alla corrida spagnola integrale
- Copyright