
eBook - ePub
Disponibile fino al giorno 27 Nov |Scopri di più
Indomita (I Romanzi Passione)
- 320 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Disponibile fino al giorno 27 Nov |Scopri di più
Indomita (I Romanzi Passione)
Informazioni su questo libro
Reduce da Waterloo e poi dall'India con una pericolosa missione da portare a termine, il colonnello Derek Delborough ha ben altro per la testa che scortare una dama in un viaggio al Nord. Eppure è proprio ciò che sua zia gli chiede in una missiva non appena lui rimette piede in Inghilterra, e la fascinosa lady è la loro indomita vicina, Deliah Duncannon. A poco vale il rifiuto di Derek, che ben presto si accorge di non avere vie di fuga. E quando verrà preso di mira dagli uomini del Cobra Nero, il criminale in cima ai suoi pensieri, Derek si renderà conto che l'unico modo per salvare Deliah sarà di tenerla stretta a sé. Al punto di trovarsi a correre il pericolo più grande della sua vita: quello di innamorarsi...
Domande frequenti
Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
- Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
- Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Indomita (I Romanzi Passione) di Stephanie Laurens, Giuliano Claudio Acunzoli in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
eBook ISBN
9788852027871INDOMITA
Traduzione di Giuliano Acunzoli

Preludio alla quadrilogia
del Cobra Nero
del Cobra Nero
Quartier generale della Compagnia delle Indie Orientali,
Calcutta, India
24 marzo 1822
— Non ribadirò mai abbastanza quanto sia importante decapitare questo movimento di fanatici — affermò Francis Rawdon-Hastings, marchese di Hastings e governatore dell’India da nove anni, passeggiando avanti e indietro nel suo ufficio.
Seduti nelle poltrone di vimini davanti alla lucida scrivania di mogano, cinque ufficiali lo ascoltavano in silenzio. Solo i passi di Hastings risuonavano nell’aria umida: era rosso in volto, con le mani chiuse a pugno e i muscoli delle spalle e delle braccia rigidi di tensione. Il colonnello Derek Delborough, da tutti chiamato Del, lo studiava dalla sua poltrona con un distacco che sfiorava il cinismo. Solo il governatore aveva il potere di ricorrere agli agenti speciali e, per come la vedeva lui, Hastings avrebbe dovuto convocarlo con i suoi uomini già settimane prima.
Sulla candida parete alle spalle di Hastings si aprivano due finestre dal telaio in tek, immerse nell’ombra della terrazza eppure chiuse per tenere fuori il caldo di Calcutta. Tra le finestre spiccava il ritratto del re, dipinto quand’era ancora il principe Florizel e il pupillo delle Corti europee. Nel suo sguardo si leggevano tutta la potenza e la ricchezza dell’Inghilterra coloniale, e l’ufficio del governatore ne era un esempio lampante: i tavoli di palissandro, i mobili in tek e una miriade di ottoni, argenti e cristalli che rilucevano al chiarore che filtrava dalle fessure tra le imposte.
Arredato con gusto raffinato in stile esotico, arioso e perfettamente lindo, lo studio mostrava una serenità senza tempo nonostante la sua importanza. Una contraddizione che si adattava all’India stessa, buona parte della quale veniva governata dalla Corona d’Inghilterra tramite lo stesso Hastings.
In quel momento, però, il governatore non sembrava granché sensibile al lusso e alla quiete in cui era immerso. — Questi attacchi ai nostri convogli devono cessare. Ogni giorno che passa, tutti gli attacchi che restano impuniti, costano all’Impero parte del suo prestigio!
— A quanto mi risulta — cominciò Del con una voce rauca e calma che contrastava con l’agitazione del governatore — gli attacchi del Cobra Nero si sono moltiplicati ultimamente.
— Sì, dannazione! Il comando di Bombay li ha sottovalutati tanto da non informarmi fino a qualche mese fa, per non parlare di agire! — tuonò Hastings. Tornò alla scrivania, rovistò tra le scartoffie e ne porse alcune a Del. — Ecco, guardate. Adesso che la situazione è fuori controllo, mi supplicano d’intervenire. Avanti, leggete. Questi sono solo alcuni degli ultimi attacchi, così vi renderete conto del caos che regna nell’intera regione.
I quattro uomini seduti alla destra di Del si sporsero verso di lui. A un suo cenno, ognuno prese un rapporto e cominciò a leggerlo.
— Ho anche saputo — riprese Del — che il culto del Cobra Nero è stato menzionato per la prima volta tre anni fa. È nato solo adesso oppure esisteva già?
Il governatore allargò le braccia. — A Bombay, i nativi affermano di non saperne nulla, ma non si può mai dire. Dio solo sa se non esistono sette segrete di ogni genere in questo Paese di pagani! Tuttavia, considerando che anche i vecchi maragià non ne parlano, è probabile che sia davvero nato in questi ultimi anni.
— Un culto nato dal nulla presuppone l’avvento di un capo religioso dotato di grande prestigio.
— Esattamente. È lui che dovete eliminare. Se non ci riusciste, dovrete dargli una tale lezione da farlo tornare di corsa con i suoi dannati serpenti nel fetido pantano da cui è uscito — disse Hastings, indicando i rapporti che i cinque uomini stavano leggendo.
— Ci sono anche assalti ai villaggi. Omicidi, stupri, saccheggi... non si può dire che il Cobra Nero e i suoi seguaci lottino per la giustizia — affermò il maggiore Gareth Hamilton, uno dei quattro ufficiali che avevano servito nell’esercito al comando di Del. Alzò lo sguardo e studiò il governatore con la fronte aggrottata. — Questa non è ribellione, ma un piano deliberato per spargere il terrore. Non cercano il sostegno dei nativi: li vogliono letteralmente soggiogare.
— Il giogo della paura — affermò il capitano Rafe Carstairs dalla sua poltrona, posando con Gareth il rapporto sulla scrivania. Il suo viso dai lineamenti aristocratici era contratto in una smorfia di disgusto, il che lasciava intendere che il suo rapporto descrivesse un attacco particolarmente sanguinoso.
Tutti gli uomini seduti davanti alla scrivania del governatore erano veterani. Nella loro carriera avevano visto carneficine di ogni sorta e, insieme, avevano servito nella Cavalleria in Spagna sotto il generale Paget e partecipato in prima linea alla battaglia di Waterloo. Lasciato l’esercito, si erano arruolati nella prestigiosa Compagnia delle Indie Orientali come agenti speciali al comando di Hastings; il loro compito era prevenire e affrontare le numerose turbolenze che scuotevano l’India britannica da ben sette anni.
Seduto tra Gareth e Rafe, il maggiore Logan Monteith piegò le labbra in un lieve sorriso e lanciò con un abile movimento del polso abbronzato il suo rapporto sulla scrivania. — Direi che a confronto del Cobra Nero e della sua banda di fanatici, i Thug fanno la figura delle persone perbene con la loro dea Kalì.
Accanto a Rafe c’era l’ultimo ufficiale del quintetto, il più giovane. In effetti, il volto del capitano James Mac-Farlane mostrava ancora dei tratti quasi adolescenziali, anche se aveva compiuto ventinove anni. A differenza di Logan, James si sporse in avanti e posò con cura il rapporto sulla scrivania. — Davvero impressionante, ma non ci aiuta in alcun modo. A Bombay non hanno idea di dove si nasconda il Cobra Nero? Nessun indizio sul suo accampamento o sugli appoggi su cui può contare?
— Dopo ben cinque mesi di indagini, Bombay non ha nulla in mano... tranne il sospetto che alcuni principi Maratha sostengano segretamente questo culto.
Rafe grugnì. — Non ci voleva il comando di Bombay per saperlo. Da quando li abbiamo sconfitti nel 1818, fremono per prendersi la rivincita. Farebbero di tutto per farcela pagare.
— Esattamente — ringhiò Hastings. Era nervoso e non lo nascondeva. — Come sapete, il governatore di Bombay è adesso lord Ensworth. Un ottimo governante, nulla da dire a riguardo, ma proviene da ambienti diplomatici e non militari. Non nasconde di essere in difficoltà con il Cobra Nero, anzi, ammette chiaramente di non sapere come fermarlo. Ed è qui che voi entrate in gioco, signori — concluse, passando con lo sguardo da uno all’altro fino a fermarsi su Del.
Il colonnello lo guardò dritto negli occhi. — Pertanto, possiamo contare sul fatto che Ensworth non ci metterà i bastoni tra le ruote.
— No, anzi. Vi accoglierà a braccia aperte. Non sa più in che modo rassicurare i mercanti e al contempo mantenere in attivo i conti con Londra. Una cosa non facile quando una carovana su cinque viene saccheggiata e distrutta — replicò Hastings, tacendo subito dopo. In quell’attimo, il suo viso tradì tutta la fatica di governare quella parte ostile e misteriosa dell’Impero chiamata India.
Poi però si ricompose e aggiunse: — Inutile spiegarvi l’importanza di questa missione. Il Cobra Nero dev’essere annientato: le sue atrocità e il caos in cui sta gettando un’area enorme minano non soltanto la credibilità della Compagnia delle Indie, ma quella della stessa Inghilterra, e tutti noi sappiamo quanto sia importante la credibilità per gli interessi dell’Impero. Ma non c’è solo questo aspetto — concluse, indicando i rapporti con un cenno. — Sono i nativi, gli indiani che vivono nei villaggi, a chiederci di fermare il Cobra Nero.
— Non stento a crederlo — affermò Rafe, alzandosi con gli altri dalle comode poltrone.
Hastings studiò i cinque uomini che attendevano sull’attenti davanti alla scrivania. Sembravano un solido muro di uniformi rosse, tutti più alti di un metro e ottanta, tutti ex Guardie Reali indurite da anni di battaglie e di comando. L’esperienza segnava i loro volti, anche quello giovanile di Mac-Farlane; una profonda conoscenza del mondo pervadeva il loro sguardo.
Rinfrancato, il governatore annuì. — La vostra missione, signori, è trovare e annientare il Cobra Nero. Avete carta bianca. Non m’importa di come agirete, purché alla fine facciate giustizia e tutta l’India sappia che quell’assassino non può più nuocere a nessuno. Come sempre, potete usare in libertà i fondi che vi metterò a disposizione e richiedere uomini e mezzi all’esercito con priorità assoluta.
In genere era Rafe a tradurre in parole i pensieri del gruppo, anche se con frasi sue. — Prima parlavate di eliminare il capo — cominciò, sorridente e affascinante come se si trovasse a un tè pomeridiano e discutesse di croquet. — Direi che, trattandosi di un culto, è senza dubbio l’approccio migliore. Ma come dovremo comportarci con le carovane? Dovremo abbandonarle al loro destino e concentrarci sul Cobra Nero, oppure usare la prudenza e difenderle ogniqualvolta possibile?
Hastings incontrò gli schietti occhi azzurri di Rafe. — Voi, capitano, non sapete neppure cosa sia la prudenza.
Le labbra di Del si piegarono in un sorriso. Con la coda dell’occhio, vide Gareth sorridere a sua volta. Rafe, detto “lo spericolato” per ottimi motivi, aggrottò la fronte e sostenne con occhi innocenti lo sguardo cinico del governatore.
Hastings sbuffò. — La priorità è annientare il Cobra Nero scoprendo ed eliminando il loro capo. Per le carovane fate il possibile, ma la situazione è drammatica e richiede misure drastiche — affermò, guardandoli a uno a uno. — Vi adatterete alle circostanze. Se per riuscire nell’impresa dovrete interpretare gli ordini a modo vostro, non esitate a farlo.
Mensa ufficiali,
sede di Bombay della Compagnia delle Indie
Cinque mesi dopo, 15 agosto
— Hastings ci ha dato carta bianca, no? Ci ha persino autorizzato a interpretare gli ordini a modo nostro — affermò Rafe, appoggiandosi di spalle alla parete e afferrando uno dei bicchieri appena portati da un ragazzo per bere un sorso di buona birra ambrata.
Tutti e cinque, ovvero Del, Gareth, Logan, Rafe e James, sedevano sulla terrazza della mensa ufficiali, al tavolo riservato solo a loro. Se ne erano appropriati non solo perché offriva una vista immediata dell’intera veranda e della piazza d’armi subito oltre, ma anche perché, isolato com’era nell’angolo più lontano, permetteva di parlare senza il timore di essere ascoltati.
Le tende di bambù appese tra le colonne della veranda erano abbassate per riparare il locale dal sole del tardo pomeriggio e dalla polvere sollevata da un battaglione di sepoy che faceva le prove per qualche sfilata. Nella frescura dell’ombra fitta risuonavano il parlottio di due gruppi di ufficiali seduti agli altri tavoli e i secchi colpi delle palle da biliardo che provenivano dalla saletta accanto.
— È vero — ammise Gareth, prendendo a sua volta un bicchiere. — Ma non credo che il nostro buon governatore ci abbia autorizzato a scavalcarlo.
— Eppure non abbiamo scelta — intervenne Logan, guardando Del.
Pensieroso, il colonnello prese una birra e poi alzò la testa, incontrando lo sguardo dei suoi uomini. — È vero, Hastings ci ha dato carta bianca, ma prima di scoprire che il Cobra Nero potrebbe essere un inglese. Non so come prenderebbe i nostri sospetti su Roderick Ferrar.
— Ma qualcosa dovrà pur fare, no? — chiese James prendendo l’ultimo bicchiere.
Del lo guardò. — Hai notato il ritratto appeso dietro la sua scrivania?
— Quello di Prinny?
Del annuì. — Quel ritratto non è della Compagnia, ma di Hastings. Il caro governatore deve la sua nomina a Prinny... o meglio, a Sua Maestà adesso, e sa bene che non deve scordarlo. Se riuscissimo a provare che Ferrar è il Cobra Nero, gli daremmo una bella gatta da pelare. Cosa seguire? La coscienza o la lealtà alla Corona?
Accigliato, James giocherellò con il bicchiere. — Ferrar è davvero così intoccabile?
— Sì — risposero gli altri in coro.
— Hastings è in debito con il re — spiegò Del. — E il re è in debito con il padre di Ferrar, il conte Shrewton. Come se non bastasse, è risaputo che Roderick è il figlio prediletto del conte nonostante sia il secondogenito.
Rafe si sporse sul tavolo. — Si dice che Shrewton tenga in pugno il re — aggiunse a mezza voce. — E non è certo difficile crederci. Quindi, il vecchio Hastings potrebbe essere tentato d’insabbiare qualunque prova gli fornissimo, a meno che tra lui e il conte non vi sia qualche ruggine di cui nessuno è a conoscenza.
— Dobbiamo stare molto attenti — grugnì Logan. — Con questo scenario non mi sorprenderebbe più nulla, neppure scoprire che una parte del bottino depredato alle carovane finisce indirettamente nelle tasche del conte... o del re in persona!
Gareth arricciò le labbra in una smorfia. — Eppure, Hastings insisteva troppo sull’importanza di eliminare il Cobra Nero. Non ci ha mai detto di catturarlo e trascinarlo in catene a Bombay — ricordò a tutti loro. — Forse il caro governatore è giunto alle nostre stesse conclusioni — affermò, studiando Del. — È possibile che ci stia usando per liberarsi del problema senza o...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Indomita (I Romanzi Passione)
- Copyright
