Beppe Fiorello interpreterà Beppe Fiorello in una fiction su Beppe Fiorello
ALFONSO BIONDI
Cinecittà. Sarà Beppe Fiorello a interpretare Beppe Fiorello nella fiction Rai su Beppe Fiorello che dovrebbe approdare sulla prima rete a primavera 2015. La serie, che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe essere intitolata Beppe Fiorello, quei funghi non ti faranno male, racconterà la vita di Beppe Fiorello, noto attore di fiction che, nel corso della sua straordinaria carriera, ha interpretato personaggi come Giuseppe Moscati, Domenico Modugno e un vasetto di maionese avariata.
Come ha spiegato il regista Ennio Mistocchini, la scelta di affidare a Beppe Fiorello il ruolo di Beppe Fiorello non è stata affatto semplice: «Inizialmente avevamo pensato di dare la parte a Nino Manfredi o Alberto Sordi, poi ci siamo ricordati che erano morti e allora abbiamo virato su Beppe, anche se la produzione spingeva comunque per Manfredi morto».
Oltre a Beppe Fiorello, nel cast spiccano anche altri nomi prestigiosi. Il ruolo di Rosario Fiorello, per esempio, verrà ricoperto da Rosario Fiorello; quello di Marco Baldini da Marco Baldini; quello di Eleonora Pratelli, compagna di Beppe Fiorello, da J-Ax. Le riprese, secondo le indiscrezioni riportate dall’ANSA, inizieranno subito dopo la perizia psichiatrica nei confronti del regista e del produttore.
Tangenti negli appalti per la ristrutturazione di Sophia Loren, decine di arresti
EDDIE SETTEMBRINI
Roma. Dopo lo scandalo dell’Expo a Milano e del MOSE a Venezia, una nuova inchiesta ha portato alla luce un giro di tangenti e di corruzione nel quale sono coinvolte decine di persone tra imprenditori ed esponenti politici. Si tratta degli appalti per la ristrutturazione di Sophia Loren, un’opera ambiziosa che si propone di tenere in piedi la signora Scicolone per altri cinquant’anni e per la quale lo Stato ha già stanziato oltre 6 miliardi di euro.
Sospetti di irregolarità nell’assegnazione dei lavori si erano avuti quando si seppe che a vincere l’appalto era stato il muratore napoletano Carmine Scoppettuolo, che già in passato aveva cercato, a colpi di mazzette, di aggiudicarsi il cantiere Patty Pravo.
A portare gli inquirenti sulla strada giusta è stata un’intercettazione telefonica tra Scoppettuolo e un funzionario responsabile dei lavori pubblici, proprio la sera del crollo delle guance dell’attrice. Fanno indignare le risate dei due che già pregustano l’affare sulla pelle (letteralmente) di Sophia Loren.
Funzionario: «Hai sentito la notizia?»
Scoppettuolo: «Quale?»
Funzionario: «La Loren è venuta giù.»
Scoppettuolo: «Eh, ho sentito, ho sentito… [ride]»
Funzionario: «Così, per dire. Per carità, poveraccia.»
Scoppettuolo: «Eh, certo. Io ridevo stamattina alle tre e mezzo dentro il letto.»
Funzionario: «Io pure. Vabbuo’, ciao.»
Ora il cantiere è bloccato e la signora Loren, raggiunta telefonicamente, ha espresso tutto il suo disappunto: «Uagliù, sbrigatevi a sbloccarmi il cantiere che ci stanno i pensionati fissi che mi guardano».
Intanto un nuovo filone dell’inchiesta potrebbe riguardare altre due grandi opere: Ivana Spagna e Donatella Versace. Entrambe ricostruite a costi esorbitanti e rimaste sostanzialmente inutilizzate, vere e proprie cattedrali nel deserto simbolo dello spreco e della cattiva gestione.
Il settimanale «Chi» vince il premio come miglior carta igienica d’emergenza
FRANCESCO CONTE
Belsedere (SIENA). A chi non è mai capitato di trovarsi seduto sul freddo trono di ceramica e di scoprire, quando ormai era troppo tardi, che la carta igienica era finita? Le soluzioni che ognuno di noi escogita in quei momenti sono spesso inconfessabili. Sicuramente la meno traumatica è quella di trovare un succedaneo per le nostre esigenze, magari un fazzoletto di carta, il cartone del rotolo finito, dell’ovatta o il colletto della camicia del tuo coinquilino preferito. Ed è con queste premesse che è nato il “Rotolino D’Oro”, un prestigioso riconoscimento che ogni anno premia il miglior surrogato della carta igienica, scelto da un team di esperti, tra i prodotti più votati dal pubblico. La commissione giudicante applica diversi criteri per valutare i finalisti della selezione popolare: morbidezza, impermeabilità, capacità assorbente, efficacia, assegnando a ogni prodotto un punteggio da uno a dieci. I finalisti dell’edizione di quest’anno sono stati: un paio di guanti di lattice, una spugnetta di poliuretano, il dépliant “Gita nei luoghi di Padre Pio”, il settimanale «Chi» e la bandiera della Padania. Alla fine a spuntarla di poco, sul vessillo con il sole delle Alpi, è stato proprio il settimanale diretto da Signorini. «Nonostante la scarsa capacità assorbente» si legge nelle motivazioni, «il prodotto è risultato ottimo per efficacia e impermeabilità, caratteristiche che gran parte del pubblico ha dimostrato di apprezzare.» Alfonso Signorini, arrivato in mattinata a Belsedere per ricevere l’ambito premio, ha commentato: «Sono anni che ci impegniamo per il raggiungimento di quest’obiettivo. Mi sono occupato di persona della ricerca di materiali ipoallergenici, per ridurre il più possibile il rischio di irritazioni. Seleziono con cura gli inchiostri, per non lasciare tracce sulla pelle. Vaglio minuziosamente ogni nostro articolo, per evitare che ci possa essere anche solo la minima traccia di qualcosa di anche lontanamente interessante o solo vagamente assimilabile a una vera notizia, non voglio che qualcuno abbia remore quando deve strappare una pagina del mio giornale. Insomma, rendere “Chi” la migliore carta da culo in circolazione è sempre stata la nostra missione».
Nuovo flop per il programma di Floris, superato da una televendita di tappeti su Retecapri |
EDDIE SETTEMBRINI
Roma. Non si arresta il crollo di ascolti della trasmissione Di martedì su La7, condotta da Giovanni Floris. I dati Auditel, diffusi in mattinata, indicano uno share dello 0,000004%, inferiore anche a una televendita di tappeti su Retecapri. Il picco di contatti (31) si è avuto quando in una casa di riposo di Avellino un’infermiera ha premuto per errore il tasto 7 con il ginocchio.
Sconsolato il conduttore: «Mi assumo la responsabilità di questo fallimento. Ho sbagliato sicuramente qualcosa, dal momento che anche i miei figli preferiscono guardare Ballarò e mia moglie sta cercando casa in centro con Massimo Giannini».
Intanto quelle che sembravano solo delle indiscrezioni hanno trovato oggi conferma in un comunicato stampa dell’editore Urbano Cairo: Giovanni Floris verrà sostituito nuovamente da Massimo Giannini. Il giornalista si troverà così a condurre due programmi in contemporanea. «Posso spostarmi rapidamente da uno studio all’altro durante la pubblicità», ha dichiarato Giannini, ma è più probabile che Di martedì venga spostato a mercoledì, pur mantenendo il nome originario per disorientare la concorrenza.
A peggiorare le cose per Floris un sondaggio del suo amico Pagnoncelli che lo colloca al 143° posto tra i personaggi televisivi di La7 più apprezzati dai telespett...