
- 80 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Passione semplice
Informazioni su questo libro
Una donna e un uomo condividono un'intensa relazione clandestina. Lui, straniero, è sposato e inaccessibile. La avvisa con una telefonata ogni volta che gli si presenta l'occasione di passare del tempo insieme. Gli incontri che seguono sono brevi, con l'amore che si consuma in amplessi tormentati dal presentimento del distacco. Poi lei lo osserva rivestirsi e andare via e allora riprende - lì da dove si era interrotta - quell'attesa ossessiva: di lui, di una chiamata, del prossimo intreccio di corpi e desideri. Quando la storia finisce, l'uomo e la donna smettono del tutto di sentirsi o vedersi. Restano, come marchi impressi nella carne, i segni del sesso, dell'amore, dell'attesa. Indizi di una passione semplice.
Domande frequenti
Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
- Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
- Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Passione semplice di Annie Ernaux in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
Print ISBN
9788817064118eBook ISBN
9788858690598Passione semplice

Proprietà letteraria riservata
© Éditions Gallimard, 1991
© 1992, 1994 R.C.S. Libri & Grandi Opere S.p.A., Milano
© 2004 RCS Libri S.p.A., Milano
© 2017 Rizzoli Libri S.p.A. / BUR Rizzoli
eISBN 978-88-58-69059-8???????
Titolo originale dell’opera:
Passion simple
Traduzione di Idolina Landolfi
Prima edizione Rizzoli 1992
Prima edizione BUR 1994
Terza edizione bestBUR settembre 2016
Seguici su:
Twitter: @BUR_Rizzoliwww.bur.euFacebook: /RizzoliLibri
In copertina: foto © Getty Images
Art Director: Francesca Leoneschi / theWorldofDOT
Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore.
È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.
È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.
Quest’estate, ho visto per la prima volta un film classificato X alla televisione, su Canale +. Il mio apparecchio non ha decodificatore, le immagini sullo schermo erano sfocate, le parole soppiantate da uno strano rumore di fondo, uno sfrigolìo, uno sciacquìo, una sorta d’altro linguaggio, dolce e ininterrotto. Si distingueva un profilo di donna in guêpière, con delle calze, un uomo. La storia era incomprensibile, e non si poteva prevedere alcunché, né dai gesti né dalle azioni. L’uomo si è avvicinato alla donna. Il sesso di lei è apparso in primissimo piano, ben visibile nel baluginìo dello schermo; quindi il sesso dell’uomo, in erezione, che è scivolato in quello della donna. Per un tempo assai lungo, l’andirivieni dei due sessi viene mostrato sotto diverse angolature. Il membro è riapparso, in mano all’uomo, e lo sperma si è riversato sul ventre della donna. Sicuramente ci si abitua a una tal visione, ma la prima volta è sconvolgente. Secoli e secoli, centinaia: di generazioni, e soltanto ora è possibile vedere una cosa simile, un sesso di donna e un sesso di uomo che si uniscono, lo sperma – ciò che non si poteva guardare senza quasi morirne è divenuto facile a vedersi quanto una stretta di mano.
M’è parso che la scrittura dovesse tendere a questo, l’impressione che provoca la scena dell’atto sessuale, l’angoscia e lo stupore, una sospensione di giudizio morale.
Sin dal mese di settembre dello scorso anno non ho fatto nient’altro che aspettare un uomo: che mi telefonasse e che venisse da me. Andavo al supermercato, al cinema, portavo gli abiti in lavanderia, leggevo, correggevo i compiti, mi comportavo esattamente come prima; ma senza una lunga dimestichezza con tali azioni, mi sarebbe stato impossibile, se non al prezzo di uno sforzo spaventoso. È soprattutto parlando che avevo l’impressione di vivere di slancio. Le parole e le frasi, il riso stesso, si formavano sulla mia bocca senza la reale partecipazione di raziocinio o volontà. D’altronde non ho più che un vago ricordo delle mie attività, dei film che ho visto, della gente che ho incontrato. La mia condotta era in generale artificiosa. Le sole azioni in cui impegnavo la volontà, il desiderio e quel qualcosa che deve essere l’intelligenza umana (prevedere, valutare il pro e il contro, le conseguenze), avevano tutte un legame con quell’uomo:
leggere nel giornale gli articoli sul suo Paese (era straniero)
scegliere come abbigliarmi e truccarmi
scrivergli lettere
cambiare le lenzuola e mettere fiori in camera
annotare ciò che non dovevo dimenticare di dirgli, la prossima volta, che avrebbe potuto suscitare il suo interesse
comprare whisky, frutta, cibarie per la serata insieme
immaginare in quale stanza avremmo fatto l’amore al suo arrivo.
Nelle conversazioni, i soli argomenti che infrangevano la mia indifferenza avevano rapporto con quell’uomo, la sua funzione, il Paese da cui proveniva, i luoghi dov’era andato. La persona che mi stava parlando non supponeva che il mio interesse improvvisamente intenso per i suoi discorsi fosse dovuto non al suo modo di raccontare, e assai poco all’argomento stesso, ma al fatto che un giorno, dieci anni prima che lo incontrassi, A., in missione a L’Avana, era forse entrato proprio in quel night-club, il Fiorendito, che, stimolata dalla mia attenzione, quella persona mi descriveva ora con dovizia di particolari. Ugualmente, leggendo, le frasi su cui mi soffermavo erano quelle connesse alle relazioni tra un uomo e una donna. Mi sembrava che m’insegnassero qualcosa su A. e dessero un senso certo a ciò che desideravo credere. Così, leggere in Vita e destino di Grossman che «quando uno ama chiude gli occhi mentre bacia» mi conduceva a immaginare che A. mi amasse, dato che mi baciava in quel modo. Il resto del libro, poi, ritornava a essere ciò che ogni attività è stata per me durante un anno, un mezzo d’impiegare il tempo situato tra due incontri.
Non avevo altro avvenire che la prossima telefonata d’appuntamento. Cercavo di uscire il meno possibile oltre i miei obblighi professionali – dei quali lui aveva gli orari –, sempre per paura che chiamasse in mia assenza. Evitavo anche di usare l’aspirapolvere o l’asciugacapelli, che mi avrebbero impedito di udire lo squillo. E quest’ultimo mi devastava con una speranza che durava spesso soltanto il tempo di alzare lentamente il ricevitore e di dire pronto. Appurato che non si trattava di lui, cadevo in una profonda delusione, tale da aborrire la persona all’altro capo del filo. Appena udivo la voce di A., la mia attesa indefinita, dolorosa, gelosa evidentemente, si vanificava così alla svelta che avevo l’impressione d’esser stata pazza e di ritornare d’un subito normale. Ero colpita dall’insignificanza, in fondo, di quella voce e dall’importanza smisurata ch’essa aveva nella mia vita.
Se mi annunciava il suo arrivo entro un’ora – un’“occasione”, cioè un pretesto per far tardi senza indurre sospetti in sua moglie – entravo in un’altra attesa, senza pensiero, senza neppur desiderio (al punto da domandarmi se avrei potuto godere), colma di un’energia febbrile per compiti a cui non riuscivo a dare un ordine: fare una doccia, tirar fuori dei bicchieri, darmi lo smalto alle unghie, passare lo strofinaccio per terra. Non sapevo più chi aspettavo. Ero soltanto ghermita dall’istante – il cui appressarsi mi ha sempre invaso di un terrore senza nome – in cui avrei udito l’automobile frenare, sbattere la portiera, i suoi p...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- PASSIONE SEMPLICE
- Copyright