Più di un desiderio (I Romanzi Extra Passion)
eBook - ePub
Disponibile fino al giorno 5 Dec |Scopri di più

Più di un desiderio (I Romanzi Extra Passion)

  1. 240 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Disponibile fino al giorno 5 Dec |Scopri di più

Più di un desiderio (I Romanzi Extra Passion)

Informazioni su questo libro

Miranda Albright ha solo diciotto anni quando assiste, casualmente e inosservata, a un incontro amoroso. Lui è l'impenitente libertino Ethan Hamon, conte di Rothschild, e nel suo giardino si sta dando da fare con una delle sue amanti. Miranda li osserva incantata: anche lei vorrebbe provare una passione così intensa. Due anni dopo, quando i debiti minacciano di mandare sul lastrico la sua famiglia, la ragazza si rivolge proprio a lord Rothschild nel tentativo di assicurare un futuro alle sorelle. La richiesta è di patrocinare il loro debutto in società e Miranda in cuor suo confida che lui pretenda in cambio qualcosa¿ di molto passionale.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Più di un desiderio (I Romanzi Extra Passion) di Jess Michaels, Bertha Smiths-Jacob in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2011
eBook ISBN
9788852020964

1

Tre anni dopo, 1817
— Madre — sospirò Miranda, mentre guardava la genitrice porgere l’ennesimo abito di seta a Penelope, la seconda delle sue quattro figlie. — In verità, non avreste dovuto fare questi acquisti senza prima parlarne con me!
Dorothea Albright si voltò verso di lei con una smorfia accigliata. — Questa è casa mia, Miranda! Non chiedo a nessuna delle mie figlie il permesso di fare qualcosa.
La giovane chiuse gli occhi e contò adagio nella mente fino a dieci. Tuttavia, stentò a controllare la rabbia e la frustrazione che provava. Poi replicò, in tono pacato: — Pensate ai costi! — Si avvicinò alla pila di abiti, cappelli e... erano gioielli quelli appoggiati sul divanetto? — Sono sei mesi che gestisco le nostre finanze e so benissimo cosa ci possiamo permettere e quello a cui dobbiamo rinunciare.
La madre alzò gli occhi al cielo e sbuffò. — Lo sai benissimo, certo! Ah! Quello in cui riesci meglio è farci andare in giro coperte di stracci.
Miranda strinse i pugni lungo i fianchi. — Se intendete fare spese impreviste, almeno ditemelo, in modo che io possa essere preparata ad affrontarle. Forse, insieme, riusciremo a trovare un modo per tirare avanti. I nostri debiti...
Dorothea alzò una mano per zittire la ragazza. — Saresti di maggiore aiuto se ti trovassi un marito ricco in grado di risolvere le nostre difficoltà finanziarie, invece di trascorrere tutto il tempo a lambiccarti sui libri contabili! Tuo padre, buon’anima, lui che riusciva a darci tutto quello di cui avevamo bisogno e anche di più! Perché la situazione dovrebbe essere diversa, ora che non è più di questo mondo?
La madre tirò su col naso e, sebbene frustrata, Miranda provò un moto di empatia per i sentimenti che leggeva sul viso scolpito e segnato da qualche ruga della genitrice. A dispetto di tutti gli errori del padre, la famiglia seguitava ad amarlo e ne sentiva terribilmente la mancanza.
Penelope lanciò un’occhiata rapida e saputa alla sorella, prima di posare una mano sul braccio della madre. — Mamma, sapete bene che Miranda cerca di prendersi cura di noi. Quanto a me, non ho bisogno di tre vestiti verdi. Magari, se ne restituissimo due...
— Il verde si intona ai tuoi occhi — la interruppe Dorothea. — Rende meno evidente il fatto che sono troppo ravvicinati.
Miranda trasalì. Santo cielo, sua madre era davvero priva di tatto. Lei stessa era stata criticata spesso. No, non ce la faceva proprio a sopportare che sua sorella venisse trattata in quel modo!
— Gli occhi di Penelope sono perfettamente distanziati!
La donna la fissò. — Avrà bisogno di tutti gli abiti, quando inizierà la Stagione. Non voglio sentir dire in giro che le mie figlie sono vestite poveramente! E con questo, il discorso è chiuso.
Dorothea afferrò i vestiti, prese Penelope per mano e, dopo aver scoccato un’occhiata di fuoco a Miranda, uscì dalla stanza con la pompa di una regina.
Miranda si lasciò sfuggire un sospiro, quando la porta del salottino si chiuse alle loro spalle. Se la madre era una regina, il suo regno era davvero molto ma molto povero. Se pure il padre aveva dato loro “tutto quello di cui avevano bisogno e anche di più”, l’aveva fatto a scapito della stabilità finanziaria della famiglia. Il vizio del gioco, unito a una vita di investimenti sbagliati e a una prodigalità esagerata, avevano quasi azzerato la cassa. Il solo mantenimento della casa li stava portando sull’orlo della rovina.
A peggiorare le cose, essendo il terzo figlio di un marchese non particolarmente danaroso, lui non possedeva terre che potessero compensare le loro perdite. Aveva avuto solo cattive abitudini, debiti e sorrisi gentili.
— Che il Signore l’abbia in gloria — mormorò Miranda, guardando per la seconda volta una fila di conti. Non era cambiato nulla. Con un sospiro, appoggiò la testa al bordo della scrivania.
Che diavolo doveva fare?
— Miranda? — la chiamò una voce dal divanetto accanto alla finestra.
La giovane, sorpresa, si drizzò. La terza sorella, Beatrice, la fissava, le braccia conserte. Miranda aveva quasi dimenticato la sua presenza nella stanza. Era strano, considerato che la ragazzina era molto viziata e rinunciava di rado a porsi al centro dell’attenzione.
— Cosa c’è, Beatrice? — chiese con l’ennesimo sospiro.
— Non puoi negarci la Stagione! — replicò quella, battendo un piedino sotto l’orlo di una vestaglia assai insolita. — Solo perché tu hai deciso di restare zitella, non vuol dire che noi siamo costrette a seguire le tue orme.
Miranda fu scossa da un sussulto. — A vent’anni, non sono proprio una zitella, Beatrice. Quanto alla Stagione, la tua non sarà prima di un anno, come minimo. Per cui, se fossi in te, ancora non me ne preoccuperei.
— Ah! — La sorella si avvicinò in tre lunghe falcate. — Come faccio a non preoccuparmi? Hai già negato gli abiti a Penelope! Se avrai tu la meglio, non sarò mai vestita alla moda, né sarò desiderabile quando giungerà il mio momento di entrare in società.
Miranda fece per parlare, ma Beatrice le puntò un dito davanti alla faccia e iniziò a sventolarlo.
— Sappi, inoltre, che è il comportamento a fare di una donna una zitella, non l’età — seguitò, arrabbiata. — Avresti potuto sposare almeno una dozzina di uomini facoltosi...
— Non erano affatto una dozzina — borbottò Miranda.
La ragazzina continuò, incurante dell’interruzione: — ... e salvarci tutte da queste tribolazioni, invece ti sei rifiutata. Tu non vuoi essere felice! — Il labbro inferiore iniziò a tremarle e i suoi occhi azzurri si riempirono di lacrime. — E quel che è peggio, fai di tutto per impedire a noi di esserlo!
Miranda sospirò e guardò la sorella raccogliere le gonne e scappare via dal salottino, sbattendo la porta con un tonfo frastornante. Se Beatrice non si fosse comportata tutti i giorni in quella maniera, lei si sarebbe potuta commuovere; in quel momento, però, era troppo esausta per star dietro ai suoi giochetti infantili.
Fissò di nuovo i conti. Oh, Dio del cielo! Quando fosse toccato a Beatrice debuttare, con molta probabilità non ci sarebbero stati abbastanza soldi nemmeno per mangiare, figurarsi per i vestiti.
La porta si aprì di nuovo e Miranda si sforzò di non scoppiare in singhiozzi. Non avrebbe retto l’ennesima lite.
A entrare comunque non fu Beatrice, né la madre, ma Penelope. Le giovani si scambiarono un sorriso stremato. Miranda pensò che almeno aveva una persona su cui contare. Penelope era la sua migliore amica e confidente... per la maggior parte degli argomenti. C’era, infatti, un piccolo segreto di cui la sorella non era a conoscenza.
E se Miranda fosse riuscita nel suo intento, non l’avrebbe mai saputo.
— Ho cercato di convincere la mamma a restituire gli abiti, ma non ne vuole sapere. — Penelope si lasciò cadere sulla sedia di fronte alla sua con un sorriso stanco. — Mi spiace.
Lei scosse la testa. — Ero certa che non l’avrebbe fatto. Quanto alle scuse, sono io che devo farle a te e non viceversa.
Penelope si sporse in avanti, sorpresa. — Tu? Scusarti? Per che cosa? Da quando papà è morto, sei mesi fa, sei stata l’unica che si è data da fare per evitare che fossimo gettate in mezzo a una strada. Me ne sono accorta, sai, al contrario di mamma e Beatrice. Non hai nulla di cui dispiacerti.
Miranda si alzò per avvicinarsi alla finestra. Guardò fuori e ingoiò un’imprecazione, gli occhi fissi su tre domestici impegnati a piantare nuovi cespugli di rose. Quando erano stati ordinati? Accidenti! Questo avrebbe significato un altro salasso alle loro finanze già dissanguate, e tutto per delle frivolezze che solo la madre aveva il coraggio di definire “necessità”. Il cuore prese a martellarle in petto.
— Come puntualizza Beatrice tutti i giorni, avrei potuto accettare le proposte matrimoniali di uomini finanziariamente in grado di salvare la nostra famiglia dalla rovina. Se l’avessi fatto, i nostri problemi non sarebbero così pressanti. — Miranda seguitò a fissare fuori, senza però guardare il giardino. — Per colpa delle mie decisioni, la tua Stagione non sarà come sarebbe dovuta essere. E poi c’è il turno di Beatrice, per non parlare di Winifred!
Penelope si alzò e cinse la sorella con un braccio. Miranda, pur se per poco, si sentì confortata da quella stretta.
— Non fare caso a Beatrice. Se le dici che il cielo è azzurro, lei ribatte solo per il piacere di sentire la propria voce. E Winifred ha sedici anni e la testa ancora tra le nuvole. Non pensa neanche lontanamente alla Stagione, ancora. Quanto a me, non ti biasimo per non aver accettato quelle offerte di matrimonio che, tra l’altro, hai ricevuto prima di sapere quale fosse la nostra... — Esitò. — La nostra situazione. Senza contare che due di quei gentiluomini erano orribili. L’altro... be’, non ne eri innamorata e tu vuoi l’amore.
Miranda trasalì. No. Lei voleva la passione. Tuttavia non l’avrebbe mai confessato alla sorella, né le avrebbe detto in che modo fosse venuta a conoscenza dell’esistenza di un simile sentimento.
Scene erotiche iniziarono a prendere forma nella sua mente, come accadeva sempre più spesso in quel periodo dell’anno. Le accantonò. Non era il momento!
— Le donne della nostra classe sociale non possono sperare di trovare l’amore. Sono stata egoista e adesso ne paghiamo tutte lo scotto. — Miranda sospirò. — Il fatto è che non mi sono resa conto di quanto brutta fosse la nostra situazione, se non dopo la morte di papà e quando ormai ero stata etichettata come una donna difficile, una zitella in erba. Dubito che riuscirei a trovare qualcuno, ormai, anche provandoci. E di certo non mi accaparrerei un uomo in grado di aiutarci.
Penelope le strinse un braccio. — Siamo messe davvero così male? Dimmelo chiaramente.
Miranda si voltò a guardare la sorella, che aveva la fronte corrugata. Si era ben guardata di parlare nei dettagli della loro condizione, ma il peso della verità iniziava a sopraffarla. Presto, inoltre, quando avesse dovuto modificare il loro tenore di vita, niente sarebbe più potuto restare nascosto. Stava già facendo un inventario di ciò che poteva essere venduto senza suscitare i sospetti della madre. Sfortunatamente, in casa erano rimasti solo pochi oggetti degni di nota. Il padre era stato abile anche in questo. La povera Dorothea non immaginava neppure quanti dei suoi amati gioielli fossero già stati falsificati...
— Se non troveremo in tempi rapidi un modo per far entrare dei soldi in cassa — sussurrò — potremmo perdere tutto, inclusa la casa.
Penelope sbiancò. — Gesù! Sapevo che navigavamo in cattive acque, ma speravo che la situazione non fosse così grave. — Si allontanò di qualche passo e si portò una mano stretta a pugno sul cuore. — Oh, papà... come avete potuto essere così avventato?
Miranda annuì e ignorò il dolore della perdita che provava quando i suoi pensieri volavano al genitore scomparso, verso il quale nutriva sentimenti contrastanti: rabbia e tristezza, affetto e rancore.
— Che possiamo fare? — La dolce voce di Penelope interruppe le sue riflessioni.
— L’unica soluzione potrebbe essere un buon matrimonio.
— Il mio buon matrimonio, vuoi dire — sussurrò la sorella.
— Sì. Temo che sia proprio così. — Miranda sospirò. — Io in questo senso ho fallito, ma per te c’è ancora speranza prima che si sparga la voce delle nostre difficoltà e il nostro nome ne risulti infangato. Devi avere una Stagione spettacolare, e io devo trovare il modo di finanziarla. A dire il vero, ci sto pensando da un po’ e credo di aver trovato la soluzione.
Penelope, sorpresa, inclinò la testa da un lato. — Che intendi dire?
Miranda scrollò il capo. — Tu non devi preoccuparti di nulla. Vai a provare gli abiti e accontenta la mamma. Se lei è felice, non si accorgerà della mia assenza.
— Assenza? — Penelope era allarmata. — Dove vuoi andare?
Lei trasalì. Quella era una domanda alla quale non poteva rispondere. — Ho... ho da fare.
La sorella si mordicchiò le labbra e la guardò con espressione preoccupata. Poi fece spallucce. — Molto bene. Ma fai attenzione.
Miranda diede qualche colpetto rassicurante sulla mano della giovane e uscì dalla stanza. Mentre si preparava, però, fu scossa da un brivido. Ciò che si apprestava a fare l’avrebbe aiutata oppure l’avrebbe rovinata del tutto. Si trattava della cosa che temeva ma che, al tempo stesso, desiderava di più al mondo.
Aveva deciso di proporre un accordo all’uomo che le aveva insegnato tutto quello che lei sapeva sul desiderio e la passione. Un uomo che ignorava di essere stato il suo tutore.
Ethan Hamon, conte di Rothschild, bevve un lungo sorso di sherry e ne assaporò il gusto. Dio, quant’era bello essere di nuovo a casa! Sebbene adorasse la vita che conduceva a Londra, i pochi mesi che trascorreva lì, a Hamon House, rappresentavano per lui un periodo agognato durante il resto dell’anno. Poteva praticare tutta l’attività fisica che voleva e ospitare un viavai di amici per tutta la stagione estiva. Di solito, inoltre, si portava l’amante, una nuova ogni anno.
Tranne quella volta. Nessuna l’aveva colpito al punto da invitarla nella sua residenza per lunghi giorn...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Più di un desiderio
  3. 1
  4. 2
  5. 3
  6. 4
  7. 5
  8. 6
  9. 7
  10. 8
  11. 9
  12. 10
  13. 11
  14. 12
  15. 13
  16. 14
  17. 15
  18. 16
  19. 17
  20. 18
  21. 19
  22. Copyright