Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop
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Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop

  1. 360 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop

Informazioni su questo libro

Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all'omonimo fortunato film dei primi anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c'è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un'isolata località dell'Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell'esistenza.

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Informazioni

Editore
BUR
Anno
2015
Print ISBN
9788817042024
eBook ISBN
9788858673140

IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS

(BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA)

1 dicembre 1931

Stella radiofonica a Whistle Stop

Non abbiamo proprio nulla da invidiare a Hollywood. La nostra Essie Rue Limeway, organista della chiesa battista e accompagnatrice del quartetto Jolly Belles Ladies, suonerà il pianoforte ogni mattina di questo mese alle 6.30 in King Biscuit Time, su Radio WAPI, come sottofondo alla pubblicità della Stanley Charles Organ and Piano Company. Quando il signor Charles dice: “Ricordate, gente, a Natale potete venire qui a comprare il vostro piano o il vostro organo”, Essie Rue lo accompagna suonando Jingle Bells. Non perdetevela!
Essie mi ha detto che Stanley Charles ha troppi strumenti in negozio quest’anno e ha bisogno di venderli al più presto. Se andate da lui facendo il suo nome, vi praticherà uno sconto. Il negozio si trova nel centro di Birmingham, proprio alla fermata del tram, di fronte al Gus’s Hot Dogs.
Per finire, la O dell’insegna del salone di Opal è caduta e per poco non ha colpito in testa Biddie Louise Otis. Opal è contenta che non si sia fatta male, ma non è una strana coincidenza che anche il nome della signora Otis cominci con una O? Julian riparerà l’insegna questa settimana, ma Biddie dice che d’ora in poi passerà dalla porta sul retro.
Dot Weems
PS. Opal ha appena ricevuto una consegna di riccioli di capelli veri. Quindi, se avete bisogno di capelli supplementari in qualche punto della testa, passate pure da lei.

BIRMINGHAM, ALABAMA

5 gennaio 1986
Evelyn Couch si era chiusa nella stanza da cucito e, mangiando la seconda vaschetta di gelato al cioccolato, fissava il tavolo ingombro dei cartamodelli che non aveva più toccato dal giorno in cui, piena di buone intenzioni, li aveva comprati. Ed era nello studio, intento a guardare una partita di football, e questo non la disturbava affatto perché ultimamente, ogni volta che lei mangiava qualcosa di altamente calorico, lui la guardava e, fingendosi sorpreso, chiedeva: “Fa parte della tua dieta?”
Aveva mentito al commesso della gelateria. Gli aveva detto che il gelato era per una festa di bambini, ma lei non aveva più bambini.
Evelyn aveva quarantotto anni e, da qualche parte lungo la strada, si era perduta.
Le cose erano cambiate così in fretta. Mentre allevava i due figli di prammatica, “un maschio per lui e una femmina per me”, il mondo era cambiato, diventandole estraneo.
Non capiva più le battute. Le sembravano tutte insulse e il linguaggio dei tempi moderni la scandalizzava. Alla sua età, non aveva mai detto una parolaccia. Così guardava soprattutto vecchi film e programmi di revival. Durante la guerra del Vietnam aveva creduto a ciò che Ed le aveva detto, e cioè che si trattava di una guerra buona e necessaria e che chiunque vi si opponesse era un comunista. Ma poi, più tardi, quando lei aveva stabilito che tutto sommato non si era trattato di una guerra così buona, Jane Fonda aveva già cominciato le sue lezioni di aerobica e l’opinione di Evelyn aveva perso qualsiasi importanza. Covava ancora risentimento nei confronti di Jane Fonda e le sarebbe piaciuto che la televisione smettesse di trasmettere lo spettacolo delle sue gambe slanciate e come prive di peso.
Non si poteva dire che Evelyn non ci avesse provato, lungo la strada. Aveva cercato di fare del figlio un uomo sensibile, ma Ed l’aveva terrorizzata dicendole che sarebbe diventato un finocchio e lei si era tirata indietro, perdendo ogni contatto con lui. Anche adesso il figlio le sembrava un estraneo.
Tutti e due i suoi figli l’avevano sorpassata. La femmina, Janice, a quindici anni sapeva sul sesso molto più di quanto Evelyn ne sapesse a quarantotto. Qualcosa era andato per il verso sbagliato.
Quando frequentava il liceo, tutto era così semplice. C’erano le brave ragazze e le ragazzacce e tutti sapevano a quale categoria ciascuna appartenesse. Si poteva essere un membro del gruppo “in” oppure non esserlo. Evelyn era stata tra le elette, niente di meno che una pon-pon-girl. Non aveva conosciuto nessuno al di fuori di quella cerchia, soprattutto non i ragazzi con i pantaloni aderenti e le loro amiche con le camicette trasparenti e i braccialetti alle caviglie. Quelli del suo giro indossavano, se erano maschi, camicie di madras abbottonate fino al pomo d’Adamo e pantaloni cachi e, se erano femmine, camicette alla marinara e gonne a pieghe. Lei e le sue amiche fumavano una Kent durante le riunioni dell’associazione studentesca e qualche volta bevevano una birra ai pigiama-party, ma nient’altro. E soprattutto niente petting al disotto delle spalle.
Forse per questo si era sentita tanto stupida quando aveva accompagnato sua figlia a comprare un diaframma. Evelyn aveva aspettato fino alla prima notte di nozze. E che choc! Nessuno le aveva detto quanto avrebbe sofferto. A tutt’oggi il sesso non le piaceva. Ogni volta che cominciava a rilassarsi, si sentiva una ragazzaccia e tornava a irrigidirsi.
Era stata una ragazza perbene, si era sempre comportata signorilmente, non aveva mai alzato la voce, aveva sempre rispettato tutto e tutti. E aveva immaginato che prima o poi avrebbe ricevuto una ricompensa per questo, un premio. Ma quando sua figlia le aveva domandato se avesse mai fatto l’amore con qualcuno che non fosse suo marito e lei aveva risposto: “Certo che no!” la replica era stata: “Che sciocca, mamma! Non sai neppure se è bravo o no.” Era vero. Non lo sapeva.
Alla lunga, non aveva importanza se si era stati buoni o cattivi. Le compagne di liceo che erano andate “fino in fondo” prima del matrimonio adesso non vivevano nella vergogna in qualche vicolo sporco e mal frequentato, come era parso naturale. Erano felicemente o infelicemente sposate, proprio come tutte le altre. Quindi tutta questa battaglia per restare pura, la paura di essere toccata, la paura di compiere un gesto che potesse fare impazzire di desiderio un ragazzo, e la paura più grande, quella di restare incinta, erano state soltanto uno spreco di energia. Ora le stelle del cinema sfornavano figli uno dopo l’altro al di fuori del sacramento del matrimonio e davano loro nomi stravaganti come Raggio di Luna o Raggio di Sole.
E qual era stata la ricompensa per essersi mantenuta intatta? Aveva sempre sentito dire che non c’era nulla di peggio di una donna ubriaca e non si era mai concessa più di un whisky. Ora i ricchi e famosi si davano il cambio al Betty Ford Center, facendosi scattare fotografie e organizzando feste fantasmagoriche quando ne uscivano risanati. Si era spesso chiesta se il Betty accettasse anche persone bisognose di perdere una quindicina di chili. Una volta sua figlia le aveva fatto provare una sigaretta di marijuana, ma dopo che le pattine in cucina avevano cominciato a volarle intorno, lei si era spaventata e non aveva più voluto saperne. Quindi la droga era da escludere.
Evelyn si domandava a quale gruppo appartenesse, in quale posto potesse sentirsi a proprio agio.
Una decina di anni prima, quando Ed aveva cominciato a vedersi con una collega della compagnia di assicurazioni, lei aveva frequentato un gruppo chiamato La Donna Completa, nel tentativo di salvare il proprio matrimonio. Non era sicura di amare Ed alla follia, ma di certo lo amava abbastanza per non volerlo perdere. E poi che cosa avrebbe fatto senza di lui? Aveva vissuto con suo marito tanto a lungo quanto con i genitori. L’organizzazione credeva che le donne potessero trovare la più completa felicità se si fossero dedicate anima e corpo a rendere felice il marito.
La leader aveva spiegato che tutte le donne ricche e in carriera che sembravano tanto realizzate erano, in realtà, tremendamente sole e tristi e in segreto invidiavano il sereno ménage familiare delle donne comuni.
Era difficile immaginare che Barbara Walters fosse disposta a rinunciare a tutto per vivere con Ed Couch, ma Evelyn ci aveva provato. Naturalmente, anche se non era religiosa, era un conforto sapere che la Bibbia difendeva il suo ruolo di scendiletto. L’apostolo Paolo non aveva forse detto che le donne non devono usurpare il potere agli uomini, bensì devono restare in silenzio?
Così, sperando di avere imboccato la strada giusta, aveva cominciato a salire la scala dei Dieci gradini che portano alla completa felicità. Aveva provato il primo gradino andando incontro a Ed sulla porta di casa tutta nuda, avvolta in uno scialle. Ma lui aveva sbarrato gli occhi e, dopo essere entrato precipitosamente, aveva sbattuto la porta dicendo: “Santo cielo, Evelyn! Se fosse stato il ragazzo del giornale? Sei diventata matta?”
Così Evelyn non aveva mai intrapreso il passo successivo: presentarsi nell’ufficio di lui vestita come una prostituta.
Ma ben presto la leader del gruppo, Nadine Fingerhutt, aveva ottenuto il divorzio e aveva dovuto mettersi a lavorare, così il gruppo si era sciolto. Poi, dopo un po’, Ed aveva smesso di vedere quella donna e tutto si era sistemato. Più tardi, sempre alla ricerca di una soluzione, Evelyn aveva tentato di entrare nel Women’s Community Center. Le piacevano le loro rivendicazioni, ma in segreto avrebbe desiderato che si mettessero almeno un’ombra di rossetto e si depilassero le gambe. Lei era sempre l’unica truccata, con i collant e gli orecchini. Aveva fatto di tutto per inserirsi, ma quando la leader aveva proposto di portare, per la prossima riunione, uno specchio per potersi esaminare la vagina, aveva deciso di rinunciare.
Ed diceva che quelle donne non erano altro che un mucchio di vecchie zitelle frustrate, troppo brutte per trovarsi un uomo. E così Evelyn si era ritrovata al punto di partenza, troppo annoiata per partecipare ai tè pomeridiani con le altre casalinghe del quartiere e troppo spaventata per guardarsi la vagina.
La sera in cui lei e Ed erano andati insieme con gli ex compagni di liceo alla cena per festeggiare i trent’anni dalla maturità, Evelyn aveva sperato di trovare qualcuno con cui confidarsi, ma tutte le altre donne erano confuse quanto lei e si tenevano aggrappate ai rispettivi mariti e bicchieri. La loro generazione sembrava in bilico in cima a un muro, incapace di decidere da quale parte saltar giù.
Dopo la riunione aveva passato ore e ore a guardare le fotografie della classe e aveva cominciato ad aggirarsi per le strade che aveva frequentato allora.
Ed non le era di alcun aiuto. Ultimamente si comportava sempre più come suo padre, assumendo tutti gli atteggiamenti che secondo lui più si addicevano all’uomo di casa. Diventava ogni giorno più chiuso e il sabato passeggiava per ore intorno al consultorio familiare, alla ricerca di qualcosa che neppure lui sapeva. Andava a caccia e a pesca e guardava le partite di football come tutti gli altri uomini, ma Evelyn cominciava a sospettare che anche lui stesse solo recitando una parte.
Evelyn guardò nel bicchierino vuoto e si domandò che fine avesse fatto la ragazza sorridente delle foto di tanti anni prima.

IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS

(BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA)

2 novembre 1932

Fondato a Whistle Stop il Club dei maiali

Su incoraggiamento dei Servizi Ausiliari dell’Università dell’Alabama, è stato formato il Club dei maiali di zona. Chiunque desideri informazioni deve chiamare la signora Bertha Vick a casa. Bertha dice che una certa Zula Hight di Kittrel, Carolina del Nord, in soli sette giorni si è procurata un maiale cinese di razza purissima registrata, e secondo lei anche voi potete riuscirci se solo lo volete davvero. Dice che essere proprietari di un maiale di razza è un segno di distinzione per voi e per la vostra comunità e vi avvierà sulla strada del benessere. Potrebbe rappresentare l’inizio di un reddito fisso per il resto dei vostri giorni e soprattutto durante la vecchiaia.
Idgie ha installato nel suo caffè una radio Philco nuova di zecca e chiunque voglia ascoltare un programma è invitato ad andare da lei. Non sarà obbligato a ordinare nulla da mangiare. Dice che la radio si sente bene soprattutto alla sera.
Per finire, qualcuno sa come eliminare le impronte di cane nel cemento fresco? Se sì, telefonatemi o passate a dirmelo all’ufficio postale.
Dot Weems

CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE

BIRMINGHAM, ALABAMA

12 gennaio 1986
Evelyn aprì la borsetta e offrì alla signora Threadgoode uno dei tramezzini al formaggio piccante che aveva portato da casa avvolti in carta oleata.
La signora Threadgoode ne fu deliziata. “Oh, grazie! Li adoro. A dire il vero mi piace tutto quello che ha un colore appetitoso. Non trova che il formaggio piccante abbia un colore appetitoso? È così allegro. Mi piace anche il peperoncino rosso e adoravo le mele candite, ma adesso non posso mangiarne più a causa dei denti. Ora che ci penso, mi piace tutto ciò che è rosso.” Rimase pensosa per qualche istante.
“Avevamo una gallina rossa di nome Sister, un tempo, e ogni volta che andavo in giardino le dicevo: ‘Sister, non beccarmi i piedi, carina, altrimenti ti friggo con un bel contorno di gnocchi di patate,’ e lei inclinava la testa e si allontanava zampettando. Beccava tutti tranne me e il mio piccolo Albert. Non siamo mai riusciti a mangiarla, neppure quando ci fu la Depressione. Morì di vecchiaia. Quando andrò in paradiso, insieme con tutti i miei parenti spero di trovare anche Sister e Cookie il procione. Di certo ci troverò Sipsey.
“Non posso nemmeno immaginare da dove venisse Sipsey. La provenienza dei neri è spesso un mistero. Aveva dieci o undici anni quando cominciò a lavorare per mamma Threadgoode. Veniva da Troutville, i quartieri dei neri dall’altra parte dei binari: disse di chiamarsi Sipsey Pevey e di essere in cerca di un lavoro, e la mamma la tenne con sé. L’aiutò ad allevare tutti i bambini Threadgoode.
“Sipsey era piccola e magra e tanto divertente. Aveva tutte quelle vecchie superstizioni dei negri. Sua madre era stata una schiava e lei aveva il sacro terrore degli incantesimi. Disse alla mamma che la sua vicina a Troutville aveva messo una certa polverina gialla nelle scarpe di un certo uom...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Copyright
  3. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 12 giugno 1929
  4. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 15 dicembre 1985
  5. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 8 ottobre 1929
  6. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 15 dicembre 1985
  7. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 15 ottobre 1929
  8. ACCAMPAMENTO VAGABONDI - DAVENPORT, IOWA: 15 ottobre 1929
  9. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 22 ottobre 1929
  10. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 22 dicembre 1985
  11. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 12 luglio 1930
  12. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - (WHISTLE STOP, ALABAMA): 18 novembre 1931
  13. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 29 gennaio 1986
  14. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 1 dicembre 1931
  15. BIRMINGHAM, ALABAMA: 5 gennaio 1986
  16. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 2 novembre 1932
  17. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 12 gennaio 1986
  18. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 22 marzo 1933
  19. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 6 aprile 1933
  20. BIRMINGHAM, ALABAMA: 19 gennaio 1986
  21. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 16 maggio 1934
  22. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 19 gennaio 1986
  23. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 8 giugno 1935
  24. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 26 gennaio 1986
  25. TROUTVILLE, ALABAMA: 2 giugno 1917
  26. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 1 luglio 1935
  27. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 2 febbraio 1986
  28. WHISTLE STOP, ALABAMA: 18 luglio 1924
  29. WHISTLE STOP, ALABAMA: 29 agosto 1924
  30. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 9 febbraio 1986
  31. CLUB DELLA PESCA WAGON WHEEL - FIUME WARRIOR, ALABAMA - PROPRIETARIO J. BATES: 30 agosto 1924
  32. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 28 novembre 1935
  33. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 16 febbraio 1986
  34. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 16 giugno 1936
  35. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 24 giugno 1936
  36. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 23 febbraio 1986
  37. WHISTLE STOP, ALABAMA: Natale 1937
  38. SLAGTOWN - BIRMINGHAM, ALABAMA: 30 dicembre 1934
  39. NOTIZIE DI SLAGTOWN - (GIORNALE NEGRO DI BIRMINGHAM) - DI MILTON JAMES: 6 maggio 1937
  40. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 2 marzo 1986
  41. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 1 dicembre 1938
  42. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 1 dicembre 1938
  43. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 9 marzo 1986
  44. CHICAGO, ILLINOIS: 3 dicembre 1938
  45. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 8 dicembre 1938
  46. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 15 marzo 1986
  47. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 30 dicembre 1939
  48. TROUTVILLE, ALABAMA: 8 gennaio 1938
  49. VALDOSTA, GEORGIA: 15 settembre 1924
  50. IL CORRIERE DI VALDOSTA: 2 novembre 1924
  51. VALDOSTA, GEORGIA: 1 novembre 1924
  52. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 30 marzo 1986
  53. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 28 marzo 1940
  54. WHISTLE STOP, ALABAMA: 25 marzo 1940
  55. VALDOSTA, GEORGIA: 30 settembre 1924
  56. VALDOSTA, GEORGIA: 28 aprile 1926
  57. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 6 aprile 1986
  58. WHISTLE STOP, ALABAMA: 17 ottobre 1940
  59. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 18 ottobre 1940
  60. VALDOSTA, GEORGIA: 4 agosto 1928
  61. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 27 aprile 1986
  62. VALDOSTA, GEORGIA: 18 settembre 1928
  63. VALDOSTA, GEORGIA: 21 settembre 1928
  64. WHISTLE STOP, ALABAMA: 21 settembre 1928
  65. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 31 agosto 1940
  66. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 22 novembre 1930
  67. GAZZETTA DI VALDOSTA: 15 dicembre 1930
  68. WHISTLE STOP, ALABAMA: 18 dicembre 1930
  69. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 21 dicembre 1930
  70. GAZZETTA DI VALDOSTA: 7 gennaio 1931
  71. IL GIORNALE DELLLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 19 marzo 1931
  72. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 11 maggio 1986
  73. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 18 novembre 1940
  74. NOTIZIE DI SLAGTOWN - (GIORNALE NEGRO DI BIRMINGHAM) - DI MILTON JAMES: 19 novembre 1940
  75. CHICAGO, ILLINOIS: 20 novembre 1940
  76. NOTIZIE DI SLAGTOWN - (GIORNALE NEGRO DI BIRMINGHAM) - DI MILTON JAMES: 25 novembre 1950
  77. BIRMINGHAM, ALABAMA: 19 maggio 1986
  78. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 12 dicembre 1941
  79. BIRMINGHAM, ALABAMA: 8 agosto 1986
  80. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 9 febbraio 1943
  81. WHISTLE STOP, ALABAMA: 12 gennaio 1944
  82. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 24 febbraio 1944
  83. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 28 luglio 1986
  84. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS, - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 1 agosto 1945
  85. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 15 agosto 1986
  86. CLUB DELLA PESCA WAGON WHEEL - FIUME WARRIOR, ALABAMA - PROPRIETARIO J. BATES: 3 giugno 1946
  87. IL GIORNALE DI BIRMINGHAM: 15 ottobre 1947
  88. CAFFÈ DI WISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 28 ottobre 1947
  89. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 30 ottobre 1947
  90. SLAGTOWN, ALABAMA: 17 ottobre 1949
  91. BIRMINGHAM, ALABAMA: 1 settembre 1986
  92. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 10 giugno 1948
  93. PRIGIONE DI KILBEY - ATMORE, ALABAMA: 11 luglio 1948
  94. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 1 settembre 1986
  95. WHISTLE STOP, ALABAMA: 7 febbraio 1947
  96. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 10 febbraio 1947
  97. BIRMINGHAM, ALABAMA: 13 settembre 1986
  98. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 9 maggio 1949
  99. BIRMINGHAM, ALABAMA: 24 maggio 1949
  100. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 10 agosto 1954
  101. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 14 settembre 1986
  102. WHISTLE STOP, ALABAMA: 15 ottobre 1949
  103. CHIESA BATTISTA MARTIN LUTHER KING - BIRMINGHAM, ALABAMA: 21 settembre 1986
  104. LA GAZZETTA DEL FERROVIERE: 1 giugno 1950
  105. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 27 agosto 1955
  106. CARROZZA PULLMAN N. 16 - DALLE PARTI DI ROANOKE, VIRGINIA: 23 dicembre 1958
  107. HOTEL ST. CLAIR - (MODERNO HOTEL DI BIRMINGHAM, ALABAMA): 23 dicembre 1965
  108. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 22 settembre 1986
  109. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 3 febbraio 1939
  110. ATLANTA, GEORGIA: 27 novembre 1986
  111. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 28 settembre 1986
  112. TRIBUNALE DI CONTEA - VALDOSTA, GEORGIA: 24 luglio 1955
  113. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 9 ottobre 1986
  114. MISSIONE ASSISTENZIALE COMUNALE
  115. IL GIORNALE DI BIRMINGHAM: Giovedì 26 gennaio 1969
  116. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 9 dicembre 1956
  117. CASA DI RIPOSO ROSE TERRACE - BIRMINGHAM, ALABAMA: 12 ottobre 1986
  118. UNITED AIRLINES, VOLO 763 - DA BIRMINGHAM ALLA CALIFORNIA: 14 ottobre 1986
  119. WHISTLE STOP, ALABAMA: 7 novembre 1967
  120. CAFFÈ DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 13 dicembre 1930
  121. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 10 novembre 1967
  122. HOTEL DE LUXE, STANZE PER GENTILUOMINI - BIRMINGHAM, ALABAMA: 2 luglio 1979
  123. CLINICA PRIVATA “MAGRI PER SEMPRE” - MONTECITO, CALIFORNIA: 5 dicembre 1986
  124. WHISTLE STOP, ALABAMA: 8 aprile 1986
  125. IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS - (BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA): 25 giugno 1969
  126. CIMITERO DI WHISTLE STOP - WHISTLE STOP, ALABAMA: 19 aprile 1988
  127. NOTIZIE DI BIRMINGHAM: 17 marzo 1988
  128. NOTIZIE DI BIRMINGHAM: 20 marzo 1988
  129. AUTOSTRADA 90 - MARIANNA, FLORIDA: 22 maggio 1988
  130. ~ Pomodori verdi fritti con salsa al latte ~