Vedere il cielo in un fiore selvatico
eBook - ePub

Vedere il cielo in un fiore selvatico

La via buddhista per la felicità

  1. 196 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Vedere il cielo in un fiore selvatico

La via buddhista per la felicità

Informazioni su questo libro

"Nel mondo convulso in cui viviamo è fin troppo facile mettersi a correre senza mai prendersi il tempo sufficiente ad apprezzare quanto sia preziosa la vita. Inseguiamo speranze e sogni, fuggiamo dal passato, e finiamo per perdere la connessione con il presente, con l'esistenza e con noi stessi. Quando invece rallentiamo, scopriamo che paradossalmente abbiamo più tempo per fare le cose importanti, ci sentiamo in sintonia con il nostro corpo, con le persone che fanno parte della nostra esistenza, con il mondo che ci circonda. Leggere questo libro vi darà l'opportunità di fare una pausa nella veloce corsa dell'esistenza e di guardarvi intorno, per migliorare la comprensione e per connettervi con voi stessi e con gli altri. E soprattutto vi aiuterà ad accettarvi, permettendovi di godervi ogni minuto, in qualunque situazione, anche la più difficile. E per fare ciò non è necessario che siate perfetti. Anzi, la convinzione di essere già all'altezza vi consentirà di vivere l'esistenza in modo da rendere il mondo un posto migliore." Gyalwang Drukpa

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2012
Print ISBN
9788804620952
eBook ISBN
9788852026331

I

LA VIA NON COMUNE

La via è nel cuore.
BUDDHA
Esistono molte lezioni che il Club delle Tartarughe mi ricorda mentre saliamo senza sforzarci lungo i sentieri di montagna. È bene che vi prendiate un po’ di tempo per guardare con attenzione la vostra vita, nei momenti alti e nei momenti bassi. Ricordatevi quanto sia preziosa l’esistenza; invece di tormentarvi su ciò che pensate vi manchi, apprezzate tutto ciò che avete. Vi incoraggio a contemplare lo scenario della vita e della natura e a osservare i meravigliosi amici e le persone care con cui avete avuto la fortuna di camminare. Cercate di non appesantirvi troppo pensando ai doveri e alle aspettative, ma procedete con leggerezza, godendovi ogni giorno del viaggio. Prendetevi del tempo, non correte, e ben presto noterete ciò che veramente attrae la vostra attenzione, ciò che vi ispira e di cui vi importa. Il vostro cuore conosce la via.

Godersi il viaggio

Viaggiare bene è meglio che arrivare.
BUDDHA
Quando è finito il II Annual Drukpa Council non ho avuto la possibilità di ringraziare tutti i nostri monaci e le nostre monache per la loro presenza e il loro duro lavoro. Non ho nemmeno ringraziato i volontari per il loro impegno, ma penso che, se essi imparassero ad apprezzare se stessi, questo varrebbe più del fatto che io li ringrazi, uno per uno.
Ho apprezzato ogni cosa del II Annual Drukpa Council. Ci sono state lamentele, alcune cose piacevoli, qualche incidente e qualche piccolo fallimento; alcuni partecipanti erano molto felici, altri molto eccitati e altri ancora molto stressati.
Parecchi si sono lamentati perché avevamo organizzato poche sessioni di insegnamento e troppi spettacoli culturali. Alcuni hanno detto che allestire un concerto era eccessivo, e se ne sono andati quando hanno sentito che era troppo rumoroso e stravagante. Posso capire la loro reazione, e apprezzo il fatto che almeno siano venuti e si siano uniti a noi. Apprezzo anche il loro disappunto e le loro lamentele, perché ognuno è autorizzato ad avere una propria opinione, che deve essere tenuta in considerazione e rispettata. Talvolta la strada è dura e accidentata. Ma se non siete rilassati, non potete essere dei veri praticanti.
Questa è la principale ragione per cui ripeto spesso, come un vecchio brontolone: «Apprezzate e gioite, senza aspettative». Non ha importanza se la gente non vi stima, non ha importanza se qualcuno vi tradisce, non ha importanza se gli altri non vi dicono nemmeno un “grazie”; accettando ogni cosa, dalle esperienze felici a quelle dolorose, la vostra vita sarà piena di senso, piena di comprensione, piena di gioia, piena di felicità, piena di forza e piena di coraggio.
Ho scritto questa pagina di diario dopo il secondo Annual Drukpa Council, dove ci siamo riuniti per insegnare e per scambiare pensieri e conoscenze. È stato un evento che mi ha ricordato quanto l’esistenza sia tutta da apprezzare. Infatti, nella frenesia della vita moderna, prendersi del tempo per gioire del viaggio può sembrare un piacere che non ci possiamo permettere. Il nostro elenco delle cose da fare si allunga sempre più, i nostri obiettivi sono sempre più importanti e più ambiziosi. Ma quando la vita è diventata una simile corsa?
Se riusciamo a prendere fiato, a guardarci attorno e a osservare l’esistenza con un rinnovato senso di apprezzamento, allora il viaggio stesso diventa più colorato e più profondo e noi iniziamo a contemplare il paesaggio e tutti i dettagli. Abbiamo così il tempo di incontrare buoni amici, di essere là per loro. Cominciamo a conoscere meglio noi stessi, e così possiamo riconoscere la vera felicità proprio quando è presente e capire ciò che ci ispira. Non dobbiamo pretendere un particolare risultato, ma dobbiamo essere più aperti al cambiamento, al fluire, agli alti e ai bassi della vita. Quando sappiamo che stiamo facendo del nostro meglio, sia quel che sia. Sappiamo di essere fortunati; sappiamo che, nonostante tutti quegli alti e bassi, la vita è un bene.
Per riuscire a trovare la vostra via, è essenziale partire da un sentimento di apprezzamento della vostra nascita, della vostra esistenza. Tale sentimento cambia il mondo intero. Senza di esso, la vita è noiosa, la gente è noiosa, il mondo è incolore. E non solo vi sentite annoiati, ma anche scoraggiati. Pensate a questa espressione: “essere scoraggiati”. Quando siete scoraggiati, permettete alla paura di prendere il controllo e perdete la scintilla vitale. Non avete voglia di fare niente. Desiderate solo dormire. Siete in preda all’indolenza. Oppure, pur avendo molto da fare, non sapete da dove cominciare; e quindi vi sentite bloccati, paralizzati. Vorreste risvegliarvi, ma ogni giorno ricadete nel consueto atteggiamento, ormai non più piacevole. Allora tentate di procurarvi la felicità cercando di possedere determinati beni, eccedendo nel mangiare e nel bere o facendo le ore piccole, ma in realtà state rimandando l’inizio della vostra vita preziosa. Pensate però a quanto sia bello sentirsi ispirati, essere presi dal flusso della vita, allorché sentite di seguire il ritmo dell’esistenza, anziché perdere il passo.
È necessario che vi rendiate conto di quanto siete importanti, e di quanto siano importanti questo corpo, questa mente e la vostra vita. Se invece usate male l’esistenza o non riconoscete la sua importanza, nulla vi andrà bene. Solo riconoscendo il valore della vostra vita, potrete migliorarla e renderla più fruttuosa. Siamo qui giusto per un battito di ciglia, perché allora non cercare di sfruttarlo al massimo?
Quando comprendete l’importanza della vita, capite che questo è il momento di fare il bene, di aiutare e di ispirare gli altri, specialmente quelli meno fortunati di voi. Il vostro apprezzamento è un risveglio che, a sua volta, diventa fonte di motivazione.
Il valore della vita
Possedete numerose cose buone in questa esistenza. Apprezzate il fatto che camminate, dormite e mangiate; che potete vedere e riconoscere gli altri con un caldo impulso nel cuore, che potete ascoltare, che potete prendervi cura del prossimo. Pensate a tutti i piccoli eventi dell’esistenza di cui potete godere. Il vostro corpo è prezioso. I vostri talenti sono preziosi. La vita è preziosa.
Se il senso di gratitudine è profondo dentro di voi, allora troverete la via e sperimenterete momenti di illuminazione anche nelle occasioni più mondane dell’esistenza quotidiana. La vita è affascinante! Dall’apprezzamento viene anche la felicità, la genuina felicità. Vi sentite fortunati, vi sentite rilassati e assaporate ogni momento.
Quando una porta di felicità si chiude, se ne apre un’altra; ma spesso noi guardiamo così a lungo la porta chiusa che non vediamo quella che si è aperta.
HELEN KELLER
Spesso cerchiamo la felicità nei luoghi sbagliati, in ciò che non abbiamo. I nostri lamenti costringono la felicità a nascondersi. Pensiamo più alle cose che ci mancano che a tutte le meravigliose ragioni per essere felici proprio qui, proprio adesso. «Io non ho questo, io non ho quello, lui mi ha fatto questo, lei mi ha detto questo...» È come se, per cercare di stare in buona salute, pensaste soltanto ai cibi che non potete mangiare piuttosto che a tutte quelle meravigliose pietanze che vi si offrono. Oppure potreste scoprire di avere la tendenza a indulgere troppo nella buona tavola, nel possesso dei beni materiali o nella ricerca di piaceri e di eccitamenti. E, quando esagerate, non riuscite quasi a godervi l’esperienza, perché essa perde la sua bellezza. Oppure potreste scoprire che, a causa di una nevrosi o di un’infelicità profonda, state mangiando troppo o state spendendo – addirittura sprecando – una grande quantità di denaro. Potreste continuare a mangiare, potreste continuare a spendere, ma il vostro senso di apprezzamento sarebbe perduto. Anche se inseguiste un po’ di benessere, non riuscireste a raggiungerlo, perché lo cerchereste nel posto sbagliato.
Quando invece avete lo stomaco vuoto e avete una gran fame, i vostri sensi si acuiscono, assaporate ogni pezzetto di pane e mangiate con grande concentrazione e gusto, gioiosamente. Non è che quel pezzo di pane sia particolarmente buono: siete voi che sapete apprezzarlo: è questo che rende la vita così differente. Se dal momento in cui aprite gli occhi, notate ogni più piccolo particolare della giornata, ciò significa che desiderate alzarvi e godervi ogni istante piuttosto che girarvi e nascondervi sotto le coperte.
Lo sciocco cerca la felicità lontano, il saggio la fa crescere sotto i suoi piedi.
JAMES OPPENHEIM
Come molte persone, probabilmente siete stati incoraggiati ad avere numerosi obiettivi nella vita; a essi dovete aspirare e per essi dovete lavorare. È certo un bene lavorare duramente ed essere attivi, ma non è un bene la tendenza a guardare al luogo che volete raggiungere piuttosto che al posto in cui vi trovate proprio ora. Apprezzare quotidianamente significa gioire di ogni passo lungo la strada, prendervi del tempo per guardarvi intorno e vedere la bellezza della vita... in un sorriso, quando toccate la persona amata, quando contemplate la natura, quando siete concentrati nel lavoro, quando bevete una buona tazza di tè o semplicemente quando vi riservate un momento di completo relax e lasciate perdere il mondo.
Secondo il mio parere, la felicità consiste nell’apprezzare anche le difficoltà che incontrate, perché esse sono lezioni che vi vengono impartite mentre camminate sulla via. In effetti, apprezzare la vita è il miglior investimento che possiate fare, dato che alla fine vi renderà così felici che, anche quando vi troverete nelle peggiori difficoltà, vi sentirete a posto, vi sentirete calmi, vi sentirete contenti.
Quando apprezzerete veramente l’esistenza, allora avrete molte cose da fare e molto tempo per farle, perché non ci sarà nessun inutile ostacolo. Oggi molti pensano di non avere nemmeno il tempo per mangiare. Alcuni dei miei studenti ogni tanto lo dicono; pensano di essere molto occupati, ma in realtà non sono veramente impegnati, perché la loro vita è piena di sciocchezze. Sono come schiavi delle cose che pensano di dover fare, e così non hanno il tempo di occuparsi di loro stessi.
È la mancanza di apprezzamento che permette alle cose inutili di ostacolarvi. Allora la vita può diventare caotica: vi sentite oppressi in ogni momento della giornata e forse non siete particolarmente felici. Avete l’impressione di correre di continuo, senza arrivare da nessuna parte. Vi sembra di non essere nessuno, vi sembra di essere diventati fantasmi che lottano in cerca di una direzione. Molti ripetono la frase «non mi sento più vivo», il che indica che hanno necessità di un cambiamento. Trovo tutto questo molto triste, perché, al contrario, la vita è tanto ricca. Comunque, il fatto che vi troviate su questo cammino significa che una parte di voi comprende e che volete riprendervi la vita, in modo da avere molto tempo per agire positivamente. E quando troverete cose che apprezzerete veramente, vorrete, anziché tenerle solo per voi stessi, condividerle con gli altri. Anche mentre respirate, comunicherete agli altri il vostro apprezzamento attraverso il fiato, la felicità e la salute.
NOTE DI RINGRAZIAMENTO
Perché non cominciare proprio adesso a elencare gli eventi quotidiani che apprezzate e per cui siete grati? Potreste prenderne in considerazione uno ogni giorno, per esempio quando vi svegliate la mattina o quando vi rilassate la sera. Potrebbe essere un avvenimento qualunque, da una risata del vostro bambino a un estraneo che vi ha tenuto aperta la porta. Guardate i lati buoni della vita e, con un po’ di allenamento, l’apprezzamento si svilupperà creando altre cose positive. Comincerete allora a guardare il mondo con occhi benevoli. Potrete sfruttare al meglio le opportunità e gradualmente vi accorgerete delle utili lezioni che le sfide e gli ostacoli vi offrono ogni giorno.
Che cos’è la felicità?
Noi tutti desideriamo sperimentare un po’ di felicità lungo la via, ma spesso non siamo sicuri di che cosa si tratti. È forse il piacere che proviamo in una particolare esperienza, con una determinata persona o in un certo posto? È egoistico sentirsi felici? Possiamo rendere costante la felicità?
Spesso siamo così occupati a correre alla ricerca della felicità che non ci accorgiamo che essa è proprio davanti a noi; è come la rugiada sull’erba, compare per un breve periodo, ma poi sparisce. Non appena proviamo un po’ di felicità, il sentimento svanisce rapidamente. Non appena proviamo un po’ di piacere, anch’esso sparisce come le gocce di rugiada o come un arcobaleno. Le consuete esperienze di felicità sono basate sul piacere, e noi sprechiamo molto tempo ed energia cercando di riprovarle. Tuttavia possiamo anche ottenere una felicità distesa e duratura; sarà forse più serena di quegli intensi squarci sensoriali di piacere, ma sarà più ricca e più profonda.
La felicità è un profumo che non potete versare sugli altri senza riceverne qualche goccia su di voi.
RALPH WALDO EMERSON
La felicità è ciò che accomuna gli uomini: tutti abbiamo lo stesso desiderio di essere felici e nello stesso tempo non vogliamo provare dispiaceri o sofferenze. Eppure è qualcosa cui raramente pensiamo e che non comprendiamo veramente. Tenendo presente che ogni individuo desidera la stessa cosa, possiamo intendere la felicità come un sentimento pieno di compassione e di generosità, piuttosto che come una ricerca egoica di piacere, di soddisfazione dei nostri desideri. Come disse il Buddha, «migliaia di candele possono essere accese da un’unica candela senza che si accorci la sua durata. La felicità non diminuisce mai quando la condividiamo». È dunque un sentimento che ci rende buoni.
Io credo che la felicità scaturisca dall’apprezzamento. Nasce quando siamo pienamente ispirati, quando siamo intimamente connessi con qualcosa che ci commuove, qualcosa che ci cattura veramente l’attenzione. Lo sforzo di allargare le nostre conoscenze in un certo campo, anche nelle piccole cose, è sempre un impegno positivo. L’apprendimento ci rende felici. Per esempio, desideravo imparare il francese perché sentivo di non riuscire a comunicare nel modo migliore con i miei studenti francesi e questo mi deprimeva un po’. Quando cominciai a imparare la lingua, mano a mano che la mia conoscenza progrediva mi sentivo sempre più felice. Quando miglioriamo la comprensione, miglioriamo la nostra saggezza e siamo in grado di agire con più efficacia, a beneficio degli altri. Tenendo a mente questo principio, rafforzeremo la nostra motivazione. Se continueremo a imparare ogni giorno con l’intento di fare qualcosa per gli altri e per il mondo, allora saremo accompagnati dalla felicità.
La felicità viene dall’interiorità
Possiamo senz’altro sostenere che certe cose o certe persone “ci rendano felici”, ma la felicità ha più a che fare con il modo in cui reagiamo, perché viene dall’interno. Una persona può avere molti motivi per essere felice o triste. Potete essere felici perché siete con un amico, perché avete mangiato un buon cibo o perché c’è bel tempo. Però la felicità – come la sofferenza – non è una condizione provocata dall’esterno. È la mente che è felice o che soffre. Le cose esteriori sono le cause scatenanti, ma il sentimento che provate viene dalla vostra interiorità.
Pensate a quando siete immersi in un’attività, quando state leggendo un libro o quando state ammirando un quadro. In quel momento sentite tutta la bellezza della vita, e spesso, come risultato, siete spinti a qualche azione generosa, per esempio aiutare gli altri con il vostro lavoro o dire semplicemente a un amico che deve leggere un libro che vi è piaciuto molto. Quando siete ispirati da qualcosa, si crea un effetto di rimbalzo: anche voi volete ispirare.
Questa è la felicità: dissolversi in qualcosa di immensamente grande.
WILLA CATHER
Paragono la felicità all’essere “rilassati”, dato che per me il rilassamento è una vera g...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Vedere il cielo in un fiore selvatico
  3. Benvenuti
  4. I. La via non comune
  5. II. Camminare sulla via
  6. III. Superare gli ostacoli
  7. Copyright