Dove soffia il vento
eBook - ePub

Dove soffia il vento

  1. 496 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Dove soffia il vento

Informazioni su questo libro

Dopo aver scoperto di non poter contare sulle certezze del mondo magico e dopo essersi chiesti cosa fosse veramente autentico della loro magia, Simon, Baz, Penelope e Agatha devono decidere cosa fare delle loro vite. Per Simon, questo significa capire se vuole continuare a essere coinvolto nelle vicissitudini magiche dei suoi amici e, qualora scegliesse di non farne parte, quali sarebbero le conseguenze per sé e per la sua relazione con Baz. Nel frattempo Baz passa da una crisi famigliare all'altra, senza avere un momento per concentrarsi su se stesso. Penelope ha deciso di tornare a Londra con un Normale, ma quando sua madre lo viene a sapere la situazione si complica e lei dovrà affrontare tutto da sola. E Agatha Monamour? Be', lei ne ha avuto abbastanza di tutti.
Dopo Carry on e Un eroe ribelle, l'ultima tormentata ed emozionante avventura in cui i segreti saranno svelati, le domande riceveranno risposta e ogni cosa troverà la sua fine.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Dove soffia il vento di Rainbow Rowell in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Print ISBN
9788856680409
eBook ISBN
9788858527931
1

LADY RUTH

C’è una candela sulla mia finestra. È tremolante. Emana calore. Minaccia di spegnersi.
Ma non lo farà. In vent’anni non lo ha mai fatto.
Le poso accanto un’altra candela e punto la bacchetta sullo stoppino… poi trattengo il fiato e spero nel fuoco.
Ecco spuntare la fiamma, calda sotto il mio palmo. E finalmente arrivano le lacrime.
È vivo, quindi. Jamie è vivo. Sì. Bene. Ottimo.
La fiamma è lunga e stabile.
Mio figlio è vivo.
Prendo il decanter di vino Madeira accanto al letto. Vetro intagliato. Un oggetto antico. Mio marito Andrew non approverebbe. Affidarsi così all’alcol. Lui però ha potuto affidarsi a me. Fino al giorno della sua morte. Ha avuto qualcuno con cui condividere il fardello delle proprie pene. Mai mi sarei aspettata di proseguire tanto a lungo questo cammino da sola.
Io non sono una donna malinconica.
E nemmeno vendicativa. Non serbo rancore, io. Non c’è tempo per il rancore… il rancore ti consuma l’esistenza finché, sul letto di morte, ti accorgi di non esserti mai goduta il sole né concessa una seconda fetta di torta.
Lascio entrare la luce, io. E mangio la torta.
Sono nata nel giorno del Signore. Sono tutta allegria, speranza e buonumore. Oh, ero una bambina d’oro, piena di vita… piena di magia. Sono venuta al mondo in cerca di felicità. E l’ho trovata! In mio marito e nei miei figli. Specialmente in Lucy.
La mia Lucy, mia figlia…
Dicevano tutti che era la mia fotocopia… ma io penso che fosse migliore di me. Con il senso del pudore ereditato dal padre e il mio vigore. Era forte e determinata e letteralmente traboccante di vita.
Finché non ha incontrato lui.
Il giorno in cui l’Arcimago è morto – quant’è passato, un anno? Due, quasi? – me ne sono scolata una bottiglia, di Madeira. E di quello buono, anche. Ho fatto pure il brindisi. «Alla tua, Davy. Bevo alla tua morte, lurido bastardo senza cuore.»
Quell’uomo gliel’ha strappata via tutta, la vita, alla mia Lucy. Le ha montato la testa finché non si è messa a scimmiottare la sua paranoia e la sua profezia.
Mi sono detta che è stata una fortuna che sia scappata, una benedizione che sia scomparsa senza lasciare traccia. Davy era l’uomo più potente, nel mondo degli arcimaghi. Quanto si sarà dovuta allontanare per sfuggire alla sua portata?
La immagino in California, sotto il sole. O in Siberia, al caldo di un focolare. Spero che stia percorrendo una strada sterrata senza lasciare impronte.
Immagino il bambino.
Credo ci sia un bambino. Lo spero…
Be’, mi auguravo che un giorno Lucy mi contattasse. Magari inviandomi una lettera. Un segno. (Ho scrutato il cielo in cerca di corvi, ispezionato il fondo di ogni tazza…)
Finora quando mai sarebbe stato sicuro farlo, però? Sono certa che anche Davy è stato all’erta per tutto questo tempo… La sua magia era più aggressiva della mia e molto più spietata. Nemmeno la forza dell’amore di una madre avrebbe vinto l’inclinazione di quell’uomo alla violenza e alla vendetta.
Il pensiero che potesse trovarla…
Che potesse trovarli entrambi…
Quante notti passate a questa finestra a lanciare incantesimi al cielo.
«Hey, you’ve got to hide your love away!
Tienilo segreto. E al sicuro!
Acqua in bocca, acqua in bocca!»
Ho immaginato che le mie parole raggiungessero mia figlia e il suo bambino e, avvolgendoli entrambi come una coperta, offrissero loro protezione.
Ma ora…
Ora Davy non c’è più. L’Arcimago è morto.
Adesso puoi tornare a casa, Lucy.
Sotto di me ho due candele, la vecchia tremola, la nuova arde intensamente. Mi verso un bicchiere di vino.
Torna a casa, piccola, ho bisogno del tuo aiuto.
Torna da me.
Aiutami a trovare tuo fratello.
2

SIMON

«Ma… non è giusto. Io l’ho ucciso, l’Arcimago.»
Sono seduto nello studio del dottor Monamour. Quando Agatha ha avvisato i genitori che stava tornando a casa, hanno insistito che venissi anch’io per cena… e finora è stato il massimo dell’imbarazzo.
A tavola io e lei ci siamo seduti l’uno accanto all’altra come un tempo, e sua madre continuava a fissarci, indecisa se sentirsi dispiaciuta o sollevata che non stiamo più insieme.
Che io e Agatha dovessimo fare coppia era una certezza. Sua madre aveva già organizzato il matrimonio, secondo me.
Ma la cosa era una certezza quando io ero una certezza, quando avevo ancora la magia – tutta la magia – e una missione da compiere.
E prima che mi ritrovassi addosso queste cazzo di mega ali di drago.
La signora Monamour ci è rimasta di sasso quando le ho dato la giacca e ha visto quello che nascondeva. Almeno si è risparmiata la vista della coda, che mi ero preso la briga di infilare nei jeans. (Che fastidio! La gamba si irrita tutta, la coda si intorpidisce, e mi tocca indossare dei jeans larghi che mi invecchiano da matti.)
La cena è stata interminabile. Agatha si è rifiutata di parlare del più e del meno e i suoi non sapevano da dove iniziare. Quando si tratta di me, a chiunque passa la voglia di parlare. È difficile ignorare l’argomento, se l’argomento in questione è seduto al tuo stesso tavolo.
In tre bocconi ho finito il dessert, Eton mess, e il dottor Monamour mi ha invitato nel suo studio. È lì che gli piace fare i discorsi seri. I Monamour sono stati un surrogato di famiglia per me (magari qualcosa di un po’ più alla lontana, tipo il surrogato di un surrogato di famiglia) da quando ho lasciato il mondo degli arcimaghi. Mi invitavano qui nei periodi di interruzione della didattica e durante le vacanze scolastiche, anche prima che io e Agatha ci frequentassimo. E il dottor Monamour ha sempre cercato di affrontare con me i classici discorsi padre-figlio. Quando avevo dodici anni, mi ha fatto sedere in questo stesso studio per rivolgermi il discorsetto sulle api e i fiori. (Anche se a questo punto ho il sospetto che abbia tralasciato qualche informazione cruciale.)
Questa sera, si è seduto dietro alla sua grossa scrivania con il piano di vetro e ha estratto dal cassetto una pila di documenti. «Simon, aspettavo a parlartene finché non fossero state espletate le pratiche legittime riguardanti il patrimonio dell’Arcimago…»
Le pratiche legittime? «Signore… sono in arresto?»
Il dottor Monamour ha alzato gli occhi dalle carte. «In arresto?»
«Per la morte dell’Arcimago.»
Si è tolto gli occhiali da lettura. «Simon, no. Qui nessuno è in arresto. La morte dell’Arcimago è stata un incidente.»
«Più o meno…» ho commentato io.
«Di certo è stata legittima difesa.»
A quel punto ho annuito mestamente.
Il dottor Monamour si è rimesso gli occhiali ed è tornato a fissare i documenti. «L’Arcimago… Davy… David…»
«David?»
«Il suo patrimonio è stato finalmente accertato.»
Ho scrollato la testa. «L’Arcimago si chiamava David?»
Il dottor Monamour mi ha guardato e si è schiarito la voce. «David Cadwallader.»
«Ah.»
«Ci sono dei parenti, naturalmente, ma le disposizioni del suo testamento sono chiare: il grosso del patrimonio è destinato a te.»
«A me?»
Monamour si è schiarito di nuovo la voce. «Sì.»
«Ma… non è giusto» ho obiettato. «Io l’ho ucciso.»
«Be’,» ha replicato lui, riordinando le carte «questo potrebbe anc...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. 1. LADY RUTH
  4. 2. SIMON
  5. 3. SHEPARD
  6. 4. BAZ
  7. 5. PENELOPE
  8. 6. BAZ
  9. 7. SHEPARD
  10. 8. SIMON
  11. 9. BAZ
  12. 10. PENELOPE
  13. 11. BAZ
  14. 12. SIMON
  15. 13. BAZ
  16. 14. AGATHA
  17. 15. BAZ
  18. 16. BAZ
  19. 17. SIMON
  20. 18. BAZ
  21. 19. SIMON
  22. 20. SIMON
  23. 21. PENELOPE
  24. 22. AGATHA
  25. 23. PENELOPE
  26. 24. AGATHA
  27. 25. PENELOPE
  28. 26. BAZ
  29. 27. SIMON
  30. 28. LADY RUTH
  31. 29. SIMON
  32. 30. PENELOPE
  33. 31. AGATHA
  34. 32. BAZ
  35. 33. SIMON
  36. 34. BAZ
  37. 35. SMITH
  38. 36. PENELOPE
  39. 37. BAZ
  40. 38. SIMON
  41. 39. BAZ
  42. 40. SHEPARD
  43. 41. SIMON
  44. 42. PENELOPE
  45. 43. BAZ
  46. 44. SMITH
  47. 45. SHEPARD
  48. 46. SIMON
  49. 47. AGATHA
  50. 48. SIMON
  51. 49. BAZ
  52. 50. SIMON
  53. 51. AGATHA
  54. 52. BAZ
  55. 53. AGATHA
  56. 54. SHEPARD
  57. 55. SHEPARD
  58. 56. BAZ
  59. 57. SIMON
  60. 58. SMITH
  61. 59. SHEPARD
  62. 60. BAZ
  63. 61. PENELOPE
  64. 62. BAZ
  65. 63. BAZ
  66. 64. SIMON
  67. 65. AGATHA
  68. 66. PENELOPE
  69. 67. BAZ
  70. 68. SIMON
  71. 69. BAZ
  72. 70. SIMON
  73. 71. SMITH
  74. 72. BAZ
  75. 73. AGATHA
  76. 74. SIMON
  77. 75. SMITH
  78. 76. AGATHA
  79. 77. BAZ
  80. 78. SIMON
  81. 79. AGATHA
  82. 80. SIMON
  83. 81. BAZ
  84. 82. BAZ
  85. 83. SIMON
  86. 84. SIMON
  87. 85. LADY RUTH
  88. 86. BAZ
  89. 87. SIMON
  90. 88. BAZ
  91. 89. SIMON
  92. 90. PENELOPE
  93. 91. BAZ
  94. EPILOGO. UN ANNO DOPO
  95. RINGRAZIAMENTI
  96. Copyright