Chi sono?
È una domanda fondamentale che ci aiuta a vivere con consapevolezza e in pienezza ogni attimo che ci viene regalato. Eppure difficilmente permettiamo a questa domanda di raggiungerci in profondità e metterci in crisi. Rischiamo di spendere tanto tempo ed energie nel tentare di rispondere alle continue pressioni, urgenze, cose importanti da fare, aspettative che gli altri hanno su di noi e di trovare troppo poco tempo per fermarci e rispondere in profondità a questa importante domanda.
Forse fermarci per crescere nella consapevolezza del grande mistero che siamo, di ciò che ci fa essere, esistere, ci fa un po’ paura. Preferiamo continuare a correre, lasciarci portare dalla corrente, piuttosto che fermarci per prendere in mano il timone della nostra vita, per raggiungere le mete per noi più importanti.
Chi sono? Cosa voglio? Dove sto andando?
Quando ti sei posto/a queste domande con serietà? Quanto tempo dedichi a trovare una risposta che ti convinca davvero? Quanto le tue scelte, decisioni, impegni di ogni giorno sono coerenti con le risposte più vere che hai trovato a queste domande?
Chi sei? Prova a rispondere subito! Qual è la risposta immediata che dai a questa domanda? Prova a scriverla senza pensarci sopra, di getto. Scrivi subito la prima risposta che ti viene in mente.
Queste prime parole che il cuore ti suggerisce sono importanti perché possono rivelarti qualcosa della percezione più immediata che in questo momento hai di te.
Non ti accontentare però di questa prima risposta. Lasciati ancora interpellare in profondità da questa domanda per scoprire l’immenso potenziale racchiuso nel tuo spirito. Se desideri scoprire chi sei realmente non limitarti a rispondere con qualche ruolo, professione, caratteristica in cui tendi a identificarti di più: «sono una brava mamma», «sono un padre responsabile», «sono una persona di successo», «sono timido e insicuro», «sono un brillante avvocato», «sono un marito mediocre», «sono una brava ragazza», «sono un ribelle», «sono un fallito!»…
Sono tanti i ruoli, le caratteristiche, le etichette, gli errori… con cui tendiamo a identificarci ma è fondamentale fare un lungo viaggio per rispondere davvero, con serietà e in verità, a questa domanda fondamentale.
Prova a fare ora un elenco di tutte le riposte che ti vengono in mente per rispondere a questa domanda.
Chi sei?
Non avere fretta scrivi tutto ciò che ti viene in mente! Non ti accontentare della prima risposta. Aggiungi tutto ciò che pensi sia importante per potere dire agli altri e a te stesso qualcosa della percezione che tu hai di te, di quelle che consideri essere le tue principali caratteristiche, la tua identità più vera e profonda. Non andare avanti nella lettura di questo libro senza avere prima messo per iscritto un elenco di risposte che ti soddisfino e in cui ti riconosci davvero, guardandoti in verità.
Da dove vengo?
Ora prova a spogliarti di ogni aggettivo, ruolo, caratteristica, etichetta, maschera, errore, talento, professione… con cui tendi a identificarti e cerca di entrare in contatto con il mistero del tuo essere. Quella scintilla divina che è in te, che ti fa esistere, che ti rende una persona unica e irripetibile.
Prendi consapevolezza del tuo corpo, della tua mente, del tuo cuore, delle tue aspirazioni più profonde, della tua anima, del tuo spirito.
Vai oltre ogni definizione che tende a incasellare ciò che sei e prova a immergerti nel mistero del tuo “essere”, di ciò che ti fa esistere, della tua anima, del tuo spirito.
Spogliati di ogni definizione di te e cerca di cogliere l’essenza più profonda di ciò che sei.
Cosa resta di te?
Prova a pensare a quella infinitesima particella di protoplasma che si è evoluta in feto, poi in neonato, poi in bambino, ragazzo, giovane, adulto, persona matura… Quel feto, neonato, bimbo, ragazzo… eri sempre tu!
Il tuo corpo è cambiato incredibilmente negli anni ma in tutte le stagioni della tua vita quella scintilla divina che ti fa esistere, il mistero che è il tuo spirito, continua a farti essere proprio te e nessun’altro.
Al di là di tutti i cambiamenti e le diverse fasi della tua vita qual è l’essenza più profonda di te, ciò che ti fa essere te stesso?
Contempla il mistero che è in te, ciò che ti permette di essere, di poter ripetere: io sono!
Lasciati sorprendere dal mistero di bellezza che risplende nel tuo spirito, nella tua anima. Quante cose avvengono nel tuo corpo, nella tua mente, nel tuo cuore, nel tuo spirito di cui non hai nessuna consapevolezza?
Pensa ad esempio al tuo cervello, quante incredibili operazioni fa ogni secondo quel piccolo organo, che è parte di te, per permetterti di leggere, pensare, vedere, ricordare ciò che stai facendo, respirare, ascoltare, provare emozioni!
Mentre la tua mente in questo momento è assorta in ciò che stai leggendo, nel tuo corpo succedono tantissime cose che si armonizzano con una perfezione inimmaginabile, senza che tu ne sia in nessun modo consapevole: le tue cellule si riproducono, il tuo cuore batte più o meno velocemente a seconda delle emozioni che provi, i polmoni fanno il loro “lavoro” perché tu possa ricevere l’ossigeno senza il quale non potresti più vivere, il sangue scorre, i tuoi anticorpi sono in azione per difenderti… che mistero!
Tutto ciò che avviene in ogni più piccola parte del tuo corpo senza che tu ne abbia alcun tipo di consapevolezza è di una complessità che ha davvero dell’incredibile!
Il tuo corpo può essere studiato con mille strumenti sempre più sofisticati che ti permettono di scoprire le possibili anomalie che minacciano la tua salute fisica. Ma il tuo corpo è parte di te non sei tu. Puoi essere in splendida forma fisica eppure sentirti a pezzi, disperato.
Per quanto impegno metti nell’apparire bello, anche tu invecchierai, la tua bellezza esteriore sfiorirà. Il tuo aspetto continuerà a cambiare, eppure tu sarai sempre tu e anche quando il tuo corpo inizierà a invecchiare, nel tuo spirito potrà risplendere ancora di più quel “mistero di bellezza” presente in te.
Tu senti che sei, senti che c’è qualcosa in te che ti permette di esistere, puoi percepire ciò che ti fa “essere”, che è in te, ma non puoi in alcun modo vedere, afferrare il tuo soffio vitale, ciò che ti permette di essere sempre te, nonostante il tuo corpo continui a cambiare. Il tuo spirito, lo percepisci ma non riesci a vederlo, a comprenderlo. È qualcosa di talmente immenso e inafferrabile, che forse ti fa anche un po’ paura e inconsciamente preferisci non pensarci.
Lo spirito
Da dove arrivi? Cosa è quella scintilla divina che ti ha dato la vita e in ogni istante ti permette di esistere? Chi l’ha accesa? Tutta la perfezione che sei, la bellezza e l’immensità del creato, è tutto semplicemente frutto del caso? C’è stato il Big Bang e poi casualmente si è formato l’universo con migliaia di galassie? La perfezione del microcosmo e del macrocosmo, con la precisione delle leggi che li regolano e che sembrano volere essere la firma di un medesimo autore!
Tu sei venuto al mondo, esisti e poi muori perché il caso ha voluto così?
Un giorno di ormai tanti anni fa, avevo cinque anni, mi trovavo nella mia stanza e dalla finestra, guardavo il cielo, un po’ stupita e un po’ rapita dalla bellezza del firmamento. Mentre pensavo alla bellezza, maestosità, immensità del creato mi sono posta per la prima volta questa domanda: ma io chi sono? Da dove vengo? Ricordo quel momento come fosse ora. Era una domanda che nessuno mi aveva mai fatto e che anche io non mi ero mai posta. Sapevo di essere Chiara, una bambina vivace, allegra, che amava il mare, la natura, giocare, divertirsi insieme agli altri bambini… e questo mi bastava!
Avevo una splendida famiglia, tanti amici, mi sentivo molto amata, ero quindi felice.
Non so bene da dove o come è arrivata questa domanda. Certo è che fin da subito mi ha raggiunto in profondità e mi sono sentita disorientata e turbata.
«Il cielo, la creazione, l’universo… che meraviglia!… ma io chi sono? Cosa è quel qualcosa che è in me e mi fa esistere, essere Chiara e nessun altro?»
Per la prima volta ho avuto consapevolezza della mia anima ho provato a prendere contatto con il mio spirito, con il mio essere. Continuavo a ripetermi: «Chi è Chiara? Io chi sono?».
Più mi ponevo questa domanda e non mi accontentavo della prima risposta che mi veniva in mente e più cresceva in me una strana sensazione di inquietudine, di paura!
Era troppo grande questo mistero! A cinque anni trovarsi a dire con consapevolezza: «Io sono! Che cosa è che mi permette di essere, vivere, esistere? Il mio spirito? L’essenza profonda di me? Io sono, ma chi sono?», ti fa sentire persa, smarrita, impaurita dinanzi alla percezione di un mistero troppo grande.
Ero una bambina spensierata abituata a giocare, divertirsi, scherzare, facevo sì tante domande, sempre, come tutti i bambini, anzi di più… ma quella domanda, in quel momento, mi ha colto del tutto impreparata!
Guardare con consapevolezza nuova al mistero di ciò che sono, della scintilla divina che è in me, era un’emozione del tutto nuova che mi provocava un notevole smarrimento!
Quella percezione indescrivibile che ho sperimentato quella sera si è poi ripetuta tante volte. Ho continuato in molti momenti a fermarmi e a interrogarmi di nuovo.
Ogni volta: il mistero! E il mistero fa un po’ di paura.
Non riuscivo a comprendere, afferrare, definire il mio spirito ma lo percepivo.
Il nostro spirito di fatto è qualcosa di inafferrabile, di divino, di incommensurabile, indicibile, è qualcosa che non riesci a “incasellare” in nessun modo.
Il mistero dell’essere! Prendere contatto con questo mistero è un’esperienza davvero straordinaria che poche volte ci permettiamo di fare. Siamo troppo distratti e impegnati in ciò che ci appare importante. Eppure è davvero fondamentale immergersi senza timore in questa esperienza per vivere in pienezza la nostra vita e non quella di altri ed evitare di continuare a girare come trottole, nel frullatore delle mille cose da fare, trascinati dalla corrente.
Chi sei? Cosa vuoi davvero? Dove stai andando? Le tue decisioni di ogni giorno sono coerenti con le aspirazioni più profonde del tuo cuore? Del tuo spirito?
Quella stessa sensazione di smarrimento vissuta in quella sera di tanti anni fa, in cui per la prima volta ho avuto un po’ di consapevolezza del mistero del mio essere, del mio esistere, del mio spirito, a volte la provo ancora, nonostante in tutta la mia vita non abbia mai smesso di impegnarmi nel conoscere me stessa in profondità e nell’accompagnare tanti in percorsi di conoscenza di sé e guarigione del cuore.
La scintilla divina che è in noi e ci fa essere ciò che siamo è un mistero grande, è un mistero immenso.
Mi ricordo poi che il giorno dopo feci subito il tentativo di parlarne con i miei amichetti, di condividere con qualcuno questa mia...