
- 300 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Mary Poppins ritorna
Informazioni su questo libro
Finalmente è tornata! Portata dal vento dell'este, Mary Poppins è di nuovo in Viale dei Ciliegi 17. Che festa per i gemelli Banks, l'avventura ricomincia!
Domande frequenti
Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
- Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
- Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Mary Poppins ritorna di P.L. Travers,Mary Shepard in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
Print ISBN
9788817082464eBook ISBN
9788858681169Sera libera
«Come, niente budino?» domandò Michele. Mary Poppins, con le braccia cariche di piatti, bicchieri e coltelli, cominciava ad apparecchiare la tavola per la merenda.
Ella si volse e lo squadrò severamente.
«Questa» osservò «è la mia sera libera. Perciò mangerete pane e burro e marmellata di fragole, e dovete esserne ben contenti. Ci sono tanti bambini che sarebbero felici di avere tanta grazia di Dio.»
«Io no» brontolò Michele. «Voglio un budino di riso, io, con dentro il miele.»
«Voglio! Voglio! Sempre voglio! Se non è questo è quest’altro, e se non è quest’altro è quell’altro ancora. La prossima volta vorrai la Luna.»
Michele si mise le mani in tasca e tutto imbronciato si diresse verso lo sgabello sotto la finestra. Giovanna stava lì inginocchiata, guardando il cielo gelido e luminoso.
Michele le si arrampicò accanto, sempre con aria molto adirata.
«Benissimo, allora! Voglio proprio la Luna. È cosi.» Gridò queste parole all’indirizzo di Mary Poppins. «Ma io so che non l’avrò. Nessuno mi dà mai nulla.» Distolse in fretta lo sguardo dagli occhi di lei. «Giovanna» piagnucolò «non c’è budino.»
«Non interrompermi! Sto contando!» rispose Giovanna, e premeva il nasino contro il vetro della finestra, di modo che la punta rimaneva completamente schiacciata e appiattita.
«Contando che cosa?» domandò lui senza molto interesse. La sua fantasia era piena di budini di riso e di miele.
«Le stelle cadenti. Guarda, lì ce n’è un’altra. Questa è la settima. E un’altra! Otto. E una sul Parco: fanno nove!»
«O-o-h! Ah! là ce n’è una che scende sulla ciminiera dell’Ammiraglio Boom!» esclamò Michele, drizzandosi improvvisamente e dimenticando il budino.
«E un’altra piccolina, vedi, che sta cadendo proprio qui sul Viale. Che luci fredde!» Giovanna osservò. «Ah, come mi piacerebbe essere lassù. Come fanno le stelle a cadere, Mary Poppins?»
«Escono fuori da un fucile?» chiese Michele.
Mary Poppins arricciò il naso con disprezzo.
«Cosa credete che sia? Un’enciclopedia? Dovrei sapere tutto, dall’A alla Z?» domandò, burbera. «Venite piuttosto a fare merenda, per piacere!» Li spinse verso le sedie e abbassò la tapparella. «E basta sciocchezze. Ho fretta!»
E li costrinse a mangiare così di furia, che temevano entrambi di soffocare.
«Posso prenderne solo un altro pezzo?» domandò Michele, tendendo la mano verso il piatto del pane e burro.
«No, non puoi. Hai già mangiato anche troppo. Prendi un biscotto d’avena e vai a letto.»
«Ma...»
«Niente ma con me o te ne pentirai!» lo investì lei severamente.
«Farò un’indigestione, senza dubbio!» mormorò Michele a Giovanna con una voce che era un soffio, perché quando Mary Poppins guardava in quel modo era più saggio non fare commenti.
Giovanna non vi badò. Stava mangiando piano piano il suo biscotto d’avena ed esplorando con circospezione fuori, nel cielo luminoso, attraverso una fessura della tapparella.
«Tredici, quattordici, quindici, sedici...»
«Ho detto o non ho detto di andare a letto?» ripeté la voce familiare dietro a loro.
«Va bene! Sto andando! Sto andando, Mary Poppins!» E, brontolando, corsero nella stanza da letto, mentre Mary Poppins li sorvegliava con un’aria semplicemente terribile.
Di lì a mezz’ora appena Mary Poppins rimboccava i letti uno dopo l’altro, spingendo lenzuola e coperte sotto i materassi con rapidi movimenti nervosi.
«Ecco!» disse a denti stretti. «Per questa notte basta. E se io sento una sola parola...» Non terminò la frase di ammonimento, ma il suo sguardo era di per sé molto eloquente.
«Saranno dolori!» disse Michele per concludere la frase di Mary Poppins. Ma pronunciò queste parole quasi senza respiro, al lenzuolo, perché sapeva quello che sarebbe successo se le avesse dette ad alta voce.
Mary Poppins uscì rapidamente dalla stanza e chiuse la porta con un colpo secco. Udirono il suo passo leggero affrettarsi giù per le scale. Tap-tap-tap-tap, da un pianerottolo all’altro.
«Ha dimenticato di accendere il lumino da notte!» esclamò Michele. «Deve avere una gran fretta; mi domando dove stia andando!»
«E non ha chiuso le persiane!» soggiunse Giovanna, mettendosi a sedere sul letto. «Evviva! Ora possiamo guardare le stelle cadenti!»
I tetti puntuti del Viale dei Ciliegi scintillavano di brina e il chiaro di luna, scivolando sulle pendici luccicanti, penetrava silenzioso nell’ombra dei cortili. Ogni cosa brillava e scintillava. La terra era luminosa come il cielo.
«Diciassette, diciotto, diciannove, venti!» disse Giovanna continuando a contare coscienziosamente le stelle cadenti. Scomparsa una, un’altra veniva subito a prenderne il posto, finché sembrò che tutto il cielo fosse vivo e danzasse con la fantasmagoria delle stelle cadenti.
«È come un fuoco d’artificio» osservò Michele. «Oh, guarda quella! Oppure il Circo. Credi che in cielo ci siano i circhi, Giovanna?»
«Non ne sono sicura!» rispose Giovanna dubbiosamente. «Là c’è l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore. Poi vedo il Toro e il Leone. Ma non ho mai sentito parlare del Circo.»
«Mary Poppins lo saprebbe» replicò Michele, scuotendo la testa.
«Sì, ma non ce lo direbbe!» disse Giovanna, e si voltò di nuovo alla finestra. «Dove ero arrivata? A ventuno? Oh, Michele, che bellezza, vedi?» Saltava eccitata su e giù sul letto, puntando il dito verso la finestra.
Una luminosissima stella, più grande di quante mai ne avessero vedute, attraversava il cielo cadendo verso il numero 17 del Viale dei Ciliegi.
Era differente dalle altre perché, invece di attraversare diritta il cielo, girava e rigirava molto curiosamente su se stessa nell’aria.
«Abbassa la testa, Michele!» lo avvertì improvvisamente Giovanna. «Sta venendo qui!»
Si rannicchiarono sotto le coperte, e nascosero il capo sotto il cuscino.
«Credi che se ne sia andata, adesso?» domandò poco dopo la voce di Michele, attutita dalle coperte. «Sono quasi soffocato.»
«Certo che non me ne sono andata!» gli rispose una chiara vocetta. «Per chi mi prendete?»
Molto sorpresi, Giovanna e Michele fecero capolino dalle coperte.
Là, sull’orlo del davanzale della finestra, appoggiata sulla sua coda luminosa, stava la stella cadente.
«Venite voi due! Presto!» li esortò inondando la stanza della sua luce fredda.
Michele la guardò a occhi spalancati.
«Ma... non capisco» cominciò.
Una piccola risata rutilante risuonò nella stanza.
«Tu non capisci mai, vero?» disse la stella.
«Intendi dire che dobbiamo venire con te?» domandò Giovanna.
«Certo! E badate a coprirvi. Fa freddo!»
I bambini saltarono fuori dal letto e corsero a prendere i cappotti.
«Avete del denaro?» domandò seccamente la stella.
«Nella tasca del mio cappotto dovrebbe esserci una monetina...» disse Giovanna incerta.
«Non basta. Ecco, prendete!»
E con un lieve fischio, come il razzo di una girandola, la stella mandò fuori uno sprazzo di scintille. Due di esse attraversarono la stanza e caddero una nella mano di Giovanna e l’altra in quella di Michele.
«Presto, o saremo in ritardo!»
La stella raggiò per la stanza, attraversò la porta chiusa e giù per le scale con Giovanna e Michele che la seguivano, tenendo stretta la loro moneta stellata.
«Mi domando se sto sognando» disse a se stessa Giovanna, mentre camminava in fretta per il Viale dei Ciliegi.
«Seguitemi!» gridò la stella, giunta alla fine del Viale, là dove il cielo luminoso sembrava scendere giù e congiungersi al marciapiede. E scivolò nell’aria e scomparve.
«Seguitemi! Seguitemi!» ripeté la voce da un punto del cielo. «E salite su una stella!»
Giovanna afferrò la mano di Michele e, un po’ esitante, sollevò il piede dal suolo. Con sua grande sorpresa constatò che la stella più bassa nel cielo poteva essere raggiunta facilmente. Vi saltò su, tenendosi con circospezione in equilibrio. La stella sembrava ben ferma e solida.
«Andiamo, Michele!»
In fretta si avviarono su per il cielo scintillante, saltando da una stella all’altra.
«Seguitemi!» comandò la voce che li precedeva.
Giovanna si fermò, guardò in giù e trattenne il respiro nel vedere a quale altezza erano giunti. Il Viale dei Ciliegi, anzi l’intero mondo, appariva piccino e lucente come una palla dell’albero di Natale.
«Michele, h...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Buffoni, stelle, re e marmellate
- Mary Poppins Ritorna
- L’aquilone
- L’Allodola della signorina Andrew
- Venerdì disgraziato
- Sottosopra
- Un nuovo arrivo
- La storia di Roberston Ay
- Sera libera
- Palloni e palloni
- Nelly-Rubina
- La giostra
- Indice