BALLARD E JENKINS SI FERMARONO davanti alla casa in El Centro Avenue poco prima di mezzanotte. Era la prima chiamata del turno. C’era un’auto di pattuglia ferma accanto al marciapiede e Ballard riconobbe i due agenti in divisa sotto il portico del bungalow che parlavano con una donna dai capelli grigi in accappatoio. John Stanley era l’agente anziano del turno di notte, il boss delle strade. Il suo partner era Jacob Ross.
«Questo spetta a te» disse Jenkins.
Nei due anni da quando avevano cominciato a lavorare insieme, avevano scoperto che Ballard se la cavava meglio con le vittime di sesso femminile. Non che Jenkins fosse un orco, era solo che lei comprendeva meglio le emozioni delle donne. Quando invece la vittima era un uomo, invertivano i ruoli.
«Va bene» rispose Ballard.
Scesero dall’auto e si diressero verso il portico illuminato. Ballard prese con sé la radio portatile, o rover, come la chiamavano i poliziotti. Salirono i tre gradini e Stanley li presentò alla donna, che si chiamava Leslie Lantana e aveva settantasette anni. Ballard pensava che non ci sarebbe stato un granché da fare. In genere le indagini per furto con scasso non andavano di molto oltre la denuncia, al massimo veniva un’auto della Scientifica a rilevare delle eventuali impronte, ma niente di più.
«La signora Lantana stasera ha ricevuto un’e-mail della banca» disse Stanley. «Un avviso che qualcuno stava tentando di usare la sua carta di credito per un acquisto su Amazon.»
«Ma non si trattava di lei» disse Ballard rivolta alla donna.
«No, era la carta di credito che tengo per le emergenze, e non la uso mai online. Per questo mi hanno mandato l’avviso. Per Amazon uso una carta diversa.»
«Bene. Ha chiamato la compagnia che ha emesso la carta?»
«Prima sono andata a vedere se per caso non avessi perso la carta di credito, e ho scoperto che non avevo più il portafogli in borsa. Me l’hanno rubato.»
«Ha idea di dove e quando sia successo?»
«Ieri sono stata a fare la spesa da Ralphs, e ce l’avevo ancora. Poi sono tornata a casa e da allora non sono più uscita.»
«Da Ralphs ha pagato con la carta?»
«No, in contanti, come faccio sempre. Ma ho tirato fuori la mia carta fedeltà per farmi segnare i punti.»
«È possibile che abbia lasciato il portafogli alla cassa?»
«No, non credo. Sono molto attenta con le mie cose. E non sono rimbambita.»
«Non intendevo nulla del genere, signora. Sto solo facendo delle domande.»
Ballard tentò un altro approccio, anche se continuava a pensare che la donna probabilmente aveva lasciato il portafogli da Ralphs, dove chiunque poteva essersene appropriato.
«C’è qualcuno che vive qui con lei, signora?»
«Nessuno. A parte Cosmo, il mio cane.»
«Da quando è tornata, ieri, qualcuno ha bussato alla porta o è entrato in casa?»
«Nessuno.»
«Niente visite di parenti o amici?»
«No, e se fossero venuti non avrei certo tirato fuori il portafogli.»
«Certo, non intendevo questo. Sto solo cercando di farmi un’idea di chi è entrato o uscito. Quindi lei è rimasta in casa tutto il tempo, dopo il suo ritorno da Ralphs?»
«Esatto.»
«E Cosmo? Non l’ha portato fuori?»
«Certo. Due volte al giorno. Ma quando esco chiudo la porta a chiave e non vado molto lontano. Lui è vecchio, e anch’io non divento certo più giovane.»
Ballard sorrise con simpatia.
«Lo porta fuori alla stessa ora tutti i giorni?»
«Sì, rispettare gli orari è meglio per la sua salute.»
«Quanto tempo resta fuori?»
«Circa trenta minuti la mattina e un po’ di più il pomeriggio. Dipende da come ci sentiamo tutti e due.»
Ballard annuì. Tutto ciò di cui aveva bisogno un ladro in esplorazione nella zona sud di Santa Monica era individuare la donna con il cane e seguirla fino a casa. Una volta capito che viveva sola, bastava tornare il giorno dopo alla stessa ora, mentre lei era fuori. Le persone di solito non pensavano mai che la routine li potesse rendere vulnerabili. Un ladro esperto non ci avrebbe messo più di dieci minuti a entrare e uscire da quella casa.
«Ha dato un’occhiata per vedere se manca qualcos’altro, signora?»
«Non ancora» rispose Lantana. «Appena mi sono accorta che il mio portafogli non c’era più, ho chiamato la polizia.»
«Bene, allora andiamo a dare un’occhiata insieme e vediamo se è sparito qualcosa.»
Mentre Ballard accompagnava la donna in casa, Jenkins andò a controllare se la serratura della porta posteriore non fosse stata manomessa. In camera da letto c’era un cane su un comodo cuscino. Era un boxer di razza mista, con il muso sbiancato dall’età. Seguì Ballard con occhi attenti ma non si alzò. Era troppo vecchio. Tuttavia emise un ringhio basso.
«Va tutto bene, Cosmo» disse Lantana.
«Cos’è, boxer e che altro?» chiese Ballard.
«Ridgeback» rispose la donna. «Almeno crediamo.»
Ballard non capì se a crederlo fossero lei e il cane o qualcun altro, magari il veterinario.
L’anziana donna concluse l’ispezione controllando il cassetto dei gioielli, e disse che non sembrava mancare nient’altro, a parte il portafogli. Ballard pensò che o l’aveva lasciato da Ralphs, o il ladro non aveva avuto abbastanza tempo per esplorare la casa.
Jenkins tornò e disse che le serrature di entrambe le porte d’ingresso non mostravano segni di manomissione.
«Quando è uscita con il cane, ha notato qualcosa di insolito, in strada?» chiese Ballard. «Qualcuno che non era del quartiere?»
«No, nulla di insolito» rispose lei.
«C’è qualche cantiere, qui vicino, con operai che vanno e vengono?»
«No, direi di no.»
Ballard le chiese di mostrarle l’e-mail di allerta che aveva ricevuto dalla banca. Si recarono in cucina, dove in un cantuccio la donna teneva un laptop, una stampante e una serie di vaschette portadocumenti piene di buste. Era la sua area-studio, il posto in cui si dedicava al pagamento delle bollette e agli ordini online. Si sedette e aprì l’e-mail sul computer. Ballard si chinò sopra la sua spalla per leggerla. Poi le chiese di contattare di nuovo la compagnia.
Lantana fece la chiamata da un telefono a muro con un lungo cavo che arrivava fino al computer. Poi passò la cornetta a Ballard in corridoio, tendendo il filo per tutta la sua lunghezza.
In linea c’era uno specialista in frodi telematiche con un accento indiano. Ballard si identificò come una detective del dipartimento di polizia di Los Angeles e chiese l’indirizzo di spedizione inserito per quell’acquisto fraudolento. L’uomo disse di non poterglielo dare senza un ordine del tribunale.
«In che senso?» chiese Ballard. «Lei è uno specialista in frodi telematiche. Questa è una frode, e se mi dà quell’indirizzo io potrei risolvere il caso.»
«Mi spiace» ribatté l’uomo. «Non posso farlo. È il nostro ufficio legale a dovermi dare quest’ordine, e non l’ha fatto.»
«Mi passi l’ufficio legale.»
«Adesso è chiuso. Qui è ora di pranzo.»
«Allora mi passi un suo superiore.»
Ballard guardò Jenkins e scosse la testa, contrariata.
«Senti, domattina il caso sarà sul tavolo di quelli dei Furti» disse il partner. «Perché non lasci che ci pensino loro?»
«Perché non lo faranno» rispose Ballard. «Il fascicolo si perderà in mezzo agli altri, e non è giusto nei confronti della signora.»
Indicò con un cenno del capo la cucina, dove la vittima era seduta con aria abbattuta.
«Non è questione di giusto o ingiusto» disse Jenkins. «È così che vanno le cose.»
Cinque minuti dopo il superiore venne al telefono. Ballard spiegò che si trovavano in presenza di una situazione fluida e dovevano agire in fretta per bloccare la persona che aveva rubato la carta di credito della signora Lantana. L’uomo le spiegò che il tentativo di usare la carta di credito non era riuscito, quindi il sistema di allerta aveva funzionato.
«Perciò non c’è nessuna “situazione fluida” in atto» concluse.
«Il sistema funziona solo se noi blocchiamo il criminale» ribatté Ballard. «Non capisce? Impedire l’uso della carta rubata è solo una parte del problema, la parte che protegge la compagnia. Ma non protegge la signora Lantana: qualcuno si è introdotto in casa sua e va fermato.»
«Mi spiace» disse il supervisore. «Non posso aiutarla in assenza di un ordine del tribunale. Sono le nostre procedure.»
«Può dirmi il suo nome?»
«Irfan.»
«Dove si trova, Irfan?»
«In che senso?»
«È a Mumbai? A Delhi? Dove?»
«A Mumbai.»
«Per questo non gliene frega niente. Perché tanto quest’uomo non verrà mai a casa sua a Mumbai per rubarle il portafogli. Grazie tante dell’aiuto.»
Rientrò in cucina e riappese il telefono prima che l’uomo potesse rispondere. Si voltò verso il partner.
«V...