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  1. 304 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Informazioni su questo libro

Tessa ha diciotto anni e, da quando ha subito un misterioso trauma, soffre di una grave forma di agorafobia che le impedisce di uscire di casa. Eric Thorn è un giovane cantautore che ha cominciato postando video su YouTube ed è diventato una popstar di fama mondiale, ma non è felice. I due si conoscono sull'account Twitter @EricThornFaSchifo: lui l'ha aperto sotto falsa identità per ridicolizzare se stesso, lei ha iniziato a scriverci per difendere il suo idolo. Ma mentre Tessa è ignara di intrattenere lunghe chat, sempre più profonde e personali, proprio con Eric, lui si scopre affascinato da questa fan così diversa dalle altre, brillante e intelligente, e presto inizia persino a provare qualcosa per lei. E senza averla mai vista: Tessa, pur ricambiando i suoi sentimenti, non si fida completamente di nessuno, e non è disposta a mostrarsi nemmeno in foto. Proprio quando il loro rapporto sembra finalmente pronto a una svolta, però, la ragazza sarà costretta ad affrontare di nuovo il suo trauma mai sepolto

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Informazioni

Editore
FABBRI EDITORI
Anno
2017
Print ISBN
9788891525437
eBook ISBN
9788865975770

L’interrogatorio
(Estratto 1)

31 dicembre 2016, 20:42
N. caso: 124.678.21-001
Trascrizione ufficiale dell’interrogatorio della polizia
– INIZIO PAGINA 1 –
INVESTIGATORE: Mi perdoni per l’attesa, signor Thorn. Vorremmo farle qualche domanda.
THORN: Dov’è Tessa?
INVESTIGATORE: Sono il tenente Charles Foster, e lui è l’ispettore Terence Newman. Oggi è il 31 dicembre e sono le 20:42. Questo colloquio verrà registrato.
THORN: È qui? Alla centrale?
INVESTIGATORE: Signor Thorn, la prego di sedersi. Le indagini sono in corso, non…
THORN: Ditemi dov’è!
INVESTIGATORE: Non possiamo rivelarle nulla finché non avremo raccolto la sua deposizione.
THORN: È al sicuro, vero? Ditemi almeno questo.
INVESTIGATORE: Prima collabora con noi, prima risolveremo la faccenda.
THORN: Okay, okay. Cosa volete sapere?
INVESTIGATORE: La ringrazio. Può dichiarare il suo nome completo, la data di nascita e la professione?
THORN: Eric Taylor Thorn. Nato il 18 marzo 1998. Qual era la terza richiesta?
INVESTIGATORE: Professione.
THORN: Non… non lo so più. Scegliete voi: cantante, autore di canzoni, attore, modello di intimo… Sostanzialmente sono una prostituta mediatica. Vale come professione?
INVESTIGATORE: Non si innervosisca, signor Thorn. Ci vorranno soltanto pochi minuti.
THORN: Devo contattare un avvocato?
INVESTIGATORE: Ha il diritto di chiamarne uno in qualsiasi momento.
THORN: Sono in arresto?
INVESTIGATORE: Vogliamo solo farle qualche domanda. Come ho già detto, non appena avremo la sua deposizione…
THORN: Okay, lasciamo perdere. Cosa volete sapere?
INVESTIGATORE: Partiamo dall’inizio.
THORN: L’inizio… e quale sarebbe? Il giorno in cui ho firmato il contratto con la casa discografica? Il giorno in cui ho preso in mano una chitarra per la prima volta? Avevo più o meno quattro anni.
INVESTIGATORE: Stiamo parlando di Tessa Hart. Ci racconti come vi siete conosciuti.
THORN: Su Twitter, la scorsa estate. Credo sia successo ad agosto… ma in realtà è cominciato prima, quando non avevo ancora aperto l’account… [pausa]
INVESTIGATORE: Continui, per favore.
THORN: Se… [pausa] Se proprio bisogna trovare un punto di inizio, direi che è stato a giugno, con Dorian Cromwell. Il cantante della boy band inglese, ha presente?
INVESTIGATORE: Sta dicendo che questo caso è collegato a ciò che è accaduto a Dorian Cromwell?
THORN: No, non esattamente. Mi scusi, sono molto stanco. Intendevo dire… be’, la notizia era su tutti i giornali. E poi c’è stato il processo, quella ragazza distrutta… E tutto è successo perché lui l’aveva seguita su Twitter.
INVESTIGATORE: Temo di essermi perso. In che modo il caso di Dorian Cromwell è collegato al suo rapporto con Tessa Hart?
THORN: È assurdo. L’ho capito nell’istante in cui ho sentito la notizia. Ho subito avuto la certezza che gli fosse successo qualcosa di terribile. La gente dice che non dimenticherà mai dov’era quando spararono a Kennedy, o l’11 settembre. Per me è stato lo stesso. Stavo guidando lungo la Santa Monica Freeway con la capote abbassata, e ascoltavo la Top 40 alla radio. E poi lo speaker ha interrotto il brano al dodicesimo posto della classifica. Ero distratto, ma ho subito drizzato le orecchie. Doveva essere una notizia importante se avevano sospeso la programmazione in quel modo. Nessuno sapeva ancora cosa fosse accaduto di preciso, ci sono voluti diversi giorni per scoprire la verità… su quella ragazza, la sua fan. In quel momento le autorità non erano nemmeno certe che si trattasse di un omicidio, sapevano soltanto che riguardava Dorian Cromwell. Ricordo ancora le parole che hanno usato: «Dorian Cromwell, cantante dei Fourth Dimension, è stato trovato morto a Londra, questa mattina. Il corpo è stato recuperato dal Tamigi».

1

Proiezione

12 agosto 2016

«“Ossessionata” non è il termine giusto. Si tratta di una forma di proiezione.»
«Proiezione?» Tessa sollevò lo sguardo dalla folta ciocca di capelli castani che stava tormentando tra le dita da mezz’ora. Rivolse un’occhiata incerta alla psicoterapeuta, seduta all’altro capo della camera da letto.
«È un meccanismo di difesa molto comune» spiegò la dottoressa Regan con il suo solito tono piatto. Dalla sua voce non trapelava mai alcuna emozione, come se fosse l’equivalente umano di un generatore di rumore bianco. Tradì il suo disagio solo quando si mosse nervosamente sul basso pouf rosa su cui era seduta con le gambe accavallate. Si stava sforzando di mantenere un atteggiamento professionale. Di solito riceveva i clienti nel suo studio, ma per Tessa aveva fatto un’eccezione.
Gli occhi della ragazza fissarono ammirati i collant della dottoressa, che facevano alcune pieghe all’altezza delle ginocchia. Ci voleva del coraggio per affrontare vestita in quel modo l’afa estiva del Texas occidentale. Lei indossava una canotta e degli shorts di cotone cortissimi.
«Proiezione» riprese la Regan. «Usiamo questo termine quando un individuo attribuisce i propri pensieri e i propri sentimenti a un’altra persona… Nel tuo caso, a una celebrità.»
«Ma non ho mai incontrato Eric Thorn. Non sono mai nemmeno andata a un suo concerto.»
La dottoressa afferrò il quaderno a spirale che Tessa usava come diario e lo aprì alla prima pagina. Non fece commenti sui disegni scarabocchiati sulla copertina: un miscuglio di cuori, animali selvatici e volti umani senza occhi.
Oh, lasciamo perdere la proiezione, pensò Tessa arricciando il naso.
Avrebbero dovuto discutere del fatto che non sopportava di essere guardata negli occhi nemmeno dalle persone che lei stessa aveva disegnato.
La dottoressa indicò una delle prime annotazioni. «Parliamo di questo. Cosa ti ha incuriosita al punto di scrivere di lui?»
«Di Eric?» Tessa si allungò verso il diario e rilesse rapidamente quello che aveva scritto. «Stavo navigando su un sito di gossip, credo fosse TMZ. Era stato beccato in giro per New York con una delle attrici di Pretty Little Liars, e tutti pensavano che stessero insieme.»
«Non è quello che hai scritto, però.»
«Certo che no. Ha mai letto TMZ? Sembra una fanfiction, ma è ancora meno credibile.»
La dottoressa inarcò un sopracciglio: era la prima volta che il suo viso lasciava trasparire qualcosa. «Raccontami cos’hai scritto» ribatté sistemandosi sul naso gli occhiali dalla montatura spessa.
Tessa si strinse le ginocchia al petto, a disagio, ripensando alla sua reazione di fronte al video sgranato girato dai paparazzi. Ne era rimasta turbata. Eric e quella ragazza… Non sembrava un appuntamento romantico. Anzi. Nel video lui camminava in fretta e si lanciava occhiate furtive alle spalle. Poi l’inquadratura si era stretta sul volto. I suoi occhi azzurri e penetranti avevano guardato dritto in camera, e la sua espressione…
«Non aveva l’aria di un ragazzo che sta passeggiando con la fidanzata» rispose. «Secondo me, almeno.»
«E che aria aveva, secondo te?»
Tessa chiuse gli occhi. «Quella di una persona terrorizzata.»
«Molto bene» commentò la donna con un cenno. «E questo cosa potrebbe significare per la tua condizione psicologica?»
«Intende dire che me lo sono immaginato? Che in realtà sono io a essere terrorizzata?»
La dottoressa si sporse in avanti e sistemò una ciocca di capelli grigi dietro l’orecchio.
«È possibile» proseguì lentamente Tessa. «È una delle mie peggiori fobie. Camminare sul marciapiede affollato di una grande città, senza sapere se qualcuno mi segue…»
La Regan chiuse il diario. «Ottimo. Continua pure.»
«Ma non è successo soltanto in quell’occasione» disse Tessa ragionando ad alta voce. «Potevo vedere la sua paura ogni volta che guardava in camera.»
«Paura di cosa?»
«Sembrava tormentato. No, anzi…» Si interruppe, alla ricerca delle parole giuste. I suoi occhi si posarono sulla copertina del diario e su uno dei cerbiatti che aveva disegnato: stava fuggendo. «Era come se qualcosa gli stesse dando la caccia.»
«Molto interessante, Tessa.»
«Interessante? Davvero?» Non poté trattenere una risata. Doveva essere una di quelle parole in codice che gli psicologi usavano per dire che qualcosa non andava. Nel suo caso, che era monomaniaca. Come darle torto? Ogni volta che si sedeva per svolgere gli esercizi di mindfulness, finiva a scrivere racconti su Eric Thorn. Aveva già riempito le pagine di due diari con le trame complicatissime che aveva inventato. «Di sicuro non è un comportamento salutare, no?»
La dottoressa estrasse un taccuino e annotò rapidamente qualcosa. «È possibile che, attribuendo i tuoi timori a qualcun altro, tu stia cercando di analizzarli meglio. In realtà, a patto che tu ne sia consapevole, può rivelarsi piuttosto utile. Cerca di capire in quale modo le tue ipotesi su questo personaggio famoso potrebbero essere collegate a ciò che è successo a giugno.»
Tessa rispose con un gemito e si strinse le ginocchia con più forza. Aveva trascorso quel mese a New Orleans, per seguire un corso di scrittura creativa. Sarebbe dovuta stare otto settimane, ma dopo quattro aveva preso un aereo ed era tornata alla sicurezza della sua camera da letto. L’estate ormai era quasi finita, eppure non riusciva ancora a parlare dei motivi per cui se n’era andata. «No… aveva detto che non ero obbligata… Che dovevo essere pronta…»
«Va tutto bene, Tessa»...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Follow Me
  4. L’interrogatorio: (Estratto 1)
  5. 2. #OssessioneEricThorn
  6. 3. Il follow spree
  7. 4. Vecchie abitudini
  8. 5. Una pagina bianca
  9. 6. Una follia
  10. L’interrogatorio: (Estratto 2)
  11. 8. Sii gentile. Sempre
  12. L’interrogatorio: (Estratto 3)
  13. 10. Codice Delta
  14. 11. Riflessi pronti
  15. 12. Desensibilizzazione
  16. 13. Vulnerabilità
  17. L’interrogatorio: (Estratto 4)
  18. 15. Catastrofizzare
  19. L’interrogatorio: (Estratto 5)
  20. 17. Legato e imbavagliato
  21. 18. Cambio di ritmo
  22. L’interrogatorio: (Estratto 6)
  23. L’interrogatorio: (Estratto 7)
  24. 21. Festa privata
  25. 22. Amore
  26. 23. Altri pesci nel mare
  27. L’interrogatorio: (Estratto 8)
  28. L’interrogatorio: (Estratto 9)
  29. L’interrogatorio: (Estratto 10)
  30. 27. Buio
  31. L’interrogatorio: (Estratto 11)
  32. 29. Diversa dalle altre
  33. 30. Chiarimenti
  34. 31. Fiocchi di neve
  35. Ringraziamenti