Il concetto di anime gemelle è più valido dell’idea di matrimonio?
Nella vita dell’essere umano, una delle cose più importanti è sempre stata l’amore. Non puoi fare nulla per ciò che concerne la tua nascita, né per ciò che riguarda la tua morte. E queste sono le tre cose di rilievo nella vita: la nascita, l’amore e la morte.
Solo l’amore è nelle tue mani, solo l’amore ti offre la libertà e la dignità di essere un essere umano. Altrimenti, nascita e morte accadono, proprio come accadono a qualsiasi altro animale, o a qualsiasi albero. E l’amore dovrebbe essere conservato quanto più puro e libero da qualsiasi contaminazione possibile.
Mi chiedi: “Il concetto di anime gemelle è più valido dell’idea di matrimonio?”.
I concetti non sono affatto importanti. Ciò che importa è la tua comprensione. Puoi cambiare la parola “matrimonio” sostituendola con “anime gemelle”, ma tu rimarrai lo stesso di sempre. E trasformerai questa nuova realtà nell’inferno che vivevi nel matrimonio. Non è cambiato nulla, se non le parole, l’etichetta: non fidarti troppo delle etichette!
Come mai il matrimonio è fallito? In primo luogo, lo abbiamo elevato a uno standard assolutamente innaturale. Abbiamo tentato di farne qualcosa di duraturo, qualcosa di sacro, senza conoscere neppure l’ABC della sacralità, senza sapere nulla di ciò che è eterno.
Le nostre intenzioni erano buone, ma la nostra comprensione era molto limitata, praticamente inesistente. Quindi, invece di rendere il matrimonio qualcosa di paradisiaco, è diventato qualcosa di infernale. Anziché diventare sacro, è addirittura precipitato al di sotto del comune mondo profano.
Tutto questo è accaduto a causa della stupidità dell’uomo, ed è una stupidità atavica; ogni volta che incontra delle difficoltà, egli modifica i termini: passa da “matrimonio” ad “anime gemelle”, senza però cambiare se stesso. E tu sei il problema, non le parole: qualsiasi parola in sé andrà benissimo. Una rosa è una rosa è una rosa… puoi darle qualsiasi nome! Ebbene, nella tua domanda proponi di cambiare il concetto, non chiedi di cambiare te stesso.
Il matrimonio è fallito perché tu non sei riuscito a elevarti allo standard che ti aspettavi dal matrimonio, dal concetto di matrimonio: eri in realtà un bruto, un barbaro, colmo di gelosie, pieno di lussuria… non avevi mai conosciuto cosa fosse l’amore. E, in nome dell’amore, hai tentato tutto ciò che è l’esatto opposto: possessività, dominio, potere.
Il matrimonio è diventato un campo di battaglia in cui due persone lottano per la supremazia. Ovviamente, l’uomo ha le proprie strategie, rozze e più primitive. E la donna ha le sue: più femminili, fondate sulla dolcezza, su un livello di civiltà leggermente più elevato, è più remissiva… ma la situazione è la stessa.
Oggi, gli psicologi parlano del matrimonio come di un’“intima inimicizia”. Ed è ciò che si è dimostrato essere: due nemici che vivono insieme e fingono di essere innamorati, aspettandosi che l’altro dia amore… mentre l’altro si aspetta la stessa cosa! Nessuno è pronto a dare, nessuno ha amore da dare! Come puoi dare amore se non ne hai?
E quando senti che non ti viene dato amore alcuno… ed entrambi i partner sentono la stessa cosa, nasce una frustrazione profonda, seguita dall’idea, dal sospetto che l’altro ci abbia ingannati.
Prima del matrimonio entrambi usavano parole meravigliose, dicevano dolci nullità; entrambi giocavano le loro carte migliori per attirare l’altro, per impadronirsi di lui… una volta sposati, quando la legge ha fatto la sua parte, e la società vi ha sancito la libertà di vivere insieme, nel giro di poco tempo la luna di miele finisce.
Ancor prima di tornare dalla luna di miele, questa finisce… e tutto termina perché non eri arrivato a conoscere il tuo partner nella sua globalità, una cosa assolutamente orribile!
La facciata, la maschera che l’altro indossava prima del matrimonio, è caduta… non la puoi tener su ventiquattr’ore su ventiquattro. Quando vivi con qualcuno, devi spogliarti delle tue ipocrisie ed essere qualsiasi cosa tu sia. E tu sai di non essere la persona che fingevi di essere. E per l’altro vale la stessa cosa.
A quel punto, tutto si riduce a una lotta per possedere la donna, per possedere l’uomo.
L’unico vero sintomo, quello che testimonia l’amore, è che esso non possiede mai; al contrario, dona libertà. È felice della felicità dell’altro. Non mendica mai, non è un mendicante: è un imperatore. Dona, e dona senza porre condizione alcuna.
Viceversa, nella vita comune, ciò che per secoli abbiamo fatto è stato chiedere all’altro di dare, ma anche l’altro ci chiedeva di dare… entrambi i partner erano mendicanti, le cui ciotole erano vuote: nessuno dei due aveva nulla da dare. E tutto è stato ridotto a una lotta, a una battaglia.
Puoi passare dal concetto di matrimonio a quello di anime gemelle, ma che mi dici di te? E delle persone che diventeranno anime gemelle? Se sono le stesse persone che nel matrimonio diventavano una coppia, non cambierà nulla.
A mio avviso, non sono necessari né il matrimonio né le anime gemelle, è sufficiente una semplice amicizia. Non sai nulla dell’anima, come potrai mai diventare un’anima gemella?
Se i partner riescono a essere semplicemente amici l’uno dell’altra, è più di quanto ci si possa aspettare dall’essere umano attuale. Se i partner riescono a essere comprensivi delle proprie vicendevoli fragilità, delle debolezze, è già più di quanto ci si possa aspettare.
Se riuscite a lasciar cadere tutte le superstizioni, per esempio l’idea che quando una donna o un uomo vi ama, deve amarvi per tutta la vita… l’amore è qualcosa di fragilissimo. È del tutto simile a un fiore: è bello, ma assolutamente delicato. Al mattino fiorisce, ma la sera se n’è andato… i suoi petali sono appassiti. Al mattino era qualcosa di bello, la sera è qualcosa di morto… la vita è mutamento, è un fenomeno in continuo mutamento.
E quando affermo che è necessaria una profonda comprensione, intendo dire che la vecchia idea di relazione permanente, sotto qualsiasi concetto venga mascherata, dev’essere abbandonata.
Dovete vivere momento per momento; dovete vivere ogni momento come se fosse l’ultimo; dunque, non sprecatelo in battibecchi e discussioni, in inutili punzecchiamenti e in litigi. Forse non avrete più neppure il tempo per chiedere scusa.
Sarmad, un grande mistico, ogni sera ripeteva sempre ai suoi discepoli: «Stiamo per andare a dormire per l’ultima volta. Per favore, perdonatemi. Come vostro Maestro, sono stato molto duro con voi. Ho dovuto farlo, perché vi amo e voglio che in voi accada una trasformazione. Poiché non so se mi sveglierò domattina, vi prego di perdonarmi».
Ogni notte andava a letto, come se fosse l’ultima volta. E un giorno sarà veramente l’ultima volta, e al mattino, non vi sveglierete più.
E ogni mattino si svegliava come se si trattasse di un nuovo inizio: la sera prima aveva accettato la morte, ora questo risveglio era una rinascita. Guardava l’esistenza con profonda riconoscenza: un altro giorno da vivere, per un altro giorno il sole, il vento, gli alberi, gli uccelli; un altro giorno di amici, d’amore… ma nulla più di questo.
L’idea di avere una relazione stabile, lunga una vita, ti aiuta a rimandare ciò che è essenziale, a continuare a fare cose che sono assolutamente prive di senso: non solo sono inutili, sono idiozie!
Le gente litiga per inezie insignificanti, cose per le quali loro stessi, quando ci ragionano freddamente, ridono.
Ho saputo di una coppia che si stava sposando in municipio. All’atto di firmare il registro – la donna aveva già firmato, e il marito lo stava firmando – ci fu uno scatto di stizza da parte della donna, che esplose: «Voglio il divorzio!».
Il sindaco, che presiedeva le nozze, non capiva: «Ma cos’è successo? Vi siete appena sposati, avete appena firmato…!».
E la donna: «Certo, ed è proprio lì, su quel foglio la prova che le cose sono partite male… guardate! Io ho firmato con lettere molto piccole, e lui… guardate che caratteri grossi ha usato! Vedete? Vuole già farmi vedere chi comanda!». Quei caratteri grossi dimostravano la supremazia, la superiorità dell’uomo.
Potete cambiare le parole… io vorrei che voi cambiaste la vostra consapevolezza.
L’idea di un rapporto durevole era sbagliata, ma vi è stata imposta dai poeti, dai preti, da tutti… e non voglio dire che due persone non possano vivere in profonda amicizia per tutta la loro vita. Possono farlo, ma non deve essere un condizionamento, quanto una semplice fioritura dell’amicizia, qualcosa di aperto.
In qualsiasi giorno, un partner può dire all’altro: «Ti sono riconoscente per tutti i bellissimi momenti che mi hai dato, ma ora i nostri sentieri si dividono. È triste… ma ti ricorderò per sempre. Non voglio che la nostra vita diventi un inferno. Altrimenti, tutto ciò che era bello verrebbe distrutto, ne svanirebbe perfino il ricordo».
Ed è sufficiente una semplice amicizia…
La mia visione di una nuova società è quella di piccole Comuni, non di grandi città.
Una Comune non avrà più di cinquemila membri; in questo modo, la gente potrà conoscersi senza problemi. E la Comune dovrà assumersi l’intera responsabilità dei bambini. Inoltre, a nessuno verrà permesso avere figli, a meno che la Comune non ne abbia bisogno: sarà la Comune a decidere.
Adesso, sono disponibili tutte le attrezzature scientifiche che permettono di decidere in base a bisogni specifici: ingegneri, dottori, scienziati, poeti, mistici; ora, è scientificamente possibile scegliere il tipo di bambino da mettere al mondo. Dovete solo rinunciare al vostro vecchio preconcetto, che il bambino debba essere “vostro”.
Così come si hanno banche del sangue, in ogni ospedale dovrebbe esistere una banca dello sperma. Ora, gli scienziati sono in grado di leggere in ogni tipo di sperma, come si svilupperà l’embrione, in quale essere umano.
Finora abbiamo vissuto una vita assolutamente casuale, e forse il mondo è così pieno di stupidi e di ritardati mentali proprio per questo: quando due persone fanno l’amore, l’uomo libera milioni di spermatozoi in una volta sola: il risultato è una gara presidenziale senza paragoni, perché tutti si precipitano in una folle corsa per raggiungere l’ovulo… uno solo riuscirà a entrare.
L’ovulo materno ha una conformazione tale per cui resta aperto solo fino a quando uno spermatozoo vi entra, poi si richiude. È raro che due spermatozoi vi entrino simultaneamente – in questo caso, nasceranno due gemelli – ancora più raro è che ne entrino tre o quattro, si tratta di eccezioni.
Il percorso fino all’ovulo è un viaggio infinito per il piccolo spermatozoo, e la battaglia è molto aspra… a milioni sono in gara per arrivare alla presidenza! Secondo il mio giudizio, i più saggi si tireranno da parte, lasciando che vadano avanti gli idioti.
Tagore fu il tredicesimo figlio: se fosse esistito il controllo delle nascite, non sarebbe mai nato. E anche senza controllo delle nascite, è raro che due genitori arrivino ad avere tredici figli. Se si fossero fermati alla dozzina, cosa più che logica essendo una “cifra tonda”, Tagore non sarebbe mai entrato in lizza, e noi non avremmo mai conosciuto quell’uomo e la sua grandezza.
Negli ultimi decenni, la scienza è riuscita a leggere l’intero programma genetico, racchiuso nei singoli spermatozoi: se evolveranno in uno scienziato, o in un poeta, o in un filosofo, o in un mistico, o in un ballerino, o in un musicista. I singoli potenziali possono essere letti: si può studiare l’intero schema nei dettagli e vedere se il bambino sarà sano o malaticcio, se morirà a sei mesi o a cent’anni. Perpetuare il vecchio comportamento casuale, dando alla luce bambini senza sapere chi si mette al mondo… senza sapere se si sta generando un Adolf Hitler, un Benito Mussolini, oppure uno Iosif Stalin, o un Ronald Reagan… e voi non lo sapete minimamente… voi giocate alla cieca!
L’amore dovrebbe fondarsi unicamente sull’ami...