PARTE III
LA SOLUZIONE
6. CHI SEI, TU?
Eccoti: sei giunto al cuore di questo libro. Nelle pagine precedenti abbiamo fatto luce sul mondo del business e sulle opportunità che offre, poi abbiamo analizzato tutto ciò che potrebbe fermarti dal metterne su uno tuo, cercando di liberare la mente dai più pericolosi dei problemi: quelli che ti crei da solo. Ora sei pronto a padroneggiare la soluzione, che ti permetterà di individuare un tuo prodotto, un tuo pubblico, e posizionarti al top del settore che hai scelto.
Per raggiungere questo obiettivo, nella Parte III affronteremo i passaggi fondamentali per lanciare un tuo business intelligente e di successo, procedendo per gradi. In fondo, se stai mettendo piede per la prima volta in questa specie di Paese delle Meraviglie, è normale che tu sia un po’ confuso, proprio come Alice dopo essersi infilata nella tana del Bianconiglio.
E allora quale modo migliore per iniziare il nostro percorso che rispondere alla domanda del Brucaliffo: «Chi sei, tu?». Perché se davvero vuoi ottenere un ruolo da protagonista nell’universo del business, dovrai essere innanzitutto riconosciuto come un professionista capace, credibile, autorevole e competente. È l’unico modo per arrivare a offrire ai tuoi clienti prodotti di altissimo livello, che possano davvero aggiungere valore alla loro vita o alla loro attività, e al contempo permetterti di ottenere introiti degni di nota. Insomma, io voglio insegnarti a diventare una stella del tuo settore, voglio farti brillare al punto da renderti finalmente libero, e questo prevede una presa di coscienza e una trasformazione: da bruco, creatura della potenzialità, a farfalla pienamente sviluppata.
LE DIFFERENZE CHE FANNO LA DIFFERENZA
Per capire cosa intendo quando parlo di essere «riconosciuti come professionisti», è bene introdurre un distinguo fondamentale, che se ne porta dietro altri due. Mi riferisco alla differenza tra lavoro e professione. Cosa separa questi due poli, a prima vista tanto simili? Il lavoro consiste nello svolgere l’attività che qualcuno ti dice di fare; se dopo una certa ora ti cade la penna, pazienza: tanto sei lì solo perché hai bisogno di guadagnare uno stipendio, non ti interessa più di tanto come vanno le cose. Non te ne assumi la responsabilità. E non perché sei cattivo, o perché sei semplicemente un fannullone, chiariamo: è che i tuoi stimoli vengono da altro, ed è altro che ti riempie la vita. La professione, invece, presuppone passione, amore per ciò che stai facendo. La differenza non sta nella posizione contrattuale: puoi essere imprenditore o dipendente, ed essere in entrambi i casi più o meno. Dipende da quante energie investi in ciò che stai facendo, da quanti rischi sei pronto ad assumerti facendo affidamento – appunto – sulla tua professionalità.
Lavoro e professione prevedono
un diverso approccio mentale, una predisposizione
che fa un’enorme differenza tra chi si limita
ad eseguire e chi vuole creare
qualcosa d’importante.
A questa prima opposizione, lavoro VS professione, ne segue un’altra: gestire VS creare. Prova a chiederti: tu, «da grande», vuoi gestire o creare? Perché qui impareremo a creare e a lasciare che la parte della gestione funzioni il più possibile in automatico. Automazione, ricordi? La terza caratteristica di un vero business. A oggi, io posso dirti che quasi tutta la componente gestionale e non creativa della mia attività va avanti in automatico. Ovvio, non può esserci qualcun altro a scrivere, a parlare ai corsi, a preparare e registrare i video… Però, fatto questo, la pubblicazione, la vendita, il pagamento, la fatturazione… è tutto in automatico. E questo cosa significa? Che se ora, mentre scrivo al computer questo capitolo, qualcuno acquista ad esempio uno dei miei videocorsi, io non lo so neanche, ma lui riceve comunque tutto quanto, può guardare quel che lo interessa, leggersi la mail di introduzione e spiegazione. Io, intanto, sono qui a dedicarmi a te.
Lasciamo la gestione ad altri
– ai collaboratori, ai software, alle macchine,
ai social network – e concentriamo
le nostre energie professionali nella creazione.
E, a queste due opposizioni, ne fa seguito subito una terza: eseguire VS costruire. Chi lavora, chi gestisce, esegue le direttive di qualcun altro; si dà da fare per mandare avanti un progetto che non è il suo. Un professionista è uno che crea, che costruisce qualcosa di nuovo.
E per creare dei contenuti eccellenti devi innanzi tutto conoscere il tuo ruolo, sapere chi sei, il motivo per il quale tu stai facendo questo lavoro. Ecco perché mi piacerebbe che tu cominciassi a riflettere su queste tematiche: come diventare professionale, come diventare un creatore e come diventare un costruttore. Ma anche, come diventare un educatore. Eh, già, proprio così, un educatore. Sì, perché qualsiasi business tu intenda avviare, il tuo ruolo sarà in realtà duplice: il professionista e l’educatore, chiamato a creare contenuti straordinari e a educare il proprio pubblico a vivere una trasformazione importante.
Ricorda: i tuoi clienti non comprano
semplici prodotti o informazioni, ma trasformazioni.
Quindi tu dovrai educarli, ispirarli e trasformarli.
I tuoi prodotti dovranno incarnare e offrire soluzioni che possano modificare in modo radicale la vita e il business dei tuoi clienti, garantendo loro risultati eccezionali. Per questo, è fondamentale che tu conosca te stesso e il tuo pubblico altrettanto bene.
«Ma io non sono un creatore, né un educatore: non sono un esperto!» Questa è una delle obiezioni che mi sento ripetere più spesso durante i miei corsi. E rispondo con ciò che ho imparato negli anni, a partire da me stesso e poi con le migliaia di persone e aziende che ho aiutato come coach: tutti noi siamo creatori, tutti noi abbiamo la capacità di trovare nuove soluzioni e di educare gli altri a sfruttarle. L’importante è solo avere la guida giusta per tirar fuori queste caratteristiche. E guidarti è esattamente il motivo per cui sono qui. Vedrai: è molto più semplice di quanto pensi.
CHE ESPERTO SEI
Dicevamo che per posizionarti in modo corretto e attestarti come professionista affidabile – uno che sa quello che sta facendo, che conosce la mappa, il percorso per portare i propri clienti da A a B in modo semplice, rapido e sicuro – devi capire quali sono le tue abilità, le tue competenze. È fondamentale, perché se ti posizioni male poi non riuscirai a promuoverti, a vendere i tuoi prodotti nel migliore dei modi, e ti ritroverai schiacciato a fare la lotta sul costo, sul prezzo, come vendessi dentifrici. Ecco, io voglio portarti a superare il problema del prezzo, voglio portarti a essere non un dentifricio, ma una Ferrari; voglio tirar fuori il tuo vero valore, affinché il tuo pubblico sia disposto a pagare quanto meriti pur di poter fare parte del tuo club, di ottenere i tuoi prodotti.
Nel prossimo capitolo scopriremo come capire qual è il tuo argomento, il tuo messaggio, la soluzione che vuoi offrire ai tuoi clienti. Ora, però, è importante che tu ti renda conto di essere già un esperto, o di poterlo comunque diventare. Proviamo quindi a chiederci: quanti tipi di esperti ci sono? La risposta è semplice.
Esistono due macrocategorie di esperti:
gli esperti di risultati e gli esperti di ricerca.
Gli esperti di risultati
La prima categoria raggruppa quelle persone, quei professionisti che hanno ottenuto dei risultati nella propria vita. È evidente che sanno come raggiungere quel certo obiettivo, quindi possono mettere la loro competenza al servizio degli altri. E questo indipendentemente dalle qualifiche rilasciate da università e corsi vari. Attenzione: sto parlando di risultati concreti, pratici, che sono davanti agli occhi di tutti. Ad esempio hanno perso i chili di troppo e sono rimasti magri, in salute e felici, conservando il proprio peso forma. E quel risultato non è arrivato a discapito della salute, della felicità, dei rapporti sentimentali… Insomma, non sono diventati dei magri isterici; hanno ritrovato energia, vitalità, serenità, e le hanno mantenute. Magari non sono medici, non sono naturopati, non sono personal trainer, non possono consigliare terapie o medicine, sono semplicemente persone che hanno deciso di volersi bene e di mettere il proprio corpo nelle condizioni migliori, sfruttando anche competenze altrui. Così hanno ottenuto un risultato su loro stessi, e possono raccontare, trasmettere la loro esperienza.
Facciamo un altro esempio: una persona che ha comprato e venduto diverse case, o che si è trasferita spesso da una città all’altra, vuoi per esigenza vuoi per passione, e magari ha già aiutato i propri amici quando avevano bisogno di un consiglio in merito. Potrebbe essere un professionista che lavora nel settore, ma non è detto. Di certo, però, ha un gran bagaglio di esperienze da condividere e sfruttare. E che dire di qualcuno che ha diversi divorzi alle spalle? Magari non invidieremo il suo percorso personale, ma di certo potrebbe darci delle dritte importanti! Già, perché gli esperti di risultati si dividono in esperti di trionfi ed esperti di tragedie…
Quindi, prima di dire in cosa sei bravo e in cosa no affidandoti a un giudizio superficiale, aspetta un attimo: il bagaglio di esperienze che hai accumulato fino a ieri potrebbe regalarti delle sorprese, e darti lo spunto per offrire qualcosa di nuovo ai tuoi clienti. Come si fa, però, a intuire quali potrebbero essere i campi su cui puntare, quelli nei quali eccelli? Be’, un indizio significativo viene da chi ti conosce, da chi ti sta vicino. Capita mai, ad esempio, che i tuoi amici ti chiedano: «Come hai fatto a fare questa cosa?». Le loro voci piene di stupore sono già un segnale. E non devono essere per forza risultati strabilianti, al limite delle umane capacità: può essere magari la tua abilità nel cucinare, che li spinge ogni volta a chiederti la ricetta, o la tua bravura al tavolo da biliardo. Oppure potresti essere appassionato di restauro di auto antiche, e ritrovarti sommerso di complimenti da parte di chi vede le foto dei tuoi lavori. Insomma, se qualcosa che sai fare desta stupore, quello è un segno, il primo indizio per capire se sei un esperto di risultati. Ripensa alla storia di Marci, una sorridente signora americana cui tutti chiedevano: «Ma è mai possibile che tu sia sempre felice?». E lei: «Sì!». Ora ha il suo programma, i suoi libri, i suoi prodotti, e gira per il mondo a fare conferenze di due ore pagate dieci, quindici, venticinquemila dollari. Oppure mi viene in mente la storia di Chantal e Shane Valentine: quando è nata la loro bambina, Alina, hanno iniziato a farle pappette e omogeneizzati in casa; prodotti biologici, sicuri, di ottima qualità e basati su ricette che hanno inventato loro. Gli amici chiedevano: «Com’è che fate? Potete insegnarci?». Adesso loro due hanno un sito, tengono corsi, seguono programmi di coaching, hanno pubblicato libri e video sulla baby cuisine. Un’attività in piena regola, nata tra i fornelli e la culla. Le possibilità sono davvero infinite, e ciascuna di esse può aprirti la porta verso il tuo business intelligente.
Gli esperti di ricerca
L’altra tipologia di esperti raggruppa quei professionisti che hanno scovato e selezionato tecniche, strategie, ricette degli esperti di risultati, e ne propongono il succo al proprio pubblico. Attenzione: non è un compito da poco, una specie di ripiego o un’attività che sfrutta l’abilità altrui senza metterci del proprio. Tutt’altro. Per offrire un quadro completo, strutturato e funzionale di un certo argomento servono visione d’insieme, intuito, attenzione, propensione al tema e capacità di sintesi. Bisogna studiare, fare ricerche, intervistare, sintetizzare, creare una cornice nella quale inserire il tutto… Pensa, per esempio, a Napoleon Hill. Questo scrittore americano, morto nel 1970, ha pubblicato tra le altre opere uno dei primi veri bestseller in tema di coaching e self help, da decenni tra i libri più venduti al mondo e ancora attualissimo: Think and grow rich, che in italiano è stato tradotto come Pensa e arricchisci te stesso. Lui, però, ricco non era: quel libro gli è stato commissionato da qualcuno con un pacco di soldi, ed è nato come studio; una raccolta di interviste agli uomini più ricchi del mondo, per capire quali fossero i fattori a cui ricondurre il loro successo. Da quella ricerca è nato La legge del Successo, e poi Pensa e arricchisci te stesso. In tutto questo, Hill non è riuscito ad arricchirsi davvero, però ha creato un prodotto di cui parliamo ancora oggi… Vedi? Non devi per forza essere un esperto di risultati, per lanciare il tuo business; non è imprescindibile che tu abbia raggiunto traguardi che lasciano a bocca aperta. Potresti avere altrettanto successo sfruttando l’abilità nel trovare e mette...