La storia segreta del KGB

Gli uomini e le operazioni dei più temuti servizi segreti al mondo

Christopher Andrew, Oleg Gordievskij

• Editore: RIZZOLI LIBRI
• Anno: 2017
• eBook ISBN: 9788858688670
• Argomento: Storia
• Categoria: Storia militare e marittima

Dalla Rivoluzione d'Ottobre a Gorbaciov: la storia di una nazione, di un movimento e di un'idea che cercarono di vincere la loro battaglia anche con il contributo del più potente servizio segreto del XX secolo. La storia del KGB viene qui dettagliatamente ricostruita da due autori d'eccezione: Christopher Andrew, tra i più autorevoli esperti di intelligence mondiale, e Oleg Gordievskij, ex agente del KGB e poi collaboratore del MI6 britannico, offrono una prospettiva unica sulle vicende e i protagonisti dei servizi di spionaggio russi a partire dalle origini zariste, poi sotto Lenin e Stalin, durante la Seconda guerra mondiale e la Guerra fredda, fino agli anni della distensione e al crollo del blocco sovietico a partire dal 1989. Una ricerca approfondita e documentata, che illumina le strategie di intelligence dell'URSS e gli incarichi degli agenti del KGB in patria e in Occidente. Un'intrigante ricostruzione, ricca di rivelazioni su episodi e personaggi spesso sconosciuti ma che giocarono un ruolo cruciale negli eventi del Novecento.

Note

Abbreviazioni usate nelle note

AAC	Australian Archives, Canberra
FBI	Freedom of Investigation Act Archive, Federal Bureau of Investigation, Washington
NAW	National Archives, Washington
PRO	Public Record Office, Kew, Surrey
SWB	BBC, Summary of World Broadcasts

Introduzione

¹ Andrew, Christopher, Secret Service: The Making of the British Intelligence Community, prima ed., Heinemann, London 1985, p. 499. Nel 1990, il generale di divisione del KGB Oleg Danilovič Kalugin, ex capo del Direttorato K (Controspionaggio) del PDC, rivelò pubblicamente per la prima volta, suscitando la collera della leadership del KGB, che defezione e infiltrazione erano diventati problemi molto più seri per il KGB che per la CIA. Intervista in «Moscow News», 1990, n. 25.

² Intervista a Philby di Philip Knightley nel «Sunday Times», sez. C, 20 marzo e 10 aprile 1988. Andrew, Christopher, «Altre memorie inattendibili del “Generale” Philby», «Daily Telegraph», 15 aprile 1988.

³ Philby, Kim, My Silent War, Panther Books, London 1969, p. 17.

⁴ È giusto aggiungere che i due «cacciatori di talpe» più conosciuti nella letteratura degli anni Ottanta, Chapman Pincher e Nigel West, pur concentrando erroneamente il tiro su Sir Roger Hollis e sul suo vice, Graham Mitchell, riuscirono comunque a smascherare alcuni veri agenti sovietici. Il primo capitolo del prossimo libro di Andrew e Gordievskij The Magnificent Five (I magnifici cinque), esaminerà alcune delle false piste che sviarono la caccia alle talpe. Anche Andrew ne seguì una all’inizio degli anni Ottanta. Avendo scoperto che i Fünfgruppen tedeschi cui si ispirò Guy Burgess per formare un anello di cinque» a Cambridge nel 1933-34 non avevano sempre cinque membri, e che Cambridge fornì più di cinque uomini al KGB, cominciò a dubitare che l’espressione «Quinto Uomo» non avesse un significato. I suoi dubbi furono rafforzati dallo scetticismo in merito ai rapporti sulla fuga di Burgess e Maclean nel 1951 che implicavano, a torto, il coinvolgimento di un «Quinto Uomo». Fino a quando Andrew non incontro Gordievskij non seppe che durante la seconda guerra mondiale il KGB aveva battezzato gli elementi di Cambridge più validi i «Cinque» (in seguito i «Magnifici Cinque»), e che c’era anche un Quinto Uomo le cui imprese furono importanti quanto quelle degli altri Quattro, anche se non ebbe alcun ruolo nella fuga di Burgess e Maclean.

⁵ Hollis, in effetti, era un acceso anticomunista che, ancora a metà del conflitto, lanciava moniti pressanti sul fatto che non ci si poteva fidare di Stalin, e preconizzava che «Appena la Russia sarà salva e fuori dalla battaglia, i nostri comunisti non perderanno occasione di creare fastidi, come hanno fatto in passato». Vedere Sheila Kerr, «Roger Hollis e i pericoli della minaccia anglo-sovietica del 1942», «Intelligence and National Security», vol. V (1990), n. 3.

Capitolo I. Le origini zariste (1565-1917)

¹ Riasanovskij, N.V., A Histoty of Russia, quarta edizione, Oxford University Press, 1984, pp. 148-155; Hingley, Ronald, The Russian Secret Police, Hutchinson, London 1970, pp. 1-4.

² Pipes, Richard, Russia under the Old Regime, Penguin Harmondsworth, 1974, pp. 129-130.

³ Salvo diversa indicazione, il resoconto della Tema Sezione si basa sul testo di Sidney Monas, The Third Section, Harvard University Press Cambridge, Mass., 1961, e su quello di P.S. Squire, The Third Department, Cambridge University Press, 1968.

⁴ Herzen, Alexander, My Past and Thoughts, trad. di Constance Garnett, Chatto & Windus, London 1968, vol. II, pp. 441-442.

⁵ Pipes, Russia, pp. 294-295.

⁶ ...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• L’evoluzione del KGB
• Abbreviazioni
• Introduzione
• I. Le origini zariste (1565-1917)
• II. La Čeka, la controrivoluzione e il «complotto Lockhart» (1917-1921)
• III. I servizi d’informazione all’estero e le «misure attive» nell’era Dzeržinskij (1919-1927)
• IV. Stalin e la psicosi delle spie (1926-1938)
• V. I «nemici del popolo» all’estero (1929-1940)
• VI. La «sigint», la penetrazione di agenti e i «Magnifici Cinque» di Cambridge (1930-1939)
• VII. La Seconda guerra mondiale (1939-1941)
• VIII. La grande guerra patriottica (1941-1945)
• IX. La presa del potere nell’Europa orientale (1944-1948)
• X. La Guerra Fredda: la fase staliniana (1945-1953)
• XI. La Guerra Fredda dopo Stalin (1953-1963)
• XII. L’era di Brežnev: l’Oriente, il Terzo Mondo e l’Occidente (1964-1972/1973)
• XIII. Decadenza e fine della distensione (1972-1984)
• XIV. L’era di Gorbaciov
• Appendici
• Note
• Bibliografia
• Indice