
- 448 pagine
- Italian
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eBook - ePub
La Terra delle Storie 6. Lo scontro dei mondi
Informazioni su questo libro
La terribile Morina è decisa a conquistare l'Altromondo con l'aiuto della Malvagia Strega dell'Ovest, la Regina di Cuori e Capitan Uncino. Hanno catturato Alex, che costringono a combattere contro suo fratello. Occorre quindi unire le forze, qualunque siano, per impedire loro di sottomettere la Terra. Con Conner si schierano la madre, il patrigno, le Abbraccialibri e tutti i personaggi delle fiabe e della sua fantasia. Lo scontro finale si svolge a New York e la posta in gioco è altissima: potrebbe essere la fine di questo e di tutti i mondi.
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Informazioni
Print ISBN
9788817101196eBook ISBN
9788858693704
CAPITOLO UNO

CHIAMATA D’EMERGENZA DALLA BIBLIOTECA
Nella struttura principale della biblioteca pubblica di New York era un pomeriggio qualunque. I passi di fastidiosi turisti, instancabili studenti universitari e rumorosi gruppi di scolari delle elementari in gita scolastica rimbombavano per i saloni di marmo dell’illustre edificio. C’erano guide turistiche che raccontavano fatti poco noti della lunga storia della biblioteca e si trattenevano dall’alzare gli occhi al cielo quando veniva loro domandato quali film fossero stati girati lì. I bibliotecari davano indicazioni per le famose sale di lettura ai piani più alti, e ricordavano agli utenti che non era consentito portare libri in bagno.
Nulla suggeriva che qualcosa di strano o inusuale potesse accadere quella sera, ma raramente si hanno avvisaglie di avvenimenti strani o inusuali.
L’agente della sicurezza Rudy Lewis cominciò il suo turno, dalle quattro del pomeriggio a mezzanotte, facendo la guardia all’ingresso della biblioteca sulla Quinta Strada. Gridava all’indirizzo dei ragazzini che si arrampicavano su Pazienza e Fortezza, le due famose statue di leone poste ai fianchi della scalinata d’ingresso dell’edificio. Chiedeva gentilmente ai senzatetto che dormivano vicino alle fontane di continuare il loro riposo nel ricovero in fondo alla strada, e quando si spostavano tornava alle statue per sgridare un nuovo gruppo di adolescenti intento ad arrampicarsi sugli animali di pietra. Quando la biblioteca si svuotò e chiuse a fine giornata, Rudy passò a controllare l’interno.
Per ore camminò avanti e indietro per i quattro piani dell’edificio vuoto, ispezionando le sale, le gallerie, gli uffici e le scalinate. Cinque minuti prima della fine del suo turno era ormai convinto che non ci fosse anima viva in biblioteca, e non vedeva l’ora di passare il testimone alla guardia del turno successivo. Mentre faceva l’ultimo giro d’ispezione del terzo piano, Rudy scoprì che si sbagliava.
In fondo a un corridoio lungo e buio, la guardia di sicurezza trovò una ragazzina sola. Indossava un vestito bianco con brillantini e aveva i capelli biondo rossicci. Teneva la testa china come se si fosse addormentata in piedi. All’inizio la vista della ragazza spaventò Rudy: aveva fatto il giro di quell’ala della biblioteca una decina di volte, ma non aveva visto nessuno. Era come se la ragazzina fosse apparsa dal nulla.
«Scusa» disse. «Che stai facendo?»
La ragazzina non rispose.
«Ehi, sto parlando con te» disse Rudy.
L’agente, arrabbiato, puntò la torcia contro la ragazzina per attirarne l’attenzione, ma quella non si mosse. Una volta illuminata, Rudy si accorse che stava tremando e che aveva il viso pallido come un fantasma. Per un attimo ebbe paura che fosse un fantasma. I suoi colleghi gli avevano sempre detto che la biblioteca era infestata, ma fino a quel momento non aveva avuto ragione di crederci.
«La biblioteca è chiusa» disse Rudy con la voce tremante. «A meno che non lavori qui, stai violando la proprietà del Comune.»
La ragazzina non alzò gli occhi e non disse una parola. Il suo silenzio cominciava a preoccupare Rudy. Più la guardava e più gli sembrava inquietante. Rivide il destino di tutti gli agenti della sicurezza nei film horror, ma raccolse il coraggio che aveva e si avvicinò alla strana ragazzina.
«Se non parli chiamo la polizia!»
All’improvviso lei sussultò e alzò la testa, facendo sobbalzare Rudy dallo spavento, poi si guardò intorno agitata, come se si fosse appena svegliata da un incubo.
«Dove sono?» ansimò.
«Ti trovi in biblioteca» disse Rudy, ma questo parve confonderla ancora di più.
«Biblioteca? Quale biblioteca?»
«La biblioteca pubblica di New York tra la Quinta e la Quarantaduesima Est» rispose Rudy.
«Oh, no!» esclamò la ragazzina. «Devi uscire! Sta per accadere qualcosa di terribile!»
«Di che cosa stai parlando? Come hai fatto ad arrivare fino a qui?»
«Non so quale sia il suo piano, ma devi uscire prima che io ti faccia del male!» implorò la ragazzina. «Ti prego, devi ascoltarmi! Non riesco a controllarla!»
Le lacrime cominciarono a scenderle dai grandi occhi azzurri e a rigarle le guance.
«Di chi stai parlando?» domandò Rudy. «A parte noi due, qui non c’è nessun altro.»
«La strega che mi ha maledetta! Mi ha fatto un incantesimo che mi costringe a fare delle cose… cose terribili.»
«Ragazzina, che droga ti sei presa?» disse Rudy. «Ti porto fuori e chiamo la polizia.»
«Devi andare a chiamare mio fratello! È l’unico che mi può aiutare. Si chiama Conner Bailey, dovrebbe essere all’ospedale pediatrico Saint Andrew a Willow Crest…»
«Sì, sì, sì…» disse Rudy afferrandole il braccio. «Ci sono un sacco di posti dove aiutano la gente come te, ma non puoi stare qui.»
L’agente cercò di portarla verso l’uscita, ma la ragazzina non accennava a muoversi. Le tirò un braccio con tutta la forza che aveva in corpo, ma quella rimase dov’era, come se fosse incollata al pavimento.
«È troppo tardi!» esclamò la ragazzina. «L’incantesimo… lo sento crescere. La strega dev’essere vicina. Ti prego, devi correre via!»
Gli occhi della ragazzina si rovesciarono e cominciarono a emettere un bagliore. I suoi capelli si alzarono verso il cielo e fluttuarono nell’aria come un fuoco che ardeva lento. L’agente ne fu terrorizzato: in tutti i suoi anni di servizio, Rudy non aveva mai visto nulla di simile.
«Cosa diavolo ti sta succedendo?»
La ragazzina gli appoggiò il palmo di una mano sul torace ed emise un lampo di luce, scaraventandolo dall’altra parte del corridoio. Rudy rimase steso a terra; sentiva il corpo fremere come se fosse stato colpito da una scarica elettrica. Aveva la vista sfocata e sempre più debole. Con la poca energia che gli restava, negli attimi che gli rimanevano prima di perdere conoscenza, Rudy allungò la mano verso la radio e la portò alla bocca.
«Polizia…» ansimò. «Abbiamo bisogno della polizia in biblioteca… ADESSO!»
Pochi minuti dopo, la Quinta Strada venne illuminata dalle luci rosse e blu delle sirene di due auto della polizia dirette a tutta velocità verso la biblioteca. Un uomo scese dalla prima e una donna dalla seconda, e i due agenti salirono i gradini con le armi spianate.
«Ho appena ricevuto la chiamata. Qual è la situazione?» domandò lei.
«Non sappiamo nulla» rispose lui. «C’è stata una richiesta di aiuto dall’interno della biblioteca. Avvicinarsi con cautela.»
«Oh santo cielo» esclamò la poliziotta, sbalordita. «Guarda!»
L’agente indicò l’ingresso della biblioteca: il massiccio portone si stava aprendo da solo. Un attimo dopo la ragazza dal vestito bianco levitò attraverso la soglia e atterrò in cima alla gradinata d’ingresso della biblioteca. Anche se si trovavano a New York, per la polizia era davvero inusuale vedere una persona con gli occhi luminescenti e i capelli fluttuanti volare fuori da un edificio. Una volta assorbito lo shock iniziale, gli agenti si ripararono dietro la statua di un leone e puntarono le armi contro di lei.
«Mani in alto!» ordinò il poliziotto.
La ragazzina ignorò l’ordine e indicò le due statue: due potenti fulmini colpirono i leoni di marmo. I due poliziotti si gettarono a terra per non essere colpiti.
«Che cos’è stato?» domandò lui.
«Fulmini!» rispose lei. «Ma non capisco, non c’è una nuvola in cielo!»
Gli agenti si aiutarono ad alzarsi a vicenda e voltarono il capo in direzione di uno strano scricchiolio proveniente dalle statue. Rimasero a guardare a bocca aperta mentre i due leoni di pietra si alzavano dai propri piedistalli, balzavano in aria e atterravano sui gradini davanti alla ragazzina, impedendo agli agenti di avvicinarsi. Le statue ruggirono così forte che fecero scattare l’allarme di tutte le auto dell’isolato.
«Madre santa» esclamò il poliziotto. «Le statue sono vive! Com’è possibile?»
La poliziotta allungò la mano e accese la radio che aveva sulla spalla. «Agente Sanchez a centrale» disse. «La biblioteca è sotto attacco, ripeto, la biblioteca è sotto attacco! Che tutte le unità disponibili convergano immediatamente sulla nostra posizione!»
«Ricevuto, agente Sanchez» rispose una voce nel ricevitore. «Tutte le unità disponibili sono state allertate. Riuscite a identificare chi o che cosa ci sia dietro l’attacco?»
Ancora sbalordita, la poliziotta esitò a rispondere.
«È magia» disse ansimando. «La biblioteca viene attaccata con la magia!»

CAPITOLO DUE

ACCIDENTALE MA INSPIEGABILE
Il dipartimento antincendio di Willow Crest non aveva mai visto un incidente come quello dell’ospedale pediatrico Saint Andrew. I pompieri erano stati chiamati nel bel mezzo della notte per valutare i danni causati da una presunta esplosione, ma una volta arrivati sul luogo non riuscirono a capire che cosa fosse successo. Non c’erano fiamme da spegnere né macerie da sgomberare e i muri dell’ospedale non erano anneriti o segnati dall’esplosione. A quanto era dato vedere, il bagno delle donne non era esploso, quanto piuttosto svanito.
«Non è danneggiato, è sparito» disse un pompiere al collega che aveva di fianco. «Se ci fosse stata un’esplosione si vedrebbero pezzi di porcellana dappertutto, e invece non c’è traccia del più piccolo frammento.»
«Il personale dell’ospedale giura che qui, fino a qualche ora fa, c’era un bagno funzionante» disse l’altro. «Se non è stata un’esplosione, che cosa ha potuto rimuoverlo all’improvviso?»
I pompieri girarono per l’ospedale facendo domande, ma nessuno aveva assistito al fenomeno, cosa che infittiva ulteriormente il mistero. Controllarono il giardino intorno all’ospedale, nel caso il bagno fosse stato spostato da qualche mezzo, ma non c’erano tracce sul terreno.
«Che cosa scrivo sul rapporto?» domandò il primo pompiere al secondo. «L’assicurazione dell’ospedale ha bisogno di una nostra dichiarazione, ma non posso scrivere che il bagno si è alzato e se n’è andato.»
«Scrivi “accidentale ma inspiegabile”» suggerì l’altro. «Questo caso va oltre le nostre competenze. Ci sarà bisogno di un’indagine per venirne a capo, un’indagine meticolosa.»
Non potendo fare altri accertamenti, i pompieri delimitarono la zona con il nastro giallo e diedero al responsabile dell’ospedale il contatto di un investigatore specializzato in casi di distruzione, che viveva in una città vicina. Lo specialista non era disponibile prima della settimana seguente, e così al posto del bagno rimase soltanto un enorme, misterioso buco, in attesa del suo arrivo.
La scena rimase intatta fino alla mezzanotte precedente il giorno in cui doveva arrivare l’ispettore. Un ragazzino di quindici anni superò il nastro giallo e si sedette davanti alla soglia che ormai non conduceva più da nessuna parte. Aveva gli occhi stanchi, il cuore pesante e stava chino come se sostenesse il peso di tutto il mondo sulle spalle. Assorto nei propri pensieri, guardava attraverso l’apertura i palazzi del centro di Willow Crest, in lontananza.
Il ragazzino aveva sperato che, tornando nel luogo del bagno mancante, avrebbe potuto trovare risposta alle domande che lo tormentavano. Ma purtroppo tutte le risposte erano svanite insieme al bagno.
«Ehi, Conner!»
Dall’esterno fece capolino una ragazza di sedici anni e per poco Conner non ebbe un attacco cardiaco. Indossava un cappello di lana viola e aveva i capelli biondi con una ciocca rosa e una blu davanti.
«Bree!» esclamò Conner. «Cosa ci fai qui? Pensavo che fossi in castigo perché eri scappata.»
«Oh, lo sono» disse Bree. «Non posso più uscire di casa fino al college. Non ho mai visto i miei genitori così f...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Prologo. La festa di compleanno
- Capitolo 1. Chiamata d’emergenza dalla biblioteca
- Capitolo 2. Accidentale ma inspiegabile
- Capitolo 3. La rana nello specchio
- Capitolo 4. Un incontro nell’inconscio
- Capitolo 5. Turbolenza in arrivo
- Capitolo 6. Prigionieri nello specchio
- Capitolo 7. Posti di blocco e bagel alla pizza
- Capitolo 8. Il Calvin Coolidge Express
- Capitolo 9. Il nemico più spaventoso di tutti
- Capitolo 10. Arrivano le streghe
- Capitolo 11. Fuga dallo specchio
- Capitolo 12. Rinforzi inaspettati
- Capitolo 13. Qualcosa bolle in pentola
- Capitolo 14. I maledetti e i virtuosi
- Capitolo 15. Rinforzi
- Capitolo 16. Le lacrime di Medusa
- Capitolo 17. Lo scontro dei mondi
- Capitolo 18. Fate contro streghe
- Capitolo 19. La guerra dei mondi
- Capitolo 20. Scontro a Times Square
- Capitolo 21. Il fardello di un fratello
- Capitolo 22. Una storia ipotetica
- Capitolo 23. Una sorpresa presidenziale
- Capitolo 24. Finalmente felici e contenti
- Epilogo. Credi nella magia?
- Ringraziamenti
- Indice