Scarlet - Cronache lunari
eBook - ePub

Scarlet - Cronache lunari

  1. 432 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Scarlet - Cronache lunari

Informazioni su questo libro

Anno 126, Terza Era. Androidi e umani popolano le strade di Nuova Pechino, sotto lo sguardo implacabile degli abitanti della Luna. Cinder, giovane cyborg e legittima erede al trono lunare, evade dalla prigione in cui è stata rinchiusa per partire alla volta di Parigi, alla ricerca della donna che in passato l'ha nascosta dalla malvagia Regina Levana. Il suo destino si intreccia a quello di Scarlet, giovane contadina francese costretta ad abbandonare la sua fattoria per ritrovare la nonna, scomparsa senza lasciare traccia. Insieme, con l'aiuto dell'ambiguo Wolf, esperto di combattimenti clandestini, e dell'affascinante cadetto Carswell Thorne, Scarlet e Cinder scopriranno di dover combattere un nemico comune: la Regina Levana, pronta a scatenare la guerra per indurre il principe Kai a sposarla e affermare la supremazia dei Lunari sulla Terra. Vigilata da una luna ostile e minacciosa, Scarlet, moderna Cappuccetto Rosso, dovrà attraversare una città insidiosa come il profondo del bosco, e scoprire se dietro il conturbante Wolf si nasconde un alleato... o un predatore.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Scarlet - Cronache lunari di Marissa Meyer in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2013
Print ISBN
9788804627425
eBook ISBN
9788852038457

LIBRO DUE

Cappuccetto Rosso era un tenero bocconcino
e il lupo sapeva che sarebbe stata
anche più gustosa della vecchia signora.

CAPITOLO 11

L’uovo sfrigolò mentre scivolava nel burro fuso, il tuorlo vivido che si spandeva nel bianco. Scarlet tolse una piuma arruffata dall’uovo successivo prima di romperlo con una mano, passando allo stesso tempo la spatola sul fondo della padella. I bianchi viscidi si fecero opachi, si gonfiarono, svilupparono una pellicola scoppiettante vicino ai bordi della padella.
Per il resto, la casa era silenziosa. Aveva controllato suo padre quando era tornata dal combattimento e l’aveva trovato collassato sul letto della nonna, una bottiglia di whisky trafugata dalla cucina e lasciata aperta sul comò.
Aveva svuotato il resto del whisky nel giardino, e con essa ogni altra bottiglia di liquore che era riuscita a trovare, quindi aveva passato quattro ore a rigirarsi nel letto. La testa era piena di immagini della notte precedente: le bruciature sul braccio di suo padre, il terrore sul suo volto, la sua determinazione disperata di trovare qualunque cosa la grand-mère nascondesse.
E Wolf, con il suo tatuaggio e il suo sguardo intenso e il suo tono quasi convincente: non sono stato io.
Appoggiando la spatola in equilibrio sul bordo della padella, Scarlet prese un piatto dalla credenza e tagliò una fetta dalla pagnotta rafferma sul bancone. L’orizzonte iniziava a schiarire e il cielo limpido prometteva un’altra giornata di sole, ma durante la notte si era alzato il vento, piegando gli steli del grano e fischiando oltre il comignolo. Un gallo cantava nel cortile.
Sospirando, sistemò le uova sul piatto prima di sedersi al tavolo da pranzo. Si cacciò il cibo in bocca finché la sua fame restava più forte del suo nervosismo. Con la mano libera afferrò lo schermo portatile dal tavolo e si collegò alla rete. — Ricerca — borbottò con la bocca mezza piena. — Tatuaggio O-P-S-L.
COMANDO NON IDENTIFICATO
Brontolando, Scarlet digitò le chiavi di ricerca e inghiottì quanto restava delle uova mentre comparivano una serie di risultati: “Tatuaggi estremi”. “Design tatuaggi”. “Modelli tatuaggi virtuali”. “La scienza dietro la rimozione dei tatuaggi”. “Le ultime tecnologie per i tatuaggi, praticamente indolori!”
Provò a cercare: TATUAGGIO OPSL962
Nessun risultato.
Afferrò il pane e ne staccò un pezzo coi denti.
TATUAGGIO NUMERI AVAMBRACCIO.
Una serie di immagini riempì lo schermo, braccia ossute e muscolose, pallide e scure, coperte di disegni sgargianti o che esibivano solo piccoli, sottili disegni sui polsi. Numeri tredici e numeri romani, date di nascita e coordinate geografiche. Molto popolare era il primo anno di pace: “1 T.E.”.
Con la mandibola che iniziava a farle male, Scarlet lasciò cadere il resto del pane sul piatto e si sfregò il palmo sugli occhi. Tatuaggi lottatori? Tatuaggi rapitori? Tatuaggi mafiosi?
Chi erano quelle persone?
Si alzò e accese la macchinetta del caffè.
— Wolf, lupo — bisbigliò tra sé e sé mentre l’acqua cominciava a filtrare. Lasciò che la parola persistesse, sentendosela sulle labbra. Per alcuni, una bestia selvaggia, un predatore, una scocciatura. Per altri, un animale timido, troppo spesso frainteso dall’uomo.
Avvertiva ancora un senso di malessere alla bocca dello stomaco. Non riusciva a cancellare il ricordo di lui dalla testa, mentre quasi uccideva il suo avversario davanti a tutti quegli spettatori, prima di scappare tra i campi come un uomo posseduto. Al momento, aveva creduto che l’ululato avvertito poco dopo fosse di un vero lupo a caccia tra le fattorie – non erano certo rari, non dopo la legge per la protezione delle specie entrata in vigore secoli prima – ma la sua certezza stava venendo meno.
Ai combattimenti mi chiamano Wolf.
Mise il piatto e la padella vuota nel lavandino e ci fece scorrere sopra l’acqua fredda, mentre guardava dalla finestra le ombre ondeggianti sui campi. Presto la fattoria si sarebbe riempita di vita – androidi e operai e api geneticamente potenziate.
Si versò il caffè prima che fosse pronto, completando la propria tazza con uno spruzzo di latte fresco, e tornò a sedersi al tavolo.
LUPI
L’immagine di un lupo grigio riempì lo schermo, le zanne scoperte, le orecchie appiattite. Nella pelliccia folta erano impigliati dei fiocchi di neve.
Scarlet passò il dito sullo schermo, facendo scorrere la foto. Le immagini che seguirono erano più pacifiche: lupi che rovesciavano sulla pancia i propri compagni, cuccioli che dormivano uno sopra l’altro, regali lupi dal manto bianco e grigio che attraversavano boschi autunnali. Cliccò sul link di una delle società per la conservazione delle specie e scorse il testo, soffermandosi quando arrivò alla sezione sugli ululati.
I lupi ululano per attirare l’attenzione del branco o per mandare avvertimenti territoriali. I lupi solitari che sono rimasti separati dal branco ululano per ritrovare i loro compagni. Spesso il maschio Alfa è l’ululatore più aggressivo del branco. La sua aggressività si distingue dagli ululati bruschi e bassi che emette quando incontra un estraneo.
Un brivido scosse Scarlet così forte che il caffè tracimò oltre il bordo della tazza. Imprecando, si alzò per prendere uno strofinaccio e lo asciugò, seccata di essere così turbata da uno stupido articolo. Aveva davvero pensato che quel pazzo di un lottatore stesse cercando di comunicare con il suo branco?
Lanciò lo strofinaccio nel lavandino e afferrò lo schermo portatile, scorrendo il resto dell’articolo prima di cliccare su un link sulla gerarchia nel branco.
I lupi viaggiano in branchi, gruppi che variano da sei a quindici membri e hanno una gerarchia prestabilita. Al vertice della struttura sociale ci sono il maschio Alfa e la femmina Alfa, una coppia di pari. Sebbene spesso siano gli unici lupi nel branco a procreare e figliare, tutti i membri del branco prendono parte al nutrimento e alla crescita dei cuccioli.
I maschi stabiliscono il proprio grado sociale attraverso il combattimento rituale: un lupo può sfidarne un altro, dando luogo a una lotta che determinerà quale dei due è superiore. Una serie di vittorie porterà rispetto al lupo maschio, e alla fine designerà il leader del branco.
Il gradino successivo nella gerarchia del branco sono i lupi beta, che spesso cacciano e proteggono i cuccioli.
Il lupo Omega è il gradino più basso nel branco. Trattati come capri espiatori, gli Omega sono spesso vittimizzati dai compagni. Ciò spesso fa sì che l’Omega preferisca gironzolare ai limiti del territorio del branco, e in alcune occasioni, abbandonarlo del tutto.
Una scarica di coccodè sorprese Scarlet.
Appoggiando lo schermo sul bancone, sbirciò dalla finestra. Il suo stomaco fece un balzo.
L’ombra di un uomo si allungava nel cortile, mentre le galline in gruppo svolazzavano lontano da lui, verso il pollaio.
Come avvertendo la sua presenza, Wolf alzò lo sguardo e notò Scarlet alla finestra.
Lei si allontanò. Soffocando il panico crescente, corse nell’ingresso e afferrò il fucile di sua nonna dall’angolo sotto le scale.
Wolf non si era mosso quando lei spalancò la porta d’ingresso. Le galline stavano già familiarizzando con lo sconosciuto, becchettando intorno ai suoi piedi alla ricerca di qualche seme caduto.
Scarlet si sistemò il fucile in mano e rilasciò la sicura.
Se lui era sorpreso, non lo diede a vedere.
— Cosa vuoi? — gli urlò, spaventando le galline. La luce proveniente dalla casa illuminava la ghiaia intorno a lei. La sua ombra si allungava sul vialetto, quasi lambendo i piedi di Wolf.
La foga del combattimento era svanita e i lividi sul suo volto erano quasi invisibili. Sembrava calmo e non preoccupato dall’arma, anche se non si mosse verso di lei.
Dopo un lungo silenzio, alzò le mani ai lati della testa, i palmi aperti. — Mi dispiace. Ti ho spaventato di nuovo. — Quasi per fare ammenda, indietreggiò. Due, tre passi.
— Hai un dono — replicò lei, impassibile. — Tieni su le mani.
Le dita di lui si contrassero con consapevolezza.
Scarlet si allontanò dalla porta ma si fermò quando la ghiaia le si conficcò nei piedi nudi. I suoi sensi erano all’erta, in attesa che Wolf facesse qualche movimento improvviso, ma lui era immobile come la casa di pietra alle sue spalle.
— Ho già mandato un mess alla polizia — mentì lei, mentre la sua mente tornava allo schermo portatile abbandonato sul bancone della cucina.
Gli occhi di lui catturarono la luce e lei si ricordò improvvisamente di suo padre che dormiva al piano di sopra. Era troppo sperare che il suo tono acuto lo scuotesse dal torpore?
— Come sei arrivato qui?
— Ho camminato. Be’, corso, più che altro — disse, le mani ancora alzate. Il vento creava strani effetti nei suoi capelli. — Vuoi che me ne vada?
La domanda la colse impreparata. — Voglio che tu mi dica cosa ci fai qui. Se pensi che abbia paura di te…
— Non sto cercando di spaventarti.
Con un’occhiata, lei abbassò lo sguardo sulla canna per essere sicura di averlo ancora sotto tiro.
— Volevo parlare di quello che hai detto ai combattimenti. Del tatuaggio… e di cos’è successo a tua nonna. E a tuo padre.
Scarlet serrò la mascella. — Come hai fatto a scoprire dove vivo?
Lui aggrottò la fronte, confuso. — C’è il nome della fattoria sulla tua navicella, quindi ho fatto una ricerca. Non voglio farti del male. Mi sembrava solo che avessi bisogno del mio aiuto.
Aiuto? — Il calore le arrossò le guance. — Dallo psicopatico che ha torturato mio padre? Che ha rapito mia nonna?
— Non sono stato io — ribatté lui in tono risoluto. — Ci sono altri tatuaggi come il mio. È stato qualcun altro.
— Oh, davvero? Come se facessi parte di qualche setta o qualcosa del genere? — Il corpo piumato di una gallina premette contro la sua gamba e lei sobbalzò, riuscendo a stento a tenere il fucile dritto.
— Qualcosa del genere — rispose, scuotendo le spalle. Con un piede fece scricchiolare la ghiaia sul vialetto.
— Non avvicinarti! — urlò Scarlet. La gallina chiocciò e si allontanò dondolando. — Ti sparerò, lo sai.
— Lo so. — Un guizzo di gentilezza gli passò sul volto e lui si indicò la tempia. — Forse dovresti puntare alla testa. Solitamente si tratta di colpi fatali. O, se ti senti instabile, al torso. È un obiettivo più grande.
— La tua testa sembra piuttosto grande da qui.
Lui rise, e l’espressione cambiò tutto di lui. La sua posa si rilassò, il volto si fece più caldo.
Un ringhio disgustato vibrò nella gola di Scarlet. Quell’uomo non aveva il diritto di ridere, non quando sua nonna era ancora chissà dove.
Wolf lasciò cadere le braccia e se le avvolse intorno al petto. Prima che Scarlet potesse ordinargli di rialzarle, stava dicendo: — Avevo sperato di impressionarti ieri sera, ma sembra che mi si stia ritorcendo contro.
— Solitamente non sono impressionata da uomini con un problema di gestione della rabbia che rapiscono mia nonna, mi seguono e…
— Non ho rapito tua nonna. — Per la prima volta, le sue parole erano brusche e zittirono l’invettiva che montava nella bocca di Scarlet. L’attenzione di lui cadde sul gruppo delle galline che becchettavano intorno alla porta. — Ma se davvero è stato qualcuno con un tatuaggio come il mio, potrei riuscire a scoprire chi è.
— Perché dovrei crederti?
Lui prese la domanda molto seriamente, pensandoci per un lungo momento. — Non ho altre prove oltre quelle che ti ho detto ieri sera. Sono a Rieux da circa due settimane: mi conoscono alla taverna, mi conoscono ai combattimenti. Se tuo padre dovesse vedermi, non mi riconoscerebbe. E nemmeno tua nonna. — Spostò il peso, come se fosse a disagio per essere rimasto in piedi troppo a lungo. — Voglio aiutarti.
Accigliata, Scarlet abbassò lo sguardo sulla doppia canna del fucile. Se mentiva, allora lui era uno degli uomini che le avevano portato via sua nonna. Era crudele. Er...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Della stessa autrice
  3. Scarlet - Cronache lunari
  4. Libro Uno
  5. Libro Due
  6. Libro Tre
  7. Libro Quattro
  8. RINGRAZIAMENTI
  9. Copyright