Ogni tuo desiderio (Life)
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Ogni tuo desiderio (Life)

  1. 368 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Ogni tuo desiderio (Life)

Informazioni su questo libro

Connie e Cliff si conoscono dai tempi dell'università e tra loro è sbocciato il più classico dei grandi amori. Condividono ogni cosa: studi, progetti per il futuro e il sesso, dolce e totalizzante, come può esserlo solo con l'uomo che pensi starà al tuo fianco per sempre. Cliff è un genio dell'informatica e con l'appoggio di Connie fonda Chatterbox, un social network dalle grandi potenzialità. Perché l'azienda decolli, però, devono trasferirsi nella Silicon Valley: solo lì, infatti, Cliff potrà quotare Chatterbox in borsa e diventare milionario. Ma quello che sembrava un sogno assume presto i contorni foschi di un incubo. Connie trascorre le giornate in solitudine, tormentata dai rimpianti e dall'insoddisfazione, soprattutto perché Cliff pare aver smarrito il desiderio sessuale. Finché una tentazione sottile e insistente si insinua nella sua vita, sconvolgendola. Si tratta di Oliver Mellors, il suo allenatore di CrossFit, un distillato di muscoli e sensuale virilità. La passione è come una fiamma che avvampa improvvisa e velocissima e Connie ne sarà travolta senza riuscire a opporre resistenza. Se il suo corpo e i suoi sensi non possono fare a meno di Mellors, la sua mente sa che non dovrebbe mettere a repentaglio una storia così importante per il sesso. Ma adesso, combattuta tra due uomini, i dubbi la assillano. È possibile avere entrambe le cose? E qual è il vero prezzo dell'amore?

Domande frequenti

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Informazioni

SCELTA

Io credo che la vita del corpo sia una realtà
più grande della vita della mente.
Almeno quando il corpo vive davvero.
D.H. LAWRENCE, L’amante di Lady Chatterley
La leadership davvero efficace,
soprattutto in una start up,
consiste nel sapere quando dire di no.
SEAN PARKER, a proposito di Mark Zuckerberg
in Digital Leader: 5 Simple Keys to Success and Influence

1

«Cliff, c’è una cosa che devi sapere.»
L’ho detto e non posso rimangiarmelo.
Mi chiedo tra quanti secondi tirerò fuori la verità che potrebbe decretare la fine della nostra storia. Bacio Cliff sulla guancia, per godermi gli ultimi istanti di quell’amore immacolato… che non potrà esserlo mai più, per colpa mia.
«In realtà anch’io voglio parlarti di una cosa» replica lui, prendendomi alla sprovvista.
So che dovrei confessare i miei peccati prima che il coraggio mi abbandoni, ma siccome sono codarda mi lascio abbracciare ancora per un po’. «Ah sì?»
Ho il batticuore.
«Ci ho riflettuto molto, e ho deciso di non quotarci in borsa per il momento.»
All’inizio quasi non capisco. Quotarci? Ancora Chatterbox, mentre io sto per ammettere di avere un amante? Ecco quanto siamo lontani. Forse è un bene che io stia per rivelargli tutto: lo riporterò con i piedi per terra.
Ma poi lui continua: «Non si tratta di ciò che è meglio per Chatterbox, ma per la nostra relazione».
Mi metto a sedere sul letto. «La nostra relazione?»
«Sì. So che i viaggi che dovrei affrontare creerebbero ancora più tensione tra noi. E non ho intenzione di rischiare, almeno finché non so che siamo abbastanza forti per sopportarlo. Insieme.»
Non credevo che sarei riuscita a sentirmi ancora più in colpa, ma evidentemente mi sbagliavo. «Ne sei sicuro?» gli chiedo.
«Non ne ero sicuro quando pensavo esclusivamente a cos’è meglio per Chatterbox. Dukes è stato convincente, e ora che ho visto come funzionano gli intrighi politici da queste parti so che averlo dalla nostra rafforzerebbe l’azienda. Ma quando inserisco te nell’equazione – e lo faccio, Connie –, allora la scelta è chiara. Ovvia.»
Lo abbraccio così stretto che gli sento battere il cuore. Mi vengono le lacrime agli occhi, ma non so se sia per le sue parole o perché ho paura delle mie.
«Cliff, questo significa molto per me. Davvero. Ma forse dovresti fare ciò che è meglio per l’azienda, in questo momento.»
«Non dire così. Non temere: in futuro non ti serberò rancore se scoprirò di aver preso la decisione sbagliata. Non accadrà, Connie. So quello che faccio.»
«No.» Scrollo la testa. «Non è per questo. È solo che… forse abbiamo bisogno di stare lontani per un po’ di tempo. Forse è la cosa migliore, per noi e per l’azienda.»
Non riesco a confessare. Non dopo questo discorso. Ma non posso neanche continuare in questo modo. Devo andarmene.
«Neanche per sogno» ribatte lui, con enfasi.
«Cliff, ascoltami. So che ti ho chiesto di passare più tempo con me, ma ora ho capito che non era la soluzione giusta. Se siamo qui è perché vogliamo che Chatterbox abbia successo. Ma stare qui non fa bene a me, e non fa bene a noi. Quindi penso che dovrei rientrare a New York per un po’. Non voglio allontanarmi da te ma, credimi, se rimango qui sarà un disastro.»
«Connie, non ho intenzione di vivere a tre fusi orari da te. Non stai ragionando in modo razionale. Mi impegnerò al massimo per far funzionare la nostra relazione. Ti prego solo di fare altrettanto. E questo non significa tornare a New York.»
No. Non significa quello.
Significa chiudere con Mellors una volta per tutte.
«Sospetto che Connie Chatterley abbia un amante» sentenziò Ivy.
Era forse l’unica notizia degna della spettacolare sala di vetro in cui era seduta, al cui centro troneggiava un caminetto in metallo cromato.
Quando aveva chiamato Dukes per dirgli che aveva delle informazioni, lui l’aveva invitata a casa sua quella sera stessa.
Ivy non stava più nella pelle.
Era assolutamente convinta che Connie andasse a letto con l’istruttore. Altrimenti perché quell’uomo sarebbe uscito da casa sua un’ora dopo la fine della lezione? E perché altrimenti avrebbe trovato Connie in giardino, immobile, a fissare il vuoto, seminuda e inebetita come la vittima dell’incidente nella prima scena di Mulholland Drive di David Lynch?
Era perfetto. Ivy non avrebbe potuto sperare di meglio, neppure se avesse avuto una linea diretta con i poteri che governano l’universo. Connie se la faceva con un dipendente di Cliff. Fantastico!
E così si presentò in quel capolavoro di architettura moderna di seicentocinquanta metri quadri che Dukes chiamava casa. Si rese conto che la sera della festa aveva visto solo una piccola parte della villa. Evidentemente, all’inizio non l’aveva ritenuta degna del tour completo. Ma questa volta Ivy poté ammirare la piscina coperta con acqua salata e il centro benessere, una cantina climatizzata con milleduecento bottiglie di vino, un cinema digitale, l’ufficio di rappresentanza, la biblioteca e una passerella di vetro al primo piano che le fece venire le vertigini.
Ora Dukes sorseggiava vino rosso e guardava le fiamme che crepitavano nel camino. Ivy bevve un goccio e sentì il calore del costoso cabernet espandersi nello stomaco, scioglierle i muscoli. Era un istante perfetto. Le sembrava di poter rimanere seduta lì in eterno, nel chiarore del fuoco, ad aspettare la reazione di Dukes.
«Cosa te lo fa credere?»
Ivy riferì la scena cui aveva assistito quand’era andata a casa di Cliff quella mattina. Ma doveva ammettere che la descrizione degli eventi suonava meno persuasiva di quanto le fosse apparsa di persona.
«Se fossimo in tribunale, avresti qualche difficoltà a convincere la giuria» la avvertì lui.
«Pensi che mi sbagli?»
«No, non ho detto questo. Ma non hai una prova concreta.»
«Quindi cosa dovrei fare?»
«Trovarne una.»
«Va bene. E poi cosa? Raccontarlo a Cliff?»
«No, non far sapere niente a Cliff prima di aver parlato con me. Ci conviene usare questa informazione al momento giusto.»
Ivy non sapeva bene cosa intendesse, ma annuì per confermare che si sarebbe attenuta alle sue decisioni. «Ah, inoltre Cliff ha appena reclutato la sorella di Connie per gestire le pubbliche relazioni dell’azienda.»
A giudicare dalla sua espressione, Dukes trovava quella notizia più scioccante del tradimento di Connie.
«Quali competenze ha?» chiese, alzandosi per prendere un’altra bottiglia dal bancone del bar di fronte al caminetto. Quando tornò a sedersi, Ivy notò che era whisky.
Lei fece spallucce. «Non lo so. A New York lavorava per un’agenzia di pubbliche relazioni nel campo della moda, e ora è qui.»
Dukes scrollò il capo. «Queste Chatterley si aggrappano proprio con le unghie e con i denti, eh?»
Finalmente! Sembrava quasi che le leggesse nel pensiero.
Dukes versò una spruzzata di whisky in un bicchiere di cristallo e glielo porse. A Ivy non piaceva, ma avrebbe finto. Qualsiasi cosa, pur di restare nelle grazie del suo alleato.
Qualsiasi cosa.
«Ti dice niente questo scotch?» le domandò lui.
Ivy esaminò le curve morbide della bottiglia, il liquido ambrato all’interno, la piccola etichetta dorata. Le parole THE BALVENIE incise sul vetro.
«No» ammise.
«Ne esistono solo ottantotto bottiglie al mondo. Dieci in questo Paese.»
«Wow. Dev’essere costoso.» Si pentì subito dell’ingenuità di quel commento.
«Trentamila dollari l’una, direi che hai ragione.»
La mano di Ivy si fermò a mezz’aria.
«Ma cosa sono trentamila dollari, quando mi hai appena dato un’informazione che vale tanto oro quanto pesa?»
«Quella su Connie?» domandò Ivy, concedendosi un sorso. Aveva il sapore del cuoio bruciato. Un cuoio decisamente pregiato.
«Considerando ciò che mi hai appena rivelato sulle sorelle Chatterley, il momento giusto a cui mi riferivo potrebbe arrivare prima del previsto. Cliff ha chiaramente due cattive consigliere. Per fortuna che ci sei tu a mettere le cose a posto.»
Dukes fissò su di lei gli occhi celesti e Ivy si sentì vibrare di soddisfazione. Sentì anche qualcos’altro: un’ondata di attrazione e adorazione per quell’uomo, che non solo riconosceva il suo valore, ma l’avrebbe condotta alla ricchezza che desiderava. Tom Dukes era il biglietto vincente della lotteria che Ivy cercava da tempo. Pensava di averlo trovato in Cliff, ma lui l’aveva delusa. Sapeva che Dukes non l’avrebbe fatto.
Quella fede in lui, quella certezza che l’avrebbe aiutata a raggiungere il successo, si traduceva nella più intensa attrazione fisica che Ivy avesse mai provato.
Si spostò sulla sedia e accavallò le gambe nell’eterno e primitivo richiamo sessuale. Era sicura che lui non l’avesse invitata a casa sua solo per discutere di lavoro in privato, ma anche per un altro bollente motivo. Dukes non aveva ancora visto il risultato della spietata depilazione di Stript.
Oltretutto Ivy, sotto la minigonna di jeans, non indossava biancheria intima.
Lo osservò in un silenzio rotto solo dal crepitio delle fiamme. Il cuore le batteva sempre più forte, mentre attendeva un segnale.
Ma il segnale non arrivò.
Ivy mise da parte l’orgoglio e il nervosismo, si alzò e si mosse lentamente verso di lui. Dukes restò immobile. Quando Ivy gli fu davanti le appoggiò una mano sulla coscia e risalì fino alla pelle glabra tra le gambe. Sorrise.
Poi il campanello suonò.

2

Dukes guardò l’orologio. «È tardi.»
«Aspetti… qualcuno?» domandò Ivy, abbassandosi la gonna.
«Sì, ho progetti per la serata. Non pensavo che la nostra riunione sarebbe durata così a lungo.»
L’aveva invitata a casa sua senza prevedere che avrebbero fatto sesso? Allora era proprio vero: voleva solo le informazioni. Il suo atteggiamento la umiliava.
Dukes si scusò e andò ad aprire la porta. Ivy lo osservò mentre si allontanava, e si chiese se fosse il caso di raccattare le sue cose e andarsene. Indecisa sul da farsi, e annebbiata dell’intensa pulsazione tra le gambe, restò lì. Udì delle voci nell’ingresso e un attimo dopo Dukes riapparve con la sua ospite.
Era una bionda dalle gambe chilometriche che pareva uscita direttamente dalla vetrina di Chanel. L’abito di maglia senza maniche aderiva ai seni sodi e sottolineava un punto vita minuscolo. Portava gioielli d’oro di Bulgari. Le scarpe color crema con tacco e plateau la slanciavano molto.
Ivy si sentì immediatamente bassa, volgare e fuori posto.
«Mi faccio viva la prossima settimana» comunicò a Dukes, recuperando la borsa da un tavolino e andando verso la porta.
La bionda si accomodò sull’immacolato divano di camoscio, che Ivy non avrebbe osato toccare neppure con i guanti.
«Non scappare via. Lasciami almeno fare le presentazioni» disse Dukes, versando tranquillamente un bicchiere di whisky per l’ospite. «Ivy, questa è Nadine. Nadine, I...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Frontespizio
  3. Copyright
  4. Passione
  5. Attrazione
  6. Tormento
  7. Scelta
  8. Ringraziamenti