Come sarebbe la nostra vita senza i grandi elettrodomestici? Possiamo anche fare a meno di lavastoviglie e asciugatrice, ma quanti sarebbero disposti a rinunciare alla lavatrice? Ci semplificano enormemente le giornate, ma siamo sicuri di conoscerli davvero e di saperli usare al meglio?
In questa prima parte del libro vedremo nel dettaglio lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie e ferro da stiro. Perché non basta infilare i vestiti sporchi nel cestello e far partire un programma a caso, così come non basta mettere i piatti da lavare nella lavastoviglie e premere ON. O meglio, in teoria basta, ma non è certo il modo corretto per ottenere i migliori risultati! Sono elettrodomestici complessi e, soprattutto quelli di ultima generazione, ricchi di programmi e funzionalità che non sempre sfruttiamo al massimo o nel modo giusto.
Capiremo innanzitutto che cosa sono e come funzionano, passeremo in rassegna ogni funzione e scopriremo qual è il modo più adatto di prenderci cura di loro, perché anche gli elettrodomestici che puliscono, hanno bisogno di essere puliti!
In particolare per la lavatrice, vedrete che di cose da raccontare ce ne sono quasi un’infinità: scegliere i programmi, capire tutte le funzioni – che sono davvero tantissime, soprattutto nei modelli più recenti – suddividere i capi prima del lavaggio. Per fare questo è necessario imparare a leggere le etichette per conoscere i tessuti; capire da cosa sono composte le macchie, per trattarle (perché a ogni macchia corrisponde uno specifico rimedio, lo sapevate?) e non farsi cogliere da vertigini davanti allo scaffale dei detersivi, al supermercato, dove le possibilità di scelta sono talmente tante che spesso ci si riduce a comperare il primo prodotto che ci capita sottomano: niente di più sbagliato. Vedrete che con i miei consigli capirete che, alla fine, i prodotti davvero utili e necessari non sono poi così tanti e, utilizzati nel modo giusto, vi daranno tante soddisfazioni.
E poi l’asciugatrice: ormai sempre più presente nelle nostre case, è davvero un elettrodomestico utile e permette di non avere in giro per casa gli odiati stendini. Sicuramente più semplice della lavatrice, va però anche lei conosciuta per sfruttarla al meglio e ottenere dei buoni risultati: sono sicuro che saprò convincere anche i più scettici della sua utilità!
E non vogliamo parlare della lavastoviglie? Ormai c’è in tutti gli appartamenti, ma anche nel suo caso è bene conoscere qualche trucchetto per essere sicuri che faccia un buon lavoro e non rovini piatti e bicchieri.
E naturalmente, anche questi elettrodomestici vanno puliti, in modo che a loro volta puliscano bene! Per ognuno capiremo quali sono le operazioni da fare quasi a ogni utilizzo o quelle “straordinarie”, a cui dedicare più tempo magari una volta al mese.
Ultimo (anche nella vostra classifica di gradimento, lo so!) il ferro da stiro. È forse più odiato che amato e, ho scoperto proprio scrivendo questo libro, spesso neanche presente nelle vostre case. Ma come è possibile? Dai, dategli una possibilità: leggete quello che ho scritto e magari fate qualche prova: non è un nemico, ve lo assicuro!
Quasi dimenticavo: alla fine di ogni capitolo trovate la sezione Problemi e soluzioni, per risolvere i dubbi che più di frequente mi sottoponete. Spero possa esservi utile!
CHE COS’È, COME FUNZIONA, QUALI TIPI CI SONO
La lavatrice ha origini addirittura nella seconda metà del 1700, quando alcuni piccoli geni tedeschi decidono di costruire una macchina che simuli il movimento delle mani e che quindi crei quello sfregamento che tanto serve a togliere le macchie.
Ma come è fatta e come funziona una lavatrice?
Questo elettrodomestico è racchiuso in una carcassa metallica e ne esistono di diversi tipi: a carica frontale o dall’alto, da libera installazione o da incasso, standard o slim.
La carica frontale consente, come dice il nome, il caricamento del bucato da davanti, attraverso un oblò in vetro (quello davanti al quale io da bambino trascorrevo ore, per intenderci!); la carica dall’alto ha un’apertura a maniglia nella parte superiore; quella a libera installazione la potete mettere dove volete e può avere dimensioni standard oppure essere più stretta (slim) se non avete molto spazio a disposizione; infine quella a incasso, che va posta all’interno di un mobile e ha dimensioni super standard.
Al suo interno la lavatrice è composta da una vasca, in plastica o in acciaio in base al modello scelto, sospesa tra due o quattro ammortizzatori inferiori e due molle superiori che la tengono stabile e assorbono i movimenti del bucato, soprattutto nella fase di centrifuga. All’interno della vasca, come in una matrioska, c’è il cestello, quel cilindro di acciaio pieno di fori con delle pale o, in gergo tecnico “centine”, che vediamo normalmente quando apriamo l’oblò. Questo è il cuore pulsante e lavante della lavatrice ed è grazie alla sua rotazione, in entrambi i sensi, che si ottiene l’azione “meccanica” di sfregamento che solleva le macchie dai tessuti. Tra il cestello e la vasca, nella parte inferiore, troviamo la serpentina elettrica, che scalda l’acqua, e il tubo collegato alla pompa di scarico, che fa defluire l’acqua utilizzata nelle fasi di lavaggio, risciacquo e centrifuga.
Internamente ci sono anche tutte le componenti elettroniche, dalla scheda al motore, che può essere a spazzole ‒ ormai solo nei modelli economici perché è rumoroso e consuma di più ‒ o a magneti permanenti, definito “Inverter”, silenzioso, preciso e dal consumo energetico più basso.
Sulla parte frontale della lavatrice abbiamo il pannello comandi e la vaschetta dei detersivi.
Infine, il filtro della pompa di scarico, di cui parleremo nel capitolo dedicato alla pulizia profonda di questo fantastico elettrodomestico (sì, ragazzi, ogni tanto bisogna lavare chi lava il nostro bucato).
Nel modello slim, che ha una profondità compresa tra 40 e 55 cm, la capacità di carico è ovviamente ridotta.
La lavatrice a carica dall’alto differisce poiché la sua apertura non è posta sul davanti ma sulla parte superiore della struttura e i panni si caricano attraverso un’entrata creata proprio nel cestello che si apre e si chiude grazie a un sistema ad “aggancio”. Solitamente la vaschetta dei detersivi è posta sullo sportello principale e il pannello comandi nella parte esterna superiore della lavatrice. La struttura interna è pressocché identica a quella frontale in termini di materiali e funzionamento, ma ha una capacità di carico più contenuta, pur essendo il suo punto di forza,...