Il sogno della camera rossa
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Il sogno della camera rossa

  1. 1,000 pagine
  2. Italian
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Il sogno della camera rossa

Informazioni su questo libro

Una grande comunità matriarcale in cui si muovono, con l'eleganza di miniature, fanciulle fortunate o sfortunate, serve o padrone, mogli o concubine. Un'atmosfera rarefatta in cui, allegre o dolenti, fluttuano figure eteree, tra spettacoli e indovinelli, visite all'imperatore ed elaborati culti religiosi. Attraverso l'aura fiabesca il lettore occidentale però scopre attonito la realtà di una società complessa, imbrigliata dalla burocrazia, sottoposta a un rigido codice d'onore e vincolata a convenienze e usi immutabili, destinati a far soffrire. Fra i tanti personaggi a metà tra figurine e individui, compare Paoyü, il protagonista, il diverso, che tira a sé le fila della narrazione e regge, come il principe Myskin nell'Idiota di Dostoevskij, gli equilibri precari dell'esistenza che, suo malgrado, si trova a vivere.

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Informazioni

Editore
BUR
Anno
2013
Print ISBN
9788817020756
eBook ISBN
9788858650028
CAPITOLO V
Lo spirito di Pao-yü viaggia al Paese del Grande Vuoto.
La dea Ching-huan1 fa recitare «Il sogno della camera rossa».
Nel quarto capitolo abbiamo raccontato come i Hsüeh madre e figli fossero venuti a stare alla corte di Jung-kuo. Torniamo ora a Tai-yü, che pure abitava nella corte di Jungkuo: la madre Chia era piena d’amore e di compassione per lei, e la trattava in tutto e per tutto come Pao-yü, mentre si curava un po’ meno delle altre tre nipoti Ying-ch’un, T’anch’un e Hsi-ch’un. Anche fra Pao-yü e Tai-yü c’erano più intimità e amicizia: di giorno stavano insieme, di notte dormivano insieme, le parole e i pensieri s’incontravano, sembravano la lacca con la gomma. Quando ecco arrivò Hsüeh Pao-ch’ai: era poco più grande di età, eppure tutti dicevano che per il portamento sereno, la bellezza e le maniere Taiyü non reggeva al confronto. Pao-ch’ai si comportava con magnanimità e si sforzava di adattarsi alle circostanze, non era orgogliosa e sprezzante come Tai-yü, perciò conquistava il cuore dei sottoposti; perfino le servette erano in amicizia con Pao-ch’ai.Tai-yü ne provava uno scontento, ma Paoch’ai non se ne accorgeva.
Quanto a Pao-yü, era ancora un ragazzino, e per disposizione naturale ostinato e eccentrico, trattava nello stesso modo sorelle e fratelli, e non faceva differenza fra parenti vicini e lontani. Vivendo insieme con Tai-yü nelle stanze della madre Chia, si abituò con lei ad una maggiore familiarità che con le altre sorelle e ne nacque un legame molto stretto. Ma proprio da questo venivano incrinature e malintesi. Se un giorno per qualche motivo nasceva un disaccordo fra i due, Tai-yü restava da sola a piangere nella sua stanza, e solo quando Pao-yü col rimorso per le sue parole rudi andava da lei a chiedere perdono, ella a poco a poco si riprendeva.
* * *
Nel giardino della corte di Ning-kuo erano sbocciati i fiori di prugno, allora la signora Yu, moglie di Chia Chen, preparò un banchetto e invitò a rallegrarsi della vista dei fiori la madre Chia, la duchessa Hsing, la duchessa Wang e le altre; accompagnata da Chia Jung e da sua moglie, venne lei stessa a portare l’invito. La madre Chia e le altre dopo colazione andarono a svagarsi nel Giardino dei Confusi Profumi. Bevettero prima il tè, poi il vino. Si trattò solo di un trattenimento in famiglia fra le due corti di Ning-kuo e di Jung-kuo, senza alcun avvenimento che meriti di essere ricordato.
Ben presto Pao-yü fu preso dal languore e cadeva dal sonno; la madre Chia ordinò di farlo riposare un po’, e quindi ritornare. Allora la signora Ch’in, moglie di Chia Jung, propose sorridendo: «Per il secondo zio Pao-yü abbiamo qui pronta una camera, la vecchia nonna non si preoccupi, ci pensiamo noi». E rivolta alle nutrici e alle serve di Paoyü: «Nutrici, sorelle, pregate il secondo zio Pao-yü di venire qui con me». La madre Chia conosceva la signora Ch’in come una donna straordinaria – graziosa, gentile e acuta, nei modi carezzevole e calma, era quella che le andava più a genio fra tutte le nuore – e vedendo che era lei a occuparsi di Pao-yü si sentì subito tranquilla.
La signora Ch’in, seguita dalle domestiche, entrò in una stanza dove Pao-yü, alzando il capo, vide appesa in alto una bella pittura che aveva per soggetto: «Liu Hsiang davanti al rametto acceso»,2 e ne provò fastidio. C’erano pure due scritte accoppiate:
La comprensione degli affari del mondo è sapienza
L’esperienza delle cose umane è cultura.
Quando lesse queste due frasi, si rifiutò assolutamente di restare nella camera, benché fosse splendida e con un letto lussuoso. «Andiamo via, andiamo via!» esclamò con ansia. La signora Ch’in chiese sorridendo: «Se qui non va bene, dove mai andare? – Andiamo nella mia camera». Pao-yü sorrise accennando di sì col capo, ma una nutrice osservò: «Dove s’è mai visto che uno zio dorma nella stanza della moglie di suo nipote?». La signora Ch’in rispose sorridendo: «Senza offesa: è ancora piccolo e non può esserci un tabù per lui. Non hai visto quel mio fratellino che è venuto il mese scorso? Ha la stessa età del secondo zio Pao-yü e si possono mettere sullo stesso piano, anzi credo che quello sia anche un po’ più grande». «Perché io non l’ho visto?» chiese Pao-yü: «portamelo, ché voglio vederlo.» Tutti intorno risero, e dissero: «È distante di qui venti o trenta li, come te lo portiamo? Ma un altro giorno lo conoscerai».
Intanto si recarono tutti nella camera della signora Ch’in. Al profumo sottile che la pervadeva, Pao-yü sentì chiudersi gli occhi e un abbandono per tutto il corpo. «Che buon profumo!» disse. Sulle pareti c’era una pittura di T’ang Po-hu, «Sogno primaverile sotto il melo selvatico»,3 e ai lati due rotoli con i versi del letterato neoconfuciano Ch’in T’ai-hsü:4
Il tenero gelo che incatena il sogno è per la fredda primavera
L’aroma che seduce gli uomini è il profumo del vino.
Sul tavolino era posato uno specchio prezioso, che si trovava un tempo nella stanza degli specchi di Wu Tse T’ien.5 A lato un piatto d’oro dove aveva danzato Chao Fei-yen6 e su di esso la mela cotogna che An Lu-shan gettò in petto a T’ai Chen.7 In fondo si trovava il prezioso divano dove nella corte di Han-chang aveva dormito la principessa Shouch’ang, con la cortina di perle tessuta dalla principessa T’ung-ch’ang.
Pao-yü esclamò trattenendo il riso: «Qui! Qui va bene!». La signora Ch’in sorrise: «In questa mia stanza forse potrebbero abitare anche gli spiriti immortali». Ella stessa sollevò la coltre ovattata di seta che un tempo Hsi Shih8 aveva lavata e sistemò il guanciale da sposa che aveva portato Hung-niang.9 Poi le nutrici misero a letto Pao-yü e zitte zitte se ne andarono, lasciando accanto a lui solamente le quattro cameriere Hsi-jen, Ch’ing-wen, She-yüeh e Ch’iuwen. La signora Ch’in disse alle piccole serve di badare che sul cornicione i gatti non facessero rumore.
Appena Pao-yü chiuse gli occhi, tutto gli si confuse e si addormentò. Gli parve di avere davanti la signora Ch’in, lontana lontana, e di andarle dietro, e di arrivare in un luogo con una balaustrata rossa e gradini di giada, verdi alberi un fresco ruscello, senza traccia di essere vivente, e dove vento e polvere erano sconosciuti. Pao-yü si rallegrò nel sogno e pensò: «Questo sì che è un bel posto, potessi passare qui la vita, piuttosto che stare ogni giorno sotto il controllo di genitori e maestri!». Mentre si abbandonava a queste fantasie, udì un canto dietro la collina:
Sogni di primavera come nuvole si disfano
Fiori caduti per l’acqua via scorrono.
Giovani e fanciulle, vi dico:
A che cercare inutili pene?
Era la voce di una fanciulla, e ancor prima che il canto finisse apparve una bella persona dal dolce portamento danzante, in tutto diversa dalla gente comune. Lo dice quest’ode:
Appare da una fila di salici
Esce da stanze fiorite.
Dove passa
Stupefatti gli uccelli sug...

Indice dei contenuti

  1. Il sogno della camera rossa
  2. Copyright
  3. Introduzione
  4. Nota bibliografica
  5. Il sogno della camera rossa
  6. Cap. I – Chen Shih-yin in sogno conosce la pietra meravigliosa. Chia Yü-ts’un nella polvere del mondo incontra la fanciulla del cuore
  7. Cap. II – La duchessa Chia muore nella città di Yang-chou. Leng Tsu-hsing racconta della corte di Jung-kuo
  8. Cap. III – Con l’aiuto di suo cognato, Ju-hai fa reintegrare il precettore nell’ufficio. La madre Chia accoglie per compassione la nipotina rimasta orfana
  9. Cap. IV – Una fanciulla sventurata si incontra con un giovane sventurato. Il monaco del tempio di Hu-lumiao risolve una faccenda confusa
  10. Cap. V – Lo spirito di Pao-yü viaggia al Paese del Grande Vuoto. La dea Ching-huan fa recitare «Il sogno della camera rossa»
  11. Cap. VI – Chia Pao-yü comincia a provare il gusto della nuvola e della pioggia. La nonna Liu viene per la prima volta alla corte di Jung-kuo
  12. Cap. VII – Mentre portano fiori alla corte, Chia Lien si diverte con Hsi-feng. Nella corte di Ning-kuo Paoyü incontra Ch’in Chung
  13. Cap. Cap. VIII – Per un singolare caso Chia Pao-yü conosce il fermaglio d’oro. Hsüeh Pao-ch’ai per caso viene a conoscere il magico potere
  14. Cap. IX – Li Kui riceve ordine di mettere a posto il ragazzo cattivo. Arrabbiato con i ragazzi impudenti, Ming-yen provoca uno scandalo nella scuola
  15. Cap. X – La vedova Chin viene umiliata. Il medico ricerca l’origine prima della malattia
  16. Cap. XI – Alla corte di Ning-kuo si appresta il banchetto per celebrare il compleanno. Alla vista di Hsi-feng, Chia Jui si accende di passione
  17. Cap. XII – Feng-chieh gioca un tiro maligno a chi senza tregua la desidera. Chia Jui guarda dalla parte diritta lo «specchio di vento e luna»
  18. Cap. XIII – Dopo la morte di Ch’in K’o-ch’ing, suo marito è nominato ufficiale dell’imperatore. Wang Hsi-feng prende in mano la direzione della corte di Ning-kuo
  19. Cap. XIV – Il corpo di Lin Ju-hai è trasportato nella città di Su-chou. Chia Pao-yü per strada è presentato al principe di Pei-ching
  20. Cap. XV – Wang Feng-chieh fa mostra del suo potere nel Tempio dalla Soglia di Ferro. Ch’in Ch’ingch’ing si diverte nel Monastero dei Panini
  21. Cap. XVI – Chia Yüan-ch’un è prescelta per il Palazzo dell’Eccelsa Letteratura. Ch’in Ch’ing-ch’ing in tenera età si avvia alle gialle sorgenti dell’altro mondo
  22. Cap. XVII – Nel Giardino dalla Fiorita Vista si mettono alla prova gli ingegni. Alla corte di Jung-kuo con la visita della sposa si celebra la festa delle lanterne
  23. Cap. XVIII – Per grazia dell’imperatore, Yüan-fei visita i genitori. Pao-yü mostra alla famiglia il talento e il sapere
  24. Cap. XIX – Nella quieta notte il Fiore rivela il sentimento che preme. Nel tranquillo giorno la Gemma spande il profumo del pensiero dominante
  25. Cap. XX – Wang Hsi-feng con parole schiette dà una frecciata all’invidioso. Lin Tai-yü con belle parole prende in giro il vezzo di pronuncia
  26. Cap. XXI – La saggia Hsi-jen con teneri rimproveri ammonisce Pao-yü. La bella P’ing-er con gentili parole salva Chia Lien
  27. Cap. XXII – Ascoltando i canti sacri, Pao-yü comprende il senso profondo del buddhismo Ch’an. Nello sciogliere gli enigmi, Chia Cheng ha un cattivo presagio
  28. Cap. XXIII – Gli incantevoli versi della «Storia della camera occidentale» provocano un battibecco. I mirabili canti del «Padiglione delle peonie» incantano un tenero cuore
  29. Cap. XXIV – Diamante Ubriaco spregia le ricchezze e dà valore alla nobiltà d’animo. Un fazzoletto perduto suscita turbamento in una stupida fanciulla
  30. Cap. XXV – Per un diabolico incantesimo zio e cognata s’imbattono nei cinque diavoli. La Pietra dal Magico Potere, offuscata, incontra due santi
  31. Cap. XXVI – Sul Ponte della Vita di Vespa c’è un incontro di cuori. Nel Padiglione sul Fiume Hsiaohsiang la malinconia di primavera provoca un sentimento doloroso
  32. Cap. XXVII – Nel Padiglione delle Stille di Smeraldo Yang-fei gioca con le farfalle. Presso il tumulo dove son sepolti, Fei-yen piange perdutamente i fiori caduti
  33. Cap. XXVIII – Chiang Yü-han offre in dono d’amicizia una cintura del Ch’ien-hsiang. Hsüeh Pao-ch’ai prova vergogna per un rosario di legno rosso
  34. Cap. XXIX – Un giovane fortunato prega per ancor più fortuna. Una fanciulla sensibile più rimedita sul suo sentimento
  35. Cap. XXX – Pao-ch’ai, prendendo spunto da un ventaglio, reca due colpi. Ch’un Ling, assorta nella sua pena, disegna il carattere «rosa»
  36. Cap. XXXI – Un ventaglio rotto vale un preziosissimo sorriso. L’unicorno cela un destino di lunga vita in comune
  37. Cap. XXXII – Pao-yü pronuncia per sbaglio parole che rivelano i suoi sentimenti segreti. Per sfuggire al disonore, Chin-ch’uan muore di morte violenta
  38. Cap. XXXIII – Il fratello invidioso mette in atto la sua bassa eloquenza. Il figlio cattivo riceve una grossa bastonatura
  39. Cap. XXXIV – Il sentimento dell’altrui sentimento turba la sorellina. Per errore, dell’errore è a torto rimproverato il fratello
  40. Cap. XXXV – Pai Yü-ch’uan gusta la zuppa di foglie di loto. Huang Chin-ying intreccia una rete con fiori di prugno
  41. Cap. XXXVI – Mentre si ricama una coppia d’anitre, un sogno rivelatore nel Padiglione della Ruta Purpurea. Scoperta di un sentimento autentico nel Cortile dei Peri Profumati
  42. Cap. XXXVII – Nello Studio della Chiarità Autunnale si fonda la Società delle Begonie. Nel Cortile degli Iris Confusi di sera si preparano i temi sul crisantemo
  43. Cap. XXXVIII – Lin Hsiao-hsiang riesce prima nelle poesie sui crisantemi. Hsüeh degli Iris Confusi prende in giro i versi sui gamberi
  44. Cap. XXXIX – Una vecchia donna di campagna parla a vanvera di gelo che si scioglie. Un ragazzo sensibile cerca invece di arrivare alla radice delle cose
  45. Cap. XL – La principessa Shih due volte imbandisce il banchetto nel Giardino dalla Fiorita Vista. Chin Yüan-yang tre volte assegna i compiti col domino
  46. Cap. XLI – Chia Pao-yü assaggia il tè nella Cella dalla Grata di Turchese. La nonna Liu ubriaca si addormenta nel Cortile della Rossa Gioia.
  47. Cap. XLII – La Principessa degli Iris Confusi con fiorite parole dissipa i dubbi. Hsiao-hsiang Fei con uno scherzo raffinato completa il non ancora detto
  48. Cap. XLIII – Per divertirsi lì per lì si raccoglie il danaro per festeggiare il compleanno. Per il traboccante sentimento lì per lì si offre un modesto sacrificio
  49. Cap. XLIV – Per un caso inaspettato, Feng-chieh è presa da un accesso di gelosia. Dopo una soddisfazione oltre le speranze P’ing-er riordina la sua toilette
  50. Cap. XLV – Un patto di indistruttibile amicizia è stretto con parole di indistruttibile amicizia. In un crepuscolo di vento e pioggia malinconicamente sono composti versi su vento e pioggia
  51. Cap. XLVI – Un uomo sregolato inevitabilmente si comporta in modo sregolato. La donna Yüan-yang giura di rifiutare la sorte della felicità coniugale
  52. Cap. XLVII – Uno stupido tiranno, per fare all’amore, contro le sue aspettative è duramente picchiato. Un freddo giovane gentiluomo per evitare sventure torna al suo paese
  53. Cap. XLVIII – Un giovanotto dagli amori sfrenati, per uno sbaglio d’amore decide di viaggiare per imparare un mestiere. Una fanciulla desiderosa di raffinatezza per affinarsi si affanna a comporre versi
  54. Cap. XLIX – Nel mondo di cristallo neve bianca e rossi prugni. La bella fanciulla incipriata e profumata gusta la carne puzzolente
  55. Cap. L – Nel Padiglione di Canne sotto la Neve si gareggia a comporre versi accoppiati. Nel Recinto del Tiepido Profumo si propongono enigmi per la Festa delle lanterne
  56. Cap. LI – La sorellina Hsüeh in versi di nuova redazione canta le bellezze del passato. Uno stupido medico stupidamente usa una medicina da tigri e lupi
  57. Cap. LII – La gentile P’ing-er nasconde la storia del braccialetto «baffi di gambero». La coraggiosa Ch’ing-wen malata aggiusta il mantello di piume di pavone
  58. Cap. LIII – Nella corte di Ning-kuo alla vigilia del nuovo anno si offre il sacrificio agli antenati. Nella corte di Jung-kuo il quindicesimo giorno del primo mese si tiene banchetto per tutta la notte
  59. Cap. LIV – La principessa Shih demolisce vecchi luoghi comuni imputriditi. Wang Hsi-feng ne fa di tutte per rallegrare gli anziani
  60. Cap. LV – La stupida concubina oltraggia la figlia litigando per sciocchezze. La perfida schiava nasconde un cuore malfido verso la giovane padrona
  61. Cap. LVI – L’accorta T’an-ch’un dà incremento a quel che è utile ed elimina quel che è inutile alla casa. L’intelligente Pao-ch’ai con la sua gentilezza fa tutti contenti
  62. Cap. LVII – La saggia Tzu-chüan con discorsi ricchi di sentimento mette alla prova lo sprovveduto Pao-yü. La materna zia con parole amorose calma Ciglia Aggrottate
  63. Cap. LVIII – Sotto l’ombra dell’albicocco il finto maschio di fenice piange la sposa immaginaria. Presso la finestra di seta violetta con sentimento autentico si fanno stupide considerazioni
  64. Cap. LIX – Presso l’Isolotto delle Foglie di Salice s’inquietano con Ying-er e maltrattano Ch’un-yen. Nel Padiglione della Ruta Purpurea si chiama un pacificatore
  65. Cap. LX – Cipria di gelsomino in luogo di balsamo di rosa rossa. Dall’essenza di rosa la storia della polvere di «radice di Cina»
  66. Cap. LXI – Per evitare di «colpire il topo e rompere il vaso», Pao-yü nasconde una sottrazione. Facendo da giudice, P’ing-er fa valere i suoi diritti
  67. Cap. LXII – La stupida Hsiang-yü si addormenta ubriaca su un tappeto d’ortensie. La sciocca Hsiang-ling si cambia la veste granata
  68. Cap. LXIII – Per celebrare un compleanno nel Cortile della Rossa Gioia si raccolgono fiori e si imbandisce un banchetto notturno. I parenti celebrano le esequie di un solitario morto per le pillole dell’immortalità
  69. Cap. LXIV – Una riservata e pura fanciulla compone versi di compianto per cinque belle donne. Un giovane dissoluto fa dono del ciondolo a nove dragoni
  70. Cap. LXV – Il secondo fratello Chia sposa di nascosto la seconda zia Yu. Yu San-chieh è decisa a sposare il gentiluomo Liu
  71. Cap. LXVI – Una sorellina appassionata, disonorata nella sua passione, torna all’altro mondo. Il freddo gentiluomo freddamente entra nella setta buddhista del Vuoto
  72. Cap. LXVII – Ciglia Aggrottate, vedendo i doni di prodotti locali, pensa al luogo natale. Feng-chieh, scoperto il segreto, interroga il servo
  73. Cap. LXVIII – La giovane signora Yu, oppressa dal dolore, è ingannevolmente introdotta nel Giardino dalla Fiorita Vista. La gelosa Feng-chieh provoca un grande scandalo nella corte di Ning-kuo
  74. Cap. LXIX – Con abilità una persona viene uccisa col coltello altrui. Oppressa da un’estrema costrizione, si uccide inghiottendo oro
  75. Cap. LXX – Lin Tai-yü fonda di nuovo la società col nome «Fiore di Pesco». Shih Hsiang-yün compone versi sulla bambagia dei salici
  76. Cap. LXXI – Gente scontenta e litigiosa provoca scontento e litigi. Yüang-yang impensatamente incontra una coppia di innamorati
  77. Cap. LXXII – Wang Hsi-feng per orgoglio si vergogna di parlare della sua malattia. La moglie di Lai Wang, approfittando del suo potere, fidanza il figlio
  78. Cap. LXXIII – Una stupida ragazza raccoglie per caso una borsetta con ricami lascivi. Una timida signorina non chiede la restituzione della fenice d’oro
  79. Cap. LXXIV – Per calunnie e sospetti di dissolutezza si perquisisce il Giardino dalla Fiorita Vista. Per evitare scontento e litigi avviene una rottura nella corte di Ning-kuo
  80. Cap. LXXV – Durante il banchetto notturno come uno strano presagio si sente una voce dolorosa. Durante la festa di mezzo autunno nuovi versi ottengono un bell’augurio
  81. Cap. LXXVI – Nella Sala della Convessità di Diaspro il flauto muove a malinconici sentimenti. Nel Padiglione del Cavo di Cristallo in versi accoppiati si esprime la malinconia della solitudine
  82. Cap. LXXVII – Una gentile ragazza è ingiustamente offesa come seduttrice. Le eccellenti attrici rompono con le passioni e si ritirano a She-yüeh
  83. Cap. LXXVIII – Un vecchio letterato chiede versi su Wei-hua. Uno stupido giovane duca inventa un necrologio per la fanciulla dei loti
  84. Cap. LXXIX – Hsüeh Wen-ch’i purtroppo sposa una fiera di Ho-tung. Chia Ying-ch’un purtroppo sposa un lupo di Chung-shan
  85. Cap. LXXX – La bella Hsiang-ling è ingiustamente bastonata dall’avido marito. Il taoista Wang stupidamente chiacchiera di un rimedio contro la gelosia femminile
  86. Cap. LXXXI – Divinando la fortuna quattro bellezze pescano i pesci. Ammonito due volte con parole severe entra nella scuola di famiglia
  87. Cap. LXXXII – Il vecchio studioso nella lezione ammonisce lo stupido ostinato. L’ammalata del Fiume Hsiaohsiang è turbata da un brutto sogno
  88. Cap. LXXXIII – Nelle stanze femminili imperiali i parenti visitano Yüan-fei ammalata. Nello scandalo nelle stanze femminili Hsüeh Pao-ch’ai inghiotte le lacrime
  89. Cap. LXXXIV – Dopo l’esame a Pao-yü si comincia a parlare di matrimonio. Visitando l’ammalata per uno spavento, Chia Huan di nuovo si attira antipatie
  90. Cap. LXXXV – Chia Ts’un-chou è innalzato alla carica di primo segretario. Hsüeh Wen-ch’i, di nuovo lasciatosi andare, è imprigionato
  91. Cap. LXXXVI – Ricevuto il danaro della corruzione l’onorevole funzionario cambia la sentenza. Mossa da una vana passione una virtuosa fanciulla spiega le teorie del «ch’in»
  92. Cap. LXXXVII – Dolorosamente canta sul «ch’in» la nostalgia del passato. Mentre siede in contemplazione, in una solitaria entra lo spirito del fuoco errante
  93. Cap. LXXXVIII – Tutta la famiglia si rallegra che Pao-yü lodi l’orfano. Come esempio per mettere ordine nella casa, Chia Chen frusta il servo insolente
  94. Cap. LXXXIX – Per un oggetto della morta il giovane duca scrive versi. La sospettosa Ciglia Aggrottate rifiuta il cibo
  95. Cap. XC – Perduto l’abito ovattato, la povera fanciulla sopporta il chiasso. Ricevuta in dono frutta, il giovane gentiluomo è insospettito e non riesce a capire
  96. Cap. XCI – Mossa da desideri lascivi Pao-ch’an architetta un piano. Preso dal dubbio, Pao-yü stoltamente discorre nello spirito buddhista
  97. Cap. XCII – Commentando le biografie di donne famose, Ch’iao-chieh ammira intelligenza e virtù. Giocando con la perla-madre, Chia Cheng fa considerazioni sugli incontri e le separazioni
  98. Cap. XCIII – Un servo della famiglia Chen si rifugia presso la casa Chia. Nel monastero di Shui-yüeh vengon fuori storie di vento e luna
  99. Cap. XCIV – Con un banchetto al melo cotogno la madre Chia festeggia la strana fioritura. La perdita della pietra preziosa dal magico potere porta sventura
  100. Cap. XCV – Per il falso che diventa reale Yüang-yang muore. Per il falso che si confonde col vero Pao-yü si istupidisce
  101. Cap. XCVI – Con l’inganno di una falsa notizia, Fengchieh mette in atto un singolare piano. Trapelata la macchinazione, Ciglia Aggrottate smarrisce il controllo di sé
  102. Cap. XCVII – Lin Tai-yü brucia i manoscritti e tronca l’insensata passione. Hsüeh Pao-ch’ai esce dalle stanze femminili per la cerimonia nuziale
  103. Cap. XCVIII – L’anima della dolente Perla Vermiglia torna al Cielo. Lo Spirito Cristallino ammalato bagna di lacrime la terra nel luogo delle pene d’amore
  104. Cap. XCIX – Mentre osserva le norme dell’amministrazione, il cattivo servo infrange la legge. Nel leggere la gazzetta ufficiale, il vecchio zio si spaventa
  105. Cap. C – Per avere guastato una piacevole faccenda Hsian-ling si attira un profondo odio. Addolorato dal matrimonio in luoghi lontani, Pao-yü soffre per la separazione
  106. Cap. CI – Nel Giardino dalla Fiorita Vista in una notte di luna si risveglia un’anima solitaria. Nel Tempio degli Sparsi Fiori la tavoletta divinatoria suscita stupore
  107. Cap. CII – Fra i parenti della corte di Ning-kuo malattie e disgrazie. Nel Giardino dalla Fiorita Vista con amuleti e acqua santa vengono scacciati i demoni
  108. Cap. CIII – Per aver tramato di somministrare veleno, Chin-kui muore lei stessa. Ignorante della vera meditazione buddhista, Yü-ts’un per nulla incontra il vecchio amico
  109. Cap. CIV – Diamante Ubriaco da una piccola lisca provoca una grande onda. Il giovane duca stupido dall’eccesso di dolore è risospinto nella vecchia passione
  110. Cap. CV – Le truppe del Dipartimento delle Vesti di Broccato confiscano la corte di Ning-kuo. Il «censore del cavallo leardo» incrimina il funzionario di P’ing-an Chou
  111. Cap. CVI – Wang Hsi-feng che ha provocato la sventura prova vergogna. La principessa Chia prega il Cielo di allontanare le calamità
  112. Cap. CVII – Distribuendo le sue ricchezze la madre Chia dà prova di somma rettitudine. Reintegrato, il vecchio signor Cheng gode della benevolenza celeste
  113. Cap. CVIII – Sforzandosi d’essere allegra, la Principessa degli Iris Confusi riceve gli auguri per il compleanno. Legato fino alla morte con Hsiao-hsiang Fei, ode il pianto del suo spirito
  114. Cap. CIX – Mentre attende l’anima eccellente, manifesta a Wu-er un mal collocato amore. Adempiuto il karma, Ying-ch’un torna all’autentica natura.
  115. Cap. CX – La principessa Shih, conclusa la vita, torna all’altro mondo. Wang Hsi-feng, esaurite le forze, perde la simpatia della gente
  116. Cap. CXI – La fanciulla Yüan-yang, sacrificandosi per la signora, sale nel Grande Vuoto. Il servo ingrato, offendendo il Cielo, introduce i malfattori
  117. Cap. CXII – Come retribuzione di mali, a Miao-yü tocca una grande sventura. Morendo per l’odio, la concubina Chao si avvia al mondo delle tenebre
  118. Cap. CXIII – Provando rimorso per le vecchie colpe, Feng-chieh esprime fiducia nella vecchia donna di campagna. Svanito il vecchio sdegno, la serva prova compassione per lo stupido signore
  119. Cap. CXIV – Wang Hsi-feng, trascorso il periodo illusorio, torna a Chin-ling. Chen Ying-chia, riconoscente per la grazia ricevuta, rientra nella carica
  120. Cap. CXV – Trascinata dalla sua intima inclinazione, Hsi-ch’un riafferma decisa il vecchio proposito. Di fronte al suo simile, Pao-yü perde un amico
  121. Cap. CXVI – Ottenuto di andare nel Paese Illusorio del Magico Potere, conosce il destino delle immortali. Accompagnate le spoglie della madre al paese natale, adempie al dovere filiale
  122. Cap. CXVII – Con decisione due belle donne difendono la pietra preziosa. Allegramente raccogliendo i compari, il cattivo giovane dirige la casa
  123. Cap. CXVIII – Ricordando un segreto risentimento zio e nipote ingannano una debole fanciulla. Spaventate da discorsi enigmatici moglie e concubina ammoniscono lo stupido giovane
  124. Cap. CXIX – Vinti gli esami provinciali, Pao-yü tronca i legami col mondo. Godendo della grazia dell’augusto, la famiglia Chia ricupera il titolo ereditario
  125. Cap. CXX – Chen Shih-yin spiega la grande vanità. Chia Yü-ts’un conclude il sogno della camera rossa
  126. Pesi e misure correnti
  127. Suddivisioni del tempo
  128. Alberi genealogici
  129. Sommario