
- 120 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Drilla
Informazioni su questo libro
"Da oggi non userò mai più la parola penna. Al suo posto userò la parola drilla." E' il grido di guerra di Nick, che ha inventato una parola nuova e convince i suoi amici a usarla. E drilla è una parola che corre, una parola che andrà lontano.
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Informazioni
Print ISBN
9788817033442eBook ISBN
9788858657867L’uragano
Entro una settimana dalla pubblicazione dell’articolo sulla Westfield Gazette, i ragazzi della scuola media e delle superiori smisero di usare la parola penna e cominciarono a usare la parola drilla. Piaceva molto a tutti.
Nick diventò una specie di eroe per i bambini di tutta la città, e imparò in fretta che essere un eroe - anche se sei solo un eroe locale - non è facile. Ha un prezzo.
La gente segnava Nick a dito quando andava nel negozio di ferramenta del suo papà o quando era in coda al Paradiso dello Studente per comperarsi un dolce o un quaderno. Ormai lo sentiva, quando qualcuno lo riconosceva, e la cosa lo rendeva timido e imbarazzato.
I bambini a scuola cominciarono ad aspettarsi da lui che fosse sempre geniale e divertente, ed era chiedere molto anche a un bambino sveglio come Nick. Tutti gli insegnanti, la segretaria, la direttrice, anche l’infermiera scolastica e il custode, tutti sembravano in attesa, in perenne attesa.
I suoi genitori furono straordinari su tutta la linea. A dire il vero, la sua mamma fu sconvolta quando l’articolo uscì, e anche il suo papà. Nick aveva detto: «Ma io non ho fatto niente di male, mamma. E neanche quella signora del giornale.» E i suoi genitori capirono che aveva ragione. Le cose dette nell’articolo erano vere, e la verità è la verità, e ormai non ci si poteva fare più niente. Anche se li disturbava sapere che tutta la città parlava del loro ragazzo, segretamente la mamma e il papà di Nick erano compiaciuti. Dopo tutto, una parola nuova di zecca è una cosa davvero sorprendente. Il loro Nicholas era proprio un bel tipo, non c’erano dubbi.
Anche qualcun altro in città pensava che una parola nuova di zecca fosse davvero sorprendente. Bud Lawrence aveva passato tutta la vita a Westfield. A soli diciannove anni aveva risparmiato abbastanza da fare un primo investimento. Si guardò intorno in cerca di una buona idea, e poi comperò la prima Vecchia Fattoria dello Stato. Dopo qualche anno comperò un ristorante McDonald’s. Era successo più o meno trent’anni prima, e quei due affari lo avevano fatto diventare ricco, uno dei primi cittadini di Westfield.
Quando Bud Lawrence lesse l’articolo che parlava della nuova parola, fece fare al suo avvocato le azioni legali necessarie per impossessarsi del marchio drilla. In quattro giorni mise in piedi una piccola ditta che vendeva modeste biro di plastica con stampata sopra la parola drilla. Vendette tremila drille la prima settimana, e andarono via così in fretta che nessun negozio di Westfield aveva rimanenze in magazzino. Poi, con la stessa rapidità, i bambini smisero di chiedere le drille. Le vendite rallentarono, e Bud Lawrence si dedicò ad altri progetti.
Una settimana dopo era Halloween, le foglie cominciavano a cadere, e sembrava che la città si stesse calmando.
E si sarebbe calmata, se non fosse stato per Alice Lunderson. Alice viveva a Netherly, una cittadina a sette miglia da Westfield, e lavorava part-time per il canale locale della CBS-TV a Carrington, una città con circa 75.500 abitanti.
Quando c’erano notizie locali importanti -disastri come piene o tornado - o, a volte, se s’imbatteva in casi che sembravano strani o originali, Alice chiamava il capo del settore informazione a Carrington. Se la storia era buona o se era un giorno in cui nel mondo non succedeva nient’altro, allora il canale tv mandava un furgone con una troupe televisiva per girare qualche filmato.
Alice era abbonata a tutti i giornali delle piccole città dei dintorni per essere aggiornata sugli avvenimenti locali. Molti uscivano il giovedì, e arrivavano a casa sua entro il lunedì o il martedì dopo. Poi le ci voleva un giorno o due per leggerli tutti. Il mercoledì mattina finalmente Alice lesse l’articolo sulla guerra di parole della Westfield Gazette. Lo lesse due volte, e guardò attentamente la foto di classe. Era sicura che quella fosse una storia vincente.
Il responsabile della sede tv di Carrington fu d’accordo con lei. Chiamò la sede CBS di Boston, perché a volte Boston prendeva le storie dai telegiornali di Carrington. La signora della sede di Boston pensò che la storia avesse un suo interesse, così chiamò il direttore dei notiziari del network a New York.
Quando il fax dell’articolo della Westfield Gazette arrivò a New York, in redazione piacque a tutti. Studiarono l’agenda della settimana e decisero che sarebbe stato un pezzo di chiusura perfetto per il notiziario serale CBS del giorno dopo, giovedì. Gli ordini volarono indietro lungo le linee telefoniche da New York a Boston a Carrington a Betherly. Mercoledì a mezzogiorno, Alice ebbe l’incarico di andare a ricostruire tutta la storia. Era il suo primo servizio destinato al notiziario nazionale, e l’avrebbero visto venti milioni di spettatori.
Alice Lunderson e la sua troupe erano pronti sotto il portico di casa di Mrs. Granger mercoledì dopo la scuola. Mrs. Granger non fu affatto impressionata dalle luci e dai microfoni. Guardò dritto nella telecamera e disse: «Ho sempre detto che il dizionario è lo strumento più bello che sia stato creato per istruire le giovani menti, e continuerò a dirlo. I bambini devono capire che ci sono regole che riguardano le parole e il linguaggio, e che queste regole hanno una storia che ha un senso. E far finta che una parola inglese assolutamente buona possa essere sostituita da una sciocca parola inventata solo per divertirsi, be’, è una cosa a cui non ero disposta ad assistere senza ingaggiare una battaglia.»
«E ritiene di aver perso la battaglia, Mrs. Granger?» chiese la giornalista.
Mrs. Granger accese gli occhi quasi al massimo mentre guardava nella telecamera, e con un tenue sorriso disse: «Non è ancora finita.»
Quando Alice e la troupe arrivarono a casa di Nick, la famiglia Allen era pronta a riceverli. La mamma e il papà si sedettero sul divano con Nick in mezzo. Nick strizzò gli occhi davanti alle luci. La sua mamma aveva stabilito con lui che cosa poteva e che cosa non poteva dire. «Ricordati, ragazzo», gli aveva detto mentre lo pettinava, «che questi giornalisti sono solo in cerca di una storia curiosa che attiri l’attenzione per un po’. Ma tu poi devi restare qui e vivere qui. Quindi bada a come parli.»
Mentre prendevano posto sul divano, Mrs. Allen mise il piede su quello di Nick sotto il tavolino: se glielo schiacciava, voleva dire che la giornalista aveva fatto una domanda a cui avrebbe risposto lei. Mrs. Allen non si fidava dei giornalisti.
«Allora dimmi, Nick, perché hai inventato questa nuova parola, drilla?» chiese Alice Lunderson.
Nick deglutì e disse: «Be’, la mia insegnante Mrs. Granger ha detto che tutte le parole del dizionario sono state inventate dalla gente, e che vogliono dire quello che vogliono dire perché noi diciamo che è così. Allora ho pensato che sarebbe stato divertente inventare una parola nuova e vedere se era vero.»
«E ti sei stupito quando Mrs. Granger si è infuriata?» chiese Alice con un sorriso.
Ci fu una pressione sul piede di Nick e la sua mamma disse: «Non abbiamo mai avuto l’impressione che Mrs. Granger si sia arrabbiata. Quando tutti hanno cominciato a usare la parola drilla, è stata una gran seccatura, tutto qui. Mrs. Granger è davvero una brava insegnante.»
«Sì», disse Nick. «Voglio dire, ho imparato un sacco di cose sulle parole, e senza di lei non le avrei imparate.»
«E allora qual è il futuro tuo e della nuova parola?» Alice voleva chiudere lì. Capiva che Nick e i suoi genitori non avevano alcuna intenzione di dire niente di polemico. Così decise di stare su un tono leggero.
«Be’», disse Nick, «la cosa proprio buffa è che anche se l’ho inventata io, non è più la mia parola. Drilla è di tutti adesso, e immagino che tutti insieme decideranno come andrà a finire.»
Alice ebbe anche una breve conversazione con una Mrs. Chatham dall’aria preoccupata e con un sorridente Bud Lawrence, il creatore della drilla ufficiale. Poi girò l’apertura e la chiusura, e la troupe tornò a Carrington a montare il filmato e a trasformarlo in un servizio di due minuti per il telegiornale.
La sera dopo, quando al telegiornale serale della CBS furono passate tutte le notizie serie sulle guerre e i prezzi del petrolio e le riserve di cibo mondiali, il conduttore guardò nella telecamera e sorrise.
Disse: «Molti ritengono che la parola quiz sia stata inventata nel 1791 dal direttore di un teatro di Dublino di nome Daly. Questo signore aveva fatto una scommessa con qualcuno, sostenendo di poter inventare una parola nuova di zecca in lingua inglese, e scrisse col gesso le lettere q-u-i-z su tutti i muri della città. Il giorno dopo eccola lì, la parola nuova, ed entro una settimana tutta la popolazione dell’Irlanda si chiedeva che cosa potesse voler dire: una nuova parola era stata inventata. Quiz è la sola parola inglese che sia stata inventata da una persona per nessuna ragione in particolare, almeno fino ad oggi. Ora c’è una nuova parola, drilla. Ve ne parla Alice Lunderson da Westfield, New Hampshire. Il servizio.»
Alice comparve sul video e fece una breve introduzione. Poi, proprio lì, alla tivù, Mrs. Granger e Nick e Bud Lawrence e la mamma di Nick parlarono delle drille a venti milioni di persone.
Uno di quei venti milioni di persone era un redattore del Late Show di David Letterman. E un altro di quei venti milioni di persone era un collaboratore della rivista People, e un altro scriveva per il giornalino per bambini 3-2-1 Contact. Decine di altri giornalisti e freelance e persone specialiste in marketing videro quel servizio al telegiornale: e tutti annusarono la storia.
Nelle tre settimane che seguirono, ogni uomo, donna e bambino d’America sentì parlare di quella buffa nuova parola che i bambini usavano al posto di penna. E anche i bambini dell’Ohio, dell’Iowa, di New York, del Texas e della California cominciarono a usarla.
Bud Lawrence fu improvvisamente sommerso di ordini per qualunque cosa avesse scritto sopra la parola drilla, e tornò a interessarsi all’affare. Ma c’erano delle complicazioni.

L’avvocato di Bud disse: «Vedi quel mucchio di ordini? Tutti guai. Ecco cosa sono. Abbiamo un marchio di produzione registrato, ma ha solo il valore di una richiesta...
Indice dei contenuti
- Drilla
- Copyright
- Il potere delle parole
- Nick
- Mrs. Granger
- La domanda
- A caccia di parole
- La relazione
- La grande idea
- Guerra di parole
- Più che la spada
- Scacchi
- Libertà di stampa
- Edizione speciale! Tutta la verità!
- L’uragano
- Le acque si calmano
- Dentro Nick
- Il vincitore è…
- Indice