La collezionista di ex (Youfeel)
eBook - ePub

La collezionista di ex (Youfeel)

Se ragioni& ti sposo

  1. 200 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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La collezionista di ex (Youfeel)

Se ragioni& ti sposo

Informazioni su questo libro

Se ragioni… ti sposo! Cosa c'è di più sconfortante nello scoprire che dietro ogni ranocchio non si nasconde quasi mai un principe azzurro? È una gran fatica doverne cercare sempre di nuovi, possibilmente romantici, carini e… sani di mente! E se nella vita reale la ricerca dell'uomo perfetto è sempre più complicata perché non cambiare strategia e tuffarsi nel mare magnum degli incontri online? Anche qui, fra temporeggiatori, ardenti pompieri, "Omerd" e falsi intellettuali, districarsi nella bufera dei sentimenti (e degli appuntamenti) non è facile. Ma con un po' di tenacia e qualche modifica alle impostazioni di ricerca, forse l'uomo giusto potrebbe palesarsi. Un dissacrante e caustico manuale di sopravvivenza per imparare a scovare, tra tante mele marce, l'altra metà della mela, quella che combacia alla perfezione. Mood: Ironico - YouFeel RELOADED dà nuova vita ai migliori romanzi del self publishing italiano. Un universo di storie digital only da leggere dove vuoi, quando vuoi, scegliendo in base al tuo stato d'animo il mood che fa per te: Romantico, Ironico, Erotico ed Emozionante.

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Informazioni

Editore
RIZZOLI
Anno
2016
eBook ISBN
9788858686096

CAPITOLO QUATTRO

Il Temporeggiatore
Da reminiscenze scolastiche, ricordo che il temporeggiatore è l’appellativo attribuito a Quinto Fabio Massimo per la sua strategia di guerra caratterizzata da una tattica di prudenza, volta a evitare la battaglia campale. Ebbene, se è vero che in amore e in guerra tutto è permesso, i due settori vanno di pari passo, cosicché si può essere temporeggiatori sentimentali! Credo proprio di essere incappata in un paio, o forse più, di temporeggiatori di tutto rispetto. Non che io abbia fretta, intendiamoci, fermo restando il limite massimo dell’età della menopausa!
Il primo Temporeggiatore di cui intendo delinearvi gli aspetti più inquietanti, si caratterizza per un’alternanza di alti e bassi emotivi che danno sempre l’infausta impressione di trovarsi sulle montagne russe. Presentatomi da un amico comune, a cui da quel giorno non smetto mai di inviare mentalmente oltraggiose maledizioni, mi appare di aspetto gradevole. Fa subito una presentazione di sé, o meglio dei suoi averi: «Sai, ho un tot di ettari di terra». Presenta la sua auto: «Non appoggiarti qui, solo quest’ornamento costa un occhio!».
Mi chiedo se si debba procedere ancora per molto con quest’infinita dichiarazione dei redditi. E poi, cosa opporre? Potrei richiamare, come una fanciulla d’altri tempi, i miei valori, ma potrebbero mai interessare al mio interlocutore più degli optional della sua auto? Decido di percorrere la strada del silenzio, spesso rivelatasi la più fruttuosa.
Terminata l’elencazione dei beni, al punto che un appuntamento dal commercialista avrebbe sortito in me pari effetto, ci salutiamo con il proposito di rivederci. In base alla mia esperienza, maturata con soggetti piuttosto fuori dal comune, posso affermare che spesso all’ostentazione di averi si accompagna un’avarizia importante.
Giunta a casa, mi scuote il suono del mio cellulare. È lui: «Non ti ho chiesto che tariffa hai per le telefonate!», domanda essenziale per conoscere una donna. Gli illustro la convenienza della tariffa che intendo attivare.
«Allora potresti chiamarmi tu. Con quella tariffa non paghi quasi nulla!» mi dice tranquillo.
Indubbiamente, è dotato di una spiccata indole da scaltro ragioniere; o trattasi, piuttosto, di paura di sperperare il suo ingente patrimonio inflazionato dall’avidità della tecnologia telefonica? Giuro che mi sento quasi in colpa per un suo eventuale fallimento. Già lo immagino chiedermi una pausa di riflessione da trascorrere a meditare per interminabili ore sotto il suo albero preferito. Che sensibilità ascetica! Zampillata tutta l’avarizia possibile, iniziano a emergere implacabili caratteristiche da Temporeggiatore Doc.
Propone l’incontro per poi procrastinarlo, si avvicina, si allontana, si assicura sempre di essere equidistante dalla donna e dai propri averi, in modo che niente possa sovrastarlo. È immerso nei sentimenti senza mai compromettersi. Manifesta affetto, per poi negarlo il minuto successivo. Propone il matrimonio come l’offerta di un bicchier d’acqua. Dichiara di possedere una casa per sposini, ma si lamenta di essere sprovvisto di prete adatto alla celebrazione.
Capirete il senso della metafora delle montagne russe! Se ambite a una vita movimentata alla Indiana Jones, allora è il tipo giusto per voi! A un certo punto della frequentazione una costante emerge in quasi tutti i temporeggiatori: iniziano a evitare come la peste gli appuntamenti in una sorta di maldestra latitanza o, peggio, scaricano sulla partner ogni responsabilità.
«Potresti venire tu nella mia città per vederci?»
Un pensiero mi attraversa fulmineo la mente, la benzina sarà aumentata. Ahi, il rincaro!
A questo punto, stenderei volentieri un velo pietoso, senza nascondervi che la questione economico-pseudosentimentale ha sprecato un bel po’ del mio prezioso tempo, in termini economici e non.. Il massimo che il Temporeggiatore potrebbe offrire nella più vivace delle serate consiste nell’assaggio di un kebab, che gli permetterebbe di guadagnarsi il dolce appellativo di Kebabbeo! Altro inquietante interrogativo consiste nel chiedersi quali caratteristiche debba avere una donna per colpire tale prototipo di temporeggiatore.
Mi preme ammettere di non possedere nemmeno una delle qualità che andrò a elencare. La sua donna ideale deve avere caratteristiche mascoline e ruspanti. Sono ben accetti anche calli alle mani e braccia poderose. Il profumo, frutto di una civiltà consumistica, è bandito in quanto fonte di emicrania per il temporeggiatore, che invece lo accetta di buon grado per regalo.
Con orgoglio posso oggi affermare che queste mie osservazioni sul suo prototipo di donna si sono rivelate, a distanza di anni, profetiche. Devo dunque fornire ai miei lettori un aggiornamento doveroso rispetto alla precedente edizione. Uno dei temporeggiatori è, dopo innumerevoli anni, finalmente convolato a nozze (sotto minaccia, magari?) proprio con una donna che ha dell’abominevole.
Vi confesso che, guardando la foto su un noto social network, sono rimasta davvero allibita, anche se soddisfatta per aver azzeccato il pronostico. Insomma, mi sono trovata dinanzi la foto di una donna sciatta persino nel giorno delle sue nozze. Niente trucco, unghie mangiucchiate, stazza da camionista, viso da scaricatrice di porto, braccia enormi a braciola intorno al collo del tardivo sposo. Ora capisco che io non avrei mai potuto interessargli e ne sono lieta. Lieta di essere diversa. Se per piacere a un temporeggiatore bisogna trasformarsi in scaldabagni, meglio restare se stesse. Perché poi scaldabagni si resta, a vita.
È d’obbligo una precisazione: mai allontanare il temporeggiatore dal suo habitat naturale, poiché si potrebbero avere delle sgradevoli ripercussioni psico-fisiche ed effetti collaterali pericolosissimi. Potrebbe trasformarsi in uomo delle caverne, agitando con violenza una poderosa clava, o perdere completamente vitalità e frantumarsi come un fuscello secco.
A rapporto consolidato – si fa per dire – vi giungerà una proposta di trasferimento, sicuramente in una località sperduta, dove prima ancora di conoscervi il temporeggiatore avrà edificato, ovviamente senza consultarvi, un tenero nido per sposini. In tale località sperduta e dimenticata, probabilmente sarete voi a trasformarvi in donna delle caverne. Il temporeggiatore pianifica tutto prima, collocando poi le persone all’interno della sua scacchiera preformata come pedine inconsapevoli.
Il secondo Temporeggiatore, invece, non è riuscito a trarmi in inganno per troppo tempo. Con la pratica, si sa, si diventa esperti. I primi tempi di conoscenza telefonica con tariffa conveniente già attivata grazie al predecessore (almeno così abbreviamo i tempi) sono idilliaci. Si sta al telefono per ore, anche di notte, e fino a mattino inoltrato.
Probabilmente, le conversazioni sono lunghe anche a causa del suo frequente balbettare, che però potrebbe benissimo essere interpretato come una sorta di emozione per aver trovato l’amore (fingiamo che sia un’ipotesi valida!).
Non si può negare che il Temporeggiatore mostri il meglio di sé. È spiritoso, loquace (nei limiti del possibile, ma mai senza scatti telefonici gratuiti), allegro. Mi pone persino una domanda intelligente: «Co-come mai, pur essendo co-co-così ca-carina, sei a-a-ancora single? Mi se-sembra molto stra-strano».
Glielo spiegate voi il mio decennio di dura gavetta nel mondo delle «paranoie»? E se, dopo una trafila di conoscenze ai limiti del ricovero, avessi trovato finalmente l’uomo giusto? Illusione vana. Prospetta con galanteria e romanticismo week-end fuori città, simpatiche incursioni in centri commerciali e dulcis in fundo una vita assieme, magari altrove. Disquisisce sull’educazione da impartire a ipotetici figli, mi informa costantemente, a mo’ di bollettino naviganti, dei suoi veri o presunti viaggi per scegliere una destinazione adeguata al nostro roseo futuro, il tutto con economicissimi e sintetici SMS.
Che adorabile scrittore, capace di sintetizzare le sue emozioni in quattro frettolose parole, che ben presto diventano tre, due… una… Incredibile davvero l’enorme quantità di fandonie che siffatta mente esaltata riesca a partorire! Mi sento quasi venir meno per il piacevole peso di tale romantica prospettiva. Niente paura, il peso dura poco. Il Temporeggiatore repentinamente cambia atteggiamento. Procrastina gli incontri all’infinito, facendomi sentire una moderna Penelope. Adduce una depressione che però non gli impedisce di aggiungere su Facebook procaci donzelle straniere. Be’, sarà un moderno farmaco antidepressivo! Al di là del virtuale, però, niente sembra confortarlo, nemmeno la prospettiva di telefonate gratuite. Non squilla più per essere chiamato (ogni temporeggiatore che si rispetti propone all’amata tale romantico ed economico rituale).
Decido allora di fargli un’ultima telefonata chiarificatrice (prima di disattivare la tariffa) e, nel bel mezzo della conversazione in cui rinnega persino di avermi corteggiata – la prossima volta mi converrà registrare ogni esaltata parola di corteggiamento – regna il silenzio più totale. In un attimo divento la regina del monologo. Tutto tace. Che si sia suicidato? Nel dubbio, riattacco.
Un tipo particolare di temporeggiatore è quello cosiddetto «contemplativo». Dotato di estrema sensibilità, ritiene che debba essere in ogni caso la donna a farsi avanti per aprirgli la portiera dell’auto, fargli il baciamano. Da un siffatto temporeggiatore è inutile aspettarsi grandi passi in avanti nell’evoluzione della relazione, a meno che la donna, stufa, non decida di saltargli addosso, ma sempre in presenza dei rispettivi legali, in quanto il temporeggiatore potrebbe accusarla di volerlo violentare.
Il temporeggiatore contemplativo, infatti, vive di sguardi languidi, di vaghissime allusioni, di evanescenti approcci. Si susseguono le serate contemplative, fin quando la preda non gli venga immancabilmente sottratta da un intraprendente rivale. Fine tragica del documentario.
Ritornando a questioni di alta economia, non disdegnerei di ricordare anche un altro corteggiatore che non mi è rimasto nel cuore e al quale non sono certo rimasta nel portafogli, data la sua proverbiale avarizia, che sicuramente batte quella dei due temporeggiatori messi assieme. Ve lo descriverò partendo da due regali che ho avuto il piacere di ricevere dal suddetto.
Il primo è un bel libro fotocopiato, con la scusante che è introvabile in libreria. Peccato che dal giornalaio alla stazione se ne trovino a bizzeffe! Il secondo regalo, non meno stupefacente del primo, è una trousse acquistata in un mercatino dell’usato. La scusante è che la mia bellezza rende inutili costosi cosmetici, frutto di accurati studi di laboratorio. Sono più adatti a me cosmetici usa (usati da altri) e getta (gettati da me nella pattumiera). Perché sprecare soldi per acquistare cosmetici per chi è già bello di suo?
Non trovate sia un pensiero di un’eleganza così raffinata da lasciare ogni donna senza fiato? Se noi donne rinunciassimo in massa ai cosmetici, vivremmo sicuramente in un paese di zombie, ma con una solida posizione economica!
Tuttavia, la parsimonia del Temporeggiatore non si manifesta soltanto in tali occasioni, ma principalmente in tema di piccoli spostamenti. Da consumato attore, dopo aver acquistato un biglietto recante due o tre fermate in meno rispetto alla sua destinazione (e perciò meno costoso), fingerà, una volta colto in flagranza dal controllore, di essersi addormentato e di non essere sceso per tempo alla fermata giusta. Trucco davvero penoso, che gli permette di risparmiare pochi ridicoli centesimi e di non risparmiare, invece, innumerevoli possenti figuracce.
Altra prerogativa è la tecnica del «rispolvero della ex». In pratica, invece di pensare a costruire un rapporto sensato con l’attuale ragazza, nel bel mezzo della frequentazione si ricorderà di un’ex particolarmente infelice o malinconica e le scriverà un’accorata e commovente lettera. Ovviamente, da cosa nasce cosa, per cui spera di poter assaggiare ancora un cucchiaio di una vecchia minestra inevitabilmente da riscaldare.
Giunta la lettera a destinazione, farà di tutto per incontrare la vecchia fiamma e mostrarsi pietoso e comprensivo, intuendo tutti i problemi dell’ex, tranne che forse l’unico problema della ragazza è il suo inatteso e fastidioso ritorno. Niente gelosie! Quando anche voi diverrete sue ex – questo momento arriverà, arriva sempre – lo farà anche con voi. Siatene liete!
In tema di vacanze, emerge sempre più un’indole prevaricatrice. Inizialmente, in caso di vacanze separate, disprezzerà la località scelta dalla sua amata, per vagliare diverse offerte last minute verso le quali si orienterà. Nel caso in cui non riesca a prenotare nulla, si fionderà come uno sciacallo sulla vacanza della sua donna, affondando le grinfie in deplorevoli tentativi di essere coinvolto in un’esperienza a due che possa rivelarsi per lui completamente gratuita.
Il Temporeggiatore lavora lontano nei mesi invernali, per cui prima di partire controlla sempre che non sia stata disattivata l’autoricarica al suo cellulare: una volta giunto a destinazione, squillerà per essere richiamato e ricaricarsi. Per fortuna, appunto, lavora lontano… Sarebbe un vero supplizio convivere con la sua «parsimonia». Si rischierebbe di usare foglie in luogo della carta igienica (occhio se avete ortiche nei paraggi di casa!), cerchietti di rame invece di anelli nuziali, acqua residuo della cottura della pasta in luogo dello shampoo fortificante, abito della prima comunione in sostituzione di quello nuziale. «In fondo, resti sempre la stessa», dirà con finta galanteria.

CAPITOLO CINQUE

Il Cinefilo
Dopo gli ormai consueti convenevoli telefonici, scopro che il ragazzo che ha inserito l’annuncio per fare nuove conoscenze ha le mie stesse passioni. È indubbiamente un buon inizio. In particolare, condividiamo la passione per il cinema. Ci riproponiamo di incontrarci di lì a poco. Dinanzi a un pub, luogo prescelto per l’incontro, noto subito due auto che sono esattamente agli antipodi. Una è davvero vecchia e malconcia, l’altra è lucida e lussuosa. Quale sarà quella del ragazzo in questione? A un certo punto, dall’auto lussuosa scende un giovane che viene verso di me. Non ho dubbi, è lui! Non è niente male, ma l’intuito mi tiene sempre in allerta. Quale sarà il difetto, quest...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Copyright
  3. Frontespizio
  4. LA COLLEZIONISTA DI EX
  5. ROBERTA AMORINO
  6. PROLOGO
  7. CAPITOLO UNO
  8. CAPITOLO DUE
  9. CAPITOLO TRE
  10. CAPITOLO QUATTRO
  11. CAPITOLO CINQUE
  12. CAPITOLO SEI
  13. CAPITOLO SETTE
  14. CAPITOLO OTTO
  15. CAPITOLO NOVE
  16. CAPITOLO DIECI
  17. CAPITOLO UNDICI
  18. CAPITOLO DODICI
  19. CAPITOLO TREDICI
  20. CAPITOLO QUATTORDICI
  21. CAPITOLO QUINDICI
  22. CAPITOLO SEDICI
  23. CAPITOLO DICIASSETTE
  24. CAPITOLO DICIOTTO
  25. CAPITOLO DICIANNOVE
  26. CAPITOLO VENTI
  27. CAPITOLO VENTUNO
  28. CAPITOLO VENTIDUE
  29. CAPITOLO VENTITRÉ
  30. CAPITOLO VENTIQUATTRO
  31. CAPITOLO VENTICINQUE
  32. CAPITOLO VENTISEI
  33. CAPITOLO VENTISETTE
  34. CAPITOLO VENTOTTO
  35. CAPITOLO VENTINOVE
  36. DOVEROSI RINGRAZIAMENTI