Pensieri di Natale
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Pensieri di Natale

  1. 160 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Pensieri di Natale

Informazioni su questo libro

Il Natale della tradizione e il Natale di chi non ci sta. Natale in compagnia e Natale in solitudine. Voci di scrittori, pensatori, artisti e cantautori, da Hesse a Ungaretti, da Thomas Mann a Tondelli, da Van Gogh a De André, per vivere in modo nuovo il sentimento natalizio. Con gioia, nostalgia, rabbia e ironia. Per trovare il Natale che più ci appartiene e per regalarlo a chi ci è caro.

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Informazioni

Editore
BUR
Anno
2013
Print ISBN
9788817008969
eBook ISBN
9788858631386

Non esiste un unico Natale...

Lo spirito del Natale, per Alberto Moravia, somiglierebbe a una vecchia anfora recuperata dal fondo del mare. Una superficie lucida, limpida, integra alla base, ma ormai ricoperta dalle incrostazioni del consumismo e del vivere contemporaneo.
Nessuna immagine ci sembra più appropriata per offrire al lettore qualche spunto utile a orientarsi tra le pagine di questo libro.
Una raccolta di pensieri sul Natale. Ma anche un percorso per istantanee d’autore tra le sue suggestioni, le sue immagini, talvolta le sue contraddizioni e le sue ipocrisie.
Quale viaggio più avventuroso di una lettura del Natale attraverso alcune delle numerose voci che ne tracciano il profilo? Voci di scrittori, di pensatori, di poeti e cantautori. Voci di artisti ai quali ci siamo accostati un momento, ascoltando la loro nostalgia, la loro rabbia, ma più spesso la loro ironia. Perché l’ironia è l’altra faccia della vita, un modo saggio per non soccombere davanti ai mali del mondo.
Abbiamo scoperto che non esiste un unico Natale. Ma che i Natali sono tanti: tutti diversi uno dall’altro. Il Natale della memoria e della tradizione si confronta col Natale di chi non ci sta, di chi sente il bisogno di metterne a nudo falsità, qualunquismi e obbedienza banale alle convenzioni.
C’è un Natale che appartiene a ognuno di noi, fondato sui ricordi che si riaccendono prepotentemente nelle notti di neve e fuoco. Sono sufficienti un camino, una ghirlanda di agrifoglio, il soffio rauco dell’inverno e il suono delle cornamuse dietro le porte. Un Natale che attraversa l’intero pianeta, ritagliandosi la sua geografia tra oscillazioni climatiche, paesi e continenti lontani. Quasi sempre un Natale magico, che innesca ricordi, affondi nell’infanzia, discese al cuore di ogni storia personale.
E, diverso dal Natale in compagnia, c’è poi un Natale di solitudine, d’incomprensione, di amarezza. Un Natale che somiglia agli altri giorni dell’anno – il Natale dell’indifferenza e del tedio, che ha perduto ogni bellezza. Diverso a sua volta dal Natale di chi vive lontano da casa, per volontà o per costrizione. Il poetico Natale africano della Blixen, ad esempio, o quello mostruoso di Anne Frank, vittima della follia nazista.
Anche nelle pagine più dolorose di questo viaggio tra mille Natali non mancano mai la grazia del sorriso e la capacità di chiudere gli occhi aggiungendo fantasia e colore alla vita. Ogni pensiero si tramuta in un ritratto umano, una rapida testimonianza. E se il Natale è scoperta, quali viaggiatori più attenti di Goethe nella mistica Roma di fine Settecento e Peyrefitte nella Taormina dedita ai rituali delle feste isolane sono in grado di regalarci note di evasione sognante?
Il lettore scoprirà il piacere di perdersi in questa estrosa varietà, alla ricerca del Natale che più sente proprio. Anche se il suo Natale fosse quello di chi il Natale ha smesso di cercarlo da tempo, incapace di conciliarlo con una realtà che esibisce sfarzi da vetrina per nascondere i drammi di una società ingiusta e diseguale.
Ce n’è per tutti, soprattutto per quanti hanno ancora voglia di trasformare il malessere in umorismo, in satira intelligente. A questi fortunati lettori è dedicata tutta la sezione del «Natale con brio e altre bagattelle». Un Natale mozartiano, musicale per definizione, che brilla per l’acutezza delle trovate e la cattiveria tragicomica delle battute.
Chiude il nostro percorso natalizio un vecchio a dir poco speciale, che scivola su una slitta divenuta celebre, trainata da mitiche renne al suono di minuscole campanelle. Arriva sempre di notte, nelle fredde notti di dicembre, e non c’è bambino che non abbia provato il desiderio di sfidare il delizioso timore provocato dalla sua lunga, indomabile barba da nonno.
Babbo Natale si presenta nella sua veste abituale, ma anche secondo le tradizioni di terre lontane: un personaggio che, come il Natale stesso, ha mille volti e ci apre gli occhi su popoli e costumi diversi da noi.
È questo il Natale che abbiamo fotografato: un universo variopinto, visionario, che penetra nel passato ma che guarda dritto al futuro. Con qualche piccola sorpresa.
Buon Natale!

LUIGI LA ROSA

Natale di gelo Natale di fiamma

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O neve natalizia di Betlemme,
cadi soavemente in morbide falde,
e semina il grano che deve germinare
nei campi dell’eternità.
Fa’ cadere in silenzio candidi semi
nei cuori oscuri e freddi
intirizziti dal freddo della notte.

Johannes Jörgensen, Betlemme



È un Natale stupendo. Una di quelle cose che si scrivono sui temi a scuola: la neve fuori delle finestre della baita, il panettone, i dolcetti, le bibite e anche lo spumante, benché siamo tutti minorenni e i nostri ci abbiano proibito di bere alcolici. [...] Zigzagando lenti, dai monti scendono a valle i maestri di sci, reggendo le torce: a me sembrano tante perle di fuoco strette attorno al collo del mio amore. È Natale, e tutti sono felici.

Pier Vittorio Tondelli, Ragazzi a Natale
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Maria si copre dal freddo con un cappotto e con me. Io sto sopravento a lei e la riparo. Viene Natale, dice Maria, compriamo un pollo e ce lo cuciniamo, facciamo senza di loro. Sarà il più bel Natale di tutti, faccio i biscotti al forno, dice e mi mette un bacio sui capelli freddi. Piovono baci dalla tramontana.

Erri De Luca, Montedidio



Natali così lontani
da bloccarci occhi e mani
come dentro fatate inesistenze
dateci ancora di succhiare
degli infantili geli le inobliate essenze.

Andrea Zanzotto, Dintorni natalizi
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Buone sere di Natale,
così roche d’acqua e nevischio,
come questi giorni scendono,
miei amici inesistenti, in lacrime
cordiali, sfavillanti, o per pietà
di noi che tanto faticosamente
vedremo luce
anche più in là, nel nuovo
netto gennaio.

Franco Fortini, Cartolina di Natale



Per il pranzo di Natale, i Traversari invitarono una coppia di loro lontani parenti, un funzionario e la moglie. [...] Alzandosi per andare in camera sua a prendere le sigarette Giovannino si accostò alla finestra e rivolse uno sguardo alla strada. Via Flavia era completamente deserta sotto un grigio cielo da neve. [...] Sentiva dentro di sé il calore allegro del vino, quel benessere fisico del pranzo e intorno Roma a sua disposizione per un nuovo tipo di vita libera mai vissuta.

Ercole Patti, Giovannino
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Eva fantolina eppure infante
perché troppa lana tutta ti imbacuccava
addotta dal gelo di fuori a un caldo di dentro
che non potevi giocare come volevi
e solo dagli occhi ridevi
una piccola nuvola respirante.

Giovanni Giudici, Favola di Natale



L’albero di Natale, accanto alla porta, effonde una spuma di min...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Pensieri di Natale
  4. Ringraziamenti