
- 324 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Mistica Maëva e il Balcone dei segreti
Informazioni su questo libro
Mistica Maëva sta crescendo e l'estate che segna la fine delle scuole medie è anche quella del suo primo cuore infranto. Così, per sfuggire a tutto e tutti, Mistica Maëva parte per Verona, destinazione la casa di Giulietta, luogo del suo primo bacio. Ma una volta là, scopre che non è la sola a soffrire per amore e che la Storia è piena di innamorati infelici e di amori contrastati, a cominciare proprio dai celebri Giulietta e Romeo, che chiedono solo di essere liberati dal triste destino che da sempre li incatena. Tra enigmi da risolvere, minacciose presenze e personaggi storici e leggendari, riusciranno Maëva e gli amici di sempre a sconfiggere l'oscuro nemico e a far trionfare l'amore?
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Informazioni
Print ISBN
9788817078832eBook ISBN
9788858677759Tre d’Amore!
Ricette per storie d’amore quotidiane e durature,
dolci e pepate q.b.
dolci e pepate q.b.
«…Varda varda, Giulieta!»
«Che c’è, Tomaso?»
Il Papà del Gnoco fa una risata bella grassa, che se tendete le orecchie la potete sentire.
«Cara la mia bella Innamorata di Verona, non vedi come guardano con attenzione? Sono soprattutto gli adulti, che fingono di avere in mano questo libro per caso, che vogliono sapere!»
«Sapere?»
«Le ricette per far funzionare le storie d’Amore, no? Rubano il libro ai loro ragazzi, se lo bevono, ridono, sorridono, e poi arrivano qui. Qui dove io e te li accompagniamo in un viaggio attraverso le grandi ricette della nostra splendida Verona.»
«E quali sono?»
«Cara la mia Giulieta, ma è ovvio: gli Gnochi del Venardì Casolar, l’accesa Salsa Pearà, delizia del palato, e dulcis in fundo…»
«Dulcis in fundo?»
Qui il Papà del Gnoco si fa serio, nel suo meraviglioso abito rosso e d’oro, e lo sguardo diviene arguto.
«Lettrice, lettore» bisbiglia complice. «Mettiti con la testa attaccata alla pagina, che capisci meglio. Intanto stai in silenzio un minuto, e dopo leggi.»
Il Papà del Gnoco tace, controllando.
«Sei stato zitto, bravo! È un buon inizio per imparare ad ascoltare. Allora, adesso, ascolta: la terza ricetta, la ricetta per fare dell’Amore la cosa più dolce ed equilibrata del mondo richiede tempo, dedizione, e dosare per bene gli ingredienti. Roba da esperti, ma, esercitandoti con le prime due ricette, vedrai che ci riuscirai. Sai però qual è il primo ingrediente?»
«Lo so io!» dice Giulietta, alzando la mano come a scuola.
«E qual è, cara la mia Capuleti?»
«È saper ascoltare.»
«Ahhhhaahaahah! Scaltra te sì, picola!» ride il Papà del Gnoco. «Fuori i piròni, le forchette, insomma, fuori tutto l’armamentario da cucina, ché qua se prepara da magnàr par ‘na Gran Festa!»
«Quale?»
«Il successo mondiale del libro, no? Lo sai che è stato tradotto in tantissime lingue?»
«Allora sanno tutti che ci siamo liberati!»
«E sì, l’Amor Libero rende liberi. Tira fora la farina, che impastemo.»
Tirala fuori anche tu, attenta lettrice, e tu, stupito lettore: si comincia!
Gnochi Pitòchi
Per gli gnocchi
Ingredienti per 4 persone (moderne!):
900 g di patate
300 g di farina bianca
un uovo
sale
Per il condimento
40 g di burro
3 foglie di salvia
abbondante Parmigiano o Grana Padano grattugiati
Per l’Amor
Gli gnocchi sono un piatto quotidiano, facile da fare, che nutre, sazia e delizia il palato. Per farli bene, però, bisogna prestare attenzione ai tempi, agli ingredienti, e anche agli strumenti!
Come per l’inizio e l’avvio di ogni storia d’Amore: bisogna rispettare i tempi, renderla un po’ quotidiana, e poi, quando si è ben impastata, saper variare. E condire quella base quotidiana con sughi sempre diversi.
Qui vi suggerisco il condimento più semplice: la dolcezza del burro, il calore del fuoco, il profumo inconfondibile della salvia, e una nevicata romantica di grana. Roba da leccarsi i baffi. E anca el sugo cascà sula barba, Ahahah!
«Perché quattro persone moderne?»
«Ahahah! Cara la mia Giulieta, i gnochi, quando li ho fatti la prima volta io, erano solo farina e acqua. Le patate sono ’rivate dalla America qualche decennio dopo. Adesso, però, dame ‘na màn!»
Ascoltate bene, lettrici e lettori, eco la riceta del Papà del Gnoco par… i gnochi!
Par pareciare
Si fa così: in una pentola capiente bollite le patate con la buccia in abbondante acqua salata fino a quando non saranno ben cotte; ben cotte ma non sfatte: uno stuzzicadenti dovrebbe riuscire ad attraversarle con un po’ di resistenza. 20 minuti dovrebbero essere sufficienti, dipende dal tipo di patate. L’importante è non stracuocerle.
Il tipo di patata è importantissimo. Con un po’ di esperienza saprete riconoscerle ma per le prime volte affidatevi a un fruttivendolo esperto, specificando che dovete preparare degli gnocchi.
Quando sono ancora calde, pelate le patate e schiacciatele con lo schiacciapatate. Questo utensile è molto importante. Se schicia, ma pìan, con dolceza! Non usate il frullatore, altrimenti le vostre patate si trasformeranno in colla.
«Come gli innamorati troppo appiccicosi!»
«Esatto, Giulieta, proprio così!»
Aggiungete la farina e l’uovo e impastate con delicatezza usando una spatola di legno. È importante non lavorare eccessivamente l’impasto che deve mantenersi soffice.
«Bisogna lasciarlo respirare, l’Amore, altrimenti diventa un pastòn!»
«Ahahah! Senti da che pulpito! Detto da te, l’Innamorata più attaccaticcia del mondo, cara Giulieta, fa proprio ridere!»
Se impastate troppo, gli gnocchi risulteranno appiccicosi e troppo compatti.
Le dosi di farina sono indicative, potrebbe essere necessario ridurne o aumentarne la dose a seconda dell’umidità delle patate.
Dividete l’impasto in 5-8 pezzi di uguali dimensioni e lavorateli in filoncini di 2-3 centimetri di diametro e 20-30 centimetri di lunghezza.
Tagliate ogni filoncino in pezzetti regolari di 2-3 centimetri ciascuno. Spolverizzateli con la farina per non farli attaccare gli uni agli altri e al piano di lavoro.
Fate scivolare ciascun pezzetto su una grattugia dai buchi grossi o sui rebbi di una forchetta per dare agli gnocchi la particolare superficie zigrinata.
«Ragazzi, far fare lo scivolo agli gnocchi sulla grattugia al contrario è favolosoooo!»
«Brava, Giulieta, stai imparando con facilità!»
Man mano che terminate di lavorare gli gnocchi, disponeteli in un vassoio cosparso di farina.
Nel frattempo mettete a bollire abbondante acqua in una pentola capiente.
Quando l’acqua comincia a bollire buttate gli gnocchi.
Inizialmente sprofondano nella pentola, dopo non molto salgono di nuovo in superficie.
«Come quando si è molto innamorati… prima si va a fondo, poi, però, si ritorna alla realtà!»
«Ma sei una filosofa, Giulieta! Essere liberata ti ha fatto proprio bene!»
Questo significa che sono pronti.
Toglieteli dalla pentola con una schiumarola e metteteli in un recipiente di portata.
Il condimento va preparato in precedenza: rosolate il burro con le foglie di salvia che andranno tolte quando diventano dorate.
Aggiungete il condimento agli gnocchi e copriteli con abbondante formaggio grattugiato.
Questo è il condimento base. Gli gnocchi si possono mangiare anche con sugo di pomodoro, al gorgonzola, con gli sfilacci di cavallo e in tanti altri modi.
Come l’Amore, cari miei. Sembra diverso, tra omo e dona, tra dona e omo, o tra due omeni, o do’ done, oppure coi amici, intorno alla Tavola dei Pitòchi. Tante forme d’amore, ma el bèn è sempre quelo!
«E adesso, Giulieta: Ridi ridi, ché la mamma ha fatto i gnocchi!»
Salsa Pearà
Per la salsa
Ingredienti per 4 persone:
500 g di pane raffermo, grattugiato e passato al setaccio.
100 g di midollo di bue
1litro di brodo di manzo e gallina
due cucchiaini da caffè di pepe nero macinato
100 g di Grana Padano grattugiato (roba da Siori!)
100 g di olio extravergine d’oliva
sale
Per il bollito (un suggerimento, ma qua si può variare)
1 kg di manzo/vitello, 1 gallina ruspante
1/2 kg di testina di vitello, 1 cotechino
1/2 kg di lingua salmistrata, una carota
1/2 kg di cipolle, un sedano, sale q.b.
Per l’Amor
Eh, a furia de dài, anche gli gnocchi son sempre quelli. E l’amore si trasforma in un bollito già cotto, sempre quello, per quanto siamo stati bravi a variare il sugo agli gnocchi.
Allora bisogna metterci un po’ di pepe, a tutta questa consistenza.
Tenere il bollito, perché è lì la sostanza, e vivacizzarlo. Anche con gli scarti. Anche con le baruffe.
Basta prendere tutte queste cose, e trasformarle in qualcosa di sublime.
Come la pearà veronese, signora di tutte le salse, pepata al punto giusto, capace di risvegliare anche gli spiriti più sopiti.
Prendete i vostri scarti, e fatene una salsa piena di vita. Vedrete come si rivivacizza, l’Amore!
Parola de Papà del Gnoco!
Par pareciare
«Uhmmm… che bòna, la Pearà! Meglio di un bacio di Romeo!»
«Anca spiritosa, adesso! Vi spiego bene come fare, però prima devo dire una cosa sugli ingredienti.»
«Cosa?»
«Come, cosa? Cara Giulieta, il Grana Padano è poco pitòco! La salsa originale non lo prevedeva, ma ormai lo mettono in parecchi. Devo dire che a me, che mi piace tanto tanto l’Abbondanza, il grana mi fa prendere alla salsa quel tanto di dolce che la rende equilibrata e meravigliosa. Ecco come si fa, cari i miei golosi lettori, step by step!»
«Anche in inglese, adesso?»
«Tutta colpa del Willy Shakespeare, mia cara! Ahahah!»
Primi quattro step:
1) portare ...
Indice dei contenuti
- Cover
- Frontespizio
- Copyright
- Dedica
- Allarme generale
- In fuga
- Un fruscio leggero
- A rimpiattino
- Ancora Avventura?
- La Corte dell’Amor Cortese
- Sciopero!
- Incontri
- Willy e Cate
- Rimbrotti, decotti e primi indizi
- La prima perla
- L’ombra del Conte
- Strane presenze
- La scoperta del nemico
- La dama delle camelie
- Il Papà del Gnoco
- La polvare de oro
- Alla tavola dei Pitòchi
- Gran baccano al Bacanàl
- Artemisia alla riscossa
- Au clair de la lune
- Per un pelo
- Il capello d’oro
- L’ottava perla
- Libiamo nei lieti calici
- Il Balcone dei segreti
- Cartoline da ogni dove
- Tre d’Amore!
- Ringraziamenti