
eBook - ePub
Molte vite, un'anima sola
Il potere di guarigione delle vite future e la terapia della progressione
- 252 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Molte vite, un'anima sola
Il potere di guarigione delle vite future e la terapia della progressione
Informazioni su questo libro
"Mi ci sono voluti ventiquattro anni per cogliere la semplice verità che sta alla base di questo libro. Noi siamo immortali. Noi siamo eterni. La nostra anima non morirà mai. [...] Preparandoci all'immortalità placheremo le paure presenti, avremo un'opinione migliore di noi stessi e cresceremo spiritualmente. E, allo stesso tempo, guariremo le nostre vite future."
Stupefacente e innovatore come sempre, Brian Weiss rompe con questo libro un'altra barriera e un altro tabù: quello del futuro. Diventato celebre per le sue sedute di regressione, nelle quali faceva rivivere ai propri pazienti le vite precedenti, inaugura adesso la tecnica della terapia della progressione. Scritto con il consueto stile semplice e coinvolgente, Molte vite, un'anima sola riesce al medesimo tempo a stordire e consolare, e regala un viaggio indimenticabile e benefico nelle vite che saranno.
Stupefacente e innovatore come sempre, Brian Weiss rompe con questo libro un'altra barriera e un altro tabù: quello del futuro. Diventato celebre per le sue sedute di regressione, nelle quali faceva rivivere ai propri pazienti le vite precedenti, inaugura adesso la tecnica della terapia della progressione. Scritto con il consueto stile semplice e coinvolgente, Molte vite, un'anima sola riesce al medesimo tempo a stordire e consolare, e regala un viaggio indimenticabile e benefico nelle vite che saranno.
Domande frequenti
Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
- Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
- Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Molte vite, un'anima sola di Brian Weiss in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
Print ISBN
9788804582021eBook ISBN
97888520332541
Immortalità
Ognuno di noi è immortale.
Non intendo soltanto dire che trasmettiamo i nostri geni, le nostre convinzioni, le nostre peculiarità e le nostre abitudini ai nostri figli che, a loro volta, le tramanderanno ai propri figli, sebbene naturalmente facciamo anche questo. E neppure mi riferisco al fatto che le nostre creazioni – un’opera d’arte, un sistema per fabbricare scarpe, un’idea rivoluzionaria, la ricetta della torta ai mirtilli – ci sopravvivano, sebbene anche questo sia vero. Ciò che intendo dire è che la parte più importante di noi, la nostra anima, vive per sempre.
Sigmund Freud descrisse la mente come un complesso funzionante a livelli diversi, fra cui quello dell’inconscio. Per definizione, si tratta di un livello di pensiero di cui non siamo consapevoli, ma che memorizza ogni nostra esperienza e ci spinge a comportarci come ci comportiamo, a pensare come pensiamo, a reagire come reagiamo e a provare ciò che proviamo. Solo avendo accesso all’inconscio, disse Freud, possiamo apprendere chi siamo e, in virtù di questo, guarire. Alcune persone hanno scritto che questa “cosa” – l’inconscio di Freud – è l’anima. E nel corso della mia attività (che consiste nel condurre i pazienti nella regressione alle vite passate e, ultimamente, nella progressione a quelle future) anch’io osservo questo: il lavoro dell’anima immortale.
Sono convinto che ognuno di noi possieda un’anima che continua a esistere dopo la morte del corpo fisico e che ritorna più e più volte in altri corpi, sforzandosi di raggiungere un livello più elevato. (Una delle domande che emerge più di frequente è: “Da dove provengono le anime visto che oggi ci sono molte più persone di quante ce ne fossero quando ebbe origine il mondo?”. Ho rivolto questa domanda a molti pazienti e la risposta è sempre la stessa: “Questo non è l’unico luogo in cui si trovano anime”. Ci sono molte dimensioni, livelli differenti di consapevolezza che ospitano anime. Perché dovremmo pensare che la nostra dimensione sia l’unica esistente? L’energia non conosce limiti. Il nostro piano di realtà non è che una delle tante “scuole” esistenti. Alcuni pazienti, inoltre, mi hanno detto che le anime possono scindersi e fare esperienze simultanee.) Non c’è alcuna prova empirica di questo; le anime non hanno il DNA, almeno non il DNA descritto dagli scienziati, nonché premi Nobel, James Watson e Francis Crick. Ma la prova aneddotica è schiacciante e, per me, irrefutabile. Ne ho avuto continue conferme, da quando Catherine mi portò con sé nelle epoche passate che spaziavano dall’Arabia del 1863 a.C. alla Spagna del 1756 d.C.
Per esempio, ci sono Elizabeth e Pedro (in Molte vite, un solo amore), amanti in vite precedenti che si sono riuniti di nuovo in questa; Linda (in Oltre le porte del tempo), decapitata in Scozia, sposata in Italia secoli dopo con il suo attuale nonno e in seguito vissuta a lungo in Olanda, circondata dall’affetto della sua calda e numerosa famiglia; Dan, Laura e Hope (in Messaggi dai Maestri); e altri quattromila pazienti – ho scritto di alcuni, ma non di tutti – la cui anima ha viaggiato attraverso vite passate, portando nel presente la loro essenza immortale. (Alcuni pazienti erano in grado di parlare in questa esistenza lingue straniere apprese nelle precedenti incarnazioni, un fenomeno chiamato xenoglossia: una “prova” decisamente concreta e rilevante della veridicità delle loro testimonianze.)
Quando i miei pazienti si ricordavano di sé in altre vite, i traumi che li avevano portati a cercare il mio aiuto si attenuavano o in alcuni casi guarivano del tutto. Questo è uno degli scopi principali dell’anima: avanzare verso la guarigione.
Se fossi l’unico ad avere assistito a casi del genere, potreste a buon diritto pensare che abbia avuto allucinazioni o che sia uscito di testa, ma i buddhisti e gli induisti “collezionano” casi di vite passate da migliaia di anni. La reincarnazione fu contemplata nel Nuovo Testamento fino ai tempi di Costantino, quando i romani decisero di censurarla. Gesù stesso, forse, credeva nella reincarnazione, dal momento che chiese agli apostoli se riconoscevano Giovanni Battista come Elia redivivo: Elia era vissuto novecento anni prima di Giovanni. La reincarnazione è un principio fondamentale della mistica ebraica, in alcune sette costituiva un insegnamento di base fino agli inizi del diciannovesimo secolo.
Centinaia di altri terapeuti hanno registrato migliaia di sedute relative a vite passate e molte esperienze dei loro pazienti sono state verificate. Io stesso ho controllato particolari ed eventi specifici dei ricordi di Catherine e di altri miei assistiti – dettagli precisi, che non potevano in alcun modo dipendere da falsi ricordi o da fantasie. Non dubito più della realtà della reincarnazione. La nostra anima è vissuta prima e vivrà ancora: questa è la nostra immortalità.
Immediatamente prima di morire, la nostra anima, la parte di noi che è conscia quando lascia il corpo, si sofferma per un momento, fluttuando. In questo stato può distinguere colori, udire voci, identificare oggetti e rivedere la vita che ha appena lasciato. Questo fenomeno è chiamato esperienza fuori dal corpo ed è stato documentato migliaia di volte, nei casi più famosi da Elisabeth Kübler-Ross e Raymond Moody. Ognuno di noi lo sperimenta nell’istante della morte, ma in pochi hanno fatto ritorno alla vita presente per poterlo raccontare.
Una di queste esperienze mi fu riferita (ne faccio brevemente menzione in Molte vite, un solo amore) non dalla paziente stessa, ma dal suo cardiologo, uno scienziato, molto conservatore e molto concreto, del Mount Sinai Medical Center di Miami. La paziente, un’anziana diabetica, era ricoverata in ospedale per alcuni esami medici. Durante la degenza ebbe un arresto cardiaco ed entrò in coma. Sebbene le sue condizioni fossero disperate, i medici fecero di tutto per tentare di salvarla e convocarono d’urgenza il suo cardiologo. Questi si precipitò nell’unità di terapia intensiva e, nella foga del momento, gli cadde di tasca la sua amata penna d’oro, che rotolò fino in fondo alla sala fermandosi sotto una finestra. Durante una breve pausa nel corso della rianimazione, l’uomo la raccolse.
Mentre l’équipe medica era al lavoro – avrebbe in seguito raccontato la paziente stessa – lei fluttuò fuori dal corpo e vide tutto quello che succedeva da un punto al di sopra del carrello con i farmaci, proprio accanto alla finestra. Essendo la diretta interessata, osservò con attenzione ciò che i medici stavano facendo. Avrebbe voluto chiamarli, assicurare loro che lei stava bene e che non dovevano affannarsi così tanto, ma si rese conto che non potevano sentirla. Quando cercò di dare un colpetto sulla spalla del suo cardiologo per dirgli che stava bene, la sua mano lo attraversò, tanto che lui non si accorse di nulla. Lei poteva vedere tutto ciò che stava accadendo intorno al suo corpo e poteva udire ogni parola che i medici dicevano, ma nessuno la ascoltava.
Gli sforzi dei medici ebbero successo. La donna si rianimò.
«Ho visto tutto quello che è successo» disse al suo cardiologo.
Lui era sbalordito: «Non è possibile. Lei era incosciente. Lei era in coma!».
«Bella la penna che le è caduta» disse la donna. «Deve costare tanto.»
«L’ha vista?»
«Gliel’ho appena detto» rispose lei e si mise a descrivere tutto quanto: la penna, com’erano vestiti i medici e gli infermieri, l’ordine in cui le persone erano entrate e uscite dall’unità di terapia intensiva e ciò che ciascuno aveva fatto – cose che nessuno avrebbe potuto sapere senza essere stato presente.
Giorni dopo, quando me lo raccontò, il cardiologo era ancora scosso. Confermò tutto quello che la donna aveva riferito e precisò che le sue descrizioni erano molto dettagliate. Eppure, era altrettanto indubbio che la paziente fosse in stato di incoscienza e che, per giunta, fosse cieca da più di cinque anni! Era stata la sua anima, non il corpo, a vedere quelle cose. Da quel giorno il cardiologo mi ha raccontato di persone in punto di morte che hanno visto i loro cari deceduti da tempo che le aspettavano per portarle nell’aldilà. Si trattava di pazienti non sottoposti a terapia farmacologica e, pertanto, lucidi. Un uomo raccontò di aver visto la sua defunta nonna che lo aspettava pazientemente su una sedia nella sua stanza all’ospedale. Una donna ricevette la visita del suo bambino che era morto in tenera età. Il cardiologo si accorse che l’idea della morte suscitava in quei pazienti un senso di calma e serenità. Questo medico ha imparato a dire loro: «Mi interessa molto ciò che lei prova e sperimenta. Me ne parli senza timore, anche se sembrano cose strane o insolite». Il fatto di potersi confidare, li aiutava a superare la paura della morte.
Più spesso, coloro che vengono rianimati riferiscono di aver visto una luce, quasi sempre dorata e lontana, come filtrasse dal fondo di un tunnel. Andrea, giornalista di un’importante rete televisiva, per dare una dimostrazione mi permise di condurla in una regressione e descrisse la sua vita di contadina delle Grandi Pianure nel diciannovesimo secolo. Alla fine della sua lunga esistenza fluttuò sopra il corpo, osservandolo da lontano. Poi si sentì attirare verso l’alto in una luce – blu nel suo caso –, mentre si allontanava sempre più dal corpo e andava verso una nuova vita, ancora indistinta. Questa è una delle esperienze fuori dal corpo che ricorre più spesso, quasi un “classico” direi, se non fosse che Andrea stava descrivendo l’esperienza avuta in un’incarnazione precedente.
Dove va l’anima dopo aver lasciato il corpo? Non lo so; forse non esistono parole per definire quel luogo. Io lo chiamo un’altra dimensione, un livello o uno stato superiore di coscienza. Di certo l’anima esiste fuori dal corpo fisico e si connette non solo con le altre vite della persona che ha appena lasciato, ma con tutte le altre anime. Moriamo fisicamente, ma questa parte di noi è indistruttibile e immortale. L’anima è eterna. In definitiva è probabile che esista solo un’unica anima, un’unica energia. Molte persone la chiamano Dio, altre, invece, la chiamano amore; ancora una volta, il nome non ha importanza.
Io vedo l’anima come una massa di energia che si fonde con l’energia universale, per poi separarsene di nuovo, rimanendo intatta, quando torna a una nuova vita. Prima di fondersi con l’Uno, guarda giù, verso il corpo che ha lasciato, e compie quella che io chiamo una “ricapitolazione” della vita appena lasciata. E fa ciò con amorevole benevolenza, non per punirsi, ma per imparare.
La vostra anima registra le sue esperienze. Quando ha lasciato il corpo, sente più intensamente l’apprezzamento e la gratitudine di tutti coloro che avete aiutato, esattamente come il dolore, la rabbia e la disperazione di tutti coloro che avete ferito o tradito. In questo modo l’anima impara a non commettere atti violenti ma a essere compassionevole.
Una volta terminata la ricapitolazione, l’anima si allontana dal corpo, spesso trovando quella luce meravigliosa che vide l’“antenata” di Andrea, sebbene ciò potrebbe non accadere immediatamente. Non importa: la luce è sempre lì. A volte siete circondati da altre anime molto sagge – potete chiamarle Maestri o guide – che aiutano la vostra nel suo viaggio verso l’Uno. A un determinato livello la vostra anima si fonde con la luce, ma conserva ancora la propria consapevolezza così da poter continuare a imparare anche nell’aldilà. Si tratta di una fusione simultanea con una luce più grande (alla fine del viaggio immortale la fusione sarà totale), in cui l’anima prova una beatitudine e una gioia indescrivibili, pur mantenendo la propria consapevolezza individuale e sapendo di avere ancora lezioni da apprendere, sia sulla Terra sia nell’aldilà. Alla fine – secondo i propri tempi – l’anima decide di tornare in un altro corpo e, reincarnandosi, perde questo senso di fusione. Alcune persone credono che si provi profonda tristezza al momento della separazione da questo stato glorioso, da questa beatitudine nel fondersi con l’energia e la luce, e forse è così.
Sulla Terra, nel presente, siamo individui, ma l’individualità è un’illusione tipica di questo livello, di questa dimensione, di questo pianeta. Sì, noi siamo qui, reali e sostanziali come la sedia sulla quale siete seduti a leggere, ma gli scienziati sanno che una sedia non è altro che un insieme di atomi, molecole ed energia: è una sedia ed è energia. Noi siamo umani, limitati e, allo stesso tempo, siamo immortali.
Penso che al livello più alto tutte le anime siano connesse. È una nostra illusione o una nostra grande fissazione l’idea di essere individui separati. Siamo connessi con ogni altra anima, così come, in una dimensione superiore, noi tutti siamo una cosa sola. In questo mondo i nostri corpi sono densi e fisicamente pesanti; soffrono di malattie e disturbi. Sono convinto che nelle dimensioni superiori, invece, non esista malattia fisica. In dimensioni ancora più elevate non c’è nulla di fisico: c’è solo coscienza. E a un livello ancora più alto, in dimensioni che non possiamo nemmeno concepire e dove tutte le anime sono una sola, perfino il tempo non esiste. Ciò significa che vite passate, presenti e future possono avere luogo simultaneamente.
Sono un medico e uno psichiatra e prendermi cura delle persone è la mia missione. Credo che ciascuno di noi sia istintivamente spinto verso la guarigione e la crescita spirituali, verso la comprensione e la compassione, verso l’evoluzione. Credo che da un punto di vista spirituale stiamo facendo passi avanti, non indietro. L’inconscio (la mente subconscia, superconscia o l’anima) racchiude in sé un meccanismo che lo guida lungo un percorso sicuro di evoluzione spirituale. In altre parole, l’anima evolve sempre, in ogni caso, verso la salute. A un livello superiore, il tempo si misura in base alle lezioni apprese, sebbene sulla Terra esso venga misurato cronologicamente. Noi viviamo sia nel tempo sia fuori dal tempo. Le nostre vite passate e future convergono nel presente e, se possono spingerci verso la guarigione adesso, in modo che la nostra esistenza attuale sia più sana e più appagata spiritualmente, faremo dei progressi. Riceviamo un feedback a ciclo continuo, per migliorare le nostre esistenze future già mentre stiamo vivendo questa.
Penso che molti di noi passino troppo tempo interrogandosi su come potrebbero essere i livelli superiori di coscienza. La questione è affascinante, ma il nostro scopo qui è di guarire noi stessi mentre ci troviamo nel mondo fisico. Vedo molte persone, soprattutto i seguaci della New Age, che non sono ben radicate in questo mondo – nell’essere qui e ora. I progressi nel campo della contemplazione e della meditazione sono importanti, ma coloro che passano la propria esistenza nell’isolamento dovrebbero capire che noi umani siamo animali sociali e che chi non sperimenta le gioie della fisicità, i piaceri dei sensi, non impara per intero la lezione che questa vita ha da insegnare.
Come ho già detto, fino a poco tempo fa mi limitavo a condurre i pazienti nella regressione affinché potessero vedere e capire le loro vite passate. Ora ho iniziato a condurli nella progressione al futuro. Ma anche limitandoci a studiare le nostre precedenti esistenze, possiamo vedere come ci siamo evoluti grazie a esse. Ciascuna delle nostre vite è un’esperienza di apprendimento e, se traiamo una lezione di saggezza dalle nostre esistenze passate, allora attraverso il libero arbitrio – inteso come libero arbitrio umano e libero arbitrio dell’anima – possiamo cambiare il presente.
La nostra anima sceglie i genitori che avremo, perché il nostro impulso è quello di affinare il processo di apprendimento in modo da poter procedere verso la guarigione. Per la stessa ragione possiamo scegliere che cosa fare nella vita presente. Nessuno desidera subire violenze e abusi, perciò non scegliamo genitori violenti; tuttavia, alcuni genitori lo diventano (è il loro libero arbitrio) e in una vita successiva, o forse già in questa, impareranno la lezione della compassione e abbandoneranno questo comportamento.
Io decisi di tornare sulla Terra come figlio di Alvin e di Dorothy Weiss e di essere uno psichiatra. Nella mia vita precedente militai nella resistenza ceca e rimasi ucciso nel 1942 o nel 1943. Forse il modo in cui morii allora ha fatto sì che mi avvicinassi al tema dell’immortalità; forse il desiderio di studiare e insegnare mi deriva da una precedente incarnazione come sacerdote nell’antica Babilonia. Comunque sia, scelsi di tornare come Brian Weiss in modo da poter far fruttare al massimo quanto avevo appreso e condividerlo con altri diventando un guaritore. Scelsi i miei genitori perché mi avrebbero spianato la strada dell’apprendimento. Mio padre nutriva una vera e propria venerazione per l’ambiente accademico e voleva che mi laureassi. Si interessava anche di religione e mi insegnò l’ebraismo, senza però forzarmi. Così diventai un rabbino laico, ossia uno psichiatra. Mia madre era una donna affettuosa e per nulla incline a giudicare le persone. Mi trasmise un senso di sicurezza che, in seguito, mi avrebbe dato il coraggio di pubblicare Molte vite, molti Maestri, anche se facendolo rischiavo di compromettere la mia carriera e la mia sicurezza economica. I miei genitori di certo non erano “spirituali” nell’accezione New Age e non credevano nemmeno nella reincarnazione. A quanto pare, li scelsi perché mi sostenessero e mi permettessero di intraprendere il percorso di vita che infine scelsi. Fui aiutato da qualcun altro in questa decisione? Me lo domando. Spiriti, guide, angeli, tutti parte di una sola anima? Non lo so.
È vero, un’anima sceglie di reincarnarsi in Saddam Hussein e un’altra in Osama bin Laden. Credo che le loro anime siano tornate sulla Terra per cogliere tutte le opportunità di apprendimento, proprio come abbiamo fatto voi e io. Non hanno scelto di reincarnarsi con l’intenzione di nuocere, di causare violenza, di fare saltare in aria altre persone e di diventare terroristi. Sono tornate allo scopo di resistere a questo impulso, probabilmente perché vi hanno ceduto in vite precedenti. Sono tornate per superare una sorta di esame in questa scuola in cui viviamo e hanno fallito miseramente.
Si tratta solo di congetture, naturalmente, ma credo che la loro anima si sia incarnata in loro per cercare di trovare alternative alla violenza, al pregiudizio e all’odio. (Lo stesso motivo per cui ritornano sulla Terra le anime di genitori violenti.) Hanno accumulato denaro e potere, e hanno dovuto scegliere tra violenza e compassione, tra pregiudizio e tolleranza, tra odio e amore. Sappiamo che cosa hanno scelto questa volta. Dovranno tornare ancora, affrontare le conseguenze delle loro azioni, ritrovarsi al bivio delle stesse scelte, fino a quando saranno in grado di progredire.
Gli studenti mi chiedono perché qualcuno dovrebbe scegliere di tornare a vivere nei bassifondi infestati dai topi di Bogotá o di Harlem. I monaci buddhisti che ho conosciuto, al seguito del Dalai Lama, ridono di questa domanda perché considerano la vita come una rappresentazione teatrale. L’uomo che vive nei b...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Copyright
- Molte vite, un’anima sola
- Introduzione
- 1. Immortalità
- 2. George: gestione della rabbia
- 3. Victoria, Evelyn e Michelle: salute
- 4. Samantha e Max: empatia
- 5. Hugh e Chitra: compassione
- 6. Paul: pazienza e comprensione
- 7. Emily, Joyce, Roberta e Anne: non-violenza
- 8. Bruce: relazioni
- 9. Patrick: sicurezza
- 10. John: libero arbitrio e destino
- 11. Contemplazione e meditazione
- 12. David: spiritualità
- 13. Jennifer e Cristina: amore
- 14. Gary: il futuro
- Ringraziamenti