
- 200 pagine
- Italian
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eBook - ePub
Piccolo manuale delle decisioni strategiche
Informazioni su questo libro
Come esser certi di prendere sempre la decisione giusta al momento giusto? Questo manuale presenta 50 modelli che propongono schemi di comportamento e riflessioni per affrontare una situazione confusa, catalogarla e capirla, e per poter intraprendere un percorso decisionale chiaro e lineare. Un libro che vi aiuterà ad affrontarele situazioni più intricate, senza proporre soluzioni preconfezionate, ma inducendovi a trovare quella più adattaper le piccole e grandi sfide della vita.
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Informazioni
Argomento
Crescita personaleCategoria
Successo personaleCOME CAPIRE MEGLIO GLI ALTRI
COME AVVENGONO GLI ERRORI
Tutti fanno errori, solo che alcuni ne traggono insegnamenti, altri invece li ripetono. Di seguito introduciamo quello che dovreste sapere sull’argomento.
Ci sono vari tipi di errori:
1. Errore puro – si ha quando si rileva una misura sbagliata
2. Errore da distrazione-dimenticanza – si verifica quando ci si dimentica di compiere qualche passaggio durante un’operazione
3. Errore da lacuna – si ha facendo in modo sbagliato una misurazione di per sé giusta
Sussistono inoltre diversi livelli:
1. Livello della manualità – basato sull’abilità
2. Livello delle regole/reazioni – basato sulla regola
3. Livello del pensiero astratto, delle relazioni – basato sulla conoscenza
E anche diversi fattori:
1. Persone coinvolte – capo, team, colleghi, amici
2. Condizioni tecniche – strumenti ed equipaggiamento, luogo di lavoro
3. Elementi legati all’organizzazione – tempo, posizione nei confronti del compito
4. Altri fattori influenti – situazione economica, stato d’animo, clima
La rappresentazione più interessante della sequenza di un errore è il modello del formaggio svizzero (o con i buchi), detto anche dello human error, proposto da James Reason (1990). Il modello paragona i diversi piani su cui si possono verificare degli errori a fette di formaggio svizzero. In un mondo libero da errori il formaggio non avrebbe buchi. Nella realtà il formaggio è però tagliato a fettine, e ognuna ha più fori che si sono formati in periodi diversi e in punti differenti. Un errore non viene notato o non è rilevante quando l’evento provoca un solo buco. Si verifica invece una catastrofe nel momento in cui i buchi delle varie fette si sovrappongono l’uno sull’altro e annullano all’istante ogni provvedimento di sicurezza. Il modello viene utilizzato soprattutto nei settori dove l’errore potrebbe avere esiti mortali, come per esempio in medicina o nel trasporto aereo.
L’esperienza è il nome che si dà ai propri errori. Oscar Wilde


L’illustrazione esemplifica cosa avviene quando si verificano errori su tre livelli diversi: 1. Il pilota commette un errore; 2. Il co-pilota reagisce in modo errato; 3. Nel tentativo di correzione si verifica un “errore da lacuna”.
COSA VI SERVE VERAMENTE, COSA VOLETE PER DAVVERO
Lo psicologo Abraham Maslow ha pubblicato nel 1943 un modello per decifrare quali sono le necessità dell’uomo. Il risultato è stato la seguente divisione, sicuramente molto semplificata, ma in grado di rivelarci davvero tanto.
1. Bisogni fisiologici di base (mangiare, dormire, stare al caldo, fare sesso)
2. Sicurezza (casa, lavoro stabile, salute, protezione dai pericoli)
3. Appartenenza (amici, famiglia, amore)
4. Riconoscimento (status, potere, denaro)
5. Realizzazione di sé (individualità, sviluppo di talento, ma anche fede e trascendenza)
I primi tre punti sono bisogni veri e propri: dopo averli soddisfatti, l’uomo non prova più motivazioni in quella direzione. I punti quattro e cinque sono desideri: detti anche necessità di crescita, non possono mai essere soddisfatti. Il modello diventa interessante quando raffrontiamo i nostri desideri con la piramide.
Regola fondamentale per il mondo occidentale: desideriamo soprattutto quello che ci serve di meno.

Realizzate la vostra personale piramide delle necessità: cosa avete già? Cosa vi manca?
PERCHÉ VI VENGONO IDEE STRABILIANTI
Le idee veramente innovative, che quindi non solo modificano l’esistente ma si rivolgono anche ad altri settori, sono rare. Per lo più si ritrovano dove non le si è mai cercate sinora, o quando si infrangono le regole. Come esempio utilizziamo un gioco pubblicato sulle riviste di enigmistica.
Il compito: collegate i nove pallini con 3 (più difficile) o 4 linee, senza sollevare la punta della matita.
Questo gioco può essere adottato anche come esempio del pensiero creativo, ma non dovreste trarre alcuna conclusione affrettata, dato che il dottor Peter Suedfeld, professore di psicologia della British Columbia University, ha osservato qualcosa di straordinario: la cosiddetta “Restricted Environmental Stimulation Technique” (REST), un metodo nel quale gli uomini vengono esposti a poca luce e non ricevono molti stimoli dall’esterno. Chi ha condotto l’esperimento ha stabilito che i soggetti sottoposti al test non sono impazziti, al contrario: la loro pressione è diminuita, l’umore è migliorato e sono diventati più creativi.
Chi vuole pensare in modo non convenzionale dovrebbe farlo rimanendo all’interno degli schemi.


A sinistra: il pensiero non convenzionale si trova spesso nel punto di intersezione tra noto e ignoto. A destra: in questo modo si possono unire 9 pallini con 3 o 4 linee.
A QUALE AMBIENTE APPARTENETE
Il Sinus-Milieu è un metodo psicografico per stabilire l’appartenenza degli uomini a svariati ambienti. Riveste particolare interesse nel marketing, per definire i gruppi di riferimento. L’idea deriva dal sociologo francese Emile Durkheim, ma nella prossima doppia pagina è introdotta la variante del sociologo francese Pierre Bourdieu, usata più raramente. L’analisi di Bourdieu riguardante il consumo culturale è un’esortazione a mettere in discussione pratiche e preferenze culturali date per certe.
Spesso i limiti dei raggruppamenti del Sinus vengono criticati, ed effettivamente è impossibile rispondere alla domanda: “Ma dove dovrei collocarmi, se mio padre era un autista di autobus, mia madre una hippy, mentre io lavoro come stilista e nel tempo libero curo i contatti di un’associazione studentesca nella mia vecchia scuola?”. L’ampia diffusione del modello si può spiegare con la cosiddetta regola della chiusura di principio: in pratica, tutte le ricerche di mercato e le analisi di marketing si riferiscono al modello del Sinus-Milieu, dimostrandoci che, quando molti si sono abituati a un sistema, un altro sistema, anche migliore, trova grandi difficoltà a imporsi. In sostanza, l’abitudine è più forte del desiderio di miglioramento.
L’origine è futuro. Martin Heidegger

Dove vi posizionate? E dove collocate i vostri genitori? Dove vi vedreste più volentieri?

Il modello di Bourdieu: dove vi posizionate? E dove collocate i vostri genitori? Dove vi vedreste più volentieri?
COME APPRENDERE DAI PROPRI ERRORI
Double-Loop Learning significa in sostanza riflettere sui propri errori e trarne degli insegnamenti. Una pratica che suona semplice a parole, e invece è molto difficile, se non del tutto impossibile da realizzare.
La teoria parte dai lavori di Heinz von Foerster e Niklas Luhmann, teorici dei sistemi, e si basa sull’idea della “osservazione di secondo ordine”. In senso stretto non può considerarsi un modello, bensì una tecnica per saccenti. Ma come si può dominare questa teoria così interessante? Molto semplicemente imparando a studiare gli osservatori di primo ordine.
Un osservatore di primo ordine vede una situazione così come appare. Per lui il mondo è dinanzi a sé, semplicemente. L’osservatore di secondo ordine, per contro, vede la stessa situazione nel modo in cui la vede quello di primo ordine. Osserva quindi un modo di osservare. Il modo di osservare è quanto permette l’osservazione, ma nel momento stesso in cui lo si compie è esso stesso inosservabile – in pratica, è il punto cieco. L’analisi del punto cieco dell’altro offre all’osservatore di secondo ordine la porta per la “saccenteria”, dato che in questo modo permette di far notare all’osservatore di primo ordine che si potrebbero vedere, e osservare, le cose anche in un altro modo.
Dalle considerazioni teoretiche sull’osservazione lo psicologo Chris Argyris e il filosofo Donald Schön hanno realizzato il Double-Loop Learning: il single loop (l’osservazione di primo ordine) è nel migliore dei casi la best practice, la pratica migliore. Quello che funziona bene non viene modificato, ma semplicemente ripetuto. Nel peggiore dei casi invece, la worst practice, si ripete lo stesso errore, o si perde di vista il problema senza chiedersi come è sorto.
Double loop significa invece mettere in discussione ciò che fate e cercare di interrompere il vostro stesso modello di riferimento, non facendo semplicemente qualcosa di diverso, ma riflettendo sul perché lo fate e come lo fate. Quali sono i valori e gli scopi dietro le vostre azioni? Nel momento in cui ne siete consapevoli, potete forse cambiarli.
Il problema del double loop consiste nella discrepanza tra quello che noi credevamo di avere in mente (espoused theory) e quello che facciamo effettivamente (theory-in-use). Quando vogliamo modificare qualcosa per davve...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Copyright
- SOMMARIO
- Istruzioni per l’uso
- COME MIGLIORARMI
- COME CAPIRMI MEGLIO
- COME CAPIRE MEGLIO GLI ALTRI
- COME MIGLIORARE GLI ALTRI
- ORA TOCCA A VOI
- Bibliografia e linkografia
- Referenze iconografiche
- Nota conclusiva
- Ringraziamenti
- Gli autori