
- 96 pagine
- Italian
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Informazioni su questo libro
Tre spettacoli autonomi, eppure legati, per rappresentare i temi della povertà , della malattia e della vecchiaia. In Acquasanta un mendicante rievoca la sua vita da marinaio, ancorato alla prua di una nave immaginaria: 'O Spicchiato è stato lasciato a terra perché ha dichiarato il proprio amore al mare, " 'a guagliona sua". Il castello della Zisa è la storia di Nicola, un ragazzo down, che abitava nel quartiere popolare che dà nome all'opera. Da lungo tempo addormentato, in sogno si convince di avere una missione: difendere il castello che vede fuori dalla finestra. In Ballarini, due vecchi danzano e tirano fuori da un baule i loro ricordi: lui una bottiglia di spumante, lei un carillon. Sulle note del Ballo del mattone, festeggiano un capodanno di tanti anni prima.La Trilogia degli occhiali è un'opera vulcanica, dolce e paradossale, che ci parla della nostra capacità (o incapacità ) di vedere. Emma Dante conferma un talento poetico unico in Italia in questo nuovo lavoro che, alla ricchezza del mondo creativo dell'autrice, affianca una ricerca linguistica straordinaria sui dialetti dell'Italia del sud.
Domande frequenti
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Informazioni
Il castello della Zisa
La caduta nel sogno
Tranne forse i modi, le cerimonie, le danze.
Il gesto delle mani che proteggono il capo
è rimasto però lo stesso.
Il corpo si torce, si dimena e divincola,
fiaccato cade, raggomitola le ginocchia,
illividisce, si gonfia, sbava e sanguina.
Nulla è cambiato.
Tranne il corso dei fiumi,
la linea dei boschi, del litorale, di deserti e ghiacciai.
Tra questi paesaggi l’animula vaga,
sparisce, ritorna, si avvicina, si allontana,
a se stessa estranea, inafferrabile,
ora certa, ora incerta della propria esistenza,
mentre il corpo c’è, e c’è, e c’è
e non trova riparo.
Torture
Giovane | (inforca gli occhiali) Hai cucito il pigiama di Nicola? |
Anziana | Non lo dovevi fare tu? Je l’ai fait l’année dernière… (anche lei si mette gli occhiali) Tu piuttosto hai stirato le lenzuola? |
Giovane | Ho fatto molte altre cose… (si mette una camicetta bianca e l’abbottona velocemente) Ho spolverato i giocattoli… ho scopato per terra… ho pulito i bagni… ho preparato la colazione… ho lavato i vestitini delle bambole… guarda! |
Anziana | Ma che te ne frega del vestitino se quella bambola non funziona da anni! Gira con una lentezza esasperante! (indossa gonna nera e camicetta bianca) Non mi dire che hai pulito e rimesso a posto parce que c’est pas vrai! C’est tout en désordre! Tu dis vraiment n’importe quoi! Dici solo stronzate! |
Giovane | (anche lei si mette la gonna nera) Se tu parli in francese io non capisco un cazzo! |
Anziana | Depuis tout ce temps avresti dovuto imparare il francese! |
Giovane | Non capisco quello che dici, cretina! |
Anziana | Allora adesso… (si toglie gli occhiali) Mettons les points sur les i… Ascoltami bene… |
Giovane | (si toglie gli occhiali e si avvicina alla faccia della donna più anziana) No, ascoltami tu… |
Anziana | Hulà ! Mais tu t’es pas lavé les dents, c’est une infection! |
Giovane | Bisogna cucire il pigiama a Nicola e sistemare i giocattoli… Chi lo fa? |
Anziana | Come chi lo fa? Ieri l’ho fatto io, oggi tocca a te. |
Giovane | A me? Ma allora non senti! Io stamattina ho fatto più del dovuto, quindi il resto lo fai tu! Lo capisci l’italiano? Cose di pazzi! |
Anziana | Quoi? Ah non mais alors là vraiment c’est le ponpon! |
Giovane | Vai a fare il tuo dovere, vai! |
Anziana | Tu es mesquine! Vraiment mesquine! Come se io non facessi il mio dovere! Come se io non facessi niente tutto il giorno. Je me casse le dos toute la journée à nettoyer, à cuisiner, à repasser, à ranger, j’ai pas une minute pour moi… jamais! Je suis extenuée… je suis érreintée… distrutta. Va te faire voir! |
Anziana | Vedi, ci ho messo due minuti… quando lo fai tu ci metti mezzora perché invece di pensare all’ordine, tu fais la maline avec l’hula hoop… |
Giovane | Sperimento nuovi esercizi… su di me… così quando è il momento di passarli ai malati è più facile, so come fare… tieni, sbrigati! (le porge grembiule e copricapo) |
Anziana | (si veste in fretta da suora) J’expérimente des nouveaux exercises. Tu es la plus malade, ici! E sono io quella che sgobba tutto il giorno! |
Giovane | Ma non sei propositiva… mai… io ho letto moltissimi libri… vado al cinema quando posso… a teatro… guardo la tv…. e sperimento in continuazione. |
Anziana | Et on voit le résultat! Bravà ! |
Anziana | Nicolà regarde-moi! Toujours le même! Tu es paresseux. Pigro! Leve le bras, ouvre la main, tourne la tête… allez un petit effort. Un piccolo sforzo, dà i! |
Giovane | Sbrigati, abbassagli le mutande che non ho tempo! |
Anziana | Hulà ! Il transpire… Il sent mauvais! |
Giovane | Puliscigli il culo invece di lamentarti. Tieni un altro fazzoletto. |
Anziana | Pulisciglielo tu che io vado a caricare le bambole… (si allontana per andare a caricare le principesse che girando su sé stesse producono una musichetta) |
Giovane | (a Nicola a voce alta) Se non ci fosse lei a prendersi cura di te, saresti tutto pisciato e cacato… aspettiamola insieme, eh? Povero disgraziato… |
Anziana | (torna e con stizza infila il fazzoletto tra le natiche di Nicola) Allez maintenant on va te nettoyer les fesses… puliamo ... |
Indice dei contenuti
- Cover
- Frontespizio
- Copyright
- Introduzione
- Acquasanta - Pensiero in corsivo di un mendicante
- Il castello della Zisa - La caduta nel sogno
- Ballarini - Lunga didascalia dell’articolo il
- Glossario