Money Mindfulness
eBook - ePub

Money Mindfulness

  1. 224 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Money Mindfulness

Informazioni su questo libro

Il denaro, ci dicono, è stato creato per semplificarci la vita. E allora come mai per la maggior parte di noi rappresenta un incubo che porta notti insonni e corse da criceto sulla ruota per tenere a bada spese e scadenze?
Cristina Benito si è occupata per una vita di finanza e ne conosce bene i meccanismi, buoni e cattivi. Ciò che ha imparato è che non occorre essere degli esperti per cambiare il proprio rapporto con i soldi: il primo passo per avere il controllo del proprio denaro consiste nel prenderne coscienza, nell'osservare come funziona (e qual è il nostro rapporto con esso) senza farsi sopraffare dall'ansia o dal rifiuto - allo stesso modo in cui chi medita si esercita a portare la propria attenzione non giudicante sul momento presente.
Grazie a un metodo rivoluzionario che unisce i principi della Mindfulness ai segreti di uomini e donne di successo, Cristina Benito compie per il nostro portafogli un miracolo paragonabile a quello che Marie Kondo ha compiuto per la nostra casa. Seguendo le sue nove leggi fondamentali, semplici ed efficaci, impareremo a guadagnare, risparmiare e investire, a prescindere dalla consistenza delle nostre entrate. Perché la Money Mindfulness non ha a che vedere con quanto denaro abbiamo, ma con l'attenzione che gli dedichiamo e con lo spazio che gli assegniamo nella nostra esistenza.
E se applicheremo anche uno solo degli insegnamenti raccolti in questo volume, la spesa sostenuta per acquistarlo si rivelerà in breve il migliore investimento della nostra vita.

Domande frequenti

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Informazioni

COME CONSERVARE I SOLDI

I vecchi cliché mostravano la persona benestante dare via libera a tutti i suoi capricci, senza badare a spese, mentre identificavano il risparmiatore come un avaro incapace di godersi la vita, in stile mister Scrooge del racconto di Dickens.
Il primo luogo comune è ancora vero in persone con poca o nessuna formazione finanziaria, in special modo per gli sportivi e altre stelle mediatiche, che spesso si ritrovano al verde. E così leggiamo che le auto nel garage di “Money” Mayweather sono costate 15 milioni di dollari, mentre si vocifera che lo stato dei suoi conti in banca è al limite della bancarotta. Secondo la rivista Business Insider, le spese annue del pugile ammontano a 75 milioni di dollari e l’hanno portato a non pagare prestiti e tasse.
Si tratta di persone che hanno accumulato la loro fortuna molto in fretta e si sono abituate a condurre una vita di sempre maggiore lusso alla quale poi non sono più riuscite a rinunciare. Come afferma Yuval Noah Harari nel saggio che abbiamo citato all’inizio del libro, «quando le persone si abituano al lusso, lo danno per scontato» e quindi rientra tra i loro bisogni.
Non troviamo questa spinta allo sperpero in imprenditori come Zuckerberg, Sergey Brin – creatore di Google – o Jimm Wales – cofondatore di Wikipedia – che sono invece ben consapevoli del valore di ogni centesimo.
Di fatto, gli individui che hanno grande facilità a fare soldi sono di solito grandi risparmiatori, come se queste fossero le due facce di una stessa medaglia. Sanno che solo avendo cura del piccolo si possono ottenere cose importanti.
Le nostre iniziative per ottenere maggiori entrate non serviranno a nulla se allo stesso tempo non prenderemo il controllo delle nostre spese per ottimizzarle. Il modo più immediato e pratico per aumentare i soldi a nostra disposizione viene dal risparmio. Le cifre che smettiamo di sperperare formano un capitale che possiamo usare per accrescere il nostro patrimonio.
Se vuoi vivere praticando la MM, è arrivato il momento di tirarti su le maniche per far quadrare i conti e vedere come migliorarli.

LA TUA RADIOGRAFIA FINANZIARIA

Quel che dice di te la big picture delle tue entrate e spese fisse
Non immagini quante cose rivelino di te entrate e uscite. Come abbiamo già detto nell’introduzione di questo libro, è sufficiente dare un’occhiata all’estratto conto della carta di credito per sapere come impieghi il tuo tempo, quali sono le tue abitudini e i tuoi gusti… Insomma, da dove scappano i soldi. Anche se bisogna andare oltre. Quell’estratto conto riflette i tuoi obiettivi e i tuoi valori? Sei in grado di vedere in quelle entrate e uscite di denaro cosa e chi importa di più nella vita?
La mindfulness ci insegna a respirare e a concentrarci sul presente senza lasciarci trascinare dal caos. Ed è arrivato il momento di fare lo stesso con le nostre finanze personali. In questo capitolo impareremo a prendere coscienza di ogni ispirazione ed espirazione… monetaria, e a dire addio al disordine finanziario.
Troppe volte ci ripetiamo «non so come ho fatto a ridurmi così» o «non capisco come sia possibile che lavoro da tutta la vita e non ho risparmiato un centesimo». Affinché questo non capiti di nuovo, d’ora in poi presteremo piena attenzione a ogni movimento sul nostro conto, a ogni volta che mettiamo mano al portafoglio.
Presteremo attenzione alle spese da un euro e a quelle da mille, perché la MM non è un metodo basato sulla quantità. Tutto conta, tutto si va sommare o a detrarre dal bilancio della nostra economia.
Se la nostra situazione finanziaria non è quella che vorremmo, prima di porvi rimedio inizieremo a scoprire com’è la situazione attuale.

Ho bisogno di una diagnosi!

Se ti fa male una qualsiasi parte del corpo, vai dal medico. Chiedi di fare esami e permetti che ti inondino il corpo di nocivi raggi X, accetti persino che ti introducano nel tunnel della risonanza magnetica. Ti prelevano il sangue e, una settimana dopo, ti consegnano un paio di fogli con una lista di valori.
Per sapere cosa c’è che non va, abbiamo bisogno di tutto questo.
Quando ti metti a dieta, oltre a cambiare le tue abitudini, ti pesi ogni giorno. Per misurare la quantità di esercizio che fai, puoi comprarti uno di quei braccialetti di ultima generazione che contano i passi e misurano i battiti cardiaci. Ci sono applicazioni del cellulare che registrano i nostri progressi con la bicicletta e persino la qualità del sonno.
Siamo abituati a misurare le cose più svariate, salvo le nostre finanze personali. E la MM ci dice che dobbiamo fare calcoli, per quanto ci possa sembrare seccante. Il punto di partenza per sanare la nostra economia è misurare le entrate e le uscite.
Possiamo usare un foglio di carta e una calcolatrice oppure un programma informatico. Io adoro Excel, perché è facile e intuitivo e non richiede di essere grandi matematici.
Qualunque sia il metodo scelto, siamo costretti a scendere in campo. Utilizza quello che meglio si adatta al tuo stile di vita e, perché no, quello che può renderti il compito più facile e interessante. Tuttavia, la mia raccomandazione è che, soprattutto all’inizio, sia tu stesso (e non un programma in modo unilaterale) a registrare ciascuna delle tue entrate e delle tue spese, visto che prenderai consapevolezza del processo strada facendo.

L’applicazione di Inês

Inês è stata mia collega alla galleria d’arte londinese che ho diretto per un anno. Ha ventiquattro anni e vive a Londra da cinque. La prima volta che sono uscita con lei a bere qualcosa, mi sono accorta che, dopo aver pagato, usava il cellulare per segnare la spesa in un’applicazione.
«Questa app mi ha salvato la vita» mi ha detto. «Ma proprio letteralmente, se non fosse stato per lei non sarei qui.»
Poi mi raccontò che, fino alla fine dell’università, aveva fatto convivere diversi lavori part-time con altri a chiamata o nel fine settimana. Poi aveva trovato il lavoro dei suoi sogni, ma per i primi tre mesi non era previsto un compenso.
Con i suoi scarsi risparmi avrebbe fatto moltissima fatica, ma ci doveva provare. Aveva bisogno di sapere esattamente quanto spendeva, ogni sterlina era importante. E così si era scaricata l’applicazione SPENDING e aveva iniziato a segnarsi entrate e uscite.
Da allora non ha più smesso di farlo. L’ha trasformata in un’abitudine. La consiglia a tutti i suoi amici perché non riesce a capire come mai pur guadagnando più di lei non arrivino mai a fine mese.
L’applicazione le permette di sapere con molta facilità di quanto denaro dispone ogni mese, dopo aver fatto fronte alle spese fisse. Inoltre, riesce a individuare le attività a cui riserva più denaro, quali spese può ridurre e a quali, in maniera consapevole, non intende rinunciare a meno che le cose non si mettano molto male.
Se a metà mese si accorge che qualcosa non va, Inês cerca un lavoro extra a ore o qualcosa da fare per il fine settimana. E la cosa più interessante è che ha inserito nella sua vita l’abitudine al risparmio. Questo la aiuta a stare molto più tranquilla perché è preparata a qualsiasi cambiamento.
Alcuni consigli, prima di fare la nostra radiografia:
  • decidi se intendi farla in maniera individuale o per tutta la famiglia. Nel secondo caso, conviene sedersi e proseguire insieme al proprio compagno/a;
  • è arrivato il momento della verità… con te stesso. Nessuno ha interesse a coglierti in fallo. È assurdo prendersi in giro! L’obiettivo di questo esercizio è aiutarti a migliorare il tuo rapporto con i soldi per poter ottenere la tua indipendenza economica e vivere pienamente. Non tralasciare né nascondere spese. Non avrebbe senso;
  • inserisci tutte le spese nello stesso orizzonte temporale. Ovvero: anche se la maggior parte delle entrate e delle spese hanno un carattere mensile, ce ne sono altre trimestrali, annuali o settimanali. In questo caso dovrai ricalcolarle su base mensile per poterle raggruppare. Per farlo, considera che l’anno ha 52 settimane, o 12 mesi. Se, per esempio, l’assicurazione dell’automobile si paga in una sola rata da 420 euro all’inizio dell’anno, dovrai calcolare 35 euro mensili; se spendi 60 euro alla settimana per la spesa, facendo il calcolo 60 x 52/12 risulteranno 260 euro al mese;
  • se le uscite mensili non sono fisse, fai una media. Anche se questo complica un po’ i calcoli. Ti permetterà di vivere più tranquillamente evitando spaventi, perché durante i mesi con meno spese potrai mettere da parte per quelli più difficili;
  • cerca di essere molto preciso nei tuo conti.

La parte facile: le entrate

Le entrate che la maggior parte dei lavoratori ottengono dal proprio lavoro di solito sono fisse e quindi facilmente contabilizzabili. Se variano in modo sostanziale, come nel caso dei liberi professionisti, quando si prepara lo schema bisogna calcolare una media annua. In questo senso ti può essere utile l’ultima dichiarazione dei redditi.
È inoltre possibile che tu possa poter far conto su altre entrate tipo:
  • derivanti da risparmi e da investimenti, come sono, per esempio, gli interessi dei conti o i dividendi;
  • derivanti da immobili, come per esempio l’affitto che ricevi da un appartamento o da un garage;
  • sussidi di disoccupazione o sociali, aiuto da parte di parenti o altri tipi di prestazioni.
Puoi utilizzare il seguente schema come guida:
ENTRATE Media mensile
Introiti da lavoro o attività economica
Rendimento di risparmi o investimenti:
Interessi, dividendi…
Rendita da immobili: affitto costante od occasionale
Pensioni
Sussidi di disoccupazione o sostegno sociale
Aiuto da parte di parenti
Altre entrate straordinarie
TOTALE ENTRATE

Anche andare a lavorare costa

Ora che hai fatto un po’ di calcoli, forse ti starai dicendo: «Pensavo di guadagnare meno…» e può essere che tu abbia ragione. Il fatto è che anche andare a lavorare costa, cosa di cui non sempre siamo consapevoli.
Secondo un sonda...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. MONEY MINDFULNESS
  4. La fatidica domanda
  5. DAL TABÙ ALLA CONSAPEVOLEZZA. Perché facciamo tanta fatica a parlare di soldi?
  6. LO SPECCHIO DEL DENARO. Cinque esempi che parlano di noi
  7. SI PUÒ CAMBIARE LA NOSTRA PSICOLOGIA DEL DENARO? La ricchezza o la povertà sono stati mentali
  8. COME FARE SOLDI
  9. COME CONSERVARE I SOLDI
  10. COME MOLTIPLICARE I SOLDI
  11. Epilogo. Ciò che il denaro non può comprare
  12. Ringraziamenti
  13. Copyright