
- 144 pagine
- Italian
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Informazioni su questo libro
Molte persone si sentono come in una palude. Impantanate in una situazione sentimentale, professionale, emotiva, esistenziale... Si sentono infelici, insoddisfatte, non si vanno bene. Per uscire evocano cause, compiono sforzi, si affannano alla ricerca di appigli razionali. Ma così non fanno che peggiorare le cose.
L'unico modo che abbiamo di uscire da una situazione che non ci piace è affidarci alla magia, riconnetterci col nostro lato sottile, col divino, con la fiaba, col sogno, liberandoci dalla dittatura delle cause. Recuperare una parte antica che abbiamo dimenticato. Tutti i nostri disagi sono legati a essa. La sola via d'uscita passa da lì.
"Abbiamo coperto di polvere, strati su strati, la nostra essenza, al punto che non la vediamo più e finiamo per pensare che non esista neppure. Senza la visione cosmica del pensiero magico siamo maledettamente soli, chiusi nel nostro Io, nei nostri pensieri. La nevrosi, con le sue ansie, le paure, le angosce, è il canto, l'ultimo canto dell'anima che cerca di spazzare via la gabbia in cui ci siamo rinchiusi.
La soluzione è ricordarsi che siamo abitati da un sapere misterioso, che agisce tra gli spazi più profondi dell'inconscio. Qualsiasi cosa accada, qualsiasi problema ci turbi, c'è un fondamento nascosto che sta sviluppando la nostra identità più profonda. Solo dentro di lei abitano saperi che ci fanno uscire dalle situazioni più difficili."
Domande frequenti
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Informazioni
QUANDO LA MAGIA IRROMPE E GUARISCE I DOLORI DELL’ANIMA
Una grande sofferenza, un dolore immenso, la morte di una persona cara, una crisi senza via d’uscita: in momenti come questi ci sembra che l’esistenza vada in pezzi… ma resta comunque una porta aperta alla vita. Da cosa dipende la possibilità di ripartire, di rinascere, di rifiorire, quando nulla ha più senso? Serve una magia… I saggi di ogni epoca sostengono che, in questi frangenti estremi, funziona una sola cosa: “capovolgere” la mente, cioè rovesciare il nostro modo di vedere il mondo. Non ho mai visto nessuno guarire dalle proprie nevrosi, se non modifica il suo atteggiamento mentale.Appena ci stacchiamo dall’idea che noi siamo portatori del dolore e basta e volgiamo lo sguardo altrove, accadono veri miracoli. È alla portata di ciascuno di noi scoprire nella sofferenza territori inesplorati, vere isole di pace, di beatitudine, di gioia e… guarigione. Come le piante, anche dopo l’inverno più austero, siamo pronti a fiorire, anzi dobbiamo fiorire.
Come rinascere dopo un dolore
Non combattere, ma accogliere
Una depressione può essere feconda solo se si accolgono nel modo giusto i pensieri neri, se diciamo, parlando al nostro inconscio: “Riconosco di essere niente di niente, ma in che senso?”. Il mezzo di superare una depressione non è quello di combatterla o evitarla, ma di penetrarla.2
La rinascita di Adele
Buonasera dottor Morelli. Sono in treno e sto leggendo di nuovo il suo libro L’unica cosa che conta. Ho perso mio marito tre anni fa, improvvisamente, all’età di 54 anni. Grazie ai suoi video, che ho ascoltato giorno e notte, sono guarita dal dolore immenso che mi ha travolto. Come da lei spesso ripetuto ho cercato di perdermi ascoltando il dolore. All’inizio mi sono isolata e ho cercato di superarlo stando da sola, quasi nascosta. Mi perdevo nei lavori manuali e poi ho cercato di ricordare cosa mi piaceva da ragazza… Mi piaceva cantare, e oggi da ormai due anni faccio parte di un coro. Il canto ha iniziato a riportarmi alla vita, a farmi rifiorire dopo un rapporto bellissimo con mio marito durato trentacinque anni esatti (eravamo due diciottenni quando ci siamo fidanzati) e bruscamente interrotto. Oggi, a distanza di tre anni da quel giorno terribile, posso dire veramente di avercela fatta, grazie a me stessa, ai miei meravigliosi ragazzi e a lei! Sa perché sono in treno? Perché sono diventata una pendolare. Ho trovato un compagno meraviglioso, una persona seria che abita a un’ora di viaggio dalla mia città. L’ho conosciuto per motivi di lavoro e piano piano mi sono innamorata. Sì, di nuovo, cosa che mai più pensavo potesse accadere. Naturalmente ora devo fare i conti con i miei sensi di colpa, ma visto che la mia famiglia e i miei figli ormai adulti sono felicissimi per me, cercherò di non farmi condizionare da quello che potrebbero dire gli altri. E di nuovo, con il suo aiuto, ci riuscirò! Grazie di cuore!
I quattro passi
Guarda che hai un figlio da custodire!
L’oliva che, ormai matura, cade lodando la terra che l’ha prodotta e ringraziando l’albero che l’ha generata e sul quale è cresciuta.3
Tra i giochi, preferiva probabilmente quello di inventare. Assomigliava ad Atena e a Efesto: o al più esperto degli artigiani della Terra, Ulisse. Aveva le qualità del vero artigiano: un’intelligenza sottile e piena di risorse, il dono di analizzare gli aspetti della realtà, il senso prensile della materia, la sapienza delle mani, la capacità di sfruttare ciò che è imprevedibile, momentaneo, casuale, l’istante che passa e non ritorna.4
Una divinità così multiforme e colorata esercitava un fortissimo potere di fascinazione, al quale nessuno riusciva a resistere. Era il signore del thélgein: un’altra parola egualmente ricca, che connotava la forza dell’incantesimo in tutti i suoi aspetti.5
La prima mattina della sua vita, Ermes impugnò la lira – che aveva appena costruito: le sue mani sapienti e leggere provarono col plettro le corde, mentre la voce improvvisava versi. Fu la prima volta, nella storia della poesia, che Ermes cantò...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Venirne fuori
- INTRODUZIONE
- 1. QUANDO LA MAGIA IRROMPE E GUARISCE I DOLORI DELL’ANIMA
- 2. I SOGNI SONO L’ETERNO CHE PARLA
- 3. QUANDO L’INSODDISFAZIONE TI FA REALIZZARE IL TUO DESTINO
- 4. LA MAGIA DEL VOLTO
- 5. LE “STELLE” CI HANNO SCELTO I GENITORI
- 6. LA MAGIA DELL’EROS GUARISCE I MALI DELL’ANIMA
- 7. LA MAGIA È CONTEMPLARE SE STESSI
- 8. IL REGNO DELL’EQUILIBRIO
- CONCLUSIONI
- Copyright